Edizioni di Pagina: Figure d’attore
Dalla vita alle scene (1888-1947)
Raffaele Viviani
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2024
pagine: 308
Raffaele Viviani (1888-1950), attore, commediografo e poeta, pubblica nel 1928 «Dalla vita alle scene», la sua autobiografia, per poi riprenderla, continuarla e integrarla nel 1947, nella versione qui riproposta. Ad una lettura sommaria Viviani sembra troppo semplice e troppo napoletano. Ma basta ascoltare la musica nascosta nelle parole dei suoi testi e nei gesti che disegna per i suoi personaggi per scoprire in lui una delle rarità del teatro italiano della prima metà del Novecento. Viviani fu un "dialettale d'eccezione", parte di quella ristretta categoria di artisti italiani che, pur conservando la loro identità locale, sentirono la necessità di andare oltre i limiti imposti dalla tradizione. Del teatro aveva scoperto la vera ricchezza, e a quella si votò: fare il suo teatro, un teatro reinventato quasi di sana pianta, di cui fosse autore, regista, attore protagonista e maestro di attori. Un teatro fuori misura e fuori norma, un sapiente impasto di versi-prosa-musica-danza, che resterà nella memoria del teatro contemporaneo come un'eredità ancora da esplorare.
La vita gaia di Dina Galli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2023
pagine: 188
Fra i primi lavori critici di Lucio Ridenti (1895-1973), direttore della prestigiosa rivista «Il Dramma» dal 1926, il romanzo biografico «La vita gaia di Dina Galli» offre una vivida e personale testimonianza su una delle più iconiche e amate attrici comiche del primo Novecento italiano: Dina Galli (1877-1951). Emersa nel teatro dialettale milanese e giunta al successo nazionale nel repertorio delle "pochades", Dina Galli fu omaggiata da Ridenti come ultima esponente di un'antica e illustre tradizione attoriale in via di estinzione, sullo sfondo di processi artistici e sociali in rapida trasformazione. La stima e la conoscenza personale, acquisita fra il 1917 e il 1924 nell'ambito della fortunata Compagnia Galli-Guasti-Bracci, assicurarono all'autore un ricco bagaglio di esperienze, sulla base del quale egli poté infine costruire un racconto storiografico a tratti ironico, affettuoso e familiare. Apparso a puntate nel 1928 sulla rivista «Novella» e poi raccolto l'anno successivo dall'editore Corbaccio con disegni di Erberto Carboni (1899-1984), il libro è oggi ristampato in una nuova edizione, corredata da un saggio introduttivo che esamina il romanzo di Ridenti sullo sfondo del teatro italiano del suo tempo.