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D'Amico Editore: Le onde del Sebeto

Ditto e scritto. Come si parla e si scrive in napoletano

Ditto e scritto. Come si parla e si scrive in napoletano

Costantino Montesanto

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2024

Il motivo ispiratore della pubblicazione è l’indignazione nell’assistere ogni giorno alla mortificazione ed allo scempio della nostra lingua madre, in una inarrestabile ondata di analfabetismo di ritorno, che coinvolge anche coloro che pretenderebbero di essere i nuovi alfieri e messaggeri della tradizione partenopea: poetastri, intellettuali da strapazzo, bufoni di corte al soldo di istituzioni pseudoculturali, trascrittori di detti e proverbi su mattonelle di ceramica da vendere ai turisti o da incollare nei muri e semplici utenti di telefonini e tabloid…; tutti convinti, nella loro scandalosa ignoranza, che il napoletano possa essere trattato alla stregua di un linguaggio barbaro e disarticolato, del quale è lecito riprodurre alla men peggio i suoni.
16,00

Descurze preddecabbele. Comm'a dicere sermune e predeche a llengua nosta spalefecate schitto da la Sacra Scrittura, e da la deritta ragione

Descurze preddecabbele. Comm'a dicere sermune e predeche a llengua nosta spalefecate schitto da la Sacra Scrittura, e da la deritta ragione

Carlo Rocchi

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2024

I "Descurze predecabbele" assolvono un intento evangelico-pastorale. Se il predicatore ha scelto di esprimersi in napoletano, egli dice, è perché intende rivolgersi non certo agli esponenti delle classi abbienti, li gruosse de sto munno, li potiente, e li valiente. Egli vuole piuttosto esser compreso dagli umili, dalla gente minuta, dai diseredati, quelli che, con un’efficace metafora, attinta dal mondo marino, egli definisce fragagliuozze, vale a dire il miscuglio di piccoli pesci che resta impigliato in genere nel fondo della rete. L’opera che qui si propone in edizione anastatica è il primo di tre volumi che vide la luce a Napoli nel 1837 e contiene cinque prediche. Il secondo volume di nove prediche fu pubblicato nel 1839, mentre il terzo di dodici prediche vide la luce nel 1842.
15,00

Storia de Napole. Spalefecata a lo vascio puopolo

Storia de Napole. Spalefecata a lo vascio puopolo

Luigi Chiurazzi

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2024

L’opera qui proposta raccoglie per la prima volta in volume la singolare storia di Napoli, che Luigi Chiurazzi pubblicò a puntate settimanali (la domenica) nelle prime due annate (1875-1876) de Lo Spassatiempo, periodico da lui stesso fondato e diretto. Nella rivista, a partire dal secondo numero, la Storia de Napole spalefecata a lo vascio puopolo compare come presenza fissa all’interno di una gamma eterogenea di versi e componimenti, che costellano le varie rubriche di cui è costituito il periodico.Il racconto della storia di Napoli, dalle origini fino alla caduta di Civitella del Tronto (l’ultima fortezza borbonica), ha struttura dialogica, e procede con l’andamento tipico dell’insegnamento catechistico, fatto di domande, formulate da un ideale ascoltatore, e di risposte, date dalla voce narrante. Come è evidente dal sottotitolo, l’opera persegue la finalità informativa e divulgativa che è sottesa a gran parte della produzione letteraria in napoletano, in quanto mira a coinvolgere, come destinatario speciale "il popolo basso".
18,00

Lo Vernacchio. La Risposta di Luigi Serio al Dialetto Napoletano di Ferdinando Galiani. Studio e testo

Lo Vernacchio. La Risposta di Luigi Serio al Dialetto Napoletano di Ferdinando Galiani. Studio e testo

Luigi Serio

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2023

Nel 1779, Ferdinando Galiani, il noto economista ed esponente dell'Illuminismo, pubblicò il trattato Del dialetto napoletano sostenendo le ragioni di una varietà 'alta' dinapoletano e combattendo la tradizione 'bassa' del dialetto e della letteratura dialettale di Napoli. Qualche mese dopo Luigi Serio, professore di Eloquenza italiana presso l'Università di Napoli, poeta di corte e regio revisore teatrale, assunse i panni e il linguaggio plebeo di Carmeniello e scrisse e divulgò un libello polemico e satirico, dal titolo Lo vernacchio, contro l'abate Galiani, in difesa della cultura popolare napoletana e del vero dialetto, quello usato dalla plebe. La presente edizione ripropone il testo del Vernacchio, tradotto e commentato, e, nel ripercorrere la storia di quella che fu una delle più accese polemiche letterarie del secolo XVIII, rileva le complesse implicazioni con i grandi eventi della storia culturale e civile di Napoli nel secondo Settecento, non trascurando le novità che emergevano da un dibattito che si apriva alle necessità di una codificazione grammaticale del dialetto napoletano.
14,00

