Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

EDIFIR: Arti del fuoco

Guido Andloviz. Forme e decori per la ceramica. I disegni dall'archivio «ritrovato» della Società Ceramica Italiana di Laveno (1923-1961)

Laura Casprini Gentile

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2018

pagine: 528

Protagonista indiscusso della ceramica industriale italiana tra le due guerre e oltre, fu chiamato nel 1923 a rinnovare la produzione della Società Ceramica Italiana di Laveno, sul Lago Maggiore. Sofferente per un eccessivo ritardo stilistico, la terraglia lavenese era diventata suo malgrado esempio di quelle "resurrezioni artificiose di un gusto oltrepassato" aspramente criticate in occasione della prima Biennale delle Arti Decorative di Monza. Bastarono, tuttavia, soli due anni perché, ai serviti decorati con bordure e vignette all'uso della terraglia inglese, fosse affiancata una nuovissima linea di manufatti, la cui progettazione fu affidata appunto ad Andloviz. In effetti, fu proprio grazie alla sua sensibilità d'artista, capace di cogliere, nel vivace panorama di cultura mitteleuropea cui apparteneva, le più feconde suggestioni, che riuscì a tradurre in nuove forme e nuovi decori una tradizione che era giusto non rinnegare. Dal 1925 in poi, la S.C.I. di Laveno partecipò a tutte le Biennali monzesi ed alle Triennali di Milano, sempre meglio definendo il suo carattere d'industria d'arte all'avanguardia, sia nell'estetica del prodotto che nelle tecnologie impiegate. Unico artefice di questo rinnovamento repentino ed efficace fu proprio Guido Andloviz, così come Gio Ponti, attivo per la Richard-Ginori, lo fu per la porcellana della Manifattura di Doccia e per la terraglia di San Cristoforo. Tuttavia, mentre Gio Ponti ha avuto un'immensa fortuna critica, Andloviz, uomo di proverbiale riservatezza, è rimasto un po' ai margini di una storia della ceramica che dovrebbe annoverarlo tra i padri indiscussi del design italiano. Il recente, fortuito ritrovamento di parte dell'archivio dello studio artistico di Andloviz ha però finalmente permesso di approfondire e riscrivere questa lunga vicenda progettuale in parte già dimenticata.
91,00 86,45

Argenti Senesi. Dalla fine del Cinquecento allo Statuto dell’Arte degli orafi e argentieri (1671)

Laura Martini

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2025

pagine: 224

Questo volume, frutto di un’approfondita ricerca, analizza l’oreficeria senese dal tardo cinquecento fino allo statuto del 1671, con particolare attenzione agli arredi sacri. Sviluppato grazie alla collaborazione con studiosi e all’archivio di Costantino Bulgari, il libro ricostruisce un prezioso patrimonio artistico attraverso l’analisi di oggetti in metalli vari, offrendo un saggio introduttivo, un catalogo di trenta opere, un repertorio di cento manufatti e le biografie di quarantasei argentieri, molti dei quali finora sconosciuti. Un’opera di riferimento che valorizza un patrimonio nascosto e stimola nuove ricerche.
55,00 52,25

Otto studi sul vetro a Firenze. Secoli XIV-XVIII

Marco Spallanzani

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2024

pagine: 112

Questo volume rappresenta una significativa raccolta di ricerche che esplorano la produzione e l'uso del vetro a Firenze dal XIV al XVIII secolo. Gli studi qui presenti analizzano l'evoluzione delle tecniche di lavorazione del vetro, l'influenza dei maestri vetrai veneziani e la diffusione delle opere in vetro attraverso le corti europee.
25,00 23,75

Bordi figurati del Rinascimento nella collezione Horne

Laura Zaccagnini

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2015

pagine: 70

Nel corso del Quattrocento e all'inizio del successivo furono prodotti in largo numero i così detti bordi figurati. Tali tessuti, spesso arricchiti con fili d'oro, presentano immagini singole e scene che, ripetute in moduli, sono applicate sui parati ecclesiastici in sostituzione dei ricami costosi e impegnativi. Un nucleo consistente di frammenti è tornato alla luce nei depositi del Museo Horne, mettendo a disposizione di studiosi o di semplici estimatori un patrimonio di grande interesse, che qui viene pubblicato.
12,00 11,40

La bottega orafa di Lorenzo Ghiberti

La bottega orafa di Lorenzo Ghiberti

Dora L. Bemporad

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2013

pagine: 85

Attraverso l'analisi stilistica di alcune opere, che qui vengono attribuite alla bottega ghibertiana, è stato possibile ricostruire una prima, anche se incompleta, fisionomia dello stile "pittorico" del Ghiberti, ricostruzione che potrà portare in una seconda fase alla individuazione di tavole e affreschi di sua mano. Infatti l'attività orafa del Maestro è stata oggetto di molte ricerche, ma la sua formazione e quella di altri artisti come Filippo Brunelleschi e Donatello sono ancora avvolte in una fitta ombra, così come la figura del padre di Lorenzo (o patrigno) Bartolo di Michele. Quest'ultimo ha avuto sicuramente un ruolo importante nella formazione della generazione di artisti-orafi operanti nella prima metà del Quattrocento. Per circoscrivere ulteriormente le modalità di esecuzione delle opere di oreficeria sono state inquadrate le personalità di alcuni collaboratori, probabili esecutori materiali delle opere di oreficeria, sulla base documenti d'archivio e confronti stilistici.
12,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.