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Centro di Cultura e Storia Amalfitana

Busti-reliquiario di età medievale in Costiera Amalfitana. Cava de' Tirreni, Ravello, Amalfi, Positano

Dario Cantarella

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2021

pagine: 135

Il volume esplora la valenza dei reliquiari come contenitori di storie. I busti e le teste d'argento più antichi di Cava de' Tirreni, Ravello, Amalfi e Positano hanno svolto un'azione taumaturgica in tempi difficili per la popolazione, come in occasione del dilagare della peste o di fenomeni climatici distruttivi. Prodotti nel Medioevo, in epoca moderna hanno subito una ri-significazione, che ha comportato un aggiornamento estetico. L'"attivazione' di questi reliquiari avveniva tramite la loro movimentazione per le strade cittadine in occasione di processioni. Queste processioni avevano lo scopo di far incontrare il sacro negli spazi pubblici, incoraggiando la partecipazione dei laici, spettatori di una messinscena suggestiva. Riportato in chiesa, il busto era inserito all'interno di un sistema di reliquiari, di cui occupava una posizione privilegiata, illuminato da candele che fornivano un'immagine molto diversa da quella attuale, quindi meno statica e più drammatica. Attualmente queste opere hanno perso gran parte della propria carica religiosa pur rimanendo simbolo di comunità orgogliose di perpetuare la tradizione.
15,00 14,25

Wanderer in Traumlandschaft. Pittori stranieri ad Amalfi, Atrani e Ravello nella prima metà del '900

Matilde Romito

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2021

pagine: 246

"Wanderer in Traumlandschaft" (Viaggiatori in una terra di sogno) rappresenta una ulteriore sperimentazione di quello che, ormai da vari anni, ho denominato "il metodo Positano" e che mi ha consentito di realizzare ben tre corposi volumi sulla pittura di Positano nel Novecento. Partita da un gruppetto di pittori che avevo già "incontrato" negli ultimi anni di ricerca sugli artisti stranieri in territorio salernitano, mi incanalai nel dedalo delle aste sia in Europa che in America (ma anche in altre parti del mondo), ritrovando un numero strabiliante di dipinti che rappresentavano la diffusione del paesaggio di Positano a livello mondiale, utile sia all'incremento della conoscenza dei numerosi artisti di lì transitati che alle scelte e ai gusti del collezionismo su così vasta scala. Di qui l'idea di sperimentare tale metodologia di ricerca su un altro tratto della costiera amalfitana, appunto Amalfi, Atrani, Ravello, e solo attraverso gli artisti stranieri (tranne che per i manifesti) e in un arco cronologico ristretto alla prima metà del Novecento, considerato che l'Ottocento è già stato sviscerato dalle attente ricerche di altri studiosi, uno per tutti Dieter Richter per Amalfi nel 1989 e anche, con espansioni all'inizio del Novecento, Massimo Ricciardi nel 1998. Il tutto pensando all'importante elemento di "congiunzione" con il resto del territorio che, nell'intero arco del XIX secolo, fu rappresentato, per questa parte del salernitano, dalla strada statale fra Salerno e Sorrento, portata fino ad Amalfi a metà del secolo e soltanto alla fine dell'Ottocento a Positano.
30,00 28,50

Individui nella storia. Le case a volte estradossate della costa di Amalfi

Luigi Guerriero, Giuseppe Fiengo

Libro: Libro rilegato

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2021

pagine: 392

Lo studio, rinnovando una precedente ricerca fondata sulla catalogazione sistematica del patrimonio costruito dei casali occidentali di Amalfi, individua efficaci indicatori cronologici per la definizione delle fasi costruttive medievali, moderne e contemporanee delle case a volte estradossate, emancipando queste ultime dalla vieta categoria dell'architettura "rustica" o, ancor peggio, "spontanea", riconoscendo il carattere aulico delle strutture impiantate al tempo del ducato e, ciò che più conta, la loro complessa stratificazione. Facendo tesoro della lezione annalistica, ai dati emersi dall'esame stratigrafico di ciascun episodio residenziale sono stati associati i risultati di una vasta ricerca documentaria, fondata sullo spoglio sistematico dei protocolli notarili amalfitani tardomoderni, che ha consentito di individuare un vasto repertorio di contratti di compravendita, di accensione di mutui, di dotazioni matrimoniali, di censuazione e di erezione di fabbriche, che lumeggiano, soprattutto per il XVIII secolo, la vita quotidiana, le modalità d'uso dei suoli e delle case, i meccanismi di miglioramento agrario e le strutture di organizzazione del territorio. Per tal via, le case a volte estradossate si definiscono (in uno con i correlati elementi del field system) come documenti essenziali del paesaggio culturale costiero, da conservare rigorosamente, nella loro irriducibile individualità storica. Inoltre, si esaminano le modalità di estraneazione del patrimonio costruito fatte registrare nell'ultimo trentennio, si discute la scarsa attenzione ad esso riservata dal programma urbanistico comunale e si espongono le azioni necessarie per avere riguardo delle esistenze di coloro che, lungo un millennio, hanno costruito il "territorio culturale" amalfitano: individui nella storia, al pari delle loro case, delle loro strade e delle loro terre.
40,00 38,00

