InContropiede
Dimmi chi era Recoba
Enzo Palladini
Libro: Copertina morbida
editore: InContropiede
anno edizione: 2017
pagine: 127
Il calciatore Recoba è stato un eterno ragazzino, capace di giocate paradisiache e di lunghi periodi bui. Nel suo curriculum i numeri sono bassi e pochi i trofei, per uno che ha smesso di giocare a quarant'anni. Colpa di tutti e di nessuno, colpa sua e di chi non ha creduto in lui, colpa della sua poca voglia di allenarsi e della poca voglia di farlo allenare dei suoi tecnici. Ma se avesse giocato il doppio delle partite e segnato il doppio dei gol, non sarebbe stata la stessa cosa. Non sarebbe entrato nella leggenda. Non avrebbe conquistato schiere di appassionati. Poche gocce di Chino hanno saputo dare un gusto diverso a tante pietanze. Peccato che infortuni, passaporti falsi e incomprensioni con gli allenatori gli abbiano impedito di usare il suo contagocce appena appena di più. Non troppo, altrimenti non sarebbe stata la stessa cosa. Alvaro Recoba era e resta un giocatore unico. Irripetibile nel suo modo di essere, inclassificabile secondo i criteri canonici della nomenclatura calcistica, ingestibile per il suo essere anarchico senza vantarsene. Recoba è stato solo e semplicemente se stesso. Sempre e comunque.
O Zico o Austria
Enzo Palladini
Libro: Copertina morbida
editore: InContropiede
anno edizione: 2020
pagine: 129
Negli anni Ottanta poteva capitare che nell'Udinese giocasse uno dei talenti più puri della storia del calcio. Arthur Antunes Coimbra, per tutti Zico, è stato un fenomeno capace di incantare un paio di generazioni e di far sognare le tifoserie di tutto il mondo, comprese quelle del Giappone. Arrivato dopo una trattativa interminabile, coraggiosa e folle, Zico per due splendidi anni ha giocato allo stadio Friuli. "O Zico o Austria" è lo slogan che i tifosi dell'Udinese scandivano in piazza insieme al loro presidente, quando la Federcalcio minacciava di invalidare quel trasferimento così romantico e così inspiegabile. Una voglia di separazione dovuta al pallone, quando di secessione non si parlava ancora. Di quella folgorante avventura è conservato poco nelle bacheche del club bianconero, ma è rimasto il racconto di un'utopia trasformata in realtà. Enzo Palladini narra la straordinaria epopea friulana di Zico senza tralasciare nulla della storia brasiliana: il Flamengo, il Maracanà, il fratello Nando perseguitato dalla dittatura e gli sfortunati mondiali giocati con la Seleçao.
Le città del calcio. Londra
Carlo Cruccu
Libro: Libro in brossura
editore: InContropiede
anno edizione: 2025
pagine: 138
C’è una Londra che non trovi nelle guide. È quella che profuma di erba tagliata e birra al pub, di cori allo stadio e mani fredde che stringono una sciarpa. È la Londra del football, quella vera, fatta di emozioni, di riti, di stadi che sono templi. È lì che ti portiamo. Questa guida è il compagno perfetto per ogni tifoso che sogna di perdersi tra gli stadi della capitale inglese, dalla Premier League alla Championship, fino giù alla League Two. Da Wembley all’Emirates, passando per Craven Cottage e lo stadio del Leyton Orient, questo libro racconta le emozioni di chi ha vissuto la magia del football britannico dal vivo, dentro e fuori dagli spalti. All’interno troverai consigli, percorsi, aneddoti, ma soprattutto passione. Non mancano dritte anche per gli amanti del rugby e del tennis. Un viaggio dove ogni stadio è un racconto, ogni fermata della metro un rituale, e ogni partita una scusa perfetta per vivere Londra in modo unico. All’interno anche un reporter speciale: mister Paolo Vanoli, racconta le sue giornate nel “paradiso” di Cobham, il centro sportivo del Chelsea.
Dirceu per sempre
Enzo Palladini
Libro: Libro in brossura
editore: InContropiede
anno edizione: 2025
pagine: 156
Dirceu José Guimarães, meglio noto solo come Dirceu (Curitiba, 15 giugno 1952 – Rio de Janeiro, 15 settembre 1995), è ritenuto tra i giocatori brasiliani più forti e rappresentativi della sua epoca. Era soprannominato “a formiguinha”, per la sua resistenza e capacità di coprire ogni zona del centrocampo. Tre sono i Mondiali disputati. Zero i cartellini rossi ricevuti in tutta la carriera. Cinque come gli anni vissuti in Serie A con cinque maglie diverse. Due come le stagioni in cui la sua insaziabile fame di calcio l’ha portato a fermarsi a Eboli, dove gli hanno intitolato lo stadio. Quattro come i figli avuti insieme a Vania, la compagna di una vita. Quindici come il giorno della sua nascita (era giugno del 1952) e come il tragico giorno (settembre del 1995) in cui uno schianto sotto casa se l’è portato via troppo presto. Mille come gli amici che ha lasciato in giro per il mondo e che hanno pianto di rabbia. Questo era Dirceu José Guimaraes. Anzi, questo “è” Dirceu. Per sempre.
