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Bollati Boringhieri: Nuovi saggi Bollati Boringhieri

Costruire. Le storie nascoste dietro le architetture

Roma Agrawal

Libro: Libro rilegato

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2019

pagine: 265

Spesso le ignoriamo o ne siamo inconsapevoli, ma le costruzioni intorno a noi hanno tutte una storia. I cavi tesi che si allungano sopra un lungo ponte che attraversa un fiume, lo scheletro d'acciaio dietro la superficie di vetro di un grattacielo, le condutture e le gallerie che corrono sotto i nostri piedi, sono tutte strutture che compongono il mondo costruito da noi, e rivelano molto dell'ingegno umano, e delle nostre interazioni, tra noi e con la natura. Il nostro universo artificiale, in continua evoluzione, è un racconto ricco di storie e segreti che, se avete orecchie per sentire, e occhi per vedere, è affascinante da vivere. Roma Agrawal è una giovane ingegnera che ha alle spalle oltre dieci anni di carriera e, come progettista, ha lavorato a uno dei grattacieli più alti d'Europa, lo Shard di Londra, disegnato da Renzo Piano. InCostruire racconta i materiali che hanno rivoluzionato l'arte della costruzione e rivela le straordinarie vite segrete delle architetture nel mondo. Questo libro è un viaggio riccamente illustrato attraverso la storia degli edifici – dal Pantheon alla Tour Eiffel, dal ponte di Brooklyn (la cui costruzione si deve a Emily Warren Roebling, la prima ingegnera dell'era moderna), agli avveniristici grattacieli di Dubai e Kuala Lampur. Grazie alla guida brillante, ironica ed esperta di Roma Agrawal impareremo come calcolare la giusta lunghezza di un ponte, perché alcuni edifici famosi sono crollati (con i criteri di costruzione odierni le Torri gemelle sarebbero ancora in piedi), come progettare lo scheletro di metallo che si nasconde sotto la corazza di vetro di un'altissima torre e come sono disegnati i tunnel che corrono sotto le strade delle nostre città.
24,00 22,80

Il cervello non ha età. Istruzioni per rimanere attivi, brillanti e felici

John Medina

Libro: Copertina rigida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2018

pagine: 323

Chi dice che non si possa invecchiare e mantenere intatte - e al meglio - tutte le funzioni del nostro cervello? È vero, con l'età che avanza la memoria inizia a perdere qualche colpo e abbiamo l'impressione che il nostro cervello sia più «lento» rispetto a quando avevamo qualche anno in meno. Ma è possibile evitare - e in qualche modo prevenire - i piccoli e grandi inciampi dell'invecchiamento? John Medina - che ci ha mostrato in "Il cervello. Istruzioni per l'uso" il vero funzionamento del nostro cervello, e in "Naturalmente intelligenti" ha spiegato ai genitori la ricetta scientifica per crescere bambini intelligenti sani e felici - ora condivide con noi le istruzioni per sfruttare al meglio i lunghi anni della nostra vecchiaia. Con il suo stile chiaro, scanzonato, ricco di aneddoti e sempre ben informato, Medina pone problemi familiari a tutti noi e, soprattutto, mette in campo soluzioni sorprendenti frutto delle più aggiornate ricerche nelle neuroscienze: impareremo come migliorare la nostra memoria, capiremo perché dovremmo valorizzare l'amicizia e le relazioni sociali (anche online), scopriremo perché leggere un libro per parecchie ore al giorno può realmente aggiungere anni alla nostra vita e come migliorare l'umore con i videogiochi e la mindfulness, e a riconoscere i primi segnali di malattie degenerative. Scopriremo poi che l'invecchiamento porta con sé anche dei vantaggi, con ricadute positive non soltanto per la mente ma anche per lo spirito. Con il passare degli anni, infatti, la capacità di vedere il bicchiere mezzo pieno aumenta e i livelli di stress si riducono. È per questo motivo che non bisogna assolutamente dare retta a chi dice che la vecchiaia è un'età nella quale sono tutti scontrosi e immusoniti: seguendo queste semplici regole, potrà essere una delle fasi più felici della vita. Ogni età ha i suoi problemi e John Medina, con le sue storie affascinanti e il suo contagioso senso dell'umorismo, è la nostra guida d'eccezione per la soluzione degli inconvenienti del tempo che avanza.
23,00 21,85