Praiano identità di un territorio. Chiese, ambiente, cultura

Libro: Libro rilegato

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2020

pagine: 523

La preservazione del patrimonio culturale e dell'ambiente naturale e umano in prospettiva di resiliente salvaguardia identitaria si configura, nella attuale fase di omologazione globale, come obiettivo imprescindibile per la sopravvivenza delle diversità e delle specificità locali. Praiano è contraddistinta, nella sua evoluzione storica, da un peculiare modello di sviluppo: dopo l'apogeo del Ducato medievale, l'esiguo abitato composto dai due borghi di Pelagianum e Vectica Maior, che nel secolo XVI ascese al rango di Universitas hominum, conobbe - alla stregua degli altri Centri della Costa d'Amalfi - secoli di decadenza e di isolamento, che solo il turismo, nella seconda metà del XX secolo, ha potuto validamente arginare. Agli albori del terzo millennio appare evidente che alcuni territori, come quello di Praiano, anche se tardivamente, si sono inseriti 'alla grande' in tale processo, con notevole giovamento per la conservazione intra moenia di quei caratteri originari che la rendono tuttora un unicum nel panorama paesaggistico e antropico d'area amalfitana. Attraverso questo volume, dedicato a tutti i cittadini di Praiano e della Costa d'Amalfi, il Centro di Cultura e Storia Amalfitana ha inteso indagare e riscoprire il genius loci dei due ridenti e straordinari siti, confidando che l'iniziativa possa loro consentire di rivisitarne il passato e di acquisire, al tempo stesso, piena consapevolezza del rilevante retaggio di risorse ancora presenti, stimolandoli ad esserne gelosi e avveduti custodi.
35,00 33,25

Le terre della Costiera amalfitana e sorrentina nel quadro dell'amministrazione del regno di Alfonso d'Aragona

Le terre della Costiera amalfitana e sorrentina nel quadro dell'amministrazione del regno di Alfonso d'Aragona

Bruno Figliuolo

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2020

pagine: 62

Il lavoro prende in esame, attraverso l'accurata analisi della documentazione superstite, di parte della quale (quella inedita custodita in Spagna, ricca di 33 atti) si fornisce anche un ampio regesto, il problema del groviglio di soluzioni amministrative, non di rado in concorrenza quando non addirittura in contrasto tra loro, che si sperimentarono nell'età di Alfonso V d'Aragona (1442-1458) nelle terre anche della Costiera amalfitana e di quella sorrentina. Feudatari, ufficiali regi, città e località minori della zona si rivolgono allora di continuo al sovrano, per ottenere da lui l'attribuzione di prerogative di comando, di pezzi di competenze amministrative, di introiti fiscali centrali e locali, attraverso una trattativa serrata e instancabile, che mette in evidente rilievo anche i diversi interessi delle varie parti sociali in causa.
8,00