La cattura
Alfredo Sebastiani
Libro: Libro in brossura
editore: InContropiede
anno edizione: 2024
pagine: 196
Scene di combattimento e riflessioni sul valore della boxe come scuola di vita. Una vicenda umana che coinvolge un gruppo di amici, trascinandoli in un vortice di colpi di scena e non solo sul ring. “La cattura” di Alfredo Sebastiani è un romanzo che si sviluppa intorno alle vicende di Otello Santoro, ex pugile e allenatore che, dopo essere stato coinvolto in uno scandalo di scommesse, cade in una spirale di autodistruzione, segnata da alcol e solitudine. I suoi ex allievi si riuniscono per aiutarlo a riprendersi, nonostante le difficoltà personali. Mentre i ragazzi cercano di riportare Otello alla vita, emergono dettagli sul suo passato travagliato, tra cui una squalifica per scommesse, che lo aveva costretto a lasciare l’Italia per lavorare in miniera in Belgio. Tra incontri di boxe brutali e momenti di profonda introspezione, “La cattura” esplora le sfide del riscatto personale e collettivo, mostrando come i legami forgiati nel sudore e nella fatica possano diventare un’ancora di salvezza.
Le città del calcio. Milano
Enzo Palladini
Libro: Libro in brossura
editore: InContropiede
anno edizione: 2024
pagine: 124
Il derby del ponte. Venezia e Mestre dai playground alla Serie A
Stefano Pittarello
Libro: Libro in brossura
editore: InContropiede
anno edizione: 2024
pagine: 250
Gli storici playground di Venezia e Mestre disegnano una mappa delle città, la distribuzione di una gioventù, un tempo numerosa, che affollava patronati e strutture all’aperto. I derby spiegano la genesi di una sfida che appassionava le città. Le storie dei giocatori, che hanno fatto vivere a Venezia e Mestre stagioni di gloria, emozionano ancora oggi a distanza di anni. Sono più di cento i campetti mappati, equamente divisi da una sponda e l’altra del Ponte della Libertà. Ripercorrere le avventure di chi li ha consumati - un centinaio le voci presenti nel libro - consente di ricostruire i contorni di una rivalità sportiva tra Reyer e Basket Mestre, che pur nella sua disparità di forze, ha infiammato per almeno quindici anni un Comune di trecentomila abitanti complessivi, capace di esprimere tra i Settanta e gli Ottanta due realtà in Serie A. Nei playground sono passati grandi allenatori, tra i quali Ettore Messina tuttora primatista di titoli conquistati, arbitri internazionali come Stefano Cazzaro che ha diretto finali scudetto e di Eurolega, il presidente Pieraldo Celada che dai campetti mestrini ha selezionato e lanciato fior di talenti.
Cose di calcio, cose da Toro. Sessant'anni di successi e delusioni nel mondo del pallone
Beppe Bonetto, Marcello Bonetto
Libro: Libro in brossura
editore: InContropiede
anno edizione: 2023
pagine: 412
"Cose di calcio, cose da Toro" è l’originale autobiografia di un padre e un figlio che si alternano nel raccontare la loro esperienza, a volte appagante, a volte divertente, a volte squallida, sempre avvincente, in questo strano ed esclusivo mondo del pallone. Due storie molto diverse fra loro. Quella di Beppe Bonetto, costellata da rivelazioni inedite, fotografie e documenti privati, non è solo la cronaca appassionata che illustra dettagliatamente come “il Dottore” abbia meticolosamente progettato il Torino dei Gemelli del Gol dell’ultimo scudetto granata, ma è anche il ricordo sincero e privo di retorica di tanti famosi personaggi del secolo scorso che del calcio sono stati pittoreschi e indimenticabili protagonisti. L’altra, narrata dal figlio Marcello, alterna aneddoti simpatici, trattative di calciomercato folli, ritratti affettuosi o taglienti di alcuni assistiti, in una carrellata spesso sofferta, ironica, disillusa, critica, persino cinica, sulla professione di procuratore sportivo, dagli albori fino alla recente scelta di abbandonarla. Pagine piene di emozioni per ricordare il Toro del 1976, la professione dell’agente sportivo, successi e delusioni nel mondo del calcio.
