LUNAEdizioni

La 500 fu il mezzo che mi permise di recarmi nei luoghi più impervi alla ricerca di avventure nelle tante valli di questo nostro Piemonte. Quello che vado a ricordare sono storie nate negli anni in cui si possedeva poco, ma si aveva tutto: la voglia di fare per diventare autonomi, le amicizie, quelle buone della scuola, l'aggregazione con la cricca, che, in torinese, voleva dire amici spensierati pieni di buona e sana allegria, quelli che con poco sapevano divertirsi con il motto "tutti per uno, uno per tutti".

Tutto ebbe dunque inizio, se possiamo usare anche noi un incipit così… originale, da una nostra superficiale rilettura di quel famoso libriccino di Ser Niccolò, e dalla domanda che ci ponemmo circa la fine fatta nel moderno Occidente dai poteri del principe assoluto. Comunque, a parte ciò, ci venne in proposito abbastanza naturale di immaginare un “principe minore”, e cioè l’insieme dei cittadini intesi non come semplice massa inerte, ma centro e sede di ogni potere politico, i quali, finalmente divenuti coscienti, e attivi, e determinati, avessero deciso di trasferire a se stessi, attraverso le costituzioni, i poteri del principe assoluto. E che una costituzione fosse tanto più valida quanto più completamente attuasse quel trasferimento, riducendo al minimo la quota di potere per motivi tecnici non direttamente gestibile dai cittadini medesimi, o da loro rappresentanti direttamente eletti, creando allo scopo solo pochi organismi politici “di servizio”, sui quali il principe minore potesse però sempre avere il totale controllo.

Una giovane ragazza, che non sa ancora molto della vita, si imbatte in un professore che invece pare saperne tanto. Si innamora, ma purtroppo nulla è come sembra.

È il 1953 e siamo negli U.S.A., a Baltimora: un uomo, noto scienziato di origine bulgara, tale Horatius Tesna, viene trovato, ucciso a sprangate, sul marciapiede. Nella sua borsa, tra le altre cose, un biglietto che probabilmente accompagnava fogli più importanti, di sicuro una formula, quella di una scoperta singolare. Il giudice R. A. Schwarz indaga, ma apparentemente senza successo. Vent'anni dopo, a Torino, Giovanni Palumbo, un uomo tranquillo, chimico professionista dedito a lavoro e studio, dopo aver festeggiato con l'amata moglie Olga il suo quarantesimo compleanno, avverte uno strano fastidio all'occhio destro che si evolverà in particolare malattia: quell'organo inizierà a vedere cose straordinarie. Ma il nostro personaggio, dopo un comprensibile momento di paura e sgomento, prenderà a coltivare quella inspiegabile condizione, fino a vedere cose incredibili nella dimensione dell'infinitamente piccolo; quindi, fra ricerche, incontrerà personaggi che lo condurranno a scoprire i segreti del professor Tesna ed infine consegnerà il tutto nelle fidate mani di Malcolm, il giovane scienziato che ha voluto raccogliere queste testimonianze, cioè la storia che vi sta raccontando.

Diversi anni dopo una guerra in cui la Terra è stata conquistata da una bellicosa razza aliena nota come Riali, Akio, un ragazzo schivo e solitario, comincia a frequentare l'accademia Rentetsu, una scuola militare aperta a entrambe le specie in cui gli studenti combattono tra di loro dando vita a scontri in cui inganni e tradimenti sono usati quanto la forza bruta. Nonostante l'ambiente spietato, riesce ad aprirsi con qualcuno, tra cui Saya, la sua domestica segretamente innamorata di lui, e Hoshi, una misteriosa ragazza Riali in fuga da un esercito di macchine. Akio va avanti sapendo che ogni combattimento lo trascina in un mondo ancora più oscuro e violento, in un conflitto nel quale crolla ogni punto di riferimento e nessuno può ritenersi al sicuro.

Chi sono i piemontesi? Quali sono i loro valori? Quali i principi in cui credono? E soprattutto quali sono i loro pregi e difetti? A questi e a molti altri interrogativi risponde "Soma fait parei" con uno sguardo socio ironico subalpino, rigoroso e preciso all'insegna dell'esageromanen...

Il cavallo ha seguito la vita degli uomini e delle civiltà sin dagli albori. Originario della steppa eurasiatica, all’inizio ha fornito all’uomo carne, latte e pelli e solo nell’età dei metalli è divenuto protagonista fra gli animali da tiro e principe per l’equitazione, segnando momenti memorabili nella storia militare e sportiva. La sua parte nella letteratura e nell’arte è sempre stata centrale, quella del nobile animale, rispecchiando interessi e passioni dei popoli.

L'idea di fondo del volume è certamente, da un lato, porre in rilievo la tradizione di cavalleria italiana, i suoi eroismi e il suo retaggio di cui andare fieri. Ma dall’altra cercare una angolazione un poco particolare, che mettesse in risalto quelli che è poco definire co-protagonisti delle cariche: i cavalli, amatissimi compagni oggi di sport, ma al tempo altrettanto amati compagni d’armi. I cavalli, in guerra, sono importantissimi. Per questo, sin dai tempi di Senofonte per quel che ne sappiamo, ma certamente anche da prima, vengono allevati, selezionati, addestrati in modo da garantire le più grandi probabilità al cavaliere di tornare vivo dalla battaglia. E i cavalli, animali gregari e fidatissimi, rispondono all’appello.

Il Metodo OmeostaQI è composto da 17 proposte su posture e movimenti in autotrattamento. Adatto a tutte le persone indipendentemente da età, sesso, peso e capacità atletica. Il tutto a costo zero. Solo un po' di tempo e la voglia di volersi bene. Per non sentirsi più soli con i propri piccoli grandi dolorini.

Non saranno sufficienti 699 indizi per avere un’idea definitiva del cavallo; non è questo lo scopo del libro. Tuttavia andare avanti e indietro nel tempo, passando da una specialità all’altra, scoprendo o riscoprendo aspetti particolari del mondo del cavallo, è stimolante e utile, e consente di tornare col pensiero a momenti andati, meno convulsi ma godibilissimi.