Edizioni Cineteca di Bologna: Il cinema ritrovato
Alla scoperta di Agnès Varda in 5 film. 2 DVD
Libro
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2020
Una voce unica nel coro nouvelle vague, prima regista donna a ricevere un Oscar alla carriera. Nata fotografa, Agnès Varda per oltre settant'anni ha girato film con lo stesso contagioso piacere, abbattendo le frontiere fra fiction e documentario, fotografia e video, analogico e digitale, colore e bianco e nero, confondendo generi, formati e durate. Un cinema in prima persona, singolare, fatto di luoghi, di strade, di attese e soprattutto di persone, lo sguardo che si fa all'occorrenza femminista e sociale, senza perdere in libertà poetica. La sua opera mostra oggi una longevità naturale, i suoi film continuano a risplendere per calore e umanità, ponendo ancora questioni vive e urgenti. Rendiamo omaggio alla grande signora del cinema francese, proponendo quattro film tra i più belli ed emblematici della sua carriera, in altrettanti preziosi restauri curati dalla stessa regista: il primo folgorante lungometraggio di finzione, "Cléo dalle 5 alle 7", e i documentari "Salut les Cubains", "Daguerréotypes" e "Réponse de femmes". Insieme al suo ultimo film, l'autobiografico "Varda by Agnès". "Varda by Agnès" (Varda par Agnès, 2019, 115'): Attraverso la 'messa in scena' di conversazioni sulla sua opera, il punto di vista di Agnès Varda su che cos'è il cinema. Lezione e testamento d'artista. "Cléo dalle 5 alle 7" (Cléo de 5 à 7, 1962, 90'): Due ore di tempo (quasi) reale per conoscere Cléo, graziosa e capricciosa chanteuse. L'angosciante attesa di un responso medico la apre a una vita più vera, mentre una Parigi-verité le scorre intorno. "Daguerréotypes" (1975) Insieme alla figlia Rosalie, Varda esce in strada a Parigi, nella sua rue Daguerre. La cinepresa interroga le vite di bottega, cogliendone la concreta poesia. Uno dei grandi documentari moderni. "Salut les Cubains" (1963): Un dinamico e gioioso montaggio a ritmo di cha-cha-cha di foto scattate all'indomani della rivoluzione castrista. Commento di Michel Piccoli. "Réponse de femmes" (1975): Cosa significa essere donna? In sette vorticosi minuti, attraverso associazioni facete e immagini iperrealiste, Varda strapazza i tabù sul corpo femminile. Contenuti libro: Un saggio inedito di Anna Masecchia sul cinema di Agnès Varda, approfondimenti sui film presenti nel cofanetto con dichiarazioni della regista e un'antologia critica. Completano un profilo biografico e una filmografia.
Pupi Avati. Sogni incubi visioni
Andrea Maioli
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2019
pagine: 363
Cinquant'anni di cinema e un nuovo film, "Il Signor Diavolo", che nel 2019 riconduce Pupi Avati alle sue leggendarie origini gotiche e horror. Regista tra i più personali e di più longeva creatività nella storia del cinema italiano, Avati insieme al fratello Antonio e alla loro factory ha offerto un esempio unico, nel panorama nazionale, di indipendenza produttiva saldamente mantenuta negli anni. Gli esordi eroici e dannati di "Balsamus e Thomas", in una Bologna anni Sessanta che per un attimo si crede Hollywood sul Reno. Il rapporto con la città, che s'interrompe di colpo per non interrompersi mai, nutrito di distanza, ricordi e fantasie. La genesi del cult "La casa dalle finestre che ridono", che nel tempo farà di Avati un punto di riferimento dell'horror internazionale. L'amorosa e crudele esplorazione della memoria personale e antropologica, che s'accende magicamente in un piccolo capolavoro come "Una gita scolastica" e prosegue fino ai risultati più alti della maturità, "ll papà di Giovanna" e "La seconda notte di nozze". La Storia rievocata con profondità visionaria in "Magnificat". II tempo presente e subito passato di "Impiegati", di "Regalo di Natale" e della sua "Rivincita". I titoli sconosciuti al grande pubblico, da riscoprire. E ancora il rapporto con la musica, prima vocazione e primo disincanto, che non abbandona mai il cinema di Avati, dall'epocale successo della serie televisiva "Jazz Band" ai film sulle figure seminali di "Bix" e del giovane Mozart di "Noi tre"... Strutturato in ampi capitoli tematici, che ci accompagnano in andate e ritorni nel tempo avatiano, il libro si chiude con l'analisi del lavoro televisivo, delle sceneggiature scritte per altri registi e dei progetti non (o non ancora) realizzati. Ogni capitolo è introdotto da uno scritto inedito di Pupi Avati.