Le cartiere di Vietri tra Settecento ed Ottocento

Le cartiere di Vietri tra Settecento ed Ottocento

Aniello Tesauro

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2020

pagine: 205

Nel tradizionale settore della produzione della carta a mano, nel quale la Costa d'Amalfi poteva considerarsi un "Distretto", Vietri si inserì per ultima con un numero contenuto di opifici. Avvalendosi però già dall'inizio di maestranze e di capacità imprenditoriali amalfitane, anche Vietri acquisì un ruolo di tutto rispetto, tanto da conquistare la stima sia di un economista dell'Illuminismo napoletano, quale Giuseppe Maria Galanti, con il giudizio che riportiamo nelle note introduttive, sia di un funzionario di livello, come l'Intendente della provincia di Principato Citra, che considerava le cartiere del Piano e del Travertino "superiori a tutte le altre della costa di Amalfi". Non da meno fu la commissione a Bonaventura Tajani della fornitura di fogli filigranati per la stampa dei francobolli del Regno delle Due Sicilie. Bonaventura, discendente di una antica e notabile famiglia vietrese, rientrò da Amalfi, lasciandovi parte del ceppo familiare colà emigrato. La pubblicazione si articola in una parte introduttiva; in un capitolo sugli aspetti tecnici, commerciali ed imprenditoriali che hanno caratterizzato il mondo dei cartari; in una sezione dedicata all'analisi del percorso gestionale delle singole cartiere operanti nei due secoli di riferimento. Una ricca appendice ci fornisce interessanti ed esaurienti relazioni sulle consistenze strutturali; alcuni inventari degli attrezzi e delle giacenze dei vari prodotti degli opifici; il testo del contratto di società per la gestione di una cartiera, in controtendenza al clima di smobilitazione dell'epoca (seconda metà del XIX secolo). Alle umili maestranze che, unitamente al ceto imprenditoriale, in condizioni lavorative proibite per l'oggi, si sono spese per garantire il proprio sostentamento familiare, e la rendita ai proprietari, contribuendo altresì all'affermarsi di un peculiare settore industriale, è stato dedicato l'ultimo paragrafo della pubblicazione.
20,00

La conquista e l'insediamento dei Normanni e le città del Mezzogiorno italiano. Atti del Convegno Internazionale di studi, Salerno-Amalfi, 10-11 novembre 2017

Libro: Libro rilegato

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2019

pagine: 399

Le poche fonti narrative che trattano della conquista normanna (in particolare Amato di Montecassino e Guglielmo Appulo) rimandano al 1017 come anno in cui gruppi di "cavalieri" normanni, giunti soprattutto dalla Normandia ma anche da altre località dell'attuale Francia settentrionale, iniziarono una serie di operazioni militari in Puglia in funzione antibizantina: prodromi di quell'inarrestabile successo bellico - frammisto ad una notevole abilità politica e diplomatica - che avrebbe portato i Normanni a detenere il controllo di quasi tutta l'Italia meridionale entro gli ultimi decenni dell'XI secolo. La scadenza del millenario da quelle prime e fondamentali azioni militari, dunque, è sembrata costituire l'occasione per un rilancio della tematica inerente il rapporto città meridionali - Normanni, che aggiorni il quadro storiografico esistente proponendo ulteriori riflessioni e nuovi dati sui quali indagare. Si è, infine, pensato di comprendere l'arco cronologico interessato dalle relazioni tra gli inizi dell'XI secolo e la prima metà del XII, o almeno fino a quel 1130 in cui, con la creazione del Regno, si avviarono processi storici che, è noto, richiedono griglie interpretative diverse, adatte a scenari profondamente mutati rispetto al periodo della conquista e dell'insediamento.
40,00 38,00

La grande battaglia navale di Capo d'Orso 28 aprile 1528

Pasquale Natella, Barbara Banks

Libro: Libro rilegato

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2019

pagine: 143

Nella storia dell'Italia moderna ci si dimentica spesso del mare e di ciò che vi è avvenuto, e Amalfi ne è un caso poiché proprio su di esso ha iniziato la sua fortuna. Agli inizi del 1500 la Francia, che non aveva mai dimenticato d'esser stata per secoli padrona e donna del Meridione, voleva reimpossessarsi del Regno di Napoli, saldamente in mano della Spagna da un ventennio e vi inviò un esercito di terra. Sul mare si appoggiò al genovese Andrea Doria che costituì una flotta di tecnici esperti. Le navi spagnole si scontrarono con le Doria al largo di Capodorso-Erchie-Fonti nel 1528 in una poderosa battaglia navale in cui avvenne fra l'altro un caso straordinario e raro nella storia della Spagna moderna, l'uccisione cioè del Viceré Ugo de Moncada che era al comando della flotta napoletana. Il libro passa in rassegna tutte le vicende di merito, i riflessi storici e letterari che se ne ebbero, le personalità insigni che vi parteciparono.
10,00 9,50

Maioliche di Vietri. 1920-1960

Giacinto Tortolani

Libro: Copertina rigida

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2019

pagine: 511

Partendo da un piccolo catalogo originale dell'I.C.S. da lui ritrovato, l'Autore analizza il fondamentale contributo dato in chiave europea tra gli anni '20 e '60 all'evoluzione stilistica della ceramica vietrese, alla diversificazione dei temi e dei moduli compositivi, al notevole sviluppo occupazionale e alla diffusione internazionale di una moderna e fascinosa immagine della Costa di Amalfi.
60,00 57,00

