Pragmata

Bizzarro dizionario da leggere in modo casuale che in forma ironica racchiude comportamenti, abitudini, vizi e mode della nostra società, portando il lettore a ritrovarsi e sorprendersi in un esilarante confronto critico con il prossimo.

Testo semplice ed essenziale che invita il piccolo lettore alla lettura e all'ammirazione delle immagini illustrate del racconto. Una storia tenera e dolce, commovente e delicata, messaggi fatti di poesia, generosità e solidarietà. Un polipetto che si prende cura non solo di se stesso ma dell'intero mondo marino, che trova soluzioni per vivere in pace e armonia. Notevole il tema del rispetto verso tutti gli esseri viventi e la possibilità di sopravvivenza armonica di ogni specie. Tutti i sensi vengono coinvolti e stimolati dando al racconto quel profondo senso di completezza. Dalla lettura del libro alla costruzione degli strumenti musicali, dall'ascolto di brani d'autore alla produzione di sonorizzazioni ideate dai bambini, dal movimento libero al sincronismo ritmico motorio e verbale, dalla recitazione all'intonazione di semplici canzoncine presenti nel testo. Età di lettura: da 5 anni.

Raccolta di quattro intensi racconti che suggeriscono alla coscienza del lettore il senso della vita. Narrazione attenta, in grado di scandagliare l'animo umano, i pensieri e le azioni degli uomini, per offrire un'analisi lucida della psicologia e dei sentimenti.

Un racconto psicologico e drammatico ispirato. Un’accusa infamante quanto menzognera. Due anime che si incontrano, si separano, e si ritrovano. Il lungo viaggio della protagonista alla ricerca dell’equilibrio tra l’impietosa logica del divenire degli eventi e i fragili sentimenti dell’animo. Il tutto in una narrazione pulsante e coinvolgente nella ricostruzione dei fatti attraverso un’indovinata alternanza di voci, ora della memoria della mente, ora del sentire dell’animo.

«Un breve romanzo, intenso quanto drammatico, che, con il linguaggio di prosa poetica che caratterizza lo stile letterario dell’autrice, narra del bisogno d’amore da ricevere e da donare che caratterizza la protagonista e tutti i personaggi che le ruotano attorno. Una storia ambientata in un dove e in un quando ma valida in ogni luogo e tempo nella sua universalità tematica sul sentimento dell’essere figli.»

Commosso dalla visione del film "Uomini contro", Alberto in compagnia dell’amico Santino decide di aprire una vecchia scatola di famiglia che contiene delle lettere legate da un nastrino rosso, scritte da nonno Carmine sul fronte di guerra. La lettura si fa rivelazione di una realtà terribile: i sogni e le speranze di un giovane in balìa degli eventi bellici e della sorte. Ma la scatola contiene anche un libriccino, il diario di guerra, che si interrompe per decisione del giovane fante il 10 agosto 1917.

"Una storia di amore che genera odio e di odio che genera amore" in una narrazione toccante, a tratti filosofica, che racconta la drammatica vicenda di una ragazza di provincia, disillusa dalle esperienze vissute ma mai vinta dalle sconfitte patite, capace di combattere per i propri ideali sino a giungere a comprendere il pieno senso della vita e dell'amore. Il romanzo, di sensibilizzazione sociale e che ripercorre temi di grande attualità toccando argomenti come la violenza sulle donne, è un messaggio di speranza vòlto a tutte quelle donne che vivono situazioni di abuso, spronandole a ribellarsi alle condizioni in cui versano.

L'attentato a un treno metropolitano è all'origine delle indagini di un giovane giornalista. Una vicenda che si dipana in quarantadue indimenticabili giorni. Un romanzo alternativo ad ogni genere, che si colora di giallo, di noir, di rosa, d'avventura e fantapolitica. Una storia intrigante che, man mano che si sviluppa e risolve, si infittisce di tasselli che aprono nuovi percorsi narrativi. Emozioni, sentimenti, scelte strategiche, imprevedibilità degli eventi e sorprese sono tutti elementi che rispettano l'implacabile logica del divenire. Una storia narrata dal punto di vista del protagonista ma con scrupolosa attenzione al rispetto della veridicità dei luoghi e della psicologia degli attori.

