Bloodbuster: I ratti
Last action heroes. Il cinema italiano d'azione degli anni 80
Antonio Tentori, Fabio Giovannini
Libro: Libro in brossura
editore: Bloodbuster
anno edizione: 2018
pagine: 224
Il filone bellico della guerra del Vietnam, dai film più dolenti e disillusi alle risposte machistiche dei palestrati Stallone e Schwarzenegger e simili, e il ritorno dell’avventura classico-esotica di Indiana Jones e dei suoi epigoni, sono le principali fonti d’ispirazione per le decine di filmetti contenuti in queste pagine, approntati velocemente uno dopo l’altro dai soliti noti del Cinema Bis italiano, con la consueta extra-dose di exploitation, tra sesso e violenza, che da sempre fa la differenza nelle pellicole di genere del nostro belpaese. Impressionante, davvero, è il numero di produzioni che Antonio Tentori e Fabio Giovannini hanno affastellato in queste pagine. Ecco la prerogativa principale di questo nuovo ratto sugli italian action della decade più colorata di sempre: la pervicacia degli autori nell'inseguire anche il titolo più oscuro nella filmografia di un genere finora poco indagato, con una voglia di completezza che li ha spinti a non fermarsi al 1989 che in termini temporali decreterebbe la fine di questo libro, ma a spingersi nei meandri dei più cupi primi anni 90, inseguendone tutte le propaggini fino alla completa estinzione dei filoni esaminati. Prefazione di Stefano di Marino e Edoardo Margheriti.
Contaminations. Il fantacinema italiano degli anni 80
Daniele Magni
Libro: Libro in brossura
editore: Bloodbuster
anno edizione: 2017
pagine: 224
Negli anni Ottanta la cinematografia di genere in Italia riesce a trovare una nuova via di sviluppo, individuando nella contaminazione la ricetta per la produzione di nuove pellicole. Il cinema fantastico italiano diventa allora una sorta di cinema/collage, in cui elementi presi dai grandi successi esteri del periodo vengono mixati più o meno (meno, soprattutto) brillantemente, creando curiosi ibridi: rambi vengono inseriti in ambienti postatomici, Alien sbarca sulla terra creando apocalittici scenari alla George Romero, i guerrieri della notte si ritrovano nella futuribile New York carpenteriana di Jena Plissken, Conan incontra Mad Max, in un gioco di ricalchi e scopiazzature frullate e somministrate a velocità allucinante. Perché dedicare un volume proprio a quel periodo e a questo genere, allora? Perché è stato l’ultimo, a suo modo coraggioso, periodo di vita del cinema di genere in Italia. Un periodo che, tutto sommato, ricordiamo con grande piacere e a cui ci sembra doveroso rendere tributo.
Voglia di guardare. L'eros nel cinema di Joe D'Amato
Antonio Tentori
Libro: Copertina morbida
editore: Bloodbuster
anno edizione: 2014
pagine: 160
"Ho conosciuto Aristide all'inizio del 1991. Era un grande del cinema ed è veramente riduttivo isolarlo nel solo cinema erotico. Lavorare con lui è stato molto coinvolgente, lo ricordo con piacere e molta nostalgia. Aristide era un uomo di cinema completo, sapeva fare tutto e non si fermava mai, aveva un'energia incredibile. Insieme ci siamo fatti un sacco di risate, perché era uno con la battuta sempre pronta. Un uomo buono, generoso. Un regista, a mio avviso, che non è stato ancora (ri)scoperto completamente. Anche se lui, da persona fin troppo umile quale era, avrebbe minimizzato. E si sarebbe fatto una delle sue belle risate." (Antonio Tentori)
Nudi e crudeli. I mondo movies italiani
Antonio Bruschini, Antonio Tentori
Libro: Copertina morbida
editore: Bloodbuster
anno edizione: 2013
pagine: 192
Filiazione del cinema exploitation a base di sesso e violenza, i "mondo movie" sono quei documentari-shock che colpirono e scandalizzarono l'Italia (ma anche l'America e l'Europa) a partire dagli anni Sessanta, mostrando realtà del tutto separate da quelle occidentali attraverso una serie di immagini dure e sconvolgenti: esotismo misterioso e riti violenti, magie ancestrali e nudità integrali, nature selvagge e cerimonie tribali. Contemporaneamente, in quegli stessi anni, dilagava anche il filone dei "mondo sexy" che offriva, attraverso una carrellata di spogliarelli e di esibizioni in locali notturni, la rappresentazione dell'immaginario erotico nel periodo. Si tratta di generi in cui si sono cimentati registi provenienti dai più diversi paesi e dove gli autori italiani si sono distinti per l'abilità davvero speciale. Questo libro si occupa di loro e delle loro opere perverse e maliziose, spesso disturbanti, a vari livelli ancora ricche di interesse anche per lo spettatore odierno.