La pittura del '600 e del '700 a Napoli e in Costa d'Amalfi

Antonio Braca

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2019

pagine: 715

Il presente volume è il terzo di un'opera di inquadramento del patrimonio artistico presente in Costa d'Amalfi. Il primo dal titolo "Le culture artistiche del Medioevo in Costa d'Amalfi" vide la luce nel 2003. Il secondo "Vicende artistiche fra Napoli e la Costa d'Amalfi in età moderna", nel 2005. Nel frattempo nuovi studi ed aggiornamenti sono intervenuti, spesso specifici su singole opere, ma mai con una visione complessiva dell'intero territorio. Il libro sulla pittura del Sei-Settecento è organizzato su un doppio livello: quello della illustrazione delle dinamiche artistiche nella capitale Napoli attraverso il profilo dei suoi principali protagonisti, e quello delle opere presenti in Costa d'Amalfi. È stata questa una scelta voluta per consentire anche ai non specialisti di poter agevolmente comprendere e collocare le opere d'arte del territorio.
50,00 47,50

Il lessico rurale della Costiera Amalfitana. Terrazzamenti, macère, viticoltura, limonicoltura, olivicoltura, lavorazione del carbone

Giuseppe Vitolo

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2019

pagine: 319

Questo lavoro di Giuseppe Vitolo costituisce un documento linguistico ed etnografico sulle varietà dialettali di Amalfi, delle sue frazioni e dei comuni limitrofi. La meticolosa ricerca sul campo è documentata - sulla scia di un'antica e nobile tradizione dialettologica italiana e romanza che risale all'inizio del Novecento - anche da un apparato iconografico, e, come afferma l'autore nella sua premessa, prelude alla futura realizzazione di un atlante linguistico ed etnografico di area amalfitana. Gli studi dialettologici campani si arricchiscono con quest'opera di un segmento che scava a fondo,in una prospettiva micro-areale, in un territorio storicamente di primaria importanza nell'ambito della regione ma troppo spesso trascurato - con qualche pur importante eccezione - rispetto alle principali aree metropolitane e ad alcune altre aree più frequentemente studiate come la zona flegrea, l'Irpinia e il Sannio. Gli studi micro-areali, tra l'altro, mettono in piena luce una realtà che i residenti intuiscono sempre in maniera immediata, ma che spesso sfugge a chi vive altrove, e che viene anche a volte dimenticata nei ragionamenti che riguardano territori più vasti: e cioè che la variazione linguistica e dialettale rappresenta un continuum che attraversa ogni più piccola contrada del mondo romanzo (e non solo di quello, naturalmente) creando ovunque una fittissima trama di specificità lessicali, grammaticali e fonetiche, e istituendo di fatto, nella infinita pluralità degli accenti e dei vernacoli, le stesse identità locali quanto e forse più di tanti altri aspetti della vita sociale.
20,00 19,00

Il sistema dei terrazzamenti in Costiera Amalfitana

Il sistema dei terrazzamenti in Costiera Amalfitana

Vincenzo Sebastiano

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2019

pagine: 111

Il paesaggio rurale italiano è stato fortemente stratificato e modellato dalle attività agricole, forestali, pastorali e dalle impronte che tante civiltà hanno lasciato in ogni regione nel corso dei secoli. In Italia abbiamo molti esempi di colline e pendii lavorati, trasformati dall'uomo e resi produttivi ed adatti alle più svariate colture. La regione Campania, in particolare, conserva numerosi esempi di sistemi terrazzati realizzati negli ultimi millenni, essendo l'intera zona una delle più ricche e stratificate in tutta l'area mediterranea sia dal punto di vista morfologico che idrogeologico. Terrazzare un terreno non significa soltanto diminuire ed addolcire la pendenza di un pendio per renderlo praticabile e coltivabile ma anche ridefinire la struttura urbanistica e tipologica del territorio, studiare e stabilire l'orientamento e l'esposizione dei terreni, regolare le pendenze ed il livello di scorrimento delle acque. Il sistema dei terrazzamenti amalfitani, in tal senso, rappresenta certamente un esempio unico, di grandissimo valore storico, paesaggistico e rurale: una tecnica tradizionale complessa che si integra perfettamente con il paesaggio locale: le "piazze", i muretti a secco, i giardini pensili, i boschi di castagno, i canali e i pergolati sono elementi peculiari e distintivi di tutta la costa che la rendono immediatamente riconoscibile ed unica.
15,00

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