Biblioteca dell'Immagine: Viaggio in Italia
Pisa
Eugenio Muntz
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2014
pagine: 119
Pisa 1884. A Pisa l'industria ed il commercio sono relegati nella retroguardia, causa l'esercito dei funzionari. Prima di tutto la prefettura con tutti i suoi uffici, poi il tribunale civile con nove giudici, un cancelliere e quattro membri. Poi la Corte d' Assise e la Pretura, col loro contorno inevitabile di avvocati in numero di 63, di cui alcuni, è vero, risiedono a Volterra o nei dintorni, procuratori in numero di 64, causidici 6, notai 15. Un secondo gruppo si compone degli uffici del Demanio; di quello del Registro, delle Ipoteche, del Catasto, delle Contribuzioni: segue poi l'Università coi suoi 60 professori, e una ventina di ausiliari. Poi viene il personale del liceo, della scuola normale, del seminario, dell'orfanatrofio, degli ospitali e degli altri istituti di carità. I membri del clero regolare e secolare formano da soli un intero battaglione (nel 1852 si contavano 531 religiosi e religiose; dopo la soppressione dei conventi). Malgrado della salubrità proverbiale del clima, la corporazione dei medici ne conta un centinaio: 49 fra medici e chirurghi, 2 oculisti, 14 farmacisti, 15 veterinari, 24 levatrici. Aggiungete l'elemento militare e arriverete ad una proporzione enorme di non combattenti, cioè di uomini che non producono, non trafficano, e soltanto consumano...
Napoli. Volume Vol. 1
Christian W. Allers
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2014
pagine: 149
A Santa Lucia il potere in casa è il più delle volte in mano alle donne. Si incontrano spesso infatti figure erculee dall'atteggiamento deciso, gesticolazione vivace, grande loquacità. I tratti del viso mostrano spesso un carattere quasi maschile, mentre la lingua suona dura e aspra. Il gentil sesso qui è molto litigioso e quasi ogni giorno si può assistere allo spettacolo di una lotta di strada tra queste discendenti delle sirene. La lotta comincia con la lingua, termina però con armi di ben altro tipo. Grida selvagge annunciano l'inizio della battaglia. La folla si accalca in un batter d'occhio accerchiando le litiganti. Ogni balcone e finestra si riempie di spettatori che malvolentieri rinuncerebbero al piacere di un tale spettacolo. Anche a noi una volta è capitata la fortuna di assistere a una di queste liti arrivando proprio al momento giusto per stare in prima fila. Il ricco repertorio di insulti è stato ormai utilizzato. "Basta con le parole, vogliamo i fatti" penserebbe il pubblico di Schiller. 0 San Pancrazio...! All'improvviso Allers ed io ci ritroviamo entrambi con un bambino in braccio, avvolto come un pacchetto postale, così che le madri, libere del loro fardello, possono prendersi per i capelli. Ognuna si strappa prima una manciata dei propri, ci sputa sopra e la sbatte in faccia alla nemica, per poi prendersela con capelli dell'avversaria.
Palermo. Viaggio in Sicilia
Gaston Vuillier
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2014
pagine: 203
Nel villaggio di Piana dei Greci due uomini si battono al coltello. Uno di essi, al momento in cui riceve un colpo mortale al ventre, vede apparire un carabiniere, e avverte il suo feritore con un'occhiata. Subito i coltelli spariscono; il ferito s'abbottona il vestito. Il carabiniere passa accanto ai due uomini, che s'intrattengono tranquillamente di cose indifferenti. Il sangue scorre nei calzoni del ferito e forma una larga pozza ai suoi piedi, mentre lui, pallido e barcollante, chiama a soccorso tutta la sua energia per mantenersi in piedi. Il carabiniere svolta la cantonata, l'uomo cade come un masso. E morto; ma ha resistito fino all'ultimo. Si vendeva di tutto in quei vicoli; non più gelati e fragole come sul corso e in via Maqueda, ma ogni sorta di alimenti ordinari; orecchie di maiale, per esempio, e tutti i piccoli oggetti necessari al popolo. A volte il Pitrè fermava quei poveri venditori, li interrogava su i loro affari, su i guadagni. Di solito essi rispondevano con un crollar del capo, assai significativo. Il guadagno era scarso, e per quanto gridassero la loro merce e andassero in su e in giù sotto le finestre, la vendita non era facile.
Ravenna
Carlo Yriarte
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2014
pagine: 105
Giravo per delle ore nelle vie; non avevo mai veduto tanti parrucchieri; il numero è affatto fuori di proporzione colla popolazione, e ogni bottega somiglia a un salotto, dove la sera si riuniscono i clienti. Come in un Club, gli avventori discutono di tutto; dei lunghi divani di cuoio, acconciamente disposti, permettono agli astanti di aggrupparsi, e l'artista, ritto, colle forbici in mano, gesticola spesso con effervescenza, piantando là il paziente per opporre un argomento senza replica a un partigiano del signor Nicotera o del generale Mezzacapo. Questa osservazione non è nuova, perché può applicarsi alla maggior parte delle città dell'Italia e della Spagna meridionale; ma Ravenna da questo lato è privilegiata. Le botteghe dei farmacisti sono anch'esse centri di riunione, come in molte città del Nord, e qualcheduna presenta un certo carattere per i bei lavori in legno dei secoli decimo settimo e decim'ottavo e per le collezioni di vasi di majolica usciti dalle antiche fabbriche di Faenza, di Pesaro e di Gubbio.

