Giaconi Editore

Il libro porta l'interesse su aspetti meno noti e studiati di Palazzo Leopardi tali da essere per se stessi dei percorsi artistico-culturali non direttamente collegati alle classiche interpretazioni di Leopardi poeta. Antonella Chiusaroli ed Antonella Maggini, attraverso un significativo lavoro di ricerca originale, portato avanti con rigore scientifico, sia utilizzando fonti dirette d'archivio, sia attraverso sopralluoghi e foto degli ambienti e dei reperti studiati, sono riuscite a ricostruire aspetti della memoria e dell'immaginario pittorico quali momenti diversi nel connubio di varie arti. I due contributi: L'alcova nella Biblioteca leopardiana e Il lapidario, i monumenti epigrafici romani e gli antichi reperti presenti nell'ingresso e lungo lo scalone di casa Leopardi presenti all'interno del testo offrono approfondimenti sulla pittura e sull'archeologia di Palazzo Leopardi tali da fornire nuove e stimolanti chiavi di lettura, utili a proseguire la ricerca, finestre che si aprono al territorio rendendolo vivo, partecipe e più consapevole dei propri tesori spesso nascosti o troppo poco osservati.

Francesca è una psicologa romana, felicemente sposata con un chirurgo famoso. Insieme hanno un figlio adolescente, una vita agiata, una bella casa e un buon rapporto costruito in tanti anni insieme. Lei ama il mare e le barche a vela, passioni ereditate dal nonno, reduce dalla Seconda guerra mondiale. Una vacanza in barca a vela sarà l'occasione per conoscere il comandante Kolja, il quale porterà Francesca e gli amici in crociera nel fiordo di Kotor, in Montenegro, luogo pieno di storia e di arte. Tra Francesca e il comandante nascerà una storia d'amore che porterà Kolja a raccontarsi, a svelare la sua storia personale, a confessare i crimini di guerra. Francesca farà un passo indietro nel loro rapporto, mentre lui cercherà di coinvolgerla nel suo difficile percorso di redenzione.

“Sognare è un altro modo di guardare il mondo, sognare è un mondo in cui guardare.” Una avvincente storia di una bambina ed il suo cane. Età di lettura: da 6 anni.

Caterina, dodicenne marchigiana che gioca e segue il calcio, passione che eredita da una madre tifosa del Cagliari e innamorata di Gigi Riva, scopre quasi casualmente attraverso alcuni servizi televisivi che la squadra sarda, in una domenica di ottobre del 2016 batte l'Inter a Milano con il punteggio di 2 a 1: il protagonista della partita è Federico Melchiorri. L'attaccante nativo delle Marche risveglia in Caterina il senso di appartenenza e di emulazione. Se lui ha raggiunto il traguardo della serie A partendo dalla sua stessa regione, anche lei può coronare il sogno di diventare una brava calciatrice. Percorsa da una immediata curiosità va alla ricerca di ogni informazione che riguarda il calciatore. Caterina si avventura su internet e ripercorre la vita calcistica del giocatore maceratese, dagli esordi fino al suo approdo nella Recanatese: una ricerca che non esclude neppure una fonte come quella degli album di figurine. Saranno Instagram e le chat con il giocatore a rivelargli molte cose di lui, in una sorta di involontaria intervista. Fin quando accade che la squadra dove Caterina gioca disputi una partita in trasferta proprio a Recanati con le pari età giallorosse… Età di lettura: da 10 anni.

Una telefonata e una proposta inaspettata. Inizia così il viaggio controcorrente di un ragazzo in cerca della sua strada. Dal Piemonte alle Marche, dall'industrializzato Nord al rurale Centro Italia, in un inusuale itinerario di emigrazione. Una vespa azzurra come unica compagna e l'obiettivo, non certo, di dimostrare il proprio valore: «Credo di aver sentito che quella fosse la scelta giusta per me e, alla luce dei fatti, avevo ragione».