Storia di Roma in sette saccheggi

Matthew Kneale

Libro: Libro rilegato

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2018

pagine: 453

Nessuna città sulla terra ha conservato il suo passato come Roma. Dopo due millenni e mezzo di inondazioni, terremoti, incendi, pestilenze, assedi e pianificazioni urbane, sono giunti sino a noi inestimabili tesori sopravvissuti alle alterne fortune della Storia. Nei Musei Capitolini è ancora possibile osservare le fondamenta del Tempio di Giove Ottimo Massimo, che dominava il profilo della città quando Brenno e i suoi galli la attaccarono nel 387 a.C.; è ancora visibile la maggior parte di quelle Mura Aureliane che non riuscirono a tenere lontani Alarico e i suoi visigoti nel 410; si può attraversare Ponte Cestio presso l’Isola Tiberina, costruito all’epoca di Cicerone, quando la Repubblica romana lottava per la sopravvivenza. E ancora, si possono osservare i templi classici, i resti delle grandi terme cittadine – quelle di Caracalla, di Diocleziano e di Traiano – oltre alle rovine del Palazzo di Domiziano sul Palatino, al Mausoleo di Augusto e alla sua stupenda Ara Pacis. E naturalmente sopravvive il tempio pagano più grande di tutti: il Pantheon, non molto diverso da quando fu costruito quasi diciannove secoli fa. L’elenco delle meraviglie romane potrebbe essere infinito – Castel Sant’Angelo, le facciate rinascimentali e barocche, la Cappella Sistina, i grandi parchi, e naturalmente San Pietro e la sua piazza, circondata dall’ampio colonnato di Bernini – e ancora oggi turisti, pellegrini e cittadini di Roma possono esplorare e visitare i luoghi eretti dagli imperatori romani ed entrare in chiese in poco o nulla cambiate da quando i papi vi celebravano la messa sedici secoli fa. Tutte queste meraviglie architettoniche sono ancora più notevoli considerando i numerosi disastri che hanno colpito la città. Roma è stata flagellata da terremoti, inondazioni e soprattutto è stata ripetutamente devastata dagli eserciti itineranti: galli, visigoti, normanni, mercenari al soldo del Sacro Romano Impero, «liberatori» francesi e occupanti tedeschi. Matthew Kneale, storico inglese che da quindici anni vive con la famiglia nella Città eterna, ha scelto di raccontare le storie dietro i sette più importanti assedi di Roma e rivela, con affascinanti intuizioni, come hanno trasformato la città – e non sempre in peggio. Usando questo approccio completamente nuovo al passato, Roma ci apparirà svelata in una prospettiva rinnovata: una realtà complessa e stratificata, un vero e proprio museo a cielo aperto in cui le contraddizioni e le storture del presente sembrano quasi eclissarsi a paragone delle avversità che la città, e i suoi abitanti, hanno dovuto fronteggiare nel corso dei millenni. Ricostruzione felicemente misurata a metà tra appassionato diario di viaggio, divertita storia sociale e resoconto culturale, “Storia di Roma in sette saccheggi” è una celebrazione del feroce coraggio, brio e vitalità del popolo romano. Soprattutto, è una lettera d’amore appassionata per questa città unica al mondo.
26,00 24,70