Costumi di Napoli. Bozzetti e profili

Costumi di Napoli. Bozzetti e profili

Luigi Chiurazzi

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2023

«Lo Spassatiempo», settimanale redatto integralmente in napoletano, fu fondato e diretto da Luigi Chiurazzi nel marzo del 1875 e rimase attivo fino al mese di luglio del 1880. Durante i primi tre anni di attività, nella prima pagina del settimanale vennero pubblicate sistematicamente delle raffigurazioni di costumi napoletani: mestieri, personaggi e attività commerciali accompagnati da una didascalia in versi. Ora, per la prima volta, sono stati raccolti in volume tutti i costumi descritti da Luigi Chiurazzi e dai suoi collaboratori. Essi rappresentano una preziosa testimonianza della cultura popolare e del folklore napoletano della seconda metà dell’Ottocento.
18,00

Lettere 'a ll'Africa. in appendice la cronaca della guerra di Abissina dal giornale «La Follia» (1887)

Lettere 'a ll'Africa. in appendice la cronaca della guerra di Abissina dal giornale «La Follia» (1887)

Ferdinando Russo

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2022

Nel poemetto Lettere 'a ll'Africa (1896) Ferdinando Russo affida a dei popolani il resoconto della guerra d'Abissinia. Un reportage che riproduce fedelmente lo stato d'animo dei napoletani al momento della partenza dell'esercito alla volta dell'Africa, dove era impegnato in una guerra combattuta in luoghi lontanissimi, per motivi oscuri, pertanto percepita come profondamente ingiusta. Sono gli stessi sentimenti che esprime il settimanale «La Follia» negli articoli pubblicati nel 1887, l'anno della battaglia di Dogali, vinta dagli etiopi ai danni delle truppe italiane. Fondata nel Natale del 1874 dal sacerdote Antonino Teodoro alias Mastrogiorgio Yo (Napoli, 1833-1886) allietò per molti anni le domeniche dei napoletani e non solo. Fu sempre fedele ai suoi motti: ridendo quis vetat dicere verum? e Castigat ridendo mores.
12,00

Lo 'Nfierno. L'Inferno di Dante in lingua napoletana

Lo 'Nfierno. L'Inferno di Dante in lingua napoletana

Domenico Jaccarino

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2021

Per commemorare Dante in occasione del settecentesimo annuversario della sua morte e per togliere dall'oblio Domenico Jaccarino viene ora riproposta Lo 'Nfierno, opera pubblicata nel 1870 e più volte riedita nel corso dell'Ottocento. Sulla traduzione dello Jaccarino, Francesco Mastriani scriveva ne «La Domenica, Cronaca della settimana», n. 38 anno II, del 27 luglio 1867: «Sentiamo il debito di tributare una parola di elogio al sig. Domenico Jaccarino, per la difficile traduzione in dialetto napolitano, ed in versi, che egli sta pubblicando dello Inferno del Dante nel suo giornale Partenope. Quando si pensi alla difficoltà di ridurre nel linguaggio del nostro volgo Napolitano gli altissimi concetti del gran poeta italiano non si può far a meno di riconoscere nel sig. Jaccarino un merito non comune in questa sorta di lavori che chiedono un profondo studio del nostro dialetto e una piena intelligenza del testo.»
14,00

Lo studio del dialetto napoletano in Campania durante il Fascismo. In appendice le grammatiche di Giuseppe Mercuro e Ferdinando Russo

Lo studio del dialetto napoletano in Campania durante il Fascismo. In appendice le grammatiche di Giuseppe Mercuro e Ferdinando Russo