“Mamma! Corri! Guarda che abbiamo scoperto!” gridò tutto soddisfatto Francesco. In quel momento i bambini si resero conto di aver corso davvero per molto. Infatti la mamma appariva come un puntino. Videro che gesticolava per invitarli ad avvicinarsi alla casa per la merenda. Come caprioli, si rimisero in corsa per raggiungere il cortile e raccontare ciò che avevano visto. Una storia per ogni mese dell'anno, in campagna. Età di lettura: da 6 anni.

Gestualità, logorrea, schizofrenia ma anche genialità. Quali sono i comportamenti più stravaganti che un visitatore può avere a una mostra? Scopriamolo attraverso un'analisi accurata e metodica di venti casi umani, cioè volevo dire particolari, e alle loro risonanze magnetiche cerebrali. Alla fine del libro avrete modo di cimentarvi in una serie di test psicoattitudinali  e solo chi li supererà otterrà il certificato di idoneità per visitare un'esposizione. Questo libro è basato su fatti realmente accaduti.

“L'idea di questo libro ci è sembrata il modo per rimanere il più fedeli possibile alla natura di Michele. Vogliamo che il suo ricordo rimanga vivo, si diffonda nelle nuove generazioni e contribuisca a trasmettere il piacere della lettura.” Età di lettura: da 7 anni.

Un piccolo Alpaca se ne va in giro per le Marche alla ricerca del suo verso: “Com'è che faccio?”. Nel suo percorso imita uno ad uno tutti gli animali che incontra, che gli fanno notare che quello è il loro verso, non il suo: lui dovrà trovare il proprio e con esso forse scoprirà anche un talento nascosto… Età di lettura: da 4 anni.

La bella e spensierata vita di tre bambini viene trasformata, dopo l'incontro magico con un fantastico pesciolino rosso e i suoi amici, in una favola stupenda. Passato un primo momento di incredulità insieme iniziano una movimentata avventura che li porta, in un giorno di inizio estate, a compiere un'opera meravigliosa di salvataggio. Per tutto questo si sentono talmente orgogliosi e felici al punto che la luce dei loro occhi dipinge il cielo e il mare di mille colori. Età di lettura: da 6 anni.

"Perché si scrive? O meglio, perché si sente l'esigenza di condividere con altre persone i propri pensieri? Nella domanda forse c'è la risposta. Vedere un bel film o leggere qualcosa che ci tocca, vivere delle angosce o delle paure, delle emozioni e non poterle confrontare penso sia una cosa sterile. A mio parere è vivere a metà. Ho notato che gli uomini hanno bisogno di raccontarsi un po' per costruirsi una propria biografia, una continuità. In quanto esseri umani che devono fare i conti con il tempo, dando voce alla propria storia è come se prolungassero la vita attraverso il racconto. Ero piccola quando ancora si usava nei nostri paesi vivere “fuori casa”. Ci si sedeva nelle sere d'estate davanti alle proprie abitazioni, i ragazzi giocavano, gli adulti raccontavano. Né la televisione né tanto meno i social avevano la preminenza nella vita di ognuno che hanno oggi. Ed allora ecco che il racconto, il ricordare, il riflettere, il pensare ad alta voce assumeva il significato di cultura; nel senso di formazione intellettuale e morale, e della consapevolezza del ruolo che avremmo avuto nella società"

Semi di anice, frutta secca, sapa e profumi inebrianti saranno i compagni di viaggio che ti condurranno alla scoperta delle ricette dei dolci de "I borghi più belli d'Italia nelle Marche". Da nord fino al sud della regione passando per le località costiere fino ai borghi arroccati dell'entroterra, le ricette tradizionali nascono dalla cultura contadina e popolare fatta di ingredienti semplici e genuini che venivano arricchiti con spezie, miele e zucchero per le grandi occasioni prime fra tutte il Natale e la Pasqua; ma anche tanta quotidianità con biscotti al vino, ciambelloni all'alchermes e crostate per ristorare i lavoratori nei campi. Finalmente le ricette custodite gelosamente dalle vergare e tramandate oralmente da madre in figlia diventano parole scritte con grammature e procedimenti dettagliati e precisi senza tralasciare aneddoti, curiosità e leggende che si celano dietro ad ogni dolce.