A cena con Darwin. Cibo, bevande ed evoluzione

Jonathan Silvertown

Libro: Libro rilegato

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2018

pagine: 274

Uova, latte e farina sono gli ingredienti fondamentali di una torta, ma sono anche il prodotto di milioni di anni di evoluzione e rappresentano in quel contesto una soluzione geniale al problema della riproduzione fuori dall'acqua. Per le uova, l'idea era circondare l'uovo fecondato con una piccola porzione di mare, arricchito di nutrienti, e chiudere il tutto in un guscio resistente alla disidratazione e alle infezioni. Lo inventarono i dinosauri e va ancora di moda. Se pensassimo a questo quando apriamo la dispensa, toccheremmo letteralmente con mano l'evoluzione darwiniana mentre prepariamo la cena. Anche il latte ha una storia analoga: è l'invenzione per eccellenza dei mammiferi, che avevano il problema di nutrire i loro piccoli senza poter deporre uova. La farina, infine – una polvere di semi triturati – è l'equivalente vegetale dell'uovo: il sistema che hanno escogitato le piante per colonizzare la terraferma. Questi tre ingredienti sono così nutrienti per un motivo molto chiaro: si sono evoluti nel corso di milioni di anni proprio per nutrire. Ogni cibo che mangiamo ha un'affascinante storia evolutiva alle spalle: e gli uomini hanno sviluppato la capacità di mangiare ben 4000 specie vegetali. A partire da questo, Jonathan Silvertown si diverte a illustrarci, tra un'infinità di storie affascinanti, uno strano menù evoluzionistico, composto di più portate (o capitoli): una entrée, una contestualizzazione storica, e poi frutti di mare, zuppa, pesce, carne, verdura, spezie, dolce, formaggio, vino e molta convivialità. "A cena con Darwin" delinea un tour gastronomico del gusto del genere umano che ci aiuta a comprendere l'origine delle nostre diete e dei cibi che sono stati centrali per millenni nelle nostre culture. Nel viaggio incontriamo microbi, funghi, animali e vegetali, l'evoluzione del nostro senso del gusto e dell'olfatto, gli aromi che ci inebriano e quelli che ci repellono, sempre con la selezione naturale darwiniana a farci da bussola lungo il cammino. Un affresco sontuoso in cui cibo, scienza e società umana si mescolano inestricabilmente tra loro, imbandendo una mensa ricca e variegata, alla quale ci invita, sorridente, l'autore.
27,00 25,65

A tua insaputa. La mente inconscia che guida le nostre azioni

John Bargh

Libro: Libro rilegato

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2018

pagine: 432

John Bargh è probabilmente il principale esperto mondiale della mente inconscia. In questo libro mette per la prima volta in pagina il risultato delle sue ricerche più che trentennali, regalandoci una nuova e rivoluzionaria comprensione dei meccanismi mentali nascosti che governano segretamente ogni aspetto del nostro comportamento. Ricco di aneddoti e di racconti esilaranti, “A tua insaputa“ trasmette un entusiasmo contagioso. Vi sono descritte le grandi scoperte compiute nei laboratori della New York University e di Yale, dove Bargh e i suoi colleghi hanno cercato di comprendere in che modo l’inconscio – a nostra insaputa – guida i nostri fini e i nostri comportamenti nei contesti più diversi, dalle relazioni sociali alla genitorialità, dagli affari economici ai gusti personali. Noi ci illudiamo di essere pienamente al comando delle nostre vite, ma scopriamo che il più delle volte non è così e questo libro ve lo dimostrerà in modo chiaro e ineludibile. Dai moltissimi e ingegnosi esperimenti che gli psicologi sociali hanno compiuto negli ultimi anni risulta evidente che l’inconscio ci guida di nascosto nei campi più disparati: ci indica chi amare, come votare, cosa comprare e persino in quale città vivere, oltre a molto altro. Dal momento che siamo inconsapevoli dei meccanismi che lo governano, l’inconscio fornisce anche spunti narrativi irresistibili e sorprendenti, che Bargh sfrutta in queste pagine con grande gusto. Ma non si tratta di arrendersi alle manovre di un oscuro «burattinaio» della mente. Essere consapevoli dei meccanismi del pensiero inconscio ci consente infatti anche di operare dei trucchi e di attuare delle strategie efficaci, in grado di migliorarci la vita, per cui la lettura di questo libro potrebbe letteralmente cambiare la vostra esistenza. C’è un intero mondo sotto la superficie della nostra consapevolezza. Le scoperte più recenti indicano che proprio lì si trova la chiave per conoscere se stessi e per inventare nuovi modi di pensare, sentire e comportarsi. Vale certo la pena addentrarsi nei meandri della mente per esplorare parti di noi che non sapevamo neppure di avere.
28,00 26,60