Polidor e Polidor
Marco Giusti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2019
pagine: 292
Polidor è il nome che scelse per le sue comiche Ferdinand Guillaume (1887-1977), uno dei più celebri comici del cinema muto, grande prima di Charlie Chaplin e di Buster Keaton. E primo Pinocchio cinematografico. Polidor è anche il nome che prese nel 1920 suo fratello Edouard Guillaume (1892-1964), diventato clown in Sudamerica, dopo aver letto che Ferdinand era morto a Napoli, in un incidente aereo, durante le riprese di un film. Polidor The Clown mantenne il nome anche negli Stati Uniti, quando venne scritturato dal Ringling Bros. and Barnum&Bailey Circus, il più grande circo del mondo, dove diventò una star internazionale. Ma il 'vero' Polidor non era morto. In quell'incidente era morto invece un terzo fratello, Natale Guillaume (1888-1920), che lavorava con lui nella Polidor Film. Un grande dolore per Ferdinand, che, dopo la morte di Natale, lasciò il cinema e tornò sul palcoscenico. Nel 1923 fondò 11 Teatro della Risata, girando l'Italia fino agli anni Cinquanta, anche in mezzo alla guerra. Venne poi riscoperto da Federico Fellini, che ne fece un fraticello capace di riconoscere la grazia degli umili nelle "Notti di Cabiria" e un vecchio clown struggente nella "Dolce vita". Proprio quando le cose sembravano girare bene per Ferdinand, grazie a Fellini, dall'altra parte del mondo Polidor The Clown, l'idolo dei bambini, diventò nel 1961 The Vengeful Clown, il clown assassino di River Vale, nel New Jersey. Uccise con due colpi d'ascia e cinquanta coltellate la sua compagna, la cavallerizza Elena Gabrielle Nelson, che non lo voleva più. Troppo vecchio e malato. "Hasta la muerte" scrisse dopo averla uccisa il vecchio clown. Fino alla morte. Poi cercò di farsi saltare in aria con dei petardi da circo. Puf! È allora che i giornali italiani partono alla ricerca del nostro Polidor, che non vedeva Edouard da cinquant'anni...
The gold rush-La febbre dell'oro. 2 DVD
Charlie Chaplin
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2017
Il vagabondo, diventato cercatore solitario, s'avventura nell'Alaska della corsa all'oro. La natura è ostile, l'umanità avida, il sorriso dell'amore sembra negato. "Film esilarante, e di durezza inesorabile" (Peter von Bagh). Ma in una capanna di assi inchiodate e spifferi di ghiaccio (novant'anni dopo, la citerà Tarantino in "The Hateful Elght"), il piccolo cercatore cucina una scarpa e la mangia di gusto; infilza con le forchette due panini e crea, per nient'altro che pura magia, la più prodigiosa scena di danza della storia del cinema; cerca e forse infine trova un equilìbrio sull'orlo del baratro: poiché Charlie Chaplin "nelle potenzialità del genere umano, continuerà sempre a crederci" (Goffredo Fofi). Capolavoro di comicità assoluta e grande racconto della solitudine, La febbre dell'oro è 'il' film per cui Chaplin avrebbe voluto essere ricordato. Quel destino, in realtà, lo condivide con numerosi altri. Ma la scelta di condurre il vagabondo fino alle radici (o fin sul precipizio) della mitologia americana, di stagliare la sua figura solitaria sullo sfondo nevoso della nascita d'una nazione, ne fa un'opera di insuperata, vertiginosa intensità. Il film viene presentato nell'edizione originale e integrale del 1925, restaurata e accompagnata dalla straordinaria partitura che Chaplin realizzò, in collaborazione con Max Terr, per la riedizione del 1942. Per la prima volta La febbre dell'oro viene dunque restituito al massimo della sua bellezza visiva e musicale. La versione del film curata da Chaplin nel 1942 con la sua voce narrante è ugualmente presente in questa edizione.
