Editrice Tipografia Baima-Ronchetti: Piemontesi. Storie e memorie
Voci dalle Langhe. Interviste inedite a Lidia Beccaria, Placido Canonica, Ugo Cerrato, Margherita Faccenda, Davide Lajolo, Augusto Manzo, Franco Piccinelli, Nuto Revelli, Mario Rigoni Stern, Pinolo Scaglione
Libro
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2021
pagine: 152
Dieci interviste, dieci racconti di vita di grandi personaggi che con il territorio di Langa hanno avuto uno stretto rapporto, o per via di nascita o per amicizia. In queste pagine la narrazione fluisce fresca, limpida. Emergono aspetti sconosciuti sulle vite di Beppe Fenoglio (grazie ai ricordi di Placido Canonica, Ugo Cerrato e Margherita Faccenda, quest'ultima mamma di Beppe) e di altri grandi scrittori come Nuto Revelli, Davide Lajolo, Franco Piccinelli e Lidia Beccaria. Pinolo Scaglione - il Nuto de «La luna e i falò» - si sofferma sulla sua amicizia con Cesare Pavese. Augusto Manzo racconta le sue partite di pallapugno, di cui è stato grandissimo campione, e di quel che ci girava attorno. Mario Rigoni Stern, che di Revelli è stato amico, rivela alcuni spunti della vita di famiglia sull'altopiano. Tra le pagine trovano spazio bellissime fotografie di Bruno Murialdo - la cui famiglia è originaria di queste colline - scattate tra gli Settanta e Ottanta del secolo scorso: volti e situazioni in grado di farci percepire le atmosfere di quegli anni.
Piemontesi di Britannia. Il ponte invisibile tra Regno Unito e Piemonte
Andrea Raimondi
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2024
pagine: 336
Questo lavoro ha l’obiettivo di incoraggiare una prospettiva storiografica in grado di mettere in rilievo i molteplici rapporti tra entità territoriali differenti, prendendo come riferimento le relazioni “speciali” che nei secoli hanno avvicinato il Regno Unito all’attuale regione piemontese. A una breve nota introduttiva, nella quale si provano a spiegare i motivi di una simile “antica amicizia”, seguono dieci capitoli dedicati ad altrettanti personaggi (incluso un personaggio particolare: un libro antichissimo), i quali, ognuno a proprio modo, hanno contribuito a tracciare e irrobustire il ponte che idealmente unisce le isole britanniche al Piemonte. Per parecchi dei personaggi qui trattati (come il cardinale Guala Bicchieri, il musicista Felice Giardini, il pittore Giuseppe Mattia Borgnis e sir James Hudson, ultimo rappresentante britannico nel Regno di Sardegna) non esistono biografie aggiornate, mentre per Samuel Morland (matematico, inventore e diplomatico ingiustamente dimenticato) sono stati pubblicati profili biografici in lingua inglese, ma mai in italiano.
Fenoglio. Un guerriero di Cromwell sulle colline delle Langhe
Davide Lajolo
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2024
pagine: 180
Nel centenario della nascita di Beppe Fenoglio esce la nuova edizione della biografia Fenoglio. Un guerriero di Cromwell sulle colline delle Langhe (I edizione 1978). Dalle testimonianze di familiari e amici, e dai personaggi dei suoi libri, emerge la figura di uno scrittore che riproduce nel suo volto intenso le aspre colline delle Langhe, che racconta la Resistenza come il romanzo di formazione della sua generazione, che intreccia l’arcaica società contadina con la cultura anglosassone. La biografia, che appassiona come un romanzo, attraversa le radici profonde della narrativa di Fenoglio. Dopo la storia di Cesare Pavese Il vizio assurdo (1960), Lajolo presenta anche lo scrittore di Alba nella sua interezza umana. Nello stile fenogliano, teso al tragico, riscontra le influenze dei grandi autori della letteratura italiana ed europea. Lajolo propone inoltre un interessante confronto di Fenoglio con Gozzano e Pavese, partendo dalla loro appartenenza alla cultura piemontese.
Piemonte in bicicletta. Storia del ciclismo subalpino attraverso i profili di 130 corridori
Tiziano Passera
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2022
pagine: 268
Il libro sul ciclismo piemontese realizzato da Tiziano Passera ci consente di ricordare quei tanti corridori protagonisti di vicende insieme umane e sportive, che non avendo conseguito risultati tali da farli tramandare ai posteri rischiavano di essere ignorati o dimenticati... Leggendo in anteprima il volume ho scoperto di essere il quarto nella classifica dei piemontesi più vittoriosi. Sinceramente non ci avevo mai fatto caso e la cosa un po’ mi stupisce, ma tenete conto che il mio carattere e il mio modo di pensare sono lontani dalle statistiche. Per me contavano e contano le emozioni, gareggiando libero di testa, senza particolari obblighi o costrizioni... Il ciclismo si è evoluto e bisogna guardare al futuro con fiducia, visto che il nostro Piemonte qualche buon corridore lo sta esprimendo, a cominciare da quel fenomeno che è Filippo Ganna. Nella sua opera, Tiziano Passera racconta praticamente tutto del nostro ciclismo regionale di oltre un secolo, senza trascurare le varie discipline e naturalmente neppure il settore femminile, che soprattutto grazie alle due Elise, Longo Borghini e Balsamo, ci sta dando soddisfazioni importanti. Prefazione di Italo Zilioli.