I buchi neri

Steven S. Gubser, Frans Pretorius

Libro: Libro rilegato

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2018

pagine: 165

I buchi neri hanno il fascino delle cose misteriose e allo stesso tempo sono l’esito teorico necessario di una grande teoria, quella della relatività di Einstein. Come se non bastasse, esistono davvero e oggi ne abbiamo le prove. All’inizio non erano altro che una possibile soluzione matematica delle equazioni della relatività generale, ma lo stesso Einstein pensava che fossero solo una speculazione teorica, non oggetti reali. Osservazioni cosmologiche successive, negli anni sessanta e settanta, hanno però reso i buchi neri una realtà tangibile. Si tratta di residui di stelle esplose e collassate su se stesse, quantità enormi di materia superdensa talmente massiccia che il campo gravitazionale tutt’attorno si chiude su se stesso. Ciò significa che la velocità di fuga dall’interno di un buco nero è maggiore della velocità della luce o, in altre parole, che non importa quanto forte tiriate: da dentro un buco nero non può uscire niente. Dopo decenni di intensa ricerca, oggi sappiamo che di buchi neri ne esistono diverse categorie, e la fisica del loro comportamento e di come la loro presenza influenzi lo spazio circostante risulta più strana del più visionario dei romanzi. In questo breve libro, Gubser e Pretorius introducono il lettore alla teoria della relatività, per passare in seguito ad analizzare i buchi neri sia come oggetti astronomici, sia come laboratori teorici nei quali i fisici possono mettere alla prova la loro comprensione della gravitazione, della fisica quantistica e della termodinamica. Dai buchi neri di Schwarzschild, a quelli rotanti, dalle collisioni tra buchi neri, alla radiazione gravitazionale, dalla radiazione di Hawking alla perdita di informazione, il libro racconta tutti i misteri che si celano dietro a questi giganti del cosmo. Strada facendo spiegano anche cosa succederebbe se dovessimo cadere dentro a un buco nero, per giungere al suo nucleo, dove per le leggi della fisica il tempo si ferma e la materia si compatta a densità teoricamente infinite. Sempre ammesso che non sia già successo e non ce ne siamo accorti. Infine, gli autori raccontano quel che è accaduto nel settembre 2015, quando l’interferometro LIGO ha captato per la prima volta l’onda gravitazionale causata dalla collisione di due enormi buchi neri, avvenuta un miliardo di anni fa nello spazio profondo. Lo scontro ha causato la propagazione di un’onda gravitazionale che è stata rilevata a terra e che rappresenta a un tempo un’eclatante conferma della loro esistenza, la correttezza delle previsioni teoriche della relatività generale e un nuovo straordinario strumento a disposizione dei cosmologi per l’indagine futura dell’universo.
20,00 19,00