Lumière! L'invenzione del cinematografo. DVD
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2016
Nel 1895 i Lumière inventano il cinematografo, la macchina magica capace di riprendere il mondo. I loro operatori, inviati ai quattro angoli della terra, danno inizio alla più grande avventura della modernità: catturare la vita, interpretarla, raccontarla. Città, paesaggi, uomini, donne, bambini, animali, il lavoro, il gioco, il mare, la folla, la solitudine: la bellezza luminosa e potente di queste vedute lascia ancora senza fiato. Messa in scena, travelling, trucchi, remake: i fratelli di Lione hanno inventato il cinematografo e stanno inventando il cinema. 114 film realizzati tra il 1895 e il 1905, i pochi che tutti conoscono (l'uscita dalle officine, l'arrivo del treno, l'innaffiatore innaffiato, tutta Parigi ai nostri piedi salendo sulla torre Eiffel) e tante gemme sconosciute, vengono presentati per la prima volta nel nuovissimo restauro digitale in 4K.
Labirinto Fellini. DVD
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2010
pagine: 55
Nei due DVD contenuti in questo cofanetto vengono presentati, raccolti sotto il titolo di "Fellini al lavoro", film e materiali a lungo introvabili sulla magia del laboratorio creativo felliniano. Un laboratorio che prende nuova vita attraverso interviste, backstage e conversazioni confidenziali. "Block-notes di un regista", produzione americana NBC firmata dallo stesso Fellini nel 1969, è il primo film dove Federico Fellini si mette in scena sul set, in un gioco divertito e inventivo fra messinscena e (falso) documento. "Fellini", girato nel 1960 dal regista belga André Delvaux, lunga e appassionante intervista inframmezzata da interventi di amici e collaboratori felliniani (Pasolini, Sordi, Mastroianni), risulta oggi illuminante soprattutto nel racconto delle "bugie" che il regista offre con sorniona impudenza all'intervistatore. "Fellinikon" e "Ciao, Federico!", entrambi del 1969, sono sorprendenti, ironici viaggi nelle riprese del Satyricon firmati da Gideon Bachmann. E ancora, le autentiche rarità del provino di Paparazzo (Walter Santesso) e immagini rubate sul set della "Dolce vita". Nel volume "Labirinto Fellini", una ricca introduzione alla mostra allestita a MACRO-La Pelanda (30 novembre 2010-30 gennaio 2011), le Invenzioni di Dante Ferretti e Francesca Loschiavo, un saggio di Sam Stourdzé sulle fonti iconografiche popolari all'opera nell'immaginario felliniano. A cura di Roberto Chiesi, le schede dei film e dei materiali presentati nei DVD.
Keaton! l'integrale. Volume 3. Volume Vol.
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2025
pagine: 72
“Con il cinema muto potevamo fare qualunque cosa, e ci riuscivamo”, parola di Buster Keaton a proposito della febbrile e luminosa stagione (1920-1928) durante la quale diresse e interpretò, in totale libertà, trenta fra corto e lungometraggi. Per la prima volta sono disponibili in Italia grazie a un progetto pluriennale della Cineteca di Bologna che ha riportato le sue opere, più volte rimaneggiate, a una forma la più vicina possibile all’originale. Il terzo e ultimo volume raccoglie dodici film che esaltano il genio di Keaton e la sua straordinaria capacità di reinventare il linguaggio cinematografico. Dalla grandiosità epica di The Three Ages, omaggio ironico ai kolossal di Griffith, ai western parodici Our Hospitality e The Paleface, fino alla commedia degli equivoci My Wife's Relations e alla romantic comedy Spite Marriage, il suo addio all'era del muto. Keaton si muove con la consueta eleganza acrobatica tra case stregate (The Haunted House), invenzioni futuristiche (The Electric House) e navi alla deriva (The Navigator), mettendo in scena la sua eterna lotta contro il caos del mondo moderno e la civiltà delle macchine. Il ritmo incalzante di The Goat, le improbabili imprese sportive di College e Battling Butler, l’umorismo nero e surreale di Hard Luck, piccolo gioiello a lungo dimenticato, confermano l’incredibile versatilità di un artista in grado di attraversare e mescolare i generi con naturalezza e audacia. Gli accompagnamenti musicali restituiscono tutta la ricchezza di questi capolavori senza tempo: dalle partiture per pianoforte di Daniele Furlati, Stephen Horne e Mirco Mariani, fino alle orchestrazioni composte e dirette da Timothy Brock. Ad arricchire l’opera, un prezioso booklet a cura di Cecilia Cenciarelli con schede dettagliate dei film e approfondimenti sui restauri.