Vi do un Bellotto. L’Ascoli di Rozzi, gli anni doriani, il pulmino e Amantino
Carlo Cruccu
Libro: Libro in brossura
editore: InContropiede
anno edizione: 2022
pagine: 150
L’allenatore Gianfranco Bellotto, ex calciatore con brillante carriera a cavallo tra anni Settanta e Ottanta, racconta e si racconta con la collaborazione del giornalista Carlo Cruccu. Un lavoro a quattro mani che rende questo libro una sorta di intervista revival, ricca di spunti sulla vicenda personale del tecnico, ma anche sul calcio che cambia, sulla visione etica e professionale trasformata nel corso degli anni. Non è una celebrazione, semmai quasi una confessione fatta di rabbia e sentimento, risultati e speranze, gioie e delusioni di un "uomo di campo" che ha ancora entusiasmo e voglia di soffrire per il pallone, ma deve necessariamente fare i conti con una anagrafe che lo avvicina al capolinea della carriera. Ma saltando oltre, facendo un pallonetto che scavalca gli anni d’oro di Ascoli, il rapporto doriano con Mantovani, gli inizi in panchina, le salvezze memorabili (Venezia), gli esoneri incredibili (Cagliari), ne esce il ritratto di uomo di sani principi, vincente all’esame sui valori della serietà e dell’onestà. E sconfitto, eventualmente, solo dall’idea di un calcio che sempre più spesso richiede venditori di proclami, fumo negli occhi, astuti comunicatori e maghi.
Cortina41. Il Mondiale fantasma
Max Vergani
Libro: Copertina morbida
editore: InContropiede
anno edizione: 2022
pagine: 190
Questa storia non si sarebbe mai dovuta scrivere. Anzi, per legittimo volere della Federazione Internazionale dello Sci, fu cancellata dagli annali immediatamente dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ma le imprese degli atleti che si imposero nel 1941 sulle nevi di Cortina, durante il Campionato del mondo di sci, furono più forti di ogni decisione della politica sportiva. Il Mondiale fantasma di Cortina 1941 fu uno dei momenti più alti della carriera di Celina Seghi. In quell'occasione la sciatrice abetonese, interruppe, almeno parzialmente, il dominio assoluto di Christl Cranz (sorella di Rudolf) che si era presentata a Cortina forte di 12 ori mondiali e un oro olimpico. Allora ventenne, Celina Seghi conquistò l'oro nello slalom e l'argento nella combinata, ma come tanti altri talenti della sua generazione perse gli anni migliori per colpa della guerra. Un ventenne Zeno Colò pur essendo uno dei giovani azzurri più promettenti, non partecipò alle gare; tuttavia da apripista fece registrare un tempo che lo avrebbe classificato sul podio. Al di là di ogni valutazione politica, il Mondiale fantasma del 1941 fu il più grande evento sportivo in tempo di guerra.
Casagrande: all’inferno e ritorno
Enzo Palladini
Libro: Libro in brossura
editore: InContropiede
anno edizione: 2022
pagine: 160
L’importante è essere contro. Uno stile di vita mai rinnegato e mai abbandonato. La vita di Wálter Casagrande Júnior è tutta così: avversari da battere sul campo, nemici da affrontare per strada e nella vita. Fantasmi, anche. Quello di un padre violento e alcolista poi redento fuori tempo massimo, quello delle droghe più devastanti, quello di una dittatura politica e culturale dalla quale evadere con qualunque mezzo. E il fantasma di Socrates, amico scaricato e poi ritrovato. La Democracia Corinthiana, la Seleção, il Porto, quattro stagioni ad Ascoli, una Coppa Italia con il Toro. Una storia di calcio che deborda quasi subito dalle righe bianche del campo, che spazia in quasi tutti i campi d’influenza del genere umano, che coinvolge come se fosse stata vissuta da un cugino o da un vicino di casa. È il viaggio di una rockstar all’inferno con biglietto di ritorno. Ripetuto varie volte come una tratta ordinaria.
Scusa se lo chiamo futébol
Enzo Palladini
Libro: Libro in brossura
editore: InContropiede
anno edizione: 2022
I brasiliani hanno inventato il calcio? Facile rispondere: no. Ma sicuramente ne hanno forgiato il lato artistico, portando quello che una volta era un gioco sullo stesso piano della musica, della letteratura, della pittura. Arte allo stato puro. Ed è per questo motivo che due giornalisti italiani, personaggi immaginari ma fino a un certo punto, si mettono in viaggio. Innamorati del Brasile e del calcio, Sergio e Lucio sono perfettamente padroni della lingua portoghese che si parla nel Paìs do futebòl e perfettamente integrati in quella realtà. Ogni trasferta in terra brasiliana è per la coppia di amici una buona occasione per andare a scoprire storie di pallone. Soprattutto di futebòl povero, quello che non viene visto da nessuno.Jaguarè Bezerra de Vasconcelos, uno spazio in tutte le storie del calcio brasiliano, senza avere una data di nascita e di morte. Il campioncino con una gamba sola. Il nottambulo Paulo Cesar. Il Pelè del Sergipe. Carlos Henrique Raposo, l’amico dei calciatori. Biro-Biro, la zazzera bionda del Corinthians. Dadà Maravilha, il centravanti che sostiene di aver segnato 499 gol di testa. Sono alcuni degli eroi dimenticati che in queste pagine trovano riscatto.