Mio caro Neanderthal. Trecentomila anni di storia dei nostri fratelli

Silvana Condemi, François Savatier

Libro: Copertina rigida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2018

pagine: 211

I veri europei, gli autoctoni del nostro continente, sono i neandertaliani. Sono loro che si sono adattati al clima rigido della penisola europea durante le glaciazioni e che sono fioriti nel relativo tepore dei periodi interglaciali. I Sapiens - africani e tropicali - hanno a lungo evitato le nostre terre inospitali, dove sono approdati molto tardi. Eppure, Neandertal (Homo neanderthalensis) ha la fama del bruto; qualcuno ancora crede che fosse un «uomo delle caverne», un antenato ottuso e animalesco dal quale ci saremmo in seguito evoluti noi, raffinati e longilinei. Niente di più sbagliato. La paleoantropologa Silvana Condemi e il giornalista scientifico François Savatier hanno scritto questo libro proprio per raccontarci in modo chiaro e semplice la sua storia. Com'era fatto dunque l'uomo di Neandertal? Che aspetto aveva? Come viveva? A queste domande, grazie al gran numero di fossili rinvenuti in un secolo e mezzo di scavi e grazie alle nuove tecniche di studio, oggi sappiamo dare risposte più precise. Sappiamo che i primi Neandertal vivevano già in Europa 300.000 anni fa, discendenti da una specie umana africana a sua volta antenata di Homo sapiens. Noi Sapiens moderni e i neandertaliani siamo dunque fratelli. Neandertal parlava, di certo mangiava molta carne, cacciava, viveva in clan dispersi su un enorme territorio tra Europa, Asia settentrionale e Medio Oriente. Era cannibale ma seppelliva i morti, almeno nel periodo tardivo; si prendeva cura degli infermi, fabbricava grandi quantità di strumenti litici, si vestiva e aveva un pensiero simbolico. Gli studi di genetica confermano che nel DNA degli europei di oggi c'è ancora tra l'1 e il 4% di DNA neandertaliano. Dunque, ci siamo incrociati. In altre parole, noi europei siamo, almeno in parte, i diretti discendenti di Neandertal. La repentina scomparsa dei neandertaliani, circa 35.000 anni fa, non è pertanto imputabile a un massacro. Più probabilmente è stata una fusione tra due popolazioni umane. Mio caro Neandertal, bentornato in famiglia.
24,00 22,80

L'astrologo quantistico. Storia e avventure di Girolamo Cardano, matematico, medico e giocatore d'azzardo

Michael Brooks

Libro: Libro rilegato

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2017

pagine: 211

Nato, figlio illegittimo, a Pavia, nonostante sua madre avesse tentato con tutti i mezzi di abortirlo, Girolamo Cardano contrae subito la peste dalla sua balia, che ne muore. Lui sopravvive, e non è che l'inizio di una vita avventurosa, blasfema, dotta, geniale, violenta, scapestrata, dissoluta, sfortunata e fortunata, opulenta e misera, a seconda del momento. «Cardano fu un grande uomo con tutti i suoi errori - scrisse di lui Leibniz. - Senza, sarebbe stato ineguagliabile». Tra le molte cose che gli capiteranno in vita menzioniamo: una salute gravemente malferma, più di una fuga dalla peste, l'impotenza sessuale (poi guarita), la laurea in medicina, la nascita di due figli, la perdita di tutti i suoi averi al gioco (più volte), la morte della moglie, la guarigione del vescovo di Edimburgo, l'invito a fermarsi alle corti di Scozia, Francia e Danimarca (rifiutate), l'arresto per uxoricidio del primo figlio e la di lui decapitazione pubblica a Milano, un contrasto durato dieci anni (con diffamazioni a mezzo stampa internazionale) col matematico Niccolò Tartaglia per via della pubblicazione di una formula algebrica segreta, l'invenzione del calcolo combinatorio, la pubblicazione dell'oroscopo di Gesù, l'arresto da parte dell'Inquisizione... e su questo punto incontriamo Girolamo in carcere a Bologna nel primo capitolo di questo libro eccezionale. In mezzo a tutto questo bailamme, Cardano aveva inventato molte cose, e tra queste la teoria della probabilità e i numeri complessi. Quattro secoli dopo scopriamo che proprio probabilità e numeri complessi sono fondamentali per descrivere il mondo quantistico. Michael Brooks riporta in vita per noi questo strano genio rinascimentale e dialogando con lui in prima persona ci insegna le basi della meccanica quantistica, costruendo un libro assolutamente originale e difficile da posare, che non ha eguali nel mondo della divulgazione scientifica.
22,00 20,90