Epistolario 1920-1961
Luchino Visconti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2024
Luchino Visconti attraverso le sue lettere, quelle scritte e quelle ricevute nel corso di una carriera che ha segnato in maniera indelebile l’arte, lo spettacolo e il cinema del Novecento. Primo di due monumentali volumi, questo libro copre gli anni dal 1937 al 1961 (con un piccolo antefatto nel 1920). Un periodo cruciale per la nascita e la consacrazione del mito Visconti: dall’apprendistato con Renoir alla resistenza negli anni del fascismo, dalle memorabili regie teatrali e operistiche alle fortune cinematografiche, dall’‘invenzione’ del neorealismo con “Ossessione” fino al capolavoro definitivo “Rocco e i suoi fratelli”. Le lettere sono poco più di settecento: a dialogare con il regista personalità del calibro di Maria Callas, Franco Zeffirelli, Vittorio Gassman, Ingrid Bergman, Michelangelo Antonioni, Salvador Dalí, Cesare Zavattini, Suso Cecchi d’Amico, insieme a tanti altri attori, registi, scrittori, produttori, impresari, politici, maestranze di cinema e teatro. Un concerto con circa duecento strumenti intorno a un unico maestro, un’occasione rara per scoprire, attraverso le parole di Visconti e di chi ha avuto la possibilità di conoscerlo e collaborare con lui, il modo di lavorare, di pensare, di agire di un personaggio unico, capace con la sua visione di in influenzare la storia culturale del nostro paese.
Keaton! L'integrale. DVD. Volume Vol. 2
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2023
“Quando facevamo cinema mangiavamo, dormivamo e sognavamo cinema”, avrebbe detto Buster Keaton riferendosi alla stagione (1920-1928) durante la quale realizzò e interpretò, in completa libertà creativa, trenta tra corto e lungometraggi. Per la prima volta sono disponibili in Italia grazie a un progetto pluriennale della Cineteca di Bologna che ha riportato le opere di Keaton, tra le più rimaneggiate dell’epoca muta, a una forma il più vicino possibile a quella originaria. Questo secondo volume si compone di tredici film che confermano che il cinema ha avuto un solo Buster Keaton. Da un capolavoro come The Cameraman – epica dichiarazione d’amore per il cinema – alle architetture dadaiste di The Scarecrow, al western parodico di Go West e The Frozen North; dal Keaton-uomo-orchestra di The Playhouse, alle tribolazioni d’amore di The Blacksmith, The Saphead e Seven Chances; dalle peripezie in gattabuia di Convict 13 e a quelle in mare e in cielo di The Boat, The Love Nest, Day Dreams e The Balloonatic. Gli accompagnamenti musicali riflettono la varietà di queste opere senza tempo: dalla musica per pianoforte di Daniele Furlati e Neil Brand a quella per ensemble di Donald Sosin, Robert Israel e Mont Alto Orchestra, fino alle partiture orchestrali composte e dirette da Carl Davis e Timothy Brock. All’interno un ricco booklet a cura di Cecilia Cenciarelli con schede dei film e note sui restauri.
Albert Samama Chikli. Fotografo, cineasta, navigatore. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2023
pagine: 250
Albert Samama Chikli (1872-1934), coevo dei fratelli Lumière, è stato pioniere del cinema tunisino, geniale fotografo, tecnofilo e inventore, marinaio, principe, nomade, artista poliedrico e libero, che ci riporta sulle sponde di un Mediterraneo centro propulsore di movimento e comunicazione e incontro tra molteplici e varie forme di pensiero, di sapere e di civiltà. Dai meravigliosi scatti di Chikli emerge un profondo amore per il suo paese, la Tunisia, di cui ci mostra per la prima volta il profilo dall'alto di un pallone aerostatico, i lavori della campagna e della pesca, il mondo beduino del grande sud, la ricchezza di una città colonizzata ma fiorente come Tunisi. I suoi film rivelano un indiscusso talento e una chiara consapevolezza dell'enorme potenza del cinema nonché un pensiero moderno e libero. Primo cineasta e produttore africano, Chikli gira film a partire dai primi anni del Novecento e fino agli anni Venti. Documenta la Grande Guerra per l'armata francese e realizza, in collaborazione con la figlia Haydée, sceneggiatrice e attrice, due lungometraggi di finzione. Il volume — in doppia lingua italiano e inglese, accompagnato da un ricco corredo iconografico — ne ripercorre la multiforme parabola artistica, proponendo per la prima volta una filmografia completa, in gran parte ricostruita sulla base dei materiali d'archivio depositati presso il fondo Chikli della Cineteca di Bologna.
