Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Cantagalli: Maestri ritrovati

Il fazzoletto di Véronique. Antologia della prosa

Charles Péguy

Libro: Copertina morbida

editore: Cantagalli

anno edizione: 2020

pagine: 592

Di quanti scrittori un Sommo Pontefice ha detto: «Era più cristiano di me»? Forse nessuno, prima che papa Francesco lo dicesse di Charles Péguy. Chi era costui? Non proprio un Carneade: è stato studiato da centri universitari piccoli ma agguerriti, ripetutamente riproposto all'interno di importanti movimenti ecclesiali (ad esempio CL), rappresentato in circuiti teatrali di base. L'opera poetica di Péguy gode di una stabile presenza editoriale da decenni. Più difficile trovare in Italia la sua produzione saggistica: acutissima e nient'affatto superata analisi del pensiero «moderno». Questa ampia antologia, composta da traduzioni del tutto nuovo, vuol colmare tale lacuna. Prefattore: Julian Carron.
30,00 28,50

Il suo bisbiglio. Materiali per la biografia di Clemente Rebora. Volume Vol. 1

Pigi Colognesi

Libro: Libro in brossura

editore: Cantagalli

anno edizione: 2024

pagine: 912

Tra i «tre o quattro scrittori di versi italiani d'oggi degni di ammirazione», Giuseppe Ungaretti, oltre a se stesso, elencava Clemente Rebora. Eugenio Montale ha scritto che Rebora «avrà lettori anche quando molta parte della poesia d'oggi resterà illibata negli scaffali delle biblioteche». Ma chi era Clemente Rebora? Qualcuno dei suoi Frammenti lirici o dei suoi tragici versi sulla guerra si trovano in molte antologie scolastiche, ma la sua biografia è stata scavata ancora sommariamente. Questo volume offre numerosi materiali (anche inediti) per colmare la lacuna. A partire dall'epistolario (uno dei letterariamente più significativi del secolo), si ricostruisce la giovinezza del poeta milanese, l'insegnamento e la prima produzione poetica, la terrificante esperienza al fronte e la lunga e pensosa convalescenza che ne è seguita, la ricerca esistenziale da Tagore a Mazzini fino alla conversione al cattolicesimo nel 1929. Prefazioni di Ludovico Maria Gadaleta e Uberto Motta.
34,00 32,30

Il denaro

Charles Péguy

Libro

editore: Cantagalli

anno edizione: 2025

«Tutti sono borghesi», scrive Péguy. Non è una definizione sociologica né lo snobismo dell’intellettuale che ce l’ha col "piccolo borghese". Tutti sono borghesi nel senso che affidano la definizione di sé a fattori misurabili, ad elementi precisamente quantificabili: dal quoziente intellettivo al conto in banca, dagli (o dalle) skills professionali alle performance atletiche, dal numero di like ai metri quadri dell’appartamento. E così anche i rapporti interpersonali finiscono per soggiacere al metodo dello scambio di numeri, alla logica contrattuale: io ti do, tu mi dai. C’è un fattore che pervade e lubrifica tutto questo ingranaggio quantitativo ed è, appunto, il denaro. L’unico modo per sgusciare via dalle tenaglie del denaro è il «rimanere nella povertà». Non ci è forse stato detto: «beati i poveri»? certo «in spirito»; ma non vuol mica dire: nelle intenzioni, nell’intimo, nei desideri o negli impegni morali. Il povero è quello che sa che quel che ha – dalla vita agli amici, dai soldi al lavoro – gli è "dato" e lo usa, quindi, liberamente. E ne gode, come Francesco che sposa Madonna Povertà. «La libertà è la virtù del povero». Essa infatti è «la condizione irrevocabile della grazia», cioè della suprema gratuità da cui noi, poveri, riceviamo la vita e tutto quel che l’accompagna.
14,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.