Percezioni. Come il cervello costruisce il mondo

Beau Lotto

Libro: Libro rilegato

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2017

pagine: 336

Per secoli i filosofi hanno cercato di capire se ciò che vediamo corrisponde davvero a ciò che c'è «là fuori». Da Platone a Matrix, il dubbio ci ha sempre assalito: la «cosa in sé», l'esistenza oggettiva, indipendente dal nostro sguardo, è vera o è un'illusione? Le neuroscienze hanno la risposta: è un'illusione, noi non vediamo la realtà. E hanno anche una spiegazione del perché: il nostro cervello non si è evoluto per guardare la realtà, ma per fare altro. Solo il 10% delle connessioni neurali riguarda la visione; il restante 90% è per lo più costituito da un'immensa e sofisticatissima rete interna, che lavora incessantemente per dare un senso all'informazione proveniente dall'esterno. E «dare un senso», in termini evolutivi, significa costruire un modello del mondo che consenta di sopravvivere e riprodursi al meglio. Tutte le migliori scelte di sopravvivenza fatte dai nostri antenati, dunque, sopravvivono in noi; le peggiori sono invece morte con loro senza lasciare discendenza. Costruiamo attivamente un mondo che ci appare reale perché ci è utile. Si tratta di un mondo che naturalmente ha una relazione con la realtà, ma non è la realtà. Usando le neuroscienze percettive, Beau Lotto ci offre un libro effervescente, che ha uno scopo preciso: mostrarci come la consapevolezza della differenza tra percezioni e realtà possa portare a sviluppare una nuova creatività, sul lavoro, in amore, ovunque. Ma se il nostro cervello è una manifestazione della nostra storia evolutiva, come possiamo noi «uscirne», guardarlo «da fuori» per innovare il nostro futuro? Proprio di questo parla il libro: possiamo farlo «deviando», cambiando modo di vedere: guardando sé stessi guardare, percependo le nostre percezioni, conoscendole, diventandone consapevoli. Percezioni è costruito – anche tipograficamente – allo scopo farvi pensare in modo nuovo e creativo. È un libro, ma è anche una specie di esperimento, di cui il lettore è l'oggetto. Mostra il sistema per cambiare noi stessi sfruttando la fallibilità delle nostre percezioni, e ci convince attraverso innumerevoli esempi spiazzanti che dubitare – di tutto, anche di ciò che «vediamo coi nostri occhi» – è sempre salutare e molto utile.
26,00 24,70

La tempesta in un bicchiere. Fisica della vita quotidiana

Helen Czerski

Libro: Libro rilegato

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2017

pagine: 281

Può sembrare un libro di curiosità, invece è un libro di fisica. Ogni nostra esperienza quotidiana, ogni fenomeno comune, che spesso guardiamo senza passione, nasconde infatti segreti che alla luce delle leggi della fisica diventano improvvisamente comprensibili e molto più affascinanti di quanto avremmo mai sospettato. Attorniati come siamo da libri dedicati alle superstringhe, agli acceleratori di particelle o alla meccanica quantistica, potremmo essere indotti a pensare che la fisica sia una faccenda inesorabilmente tecnica, relegata in laboratori sempre più avveniristici: una questione per soli specialisti. Invece, Helen Czerski ci coinvolge col sorriso in decine di storie comuni, dalle onde del mare ai cucchiaini da caffè, per raccontarci quanto può essere bella la fisica, che danza tutt'intorno a noi, se solo ci fermiamo a osservarla. La fisica, insomma, fa parte della vita di ogni giorno, basta saperla scovare e saperla apprezzare per renderla familiare e bellissima. Le più grandi teorie, le più complesse e affascinanti congetture, si nascondono negli oggetti più insospettabili e comuni. I venti antartici possono essere spiegati con lo scoppio del popcorn nella padella; persino bere da una cannuccia può essere una buona lezione di fisica, soprattutto se in cattedra c'è Helen Czerski col suo entusiasmo contagioso. Nel nostro bicchiere c'è un brulichio di molecole, un invisibile e turbolento sfrecciare e scontrarsi di infinite, minuscole biglie. È un gioco di pressione e temperatura nel quale si nasconde la legge dei gas, il comportamento dei liquidi e molto altro, e non ci si annoia mai. Ma se la cannuccia che state provando è più lunga di 10,2 metri non c'è niente da fare, non berrete mai la vostra bibita, neanche con tutta la forza del mondo. Lo dice la fisica, leggere per credere.
22,00 20,90