Quando eravamo francesi. Il Dipartimento della Dora nei documenti del periodo napoleonico (1792-1815)
Ivo Giustetti Podio, Mauro Corneglio, Riccardo Cerrano
Libro
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2019
pagine: 188
Tra il 1801 e il 1814 il Piemonte è annesso alla Francia: una pagina di storia locale poco nota, riflesso delle trasformazioni europee tra Rivoluzione francese, età napoleonica e Restaurazione. In quel quindicennio, al netto delle ombre e della complessità, viene intrapreso il cammino per numerose importanti riforme in campo giuridico, amministrativo, urbanistico ed economico che troveranno successivamente piena attuazione. Un periodo che Ivo Giustetti Podio ha esplorato con vivace curiosità risalendo alle fonti, attraverso l'appassionata ricerca di documenti dedicati al Canavese, all'epoca compreso nel Dipartimento della Dora. Da un'idea sviluppata a margine della mostra svoltasi presso la sala consiliare di Rivarolo Canavese nel 2015, manifesti, autografi, lettere, sentenze, atti amministrativi riguardanti numerosi comuni canavesani sono riprodotti e trascritti, nei casi di maggior interesse, delineando un percorso in nuclei tematici. A essi si aggiunge la riproduzione a colori della carta del 1799 raffigurante il Piemonte suddiviso in sei dipartimenti.
Sul fronte di Gandesa. Volontari del Canavese, del Ciriacese e delle Valli di Lanzo dall'emigrazione alla guerra civile spagnola (1936-1939)
Gianpaolo Giordana
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2018
pagine: 148
Unico e irripetibile esempio nella Storia, la guerra civile spagnola ha visto volontari di ogni nazione combattere fianco a fianco nelle Brigate internazionali per salvare la Spagna repubblicana dall'aggressione fascista. Delle oltre 40.000 unità combattenti, vi hanno partecipato anche 5000 italiani, soprattutto giovani usciti dalle schiere dell'emigrazione in Francia e dalle Americhe, consapevoli che le stesse energie sarebbero state poi necessarie per sconfiggere la dittatura in Italia. Risultato di una ricerca durata anni allo scopo di dare un volto, un nome e una voce ai coraggiosi "voluntarios de la libertad" del Canavese, Ciriacese e delle Valli di Lanzo, il libro di Gianpaolo Giordana offre la biografia di una trentina di questi coraggiosi, illustrandone per quanto è stato possibile ogni loro passo, nella breve o lunga vita che li ha consegnati alla nostra memoria. Uno scavo inedito e rigoroso che ha portato in superficie storie finora rimaste sepolte, che tuttavia avvertivano il dovere di essere raccontate.
La valle dei ribelli. Corio e le valli Tesso e Malone dal fascismo alla Resistenza (1936-1939)
Monica Data
Libro: Copertina morbida
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2018
pagine: 272
Dopo l'8 settembre 1943 i nostri paesi venivano travolti dalla guerra civile. In una comunità prevalentemente contadina, obbligata a rispettare le imposizioni del Regime e a subire le ristrettezze della guerra, irrompevano in armi i tedeschi e le forze della Repubblica sociale alla ricerca di coloro che avevano scelto di disobbedire al fascismo e alla sua guerra. Questa non è solo la storia dei "ribelli" che nelle valli Tesso e Malone avevano combattuto un nemico fatto anche di fame, freddo e paura ma è anche la storia della gente che un giorno si era svegliata con la guerra in casa e non aveva potuto far altro che cercare con tutti i mezzi di sopravvivere, consapevole fin da subito che certe cose non le avrebbe mai più dimenticate. Non dimenticare è fondamentale e ricordare è un dovere per chi la guerra l'ha solo sentita raccontare, perché la storia serve a guardare al presente ma è anche un ponte verso il futuro.
Giuseppe Perrucchetti. Il generale fondatore degli alpini che non fu mai un alpino
Giovanni Bertotti
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2018
pagine: 144
A cent'anni dalla morte avvenuta a Cuorgné si rievoca la figura del generale Giuseppe Perrucchetti, ideatore e fondatore del Corpo degli Alpini. Un personaggio importante, vissuto nella seconda metà dell'Ottocento, distintosi sotto vari aspetti: fervente patriota, medaglia d'argento al valore nella battaglia di Custoza, scienziato specialista in topografia applicata all'arte militare, fine stratega membro della Commissione per la Difesa dello Stato, appassionato alpinista membro del Consiglio Direttivo del Club Alpino Italiano ove ha ricoperto anche la carica di vice presidente. Storico e antropologo delle popolazioni di montagna, lucido e fecondo giornalista su periodici e quotidiani di diffusione nazionale, senatore molto apprezzato per la serenità e imparzialità di giudizio. A partire dal 1888 ha trascorso con la moglie parte del suo tempo a Cuorgné, interessandosi dei problemi cittadini e degli eventi di quella guerra che proprio in quegli anni esaltava il valore insostituibile degli alpini da lui fortemente voluti.