Tutte dentro! Il cinema della segregazione femminile
Stefano Di Marino, Corrado Artale
Libro: Copertina morbida
editore: Bloodbuster
anno edizione: 2013
pagine: 208
Il cinema delle "femmine in gabbia" si può dividere in tre filoni principali, distinti nel tempo ma parzialmente comunicanti. Il "WIP" (acronimo di Women In Prison), mette in scena le peripezie di combattive fanciulline recluse in esotiche prigioni. Il "nazierotico", definito "il più infame dei generi italiani", grufola impudicamente all'interno dei campi di concentramento, nazisti e non, banalizzando la tragedia storica in favore di un erotismo becero e malsano. Il terzo filone, che possiamo definire "conventuale", cavalca il gusto pecoreccio e di derivazione decamerotica dello scoprire la calza sotto il velo, il seno rigoglioso che tende la tonaca delle, naturalmente giovani e maliziose, monachelle di clausura. Con questo libro ci immergiamo nelle atmosfere sporche e perverse di questi tre sottogeneri della sexploitation, scandagliando quelle pellicole cardine realizzate da volenterosi cineasti artigiani che osavano osare, scandalizzando i benpensanti e facendo godere le villiche platee.
Kiss kiss...Bang bang. Il cinema di Duccio Tessari
Fabio Melelli
Libro
editore: Bloodbuster
anno edizione: 2013
pagine: 224
Quarta uscita per la collana "I Ratti" di Bloodbuster, guide introduttive a generi e protagonisti del cinema commerciale. Il volumetto è dedicato a Duccio Tessari, uno di quegli "artigiani del cinema popolare" che, benché abituati a passare senza troppi problemi da un genere all'altro, hanno forse più di altri - qualche diritto ad essere considerati "autori", per la riconoscibile cifra stilistica che permea la loro opera e per l'assoluto controllo che ne avevano. Un volume arricchito dalle preziose testimonianze fornite da familiari e compagni di set (Giuliano Gemma, Riz Ortolani, Ernesto Gastaldi, Totò Cascio, Barbara Nascimben, Cristiano Tessari, Giovanni Lombardo Radice...).
Macchie solari. Il cinema di Armando Crispino
Claudio Bartolini
Libro: Copertina morbida
editore: Bloodbuster
anno edizione: 2013
pagine: 264
Terza uscita per la collana "I Ratti" di Bloodbuster, guide introduttive a generi e protagonisti del cinema commerciale, dedicata ad Armando Crispino. Multiforme e poliedrico, intellettuale e popolare, studioso di cinema e cineasta a sua volta, Crispino non è stato soltanto l'autore degli indiscussi capolavori thriller "L'etrusco uccide ancora" e "Macchie solari". Dopo una giovinezza come caporedattore della pagina culturale a "L'Unità", ha attraversato la grande stagione dei generi italiani creando in parallelo una riconoscibile poetica, proprio in seno a quel cinema superficialmente classificato come serie B. Dal boccaccesco al western, dal war movie allo spy, dal (finto) musicarello al conventuale, fino alle estremità della parodia e a un terzo capitolo thriller scritto e mai girato, il regista piemontese ha aderito ai canoni per stravolgerli, innervando la tradizione bis nostrana di quelle personalissime correnti che hanno reso le sue opere non solo riconoscibili, ma anche apprezzate oltreconfine a distanza di anni. Questa analisi storiografico/filmica, arricchita dalla presenza di bozzetti, sceneggiature e materiali fotografici inediti, ha la pretesa di porsi come contributo esaustivo e completo all'arte di Armando Crispino, allacciando con essa e con il lettore un duplice rapporto di prossimità.
Maurizio Merli. Il poliziotto ribelle
Fulvio Fulvi
Libro: Copertina morbida
editore: Bloodbuster
anno edizione: 2014
pagine: 160
Maurizio Merli, il commissario di ferro e il poliziotto senza paura, cinico, violento, ribelle. Lo sbirro solitario, scomodo e rabbioso che se ne infischia delle regole ma che vuole far bene il suo mestiere, menando cazzotti da tutte le parti, sotto un cielo di piombo, sparando con la pistola d'ordinanza e, se necessario, mettendo in atto qualche innocente mascalzonata pur di non lasciare impunito un criminale. Reazionario? No, "soltanto un figlio di mignotta all'americana". Sotto quella dura scorza di sbirro si nascondeva un uomo sensibile. Quello che ci interessa di più, in queste pagine, è il Merli uomo e attore, illuminarne la personalità, soprattutto attraverso le testimonianze di chi lo ha incontrato e conosciuto direttamente nella sua breve vita. Com'era Maurizio Merli nel privato? La sua vita è come un film e noi, qui, cercheremo di raccontarvela. Prefazione di Anton Giulio Mancino.