Webster Press
Voci della mia terra
Crescenzo De Vita
Libro: Libro in brossura
editore: Webster Press
anno edizione: 2011
pagine: 202
"Poeta contadino, Crescenzo De Vita racconta e rappresenta quanto succede in campagna e in paese. Scorrono così, davanti agli occhi e alla nostra mente, scene georgiche, dominate dalla fatica e dal tempo meteorologico, unico e incontrastato regolatore del mondo contadino; ma anche molte scene paesane, scandite da ricorrenze religiose, serenate, carnevalate, canti d'amore e di dispetto, di cui la tradizione cilentana abbonda e che confermano la forte matrice antropologica di una letteratura, che ha bisogno davvero di poco, come la ginestra, di cui il Cilento in primavera si colora, per far esplodere il ritmo incontenibile dei versi." (Dalla Presentazione di Francesco D'Episcopo).
Fino all'Oceano. In Vespa
Roberto Masiero
Libro: Libro in brossura
editore: Webster Press
anno edizione: 2005
pagine: 187
"Moto è una bella parola. C'è dentro musica scoppiettante e aria di libertà. L'emozione di cavalcare entrambe. Moto è una bella parola, ma Vespa è mito... Così ho cominciato a leggere "Fino all'oceano", e lo spettacolo ha avuto inizio. Ho sentito il mare e il sole, la gente e la sua umanità, il senso dell'amicizia che l'avventura di un viaggio mette a prova. Aspettative, deluzioni, euforie e meditazioni, asfalti e prati, poliziotti, gommisti e ristoratori, donne e lingue straniere mi hanno spesso lasciata col fiato sospeso. Ho trovato anche talento, talento letterario, intendo. Linguaggio avvincente, sonoro, visivo, a volte cinematografico, altre introspettivo..." (Lucia Vianello)
Cesare Borgia. La sua famiglia, il suo tempo, la sua avventurosa vita
Giovanni Delle Donne
Libro: Libro in brossura
editore: Webster Press
anno edizione: 2019
pagine: 268
Niccolò Machiavelli fa di Cesare Borgia un modello universale per chi vuole conquistare e mantenere un principato. Lo descrive splendido e magnifico, dotato di straordinarie capacità e aiutato da una persistente fortuna. Il duca Valentino, secondo Machiavelli, era audace, ambizioso, instancabile, fulmineo e imprevedibile nell’azione e molto amato dai soldati e dai sudditi. Tutto questo lo rendeva temibile e vincitore. Il grande teorico della politica sostiene che il principe debba essere astuto come la volpe, forte come il leone, pronto, se necessario, a uccidere, ingannare, tradire; tutti mezzi a volte indispensabili per salvare lo Stato, mentre la bontà e la generosità possono causarne la rovina. Inoltre, il principe deve anche sapersi servire della religione per tenere unito e sottomesso il popolo.
Giovanni delle Bande Nere. L'uomo e il condottiero
Giovanni Delle Donne
Libro: Copertina morbida
editore: Webster Press
anno edizione: 2016
pagine: 172
Pietro Aretino definì Giovanni delle Bande Nere "macchina di novella ferocia" e se si osservano le fessure per gli occhi della splendida e spaventosa armatura del condottiero esposta oggi nel Museo Stibbert di Firenze, se ne deduce facilmente la conferma. Giovanni amava la battaglia per dimostrare il suo coraggio, prevalere sui nemici e coprirsi di gloria. Ugo Foscolo scrive di lui: "Morì sul campo di battaglia, nel fior dell'età, procacciando con la sua fama il trono della Toscana al suo figliuolo Cosimo, primo granduca. Ma chi fra i nostri scrittori celebrò il nome di questo giovine eroe? Per coronare una tomba italiana, io debbo cogliere i fiori in terre straniere". Il granduca di Toscana Cosimo I ebbe una profonda venerazione per il padre e, seguendo l'iconografia metastorica della classicità romana, volle immortalarlo come il più grande condottiero del XVI secolo, stratega eccellente, trasgressivo e innovatore, che la cultura di fine secolo avrebbe finalmente accettato e celebrato. Per glorificare il grande condottiero, Cosimo gli dedicò una sala in Palazzo Vecchio, la sala di Giovanni delle Bande Nere, e volle che fosse affrescata dai più grandi pittori del tempo.