Il triennio Giacobino in Canavese (1796-1799)
Adriano Collini
Libro: Copertina morbida
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2018
pagine: 344
L'armistizio di Cherasco del 1796 segue le vittorie napoleoniche: il regno sabaudo perde la Savoia, Nizza e Tenda. Diverse fortezze sono consegnate ai francesi. In pratica i Savoia sono ridotti all'impotenza. Con l'occupazione definitiva del Piemonte da parte dell'esercito del Direttorio nasce il governo provvisorio. Ma dopo pochi mesi il governo, sospettato di antifrancesismo, è soppresso e tutto il potere passa nelle mani del commissario Musset. Sono giorni frenetici. Da oriente spingono le forze austro-russe, che in breve avranno ragione dei francesi. A Ivrea intanto, la Castiglia viene presa dalle forze conservatrici - antifrancesi e antigiacobine - in quella che viene definita la prima "rivolta degli zoccoli". L'autore affronta il tema del Triennio giacobino nella Provincia di Ivrea e più in generale nel Canavese, superando la prospettiva di settore e allargando il campo di ricerca alla realtà sociale dell'epoca. Concede largo spazio alle forze di opposizione al repubblicanesimo, protagoniste della prima restaurazione (maggio 1799). Uno studio rigoroso, con una nuova visione e un nuovo modello di indagine.
India e Birmania. Appunti di vita e di viaggio del missionario Vincenzo Martino Bruno (1810-1877)
Antonella Turletti, Giuseppe Bruno
Libro: Copertina morbida
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2018
pagine: 216
Vincenzo Martino Bruno parte da Torino come missionario nel luglio 1839 e arriva in Birmania nell'aprile 1840. Dal 1857 si stabilisce definitivamente a Calcutta, in India. «Sotto un cielo sereno e sopra un mare tranquillo partimmo...». Le sue numerose lettere hanno permesso di ricostruire la sua vita, le sue aspirazioni, le sue gioie e i suoi crucci. Esse hanno rappresentato l'unico legame tra il mondo conosciuto e quello da scoprire in un'epoca di grandi cambiamenti politici, economici e sociali. I ricordi del primo viaggio affiorano alla mente di un uomo che per decenni ha vissuto ed operato nelle Indie Orientali, quando le comunicazioni con la patria erano scandite dalla puntualità dei vapori, dai capricci degli uomini e della natura. Macrostoria e microstoria costituiscono la trama e l'ordito di un arazzo che si compone nell'arco di trent'anni, a metà dell'Ottocento.
Partigiani australiani nel biellese. Una storia vera d'amore e di guerra
Lynette Oates, Ian Sproule
Libro: Copertina morbida
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2018
pagine: 212
Questa è la storia del soldato australiano Ian Sproule e di alcuni suoi compagni delle Australian Imperial Forces, dalla cattura nel deserto nord-africano alla prigionia e al lavoro nelle risaie vercellesi, fino alla fuga dopo l'8 settembre 1943. Ian trova l'aiuto insperato e generoso della gente piemontese nei pressi del "Santo Wario" di Graglia, incontra Elda e partecipa alla lotta partigiana. Infine, dopo una marcia estrema di nove giorni attraverso le montagne, raggiunge la Val d'Isère liberata dagli Alleati. Una storia vera d'amore, di guerra e di immensa gratitudine. Ricorda la figlia Jannie: «Mio padre non si è mai capacitato completamente del fatto che i nostri soldati australiani avessero combattuto e ucciso gli italiani nella campagna del deserto occidentale e che lui e gli altri fossero stati così curati dalla gente italiana: accolti, nutriti e, sì, amati. Non aveva mai incontrato quel genere di persone, prima. Non era così nel nostro mondo».
Il tramonto di un sogno. La fine dell'ideologia giacobina in Canavese (1800-1802)
Adriano Collini
Libro: Copertina morbida
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2018
pagine: 248
Nel maggio del 1800 la seconda discesa dell'esercito francese in Italia, guidato da Napoleone, chiude l'esperienza del governo austro-russo in Piemonte. Nel clima di una generale carestia, le condizioni di vita di gran parte della popolazione toccano un infimo livello: miseria e fame alimentano la rabbia della povera gente e generano un generale rifiuto dell'ideologia giacobina e la volontà di resistenza contro l'esercito invasore. Abusi commessi da più parti finiscono con il produrre forti dissensi anche in seno alla stessa comunità dei "patrioti". La situazione, di lì a pochi mesi, si fa incandescente: nel gennaio 1801 scoppia la grande rivolta degli Zoccoli - la seconda, dopo quella del maggio 1799 -, che nei suoi obiettivi ha soprattutto quello di una radicale opposizione ai "giacobini", considerati colpevoli di curare i propri interessi a danno dei poveri. Domata nel sangue dalle truppe francesi e dai volontari della guardia nazionale, la sollevazione lascia spazio a una scia di atti di brigantaggio (che è di natura politica, antifrancese e antirepubblicana), che resteranno endemici per molto tempo.

