Editori Riuniti University Press: Ventaglio
Introduzione alla mitologia greca. Letture antiche e moderne
Suzanne Said
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2012
pagine: 189
La mitologia è parte integrante della civiltà umana, e nella mitologia greca, in particolare, affonda le sue radici la cultura occidentale, tanto che artisti e pensatori continuano a leggere sullo sfondo del mito greco la condizione e le vicende dell'uomo contemporaneo. Dal Settecento in poi questo immenso patrimonio è oggetto di un'organica disciplina scientifica, che si intreccia con lo studio dell'antropologia, dell'etnografia, della psicanalisi, della letteratura, dell'arte, della filosofia. In questo volume, Suzanne Said presenta un'introduzione chiara, sintetica e rigorosa alla conoscenza della mitologia greca. Partendo dalle possibili definizioni del mito, l'opera propone una tipologia dei racconti mitici ed esamina le diverse espressioni poetiche che la letteratura greca (nell'arco di un millennio, da Omero a Fulgenzio) ce ne ha lasciato, illustrando poi le interpretazioni elaborate dagli stessi Greci e le teorie moderne sull'origine e la natura dei miti. Prefazione di Filippomaria Pontani.
Il letterato Darwin. La scrittura dell'evoluzione
Stefano G. Bertani
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2015
pagine: 223
"Nessuno riuscirà a divulgare le teorie di Darwin meglio di lui stesso", avvertiva il poeta Osip Mandelstam; tuttavia, per comprenderle sarebbe stato "indispensabile studiare il suo stile letterario". Con la scrittura dei capolavori scientifici, l'umanista Darwin non aveva infatti elaborato solo un formidabile metodo argomentativo, ma permetteva ai lettori di ogni tempo di fare esperienza concreta delle leggi che governano la natura. Attraverso la composizione retorica dei testi era divenuto possibile - a lui per primo vedere le forme del mondo immerse nel movimento invisibile del tempo e delle trasformazioni; l'azione sterminatrice e modellatrice della selezione; le relazioni e le emozioni impalpabili che legano inestricabilmente tra loro le creature, noi compresi. Il libro è perciò un invito a rinnovare la lettura delle due maggiori opere di Darwin secondo una nuova prospettiva letteraria, con l'ausilio delle prime, splendide traduzioni dei naturalisti italiani dell'Ottocento. Si potrà così partecipare alla profonda esperienza di "meraviglia" che egli introdusse nella storia naturale non meno che nella storia intellettuale e letteraria dell'Occidente.
Supplemento al viaggio di Bouganville
Denis Diderot
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2013
pagine: 132
Nell'aprile 1768 aveva soggiornato a Tahiti un barone francese, Louis-Antoine de Bougainville, capitano di vascello della Marina regia e protagonista del primo periplo del mondo compiuto da un francese. Su questo soggiorno nell'isola polinesiana il colto e spegiudicato capitano, allievo del matematico e filosofo illuminista d'Alembert, scrisse le pagine più suggestive di quel "Viaggio intorno al mondo" apparso nel 1771 a Parigi e ricco di importanti conoscenze di carattere cartografico su quelle terre lontane e misteriose. Al fascino di quelle pagine non si sottrasse Denis Diderot (1713-1784), il quale, nonostante fino ad allora si fosse dimostrato critico sulle meraviglie dello stato di natura, dedicò una recensione al Viaggio del capitano francese, per poi, nel 1772, terminare il "Supplemento al Viaggio di Bougainville", oggi riproposto nella cura e nella traduzione di Antonio A. Santucci, studioso gramsciano prematuramente scomparso nel 2004. Il libro - di notevole interesse per lo studio dell'immagine europea del mondo non occidentale - è costruito sotto forma di dialogo e presenta alcune delle problematiche più care a Diderot. "L'importanza storica dei viaggi in periodo illuministico, l'interesse scientifico per le nuove scoperte geografiche, il problema già affacciatosi con Montaigne di una molteplicità di culture non scandite nel tempo, ma coesistenti nello spazio... Postfazione di Donatello Santarone.
L'allucinazione della modernità
Pier Paolo Dal Monte
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2013
pagine: 431
La prima parte del libro consiste di una disamina critica dell'ideologia che sottostà al nostro modello di sviluppo dove si pone in evidenza l'insostenibilità dal punto di vista energetico e ambientale del modello della crescita produttiva del nostro modello di sviluppo, con esempi che trattano della produzione di cibo, del consumo di idrocarburi (picco del petrolio) e del riscaldamento globale. La seconda parte consiste in una disamina storico-filosofica della genesi del pensiero moderno, ovvero del percorso che ha portato ai dogmi della crescita e del dominio del mondo, nonché di un'analisi storica della civiltà industriale. La terza parte analizza la "mitologia della modernità", ovvero il complesso di "idee guida" che informano il pensiero moderno e, nella fattispecie il mito economico e quello dello "scientismo". Nella quarta e ultima parte viene analizzata, dal punto di vista sociologico-filosofico, l'alienazione dell'uomo nella moderna società dei consumi e l'evoluzione del capitalismo fino alle ultime fasi di grave crisi del nostro modello economico. L'ultimo capitolo tratta di come l'immaginazione sia importante nel plasmare la nostra concezione del mondo e nel dare forma a questo mondo. In quest'ultima parte si tratta del concetto di Decrescita e si analizza il concetto di immaginazione dal punto di vista storico-filosofico e cerca di fornire qualche suggestione su come potrebbe essere una diversa immaginazione per costruire un mondo diverso da quello attuale.
L'altra critica. La nuova critica della letteratura tra studi culturali, didattica e informatica
Raul Mordenti
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2013
pagine: 223
La critica letteraria non è sempre esistita e non esisterà per sempre. In questo libro si ricostruiscono le circostanze - culturali, sociali, epistemologiche - che consentirono l'instaurarsi storico della critica letteraria (quale noi l'abbiamo conosciuta) e del concetto stesso di letteratura. In quella fondazione (forse solo ora ci è chiaro) vivevano già i limiti invalicabili della ragione borghese e, prima ancora, quelli della divisione del lavoro e dell'antropologia signorile che su di essa si fonda e che da essa è giustificata e ribadita. Così la crisi attuale (o la fine) della letteratura e della critica letteraria quali noi le abbiamo intese deve essere messa in rapporto con una situazione storico-sociale (e culturale) del tutto inedita, caratterizzata dal trionfo del capitalismo reale su scala globale e però al tempo stesso anche dalla sua interna irresolubile crisi. La cultura di questo assetto catastrofico è la nuova retorica pervasiva e totalitaria dei mass-media (e più precisamente del discorso pubblicitario), è la comunicazione senza informazione e contenuto, è ciò che l'autore definisce (sulla scorta di Steiner) "la cultura del berlusconismo", intrinsecamente opposta al discorso critico ed anzi incompatibile, per sua stessa natura, con ogni critica. Se questa crisi reca con sé il rischio realissimo di una perdita secca di testualità e di senso, essa tuttavia contiene in sé (come tutte le crisi) anche altre possibilità liberatorie, che questo libro cerca di indagare.