La fisica del nulla. La strana storia dello spazio vuoto

La fisica del nulla. La strana storia dello spazio vuoto

James Owen Weatherall

Libro: Libro rilegato

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2017

pagine: 186

«Perché esiste qualcosa anziché il nulla?» Questa antica domanda, ripresa molte volte nel corso della storia da tanti filosofi e pensatori, ci impone di meditare su quella che sembra essere in assoluto la più profonda di tutte le questioni, la distinzione tra essere e non-essere, tra ciò che esiste e il nulla, il punto da cui tutto il resto deriva. Nelle mani di un fisico, però, la domanda assume un valore del tutto inaspettato, come si vede leggendo questo coinvolgente, intenso e breve libro. Per Newton e la sua legge della gravitazione universale era necessario che esistesse a priori uno «spazio», un palcoscenico dentro il quale si potesse sviluppare il dramma della materia e delle sue leggi. Questo spazio era di per sé teoricamente «vuoto» e veniva occupato dai corpi fisici, che vi subivano «forze» precise. Proprio su questo ci fu un famoso e lungo contenzioso tra lui e Leibniz, e da quella polemica nacquero i primi problemi - filosofici e fisici, a un tempo - sul concetto stesso di spazio. Con Maxwell, anni dopo, le cose si fecero ancora più problematiche, dal momento che la nascita del campo elettromagnetico riempiva lo spazio «vuoto» di «qualcosa». Qualcosa che non era l'etere, come inizialmente qualcuno aveva proposto. Le cose peggiorarono radicalmente con Einstein e il suo spazio-tempo curvo, nel quale la trama stessa della realtà si deforma in relazione alle masse presenti; ed è difficile curvare qualcosa che non c'è. Il colpo di grazia all'idea stessa di vuoto lo ha dato infine la meccanica quantistica, specie con la teoria quantistica dei campi, nella quale il vuoto diventa in effetti un luogo piuttosto vivace. Per quanto strano possa sembrare, insomma, il «nulla» è «qualcosa».
22,00

Essere genitori non è un mestiere. Cosa dice la scienza sulle relazioni tra genitori e figli

Alison Gopnik

Libro: Copertina rigida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2017

pagine: 299

Alison Gopnik è una delle più importanti e apprezzate psicologhe infantili della scena internazionale. Questo libro sintetizza il suo pensiero innovativo e fortemente empati-co, frutto di decenni di ricerche scientifiche d'avanguardia e della sua stessa esperienza di madre e di nonna. Prendersi cura dei nostri figli, è ciò che ci rende più umani. Eppure negli ultimi decenni ha preso sempre più piede un insidioso processo di professionalizzazione della genitorialità: c'è un'intera industria miliardaria che cerca di convincere madri e padri in tutto il mondo a educare i propri figli usando «metodi» precisi per far sì che abbiano «successo» nella vita. Ma questa moda è profondamente sbagliata, secondo Gopnik, per molte, ottime ragioni. Basandosi su approfonditi studi evolutivi e su ricerche originali sull'attitudine dei bambini ad apprendere, questo libro, intenso e necessario, difende l'importanza del ruolo protettivo dei genitori, un istinto profondamente radicato negli esseri umani. Tuttavia Gopnik ammonisce con forza: essere genitori non è un mestiere attraverso il quale si possa ottenere un «risultato» prestabilito. I bambini sono per loro natura fantasiosi, stupendamente inventivi e giocosi, e sono sempre molto diversi dai loro genitori. Quello che sarà il loro mondo da adulti è imprevedibile e la loro strada la dovranno trovare da sé. Quanto più i genitori saranno in grado di lasciarli sviluppare autonomamente, in un ambiente armonioso e ricco d'amore, tanto più facilmente ogni bambino potrà usare le proprie risorse per far fronte alle sfide che incontrerà lungo il cammino.
24,00 22,80

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