GD Edizioni

«Poesia concisa, colta e densa di immagini. Il tema delle stagioni, in alternanza a quello dei sentimenti e al ricordo nostalgico dei tempi ormai passati, caratterizza la silloge di questo autore, che si distingue per i versi significativi, di evocazione, di passione e di descrizioni paesaggistiche, rese con “pennellate” incisive.» (La Giuria del Premio Sigillo di Dante)

«Poesia di forte capacità espressiva e di rara attenzione figurativa, con termini e visioni di immediata percezione, in quanto le immagini sorgono imperiose ed improvvise, con termini e abbinamenti di insolita efficacia. L'insieme classico, qui frequente, dell'endecasillabo con il settenario dà cadenza e ritmo che portano a visioni più incisive per un'accentuata capacitò di rappresentazione. C'è del lirico genuino e la visione è certa ed evidente, si imprime nella mente di chi legge» (Ignazio Gaudiosi)

“Un saccheggio e un’alluvione, il disfacimento dei corpi e delle anime in un lontano Ovest di metà Ottocento sono il tessuto di una narrazione viva, suggestiva e dolente in cui la ricerca è la chiave e il ritrovare senso e dignità è il fine del percorso dei protagonisti. Della tenacia, della forza, della solidarietà che solo esseri speciali sanno avere nella frontiera dell’esistenza. E della speranza”

Due amici diversi per origini e formazione si trovano d'accordo per vivere la loro prossima estate e si buttano in un'impresa che a tanti anni di distanza presenta motivi di interesse per essere rivissuta anche alla luce dell'attualità della condizione giovanile. Siamo a Chiavari, località turistica balneare della Riviera Ligure di Levante, negli anni 1956 e 1957. Tanti protagonisti hanno girato attorno alle vite dei due giovani intrecciate in un quadro d'epoca che è uno specchio di un'esperienza realisticamente vissuta. Sono passati più di sei decenni e gli eventi sono ormai depositati nella memoria dei ricordi in gran parte perduti. Le storie dei giovani di allora girano intorno alla vita di un locale creato per passare le serate estive e divagano nella descrizione di alcuni aspetti peculiari dell'esperienza dello scrivente con i suoi amici. Sono storie di giovani.

Da prima di nascere, fino a quando sarà; un viaggio incredibile, con interessi a tutto campo; una corsa intensa, piena di vita.

Età di lettura: da 10 anni.

I quaderni neri rimasti al buio, in silenzio, nascosti in archivio, fra migliaia di note musicali, ora parlano per chi ha la curiosità di ascoltarli. Raccontano il diario di guerra di Duilio Neri, classe 1920, fante scelto, poi Caporale, musicista nel reparto Musica Presidiaria del 232° Fanteria “Avellino” e in seguito trasferito alla C.C.R. Reparto Musica del 331° Rgt. Fanteria, 1° Btg. del Reggimento complementare della Divisione Brennero. La vita militare si trasforma quasi subito in vita di guerra: dal fronte francese a quello greco-albanese, quindi ad Atene a far parte della truppa di occupazione sempre in qualità di musicante, infine a Rodi dove ben presto viene fatto prigioniero dei tedeschi e dove rimane fino al luglio del 1945. È questo un testo dove la storia si intreccia con i vissuti, con l’amore per la musica e la poesia, dove la sofferenza lascia spazio alla speranza e alla determinazione di vivere, dove finalmente la vita ha il sopravvento sulla morte.

Basta un’estate a Fregene, sotto il sole meridiano, perché un luogo di villeggiatura diventi il terreno fatale di incontro tra i protagonisti di questo romanzo profondamente introspettivo. Costruita intorno alla figura di Salvatore, militare specializzato in missioni subacquee, entro uno scenario tosco-ligure prevalentemente marino, la narrazione scivola e si dipana negli abissi e nei traumi del personaggio, spinto dal desiderio costante di superare i fantasmi del suo vissuto e di trovare riscatto attraverso l’incontro con la fascinosa Margaret, in un nodo d’amore che sembra lontano da ogni possibilità di costruzione. Romanzo dai forti chiaroscuri psicologici, e, insieme, struggente elegia della fragilità del vivere esposta ai venti capricciosi del destino. Una storia di sperdutezza e di battaglia, dove l’amore, nelle sue innumerevoli forme, diventa la lanterna per ritrovare la via di casa.