Coniglio Editore: Baguettes

Pensieri, provocazioni e stilettate di uno dei più famosi cantautori di ogni tempo. In forma di aforismi esplosivi e di risposte che suonano come schiaffi alle domande pudiche della borghesia del suo e forse del nostro tempo, Georges Brassens ci regala un manifesto di libertà. Attraverso le sue parole, l'immaginazione e la realtà vanno a braccetto, annientando le difese dei benpensanti, dei chierici, dei carrieristi senza qualità.

Sono passati più di trent'anni da quando Erica Jong professava l'audace "sesso senza cerniera", ed ecco che oggi Remo Remotti, in questa sua nuova provocazione, alza il tiro e ci presenta il "sesso senza dentiera", quello che praticano gli over 80 come lui. Autoironico fino al masochismo, caustico, iconoclasta, blasfemo, feticista, senza peli sulla lingua, Remotti parla di sé, del suo amore per le donne (ma soprattutto per il sesso delle donne), mentrea il corpo comincia a battere in ritirata, mentre invece con la testa ci regala una serie di boutade che lasciano il segno, come è sempre stato per ogni poesia, ogni libro o interpretazione che porta la firma di Remo Remotti.

"Scberto, meglio conosciuto a Gierbino come "lu poeta", vi incanterà con le sue poesie. Prodigioso esempio di poeta naif, non potrete più vedere uno scoiattolo senza pensare a "lu scuiattulo", né un cane senza recitare a memoria i versi de "lu cane". In uno slang unico misto di sardo, napoletano, abruzzese e ciociaro, dovuto alle sue confuse origini, questo libro è la prima edizione ufficiale dei componimenti de "lu poeta"."

L'amore è una delle emozioni fondamentali, per fortuna o per disgrazia. L'autore gioca a rimpiattino con la vita ma soprattutto con le passioni, magnifici e infidi sentimenti. È una partita al cardiopalma portata alle estreme conseguenze. Femminile e maschile si confrontano e si affrontano in un immaginario - ma non tanto - ring quotidiano.

Gli aforismi qui raccolti non sono opera di noti maestri filosofi del passato, bensì generose donazioni della particolare, unica, visione del mondo dell'autore. La dirompente, quasi assurda capacità di sintetizzare con aspra ironia, in un pugno di parole, concetti che abbracciano il nostro tempo, la storia, la politica, il sesso e il costume (assieme o separatamente, a volte pur non parlandone direttamente), fa di Giuliano Compagno un pensatore letteralmente da studiare e seguire. Anabolizzati da decenni di culto di tutto ciò che è superfluo, dannoso e massivo, gli aforismi molecolari di "Siamo come negozi" possono rieducarci all'essenza e al gusto del sobrio e risvegliare il perceptum totale del nostro mondo esterno. E liberarci, in qualche modo, dai fardelli del folklore, dalla finta cultura e da tutte le sovrastrutture che ci inquinano.

La masturbazione fa diventare ciechi? Per restare incinte è necessario avere un orgasmo? Dove vanno inseriti gli assorbenti interni? Questi sono solo alcuni dei mille dubbi che, da generazioni e generazioni, terrorizzano gli adolescenti italiani. Il libro è un ricco florilegio degli improbabili interrogativi sessuali che hanno afflitto i giovani di ieri, che affliggono malgrado tutto i giovani d'oggi e che, probabilmente, affliggeranno anche la gioventù di domani. L'autrice ha scovato questi piccoli "tesori contemporanei" - una via di mezzo tra il dubbio amletico e la leggenda metropolitana rovistando in maniera certosina fra giornalini per adolescenti e gigabyte di pagine Internet. Ne è uscito fuori un libro intriso di un umorismo involontario.

Dimenticare le chiavi nella serratura, partire con la busta della spesa sul tetto dell'auto, andare in ufficio in ciabatte o in pigiama. La distrazione miete le sue vittime quotidianamente e i suoi effetti sono spesso esilaranti. Il volume è nato in Svezia sulla scia del successo dell'Associazione per le persone distratte e del suo sito www.distractedpeople.com. Il libro propone una raccolta internazionale di aneddotica unita a semplici trucchi per "arginare" il problema, ma soprattutto espone una vera e propria teoria per fare della distrazione uno stile di vita. L'edizione italiana è arricchita da aneddoti inviati all'autore da distratti provenienti da tutta Italia.

II capo ufficio arrogante e prepotente, il collega carrierista e spregiudicato, lo stagista disperato, il consulente esterno con il contratto a progetto. Sono alcuni dei protagonisti degli sberleffi che Gianluca Capannolo dedica alla vita aziendale, dissacrando qualsiasi mito di produttività e svelando le grandi e le piccole meschinità che si celano dietro l'imperativo dell'efficientismo a tutti i costi. Il volume tratteggia una satira impietosa di quella che è la vita aziendale e, dalle contrattazioni per avere un aumento di stipendio fino alle liti per accordarsi sul piano delle ferie, tocca situazioni in cui chiunque frequenti un posto di lavoro non tarderà a identificarsi.