Bononia University Press: Grandi opere
La schedatura delle opere d'arte a Bologna e nel suo territorio nel 1820
Mario Fanti, Pier Luigi Perazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2015
pagine: 288
Anticoemoderno. Acquisizioni e donazioni per la storia di Bologna (2001-2013)
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2014
pagine: 576
Se rientra nell'ordinaria prassi delle Fondazioni di origine bancaria l'acquisizione di opere d'arte, del tutto originale è il disegno della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna che ha dato vita a un itinerario di cultura fra emergenze architettoniche e artistiche della città in precedenza abbandonate a un avanzato degrado, dimenticate e inaccessibili, restituendole alla collettività. Le linee guida dell'incremento del patrimonio artistico della Fondazione negli anni 2001-2013 rispondono al progetto che ha portato all'acquisizione di Palazzo Fava e al restauro dei fregi affrescati dai Carracci sullo scorcio del Cinquecento, capolavori della moderna pittura europea, all'acquisizione e al recupero del complesso di San Colombano, all'inaugurazione del Museo della Storia di Bologna nel restaurato Palazzo Pepoli Vecchio e alla valorizzazione di ambienti e di opere care ai viaggiatori di tutti i tempi, quali il complesso plastico del Compianto di Nicolò dell'Arca, e la decorazione barocca della biblioteca nell'antico monastero olivetano di San Michele in Bosco. Le acquisizioni della Fondazione spaziano dalle miniature del Trecento alle ErmEstetiche di Luigi Ontani, dall'affresco della Madonna del ricamo di Vitale da Bologna a quello del giovane Guercino con la Madonna della rosa, dall'evanescente dipinto terminale di Guido Reni Lucrezia preordina il suicidio ai capolavori classici di Arturo Martini, fino ai dilatati cartoni di Galileo.
Lippo di Dalmasio. «Assai valente pittore»
Flavio Boggi, Robert Gibbs
Libro: Libro rilegato
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2014
pagine: 216
Lippo di Dalmasio fu il più celebrato dei pittori bolognesi del tardo Medioevo e finì per incarnare, agli occhi di quanti scrissero d'arte durante la Controriforma, un passato religioso ideale. La sua fama fu dovuta sia alla qualità delle sue opere sia alla sistematicità con cui le aveva firmate, assicurandosi che il suo ricordo perdurasse e fosse tramandato alla posterità. Già nel Seicento, Lippo era stato trasformato in una figura leggendaria, un carmelitano la cui arte si era configurata come un atto di devozione personale. Questa monografia, la prima dedicata all'artista e pubblicata inizialmente in lingua inglese, è stata ampliata, rivista e riccamente illustrata appositamente per l'edizione italiana. Il volume indaga le origini dell'arte di Lippo e la sua fortuna critica, e presenta un catalogo ragionato delle sue opere documentate e di quelle a lui attribuite. L'intento degli autori è stato quello di offrire un valido strumento agli storici dell'arte, oltre che ai musei e a quanti nel mercato antiquario richiedano fondamenti sicuri per l'attribuzione e la valutazione del sostanzioso corpus delle sue opere, disseminate fra numerose collezioni e in alcuni casi ancora in mano a privati. Con il vivo auspicio di restituire a Lippo il posto che merita tra i più importanti artisti europei.
Arturo Martini. Armonie. Figure tra mito e realtà. Catalogo della mostra (Faenza, 12 ottobre 2013-30 marzo 2014)
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2013
pagine: 160
La mostra "Arturo Martini. Armonie. Figure tra mito e realtà" realizzata dal Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, in collaborazione con Genus Bononiae. Musei nella Città e i Civici Musei di Treviso, propone una cinquantina di opere, significative della poetica e dell'idea di "armonia" che Martini ha espresso nel suo intenso percorso artistico, attraverso l'interpretazione della figura femminile tra mito e realtà, con particolare attenzione alle opere degli ultimi anni, caratterizzate da una accentuata ricerca formale. Nella prima metà del Novecento Arturo Martini è stato lo scultore più sensibile alle esigenze di rinnovamento, immettendo, di decennio in decennio, nuova linfa nel corpo spento della scultura italiana. Rimasto sempre all'interno dell'ambito figurativo, l'artista trevigiano ha saputo però trasmettere le tensioni e le vibrazioni che la grande tradizione può suggerire ad un occhio moderno, libero da schemi, aperto al futuro. È accaduto così che, per l'ultima volta nella scultura italiana ed europea, la forza del Mito e si potrebbe dire della "poesia", ha trovato un interprete degno dell'antico. Le opere al MIC di Faenza dialogheranno idealmente con quelle a Palazzo Fava a Bologna e completeranno l'attenzione sull'opera di Martini lasciando spazio a tutti i materiali da lui utilizzati (ceramica, bronzo, legno, marmo, pietra, gesso).