Cosa accade quando l'arte del trasformismo, nata sul palcoscenico per stupire e divertire, diventa un'arma nelle mani del potere? Dai sotterranei di Dresda alle stanze segrete dell'MI6, tra scandali costruiti e vite distrutte, prende forma una trama oscura che intreccia spionaggio, manipolazione mediatica e illusioni perfette. Figura chiave, Arrigo Marchetti, ultimo erede dei grandi trasformisti: un uomo capace di cambiare volto, voce e identità in un istante. Ma chi lo cerca vuole spegnere per sempre quell'arte, perché ogni maschera può rivelare più verità di quante il mondo sia disposto a sopportare. Il trasformista è un romanzo che scivola tra thriller e riflessione filosofica, mettendo in scena il conflitto eterno tra realtà e finzione, identità e inganno. Un gioco di specchi in cui nulla è ciò che sembra.

"Il mare, il vento, i colori della natura nei suoi momenti più stupendi non sono altro che la bellezza femminile che attrae l'uomo nei vortici delle emozioni e delle passioni. Potrebbero, a volte, essere interpretati come lo scorrere della vita umana che vede inesorabilmente avvicinarsi il tramonto e la fine di ogni mirabile sensazione, ma si coglie nei suoi versi una congenita tendenza all'ottimismo esistenziale per cui ad ogni tramonto deve succedere un'alba… ed il ciclo continua". (Anna Rita Minelli)

Raccolta antologica di brani tratti dalle opere degli autori che hanno partecipato alla IV edizione del Concorso Internazionale Premio Mazara Narrativa e Poesia, intitolato per l'anno 2025 alla poetessa Irene Marusso. L'antologia offre una vastissima panoramica sulla ricchezza espressiva della letteratura contemporanea. Sono stati presentati in concorso testi espressi in prosa e in poesia, in cui gli autori si sono cimentati in diversi generi e stili letterari, mostrando una matura e sorprendente conoscenza delle tecniche creative della scrittura, in modo da coinvolgere ed emozionare il lettore più attento, suscitare empatia per i personaggi e sollecitare una riflessione su temi complessi di attualità sociale.

Può darsi un fondamento teologico del diritto? È auspicabile o addirittura necessario un fondamento teologico del diritto (e dei diritti)? Nel corso del tempo, si sono date a queste domande differenti risposte, sia istituzionali che teoretiche, sia affermative che negative. La continua rinascita del diritto naturale (come, solo per limitarsi al Novecento, hanno via via testimoniato molti autori), anche quando non a fondamento teologico (ma comunque organizzato intorno a un fondamento sottratto alla disponibilità da parte del diritto positivo), sembra mettere in evidenza un bisogno insopprimibile di certezza del fondamento, che può essere ovviamente tacciato di ingenuità o arcaismo o primitivismo, demolito o semplicemente irriso, esattamente come è accaduto e accade al pensiero intorno a Dio, ma, alla fine, non eluso. Il saggio ha un forte profilo diacronico, spaziando dalla filosofia del diritto dello stoicismo greco e romano al Novecento, passando per le tappe fondamentali della tarda antichità cristiana, della Scolastica medievale, della Riforma protestante, della seconda Scolastica, del neo-tomismo, cercando di mettere in rilievo l'apporto di tre grandi tradizioni, e altrettante correnti di pensiero, tuttora vive e feconde: quella cristiana cattolica, quella cristiana riformata e quella ebraica. La trattazione ha dunque riguardo in misura largamente prevalente alle dottrine e ai sistemi giuridici occidentali, con le uniche eccezioni costituite dal diritto islamico e dai diritti arcaici, nei quali è imprescindibile il legame fra religione e legge.