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Editoriale Il Giglio: Saggi

I peggiori 150 anni della nostra storia. L'unificazione come origine del sottosviluppo del sud

I peggiori 150 anni della nostra storia. L'unificazione come origine del sottosviluppo del sud

Gennaro De Crescenzo

Libro: Copertina morbida

editore: Editoriale Il Giglio

anno edizione: 2012

pagine: 88

Il degrado economico e sociale delle regioni del Sud è la conseguenza dell'unificazione italiana. Nuovi studi di ricercatori del CNR, della Banca d'Italia e dello Svimez dimostrano che prima dell'unità, le regioni meridionali erano allo stesso livello o a livelli maggiori di ricchezza diffusa, industrializzazione e alfabetizzazione delle regioni settentrionali e perfettamente in media con i maggiori Stati europei. Il Regno delle Due Sicilie era il più ricco e florido Stato della penisola, considerato e rispettato in campo internazionale anche per lo spirito di iniziativa e di intrapresa delle sue popolazioni. Gli studi analizzati ne saggio dimostrano che solo dopo l'unificazione è iniziato un lento ed inesorabile decadimento che ha portato il Sud alla miseria, concentrando ricchezze, lavoro e benefici al Nord.
12,00

Contro Garibaldi. Appunti per demolire il mito di un nemico del Sud

Contro Garibaldi. Appunti per demolire il mito di un nemico del Sud

Gennaro De Crescenzo

Libro: Copertina rigida

editore: Editoriale Il Giglio

anno edizione: 2006

pagine: 104

A circa un secolo e mezzo dall'unificazione italiana, è necessario parlare di soldi rubati, saccheggi, popoli massacrati, paesi devastati, milioni di meridionali deportati verso paesi sperduti. E non ci sono alternative: o Garibaldi fece l'Italia unita con tutte le responsabilità e le conseguenze ancora vive sulla nostra pelle o non si capisce perché ne parliamo ancora e magari lo celebriamo per anniversari o bicentenari. Documenti o meglio prove alla mano, Garibaldi va riletto o meglio "processato" per la falsità del suo eroismo, per l'immoralità del suo comportamento (invase senza dichiarazione di guerra un regno pacifico), per i danni morali e materiali subiti dal Sud (con lui finì il tempo dei primati borbonici e iniziò una "questione meridionale" prima sconosciuta e tuttora irrisolta). O Garibaldi non sapeva nulla di quanto gli accadeva intorno, non si accorgeva che nel suo nome venivano imprigionate, torturate e massacrate migliaia di persone e non si potrebbe assolverlo in alcun modo; o Garibaldi era consapevole e artefice di tutto questo. In entrambi i casi ci si allontana per sempre dall'immagine di "eroe senza macchia e senza paura" diffusa dalla storiografia ufficiale.
8,00

Massacro a Lauria. La resistenza antigiacobina in Basilicata (1799-1806)
8,00

Uno Dio e uno re. Il brigantaggio come guerra nazionale e religiosa

Uno Dio e uno re. Il brigantaggio come guerra nazionale e religiosa

Antonella Grippo

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Il Giglio

anno edizione: 2008

pagine: 144

Il brigantaggio muove da istanze culturali, politiche e sociali profondamente avvertite dal Paese reale e, pur senza dimenticarne le degenerazioni, rappresenta la legittima resistenza del Sud alla rivoluzione liberale, alla piemontesizzazione forzata e ad una conquista militare e territoriale di cui svela tutti i limiti e le artificiosità. Rappresenta inoltre, la conseguenza di un atteggiamento repressivo, fin dalla sua teorizzazione, adottato sistematicamente dal potere centrale nei confronti delle aspirazioni e dei bisogni primari della stragrande maggioranza del popolo meridionale. Una maggioranza che si schiera contro la rivoluzione liberale risorgimentale. Una maggioranza che si oppone e contrasta una ristretta élite che propugna un risorgimento non solo senza popolo ma contro il popolo. Il brigantaggio è sempre stato ed è ancora una storia da espellere, da cancellare. Unita l'Italia, sono rimaste aperte delle ferite lente a rimarginarsi. Un sottofondo di soprusi, violenza e illegalità diffusa difficile da arginare e destinato a tornare costantemente a galla. Un sottosuolo carsico di illiceità che permane da oltre 140 anni e infetta un paese, nato male, cresciuto peggio.
10,00

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