Bulzoni: Cinemaespanso
Screen city
Simone Arcagni
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 134
Questo volume, come quelli che lo hanno preceduto in questa collana, raccoglie le relazioni tenute da alcuni soci della Sezione di Antropologia Storica dell'AISEA nel corso dei seminari annuali, che, anno dopo anno, costituiscono da sempre la caratteristica della Sezione stessa. Il tema presentato in quest'ultima occasione, l'eros, è vastissimo e tocca i settori più diversi, dalla psicoanalisi alla medicina, dall'arte alla letteratura, dalla religione all'etica, dal cinema a tutti i possibili mezzi di comunicazione. Difficile dunque poter dire qualcosa di veramente nuovo, anche se, almeno nel campo dell'antropologia, sono pochi gli studiosi che si sono cimentati in questo delicato e complesso settore della vita individuale e sociale. Eppure, nella convinzione che questo percorso potesse rivelare qualcosa di diverso se osservato nell'ottica antropologica, alcuni soci della Sezione hanno raccolto la sfida producendo risultati nuovi e interessanti. Ciò premesso, è evidente che l'intento del gruppo di studiosi, e del curatore e coordinatore del seminario, non poteva essere che quello di accendere uno spot su alcuni aspetti di questo talvolta anche spinoso argomento, mostrandone alcuni tratti inusuali. Il risultato di questa operazione è un volume molto variegato, che passa dagli argomenti più crudi ad altri traboccanti di poesia.
Dentro e fuori il margine. La diversità culturale nel cinema francese contemporaneo
Valentina Domenici
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 150
Partendo da quella che è stata definita in Francia la questione postcoloniale, questo lavoro vuole ricostruire e indagare il modo in cui una parte del cinema francese e francofono di finzione prodotto dalla fine degli anni Novanta a oggi si è confrontato con la questione della diversità culturale. Il trauma collettivo del colonialismo, letto attraverso i suoi "postumi" attuali, è quindi affrontato attraverso la questione delle modalità di rappresentazione dell'alterità e di chiunque ricopra un ruolo socialmente, economicamente o culturalmente subalterno. Grazie all'analisi di alcuni tra i film più significativi degli ultimi anni, da "Il matrimonio di Lorna" a "La Classe", da l'"Esquive" a "Caché", il testo vuole offrire nuovi spunti di riflessione sulla capacità del cinema di costruire, consolidare o mettere in crisi la visione stereotipata o politicamente corretta dell'altro da sé.
Factual, reality, makeover. Lo spettacolo della trasformazione nella televisione contemporanea
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 240
Factual, reality, makeover: come cerchi concentrici questi tre termini designano dal generale al particolare alcuni dei contenuti più seguiti della televisione di oggi. Oltre a raccontare una trasformazione più o meno spettacolare, programmi come "Extreme makeover: home edition" o "Ma come ti vesti?" cercano soluzioni a problemi pratici e personali in ogni sfera dell'esperienza umana: cucina, fai da te, giardinaggio, moda e trucco, auto e animali domestici, rapporti genitori-figli. Allo stesso tempo, questi show scavano nelle paure e nelle manie della contemporaneità, diventando racconto collettivo della dialettica tra insoddisfazione e autoaccettazione, tra consegna alle cure dell'esperto e fiducia nelle proprie capacità. Questo volume esplora, secondo diverse prospettive teoriche e con un approccio multidisciplinare, il ruolo dei programmi di lifestyle e makeover nel racconto televisivo di oggi.
Trauma, cinema e media. Immaginari catastrofici e cultura visuale del nuovo millennio
Antonietta Buonauro
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 190
Il volume offre una ricognizione storico-teorica sul concetto di trauma, da meccanismo psichico patologico (individuato sul finire dell'Ottocento in ambito clinico) a dinamica caratterizzante della storia contemporanea, della produzione culturale inscritta in quest'ultima e della formazione dei soggetti, ripercorrendo così anche l'evoluzione accademica dei cosiddetti Trauma Studies, nati in seno agli studi culturali statunitensi. Senza tralasciare le principali teorie novecentesche sul rapporto tra visione e metropoli, che videro nello shock percettivo il concetto principe dell'esperienza del vivere moderno, il volume si spinge fino all'analisi di alcune tra le tendenze dominanti dell'estetica mediatica e cinematografica contemporanea. Dai mind game film (in particolare alcune pellicole di Christopher Nolan) ai disaster movies, dal fotogiornalismo post 11 settembre agli user generated contents e ai focus delle rassegne internazionali fotografiche e cinematografiche sugli tsunami di Thailandia e Giappone, questo lavoro evidenzia come l'attrazione per le immagini recrudescenti e l'assottigliamento del confine tra norma e abiezione abbiano prodotto, a cavallo degli anni Duemila, una vera e propria sfera pubblica "patologica", frutto di una cultura visuale dominata dalla spettacolarizzazione del trauma.
Questioni di campo. La relazione osservatore/osservato nella forma documentaria
Simone Moraldi
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2015
pagine: 260
Nel corso degli ultimi quindici-vent'anni, complici le mutazioni dello scenario tecnologico del "nuovo millennio", il genere documentario sta vivendo un'epoca di rinascita, sono fioriti autori, case di produzione, scuole di pensiero. Il nuovo scenario culturale che si delinea impone, dunque, una riflessione finalizzata a comprendere il futuro del cinema documentario e delle forme della nonfiction. Attraverso una rete interdisciplinare e articolata di riferimenti teorici, il libro esplora e indaga l'universo del cinema di nonfiction e, in particolare, il documentario di creazione contemporaneo, focalizzando la propria attenzione sull'analisi di ciò che accade nel momento in cui, dinanzi al dispositivo di ripresa, avviene l'incontro tra un osservatore e un osservato, un soggetto che filma e un soggetto filmato. Attraverso un accurato lavoro di analisi di una filmografia internazionale, il libro risale alle basi teoriche della nonfiction, alle sue caratteristiche estetiche specifiche, operandone una messa in discussione e proponendo nuovi spunti di riflessione per comprendere la "nuova era" in cui si proietta oggi il cinema documentario.