Keaton! L'integrale. DVD. Volume Vol. 1
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2022
pagine: 360
Questo è il primo di due cofanetti che renderanno per la prima volta disponibili in Italia in versione restaurata tutti i film interpretati da Buster Keaton tra il 1920 e il 1928, con le musiche originali appositamente composte. È il risultato del progetto pluriennale condotto dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Cohen Film Collection, che ha richiesto ricerche in tutto il mondo per riportare le opere di Keaton, più volte modificate e rimaneggiate, a una forma la più vicina possibile a quella originaria. In questo primo volume che contiene sette dei trenta film, spazio a grandi capolavori come Sherlock Jr. (La palla n° 13, 1924), dove il nostro sogna di entrare e uscire dallo schermo cinematografico in un susseguirsi di gag surreali e irresistibili; The General (Come vinsi la guerra, 1927), “il film più folle, più sognato, più poetico” (Mario Soldati) di Keaton, lanciato a folle velocità su una locomotiva nei maestosi paesaggi americani ai tempi della Guerra di secessione; Steamboat Bill, Jr. (Io e il ciclone, 1928), in cui un innamorato Buster a bordo di uno sgangherato battello affronta impassibile un uragano. Ma ci sono anche piccoli gioielli dei primi anni Venti, in cui già chiari sono i segni del virtuosismo tecnico, dell’audacia acrobatica e del carattere surreale che esploderanno nelle opere mature: One Week (Una settimana, 1920), Neighbors (Vicini, 1921), The High Sign (Tiro a segno, 1921) e Cops (Poliziotti, 1922). Extra d’eccezione, The Great Buster: A Celebration, l’ultimo film diretto da Peter Bogdanovich, vincitore del Leone come miglior documentario sul cinema alla Mostra di Venezia 2018. Accompagnano i film, la riedizione aggiornata del libro Alla ricerca di Buster Keaton di Kevin Brownlow e un ricco booklet a cura di Cecilia Cenciarelli con la presentazione del Progetto Keaton, schede dei film, note sulle musiche e sui restauri.
Martin Scorsese presenta World Cinema Project. Ediz. italiana e inglese. Volume 1
Libro
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2022
pagine: 104
Non esiste il cinema muto, il cinema sonoro, bianco e nero o a colori, non esiste il cinema americano, indiano o italiano. Esiste il Cinema. Martin Scorsese Creato da Martin Scorsese in seno a The Film Foundation, il World Cinema Project promuove la conservazione, il restauro e la distribuzione di film provenienti da tutto il mondo, in particolare dalle regioni in cui il patrimonio cinematografico è più a rischio. In questo primo cofanetto presentiamo cinque dei cinquanta capolavori restaurati grazie al World Cinema Project: "Memorie del sottosviluppo" ci offre un ritratto della Cuba postrivoluzionaria tra documentario e finzione; Touki Bouki ci porta nella labirintica Dakar dei primi anni Settanta, seguendo le peripezie di una coppia di fidanzati; ancora le piaghe oscure della metropoli al centro del tragico e intenso "Manila negli artigli della luce" e di "Taipei Story", opera seminale della new wave taiwanese, radiografia di una crisi di coppia e di una società alienata. Infine "Chess of the Wind", capolavoro ritrovato del cinema d'autore iraniano. Contiene i film: Memorie del sottosviluppo (Memories of Underdevelopment, 1968) di Tomás Gutiérrez Alea; Manila negli artigli della luce (Manila in the Claws of Light, 1975) di Lino Brocka; Chess of the Wind (1976) di Mohammad Reza Asiani; Touki Bouki - Il viaggio della iena (Touki Bouki - The Journey of the Hyena, 1973) di Djibril Diop Mambéty; Taipei Story (1985) di Edward Yang.