Teresa Apicella

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2021

Esercizi di traduzione dal dialetto napoletano, di Ferdinando Russo, e Fiabe da veglia e canti della folla, di Giuseppe Mercuro, sono due testi scolastici per l'istruzione elementare, in uso durante il Ventennio fascisa, nel contesto del metodo scolastico noto come "dal dialetto alla lingua", ideato dal pedagogista Giuseppe Lombardo Radice e applicato nel corso degli anni '20 del '900, finché nel 1934 non fu eliminato ogni riferimento al dialetto nei programmi della scuola italiana. Una testimonianza di un'occasione mancata, che può fare da spunto per immaginare e ripensare una scuola che sia capace di rispettare la dignità, l'identità, la lingua e la cultura di tutti gli scolari, conferendo loro una conoscenza del passato e del presente che li rende tutti, in equal maniera, protagonisti del futuro.
14,00

La Noce maga di Benevento estirpata da S. Barbato

La Noce maga di Benevento estirpata da S. Barbato

Nicolò Piperno

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2021

«Sott'a l'acqua, sott' 'o viento, sott'a la noce 'e Beneviento» è una delle varianti dello scongiuro che le streghe avrebbero intonato nel mettersi a cavalcioni della scopa che le avrebbe condotte al sabba, nome che - secondo una ardita etimologia - deriverebbe dal fiume Sabato, nei pressi di Benevento, dove veniva celebrarto intorno a un noce. La storia, a differenza della leggenda, parla della sopravvivenza nella Benevento ducale del VII secolo, di un culto longobardo della vipera (per la precisione dell'anfisbena, serpente a due teste riprodotto anche a mo' di simbolo in alcune vedute della città). Tale culto fu definitivamente sradicato da san Barbato, che si incaricò di abbattere l'albero sotto cui si radunavano i Longobardi ancora pagani, riuscendo a convertirli alla vera fede. La vicenda ispirò al protomedico beneventano Nicola Piperno senior un trattato scientifico (Della superstidiosa Noce di Benevento) e a suo figlio Nocolò il presente dramma "La Noce maga di Benevento", pubblicato postumo nel 1682, che venne rappresentato a Benevento (1665) che a Roma (1666).
14,00

Ll'Ode de Q. Arazio Fracco travestute da vasciajole de lo Mandracchio

Ll'Ode de Q. Arazio Fracco travestute da vasciajole de lo Mandracchio

Gabriele Quattromani

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2020

«L'antologia che qui si propone ai lettori di Orazio e ai cultori di storia napoletana è tratta da un'opera ormai quasi dimenticata e pressoché introvabile, che Gabriele Quattromani pubblicò a Napoli nel 1870 col titolo lunghissimo "Ll'Ode de Q. Arazio Fracco-Travestute da vasciajole de lo Mandracchio co quacch'auta stroppolella fujeticcia pe fa venì lo suonno". Un volume composito, dunque, nel quale i "travestimenti" di Orazio, sono accompagnati da composizioni di vario genere ed ispirazione. Anche se molte di queste ultime, apparse in precedenza su famose riviste letterarie napoletane del tempo quali l'Omnibus e l'Omnibus pittoresco, sono tutt'altro che "fujeticce" come vorrebbe far credere il suo autore, la gloria del volume è effettivamente rappresentata dalle versioni in napoletano delle odi del Venosino, e dal preziosissimo apparato lessicale che la correda.»
14,00

La notte de Piedigrotta azzoè Lo filantropo de la Pignasecca

La notte de Piedigrotta azzoè Lo filantropo de la Pignasecca

Giacomo Marulli

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2018

«La strata de la Pignasecca è una de le cchiù granne e popolate de Napole; accommenzanno da Toleto e propiamente da lo pontone de lo llario de la Carità, a saglì ncoppa nfìno a chill'arco che lo puopolo chiamma ll'arco de Montesanto, ma che nuje chiammarrimmo Porta Medina tu guardanno co attenzione, potarraje jodecà, che è una de le cchiù ricche e de le cchiù guappo chiazze de sta ricca, guappa e sciasciona cità de Napole». Così inizia lui notte de Piedegrotta azzoè lo filantropo de la Pignasecca (1873), uno dei rarissimi - e romanzi in napoletano. Se la lingua napoletana, infatti, abbonda di drammi, poesie, poemi e racconti come il Pentamerone e la Posilicheata, è invece carente di romanzi veri e propri. Questa lacuna viene ora finalmente colmata.
15,00

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