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Carocci: Studi NIS archeologia

Ambiente e paesaggi di Roma antica

Ambiente e paesaggi di Roma antica

Giusto Traina

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 1990

pagine: 136

Quello delle modificazioni del paesaggio (un concetto che, oltre alle consuete categorie di città e campagna, comprende anche zone 'marginali', come le selve e le paludi), è forse uno degli aspetti meno noti della storia romana. Dal periodo delle origini al tardoantico, una geografia quanto mai varia e mutevole influisce sulla formazione degli insediamenti e delle economie dell'Italia e delle province. Per converso, con l'apparire dei primi nuclei urbani e soprattutto con l'espansione di Roma, le caratteristiche originarie del territorio si modellano secondo un processo rigorosamente segnato dal corso degli eventi. La nuova strutturazione del paesaggio, sorta dalle rovine della guerra annibalica, darà luogo a una visione della terra destinata a condizionare i momenti successivi della storia d'Italia, praticamente fino ai giorni nostri, e lasciando un'eredità del paesaggio romano anche nelle aree provinciali.
23,80

Numismatica e tecnologia. Produzione e valutazione della moneta nelle società del passato
20,90

Archeologia e storia del Medioevo italiano

Archeologia e storia del Medioevo italiano

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 1987

pagine: 240

Gli archeologi medievali, per la 'giovinezza' del loro ambito di ricerca e per la natura stessa del lavoro archeologico, hanno teso per lo più a produrre i propri strumenti di analisi piuttosto che a stendere sintesi o interpretazioni complessive; quando poi sono stati capaci di elaborare contributi di interesse più generale, questi, per una cronica limitatezza delle possibilità di penetrazione nel mercato editoriale, sono rimasti nascosti o almeno poco noti al grande pubblico. Questa raccolta selezionata da Riccardo Francovich vuole evidenziare, attraverso le parole degli stessi protagonisti della ricerca, il ruolo che può e deve avere l'indagine archeologica per allargare e approfondire i temi di una storiografia che è sempre più attenta e finalizzata a ricostruzioni 'globali' della società medievale. I saggi affrontano alcuni problemi legati alle vicende del popolamento e dell'insediamento urbano e rurale nonché alla storia della cultura materiale e delle tecniche produttive. Costante della crescita è il ricorso organico alla fonte archeologica e alla fonte scritta, sì da superare i limiti di parcellizzazioni disciplinari ed evidenziare la possibilità di 'riscrivere' la storia sulla base anche di quanto prodotto dal lavoro sul campo negli ultimi vent'anni. Il libro, pensato in particolare per lo studio universitario, è altresì destinato a quanti - archeologi e storici - compiono attività di ricerca e a quanti sono interessati allo sviluppo metodologico di una materia per certi versi ancora 'in formazione'.
31,60

Storia del paesaggio dell'Etruria meridionale. Archeologia e trasformazioni del territorio

Storia del paesaggio dell'Etruria meridionale. Archeologia e trasformazioni del territorio

Timothy W. Potter

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 1985

pagine: 199

Nel linguaggio e nella cultura del nostro paese è consueta la distinzione tra uno spazio che produce, il territorio (oggetto di scelte politiche e di utilizzazioni socio-economiche), e uno spazio prodotto, il paesaggio (oggetto di studio e di romantica contemplazione). Esiste oggi una disciplina, poco frequentata e scarsamente nota in Italia, che è in grado di eliminare questa frattura tra geografia del passato e geografia del presente: si tratta della landscape archaeology o archeologia del paesaggio, un metodo di analisi delle strutture territoriali basato sullo studio e l'interpretazione dei resti materiali che l'uomo ha lasciato attorno a sé. Questa ricerca non riconosce limiti cronologici: come nello scavo si procede dal più recente al più recente al più antico, nell'indagine topografica bisogna ripercorrere, 'sfogliare' a ritroso ogni vicenda, tenendo presente che ciascun paesaggio si è sovrapposto ai precedenti, trasformandoli. L'obiettivo non è dunque quello di descrivere un certo assetto del territorio nel passato, quanto piuttosto di capire i meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali nel tempo storico. Ciò è possibile solo percorrendo archi cronologici sufficientemente ampi della stratigrafia del paesaggio, cogliendo soprattutto l'interazione tra i diversi livelli in successione, combinando, cioè, le sezioni orizzontali con quelle verticali, la sincronia con la diacronia, l'evento con la durata; il lettore, insomma, avrà l'idea di camminare, quasi da occasionale turista, nel tempo e nello spazio di una regione suggestiva quant'altre mai: dalla preistoria alla storia, in un susseguirsi di testimonianze - e quindi di accadimenti - che parlano più lingue e attestano diverse civiltà. Una su tutte, quella degli etruschi, pare connotare l'area studiata da Potter in senso davvero speciale: l'alone di mistero che per tradizione accompagna questo popolo si sposa con la concretezza della quotidianità più vissuta; è un po' come se le azioni e gli oggetti di un gruppo etnico rivivessero in quel paesaggio con forza inusitata, quasi a voler conservare per sempre l'Etruria degli etruschi.
23,20

Ambiente e società nella preistoria dell'Italia centrale

Ambiente e società nella preistoria dell'Italia centrale

Graeme Barker

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 1984

pagine: 264

Questo libro di Graeme Barker, oltre ad essere il primo moderno studio analitico sulla preistoria dell'Italia centrale, è una fra le poche analisi europee che estendano a più periodi della preistoria un taglio di ricerca specificamente regionale. Grazie ai risultati delle ricerche più recenti e al sussidio dei più aggiornati strumenti del lavoro storico-archeologico, nella prima parte del libro si schizza una ricostruzione della preistoria dell'Italia centrale, alternativa rispetto a quella costantemente proposta dagli studiosi nell'ultimo secolo. Al susseguirsi di drammatiche invasioni, dovute a genti apportatrici di sempre nuovi e diversi modi di vita, caro a una ricostruzione storica ormai datata si sostituisce qui una visione più articolata della società preistorica, con particolare attenzione alle sue continuità e alla sua capacità di evoluzione interna che pure non significa crescita lineare e costante della complessità sociale. La seconda parte del libro studia le diversificazioni locali nella 'velocità di sviluppo' della tecnologia, della sussistenza, dei sistemi di scambio e dell'organizzazione sociale del Centro Italia preistorico. Barker ritiene che le diverse componenti del sistema sociale fossero intimamente correlate l'una all'altra, e che di volta in volta si adattassero ai condizionamenti così come alle opportunità che la conformazione geografica dell'Italia centrale offriva loro. Dettagliato nell'illustrazione della cultura materiale, ricco di mappe e di liste topografiche, il libro, oltre che agli archeologici, si rivolge ai paletnologi, agli antropologi e più in generale a tutti gli studiosi del mondo antico.
29,70

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