Crocevia e capitale della migrazione artistica. Forestieri a Bologna e bolognesi nel mondo (secoli XVII)
Libro
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2013
pagine: 484
Dopo la prima tappa dedicata ai secoli XV-XVI, il progetto di ricerca promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, in collaborazione con il Centro Studi sul Rinascimento e l'École pratique des Hautes Études (Paris-Sorbonne), prosegue presentando con questo volume il frutto dei lavori del secondo convegno (30 novembre - 2 dicembre 2010), incentrato sulla cultura bolognese nel secolo XVII. Durante il Seicento gli artisti bolognesi diedero un contributo straordinario alla migrazione di forme e di linguaggi in altri paesi europei ed extra-europei. Dall'arte fortificatoria all'architettura, dalla decorazione alla scenografia teatrale, passando per la pittura con i suoi stupefacenti effetti illusionistici della quadratura, le competenze dei bolognesi godettero di grande fama, rivelandosi capaci di operare una feconda sintesi dell'esperienza emiliana con le tradizioni di altri contesti culturali. Ne emerge un caleidoscopio, complesso e promettente, di fenomeni e di dinamiche che si incrociano, si contaminano e si potenziano secondo relazioni insospettate tra personaggi, filoni e discipline, che aprono un nuovo terreno di ricerca.
Crocevia e capitale della migrazione artistica: forestieri a Bologna e bolognesi nel mondo (secolo XVIII)
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2013
pagine: 588
Quadri di un'esposizione. Pittura barocca nella collezione del maestro Francesco Molinari Pradelli
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2012
pagine: 355
Il peso economico e sociale dei disastri sismici in Italia negli ultimi 150 anni
Emanuela Guidoboni, Gianluca Valensise
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2012
pagine: 552
Dipinti di natura morta dalla collezione del maestro Francesco Molinari Pradelli
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2012
pagine: 95
Bologna 1900-2000. Cronache di un secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2011
pagine: 504
Bruno Raspanti. Catalogo della mostra (Gennaio 2011)
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2011
pagine: 122
Il catalogo illustra la prima mostra antologica di Bruno Raspanti, scultore e studioso svoltasi nell'Oratorio di S. Maria della Vita a gennaio 2011. Quaranta opere dell'artista nato a Ozzano Emilia che richiamano spesso, nello spunto e nei materiali, alcune delle opere che sono racchiuse all'interno dell'intero complesso, in un arco temporale che va dal XV secolo fino agli inizi del Novecento, tra cui il Compianto di Niccolò dell'Arca, la più famosa opera d'arte tra le terrecotte rinascimentali. Coppi, legni, bronzo, a volte patinato a volte colorato, fili di ferro, rame, terrecotte, marmo: sono questi i tanti materiali d'uso quotidiano e costante delle opere raspantiane. Altri suoi lavori, i tavoli e i carrioli, sono come molte delle poesie brevi di Emily Dickinson o di altri poeti dell'Otto- Novecento: poesie-racconti-teatrini-sculture, intime ma intense, a volte racconti di situazioni tragiche o ironiche e a volte divertenti, come descritte in due righe, ma fulminanti. E i baccelli, che lui chiama così perché in effetti sembrano baccelli di piselli o di altri legumi. Alcuni sono capovolti a sembrare colline, altri invece sono poggiati in equilibrio sulla parte convessa a sembrare barche o navi, altri ancora realizzati in terracotta sono cavi.
Imago universitatis. Celebrazioni e autorappresentazioni di maestri e studenti nella decorazione parietale dell'Archiginnasio. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2011
pagine: 742
I frequenti restauri che interessarono nei secoli scorsi la decorazione parietale del palazzo dell'antico Studio bolognese hanno disseminato una diffusa alterazione degli elementi che la costituiscono, dai nomi e dalle città di origine degli studenti alle componenti dell'apparato araldico. Tale aspetto, trascurato anche dagli studi più recenti, viene affrontato sistematicamente in questa opera, avvalendosi di una vasta ricerca sulla popolazione studentesca dell'Alma Mater Studiorum che ha consentito di individuare i committenti dei singoli stemmi e di effettuare una puntuale verifica dell'apparato araldico condotta tramite il confronto con il corredo storico-genealogico e bibliografico. Ciò ha consentito di restituire attendibilità alle informazioni contenute nelle migliaia di stemmi e di iscrizioni, ricostruendo in tal modo una sorta di onomasticon di quei giovani intellettuali che, da tante regioni dell'Europa, si portarono nelle scuole di Aranzio, Valsalva, Malpighi o Galvani per profittare del loro insegnamento e completare la propria formazione. La decorazione è qui presentata rispettando l'ordine cronologico della sua apposizione sulle pareti dell'Archiginnasio. Il primo volume comprende il periodo 1563-1611, mentre il secondo contiene la decorazione fino al 1803, quando il palazzo cessò di essere sede universitaria, includendo altresì i casi di incerta datazione.