Edizioni ETS: Biblioteca senese
Pelagrilli Filastoppa
Ascanio detto Strafalcione Cacciaconti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2025
pagine: 296
Sulla scorta del fervore di studi che da poco più di un decennio ha nuovamente arriso al teatro senese del Cinquecento, il presente volume offre l'edizione critica di due commedie in versi di Ascanio Cacciaconti detto Strafalcione, membro di punta della Congrega dei Rozzi. Si tratta del Pelagrilli (1544) e della Filastoppa (1545), opere di ambientazione rusticale incentrate sulle vicende ridicole di alcuni villani e scritte in un vigoroso dialetto senese deformato in chiave espressionistica. La restituzione dei testi, cui è premessa un'Introduzione che fa il punto sull'anticlassicismo della Siena rinascimentale, è corredata da una Nota ai testi che delinea i principali tratti formali della tradizione e da un commento di carattere storico-linguistico e culturale.
Bucoliche
Jacopo F. De'Buoninsegni
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
La bucolica volgare visse nel Quattrocento un periodo di grande fertilità, partendo dai due maggiori centri toscani, Firenze e Siena. Le Bucoliche di Jacopo Fiorino de' Buoninsegni, che qui si pubblicano, rappresentano uno dei primi e più interessanti esempi del nuovo genere. L'autore, senese di nascita e rifugiato a Firenze dopo l'esilio, compose quattro egloghe dedicate ad Alfonso d'Aragona e una quinta a Lorenzo Medici. I componimenti evocano scenari e tematiche tipiche del Bucolicum carmen di Petrarca e sono caratterizzati da uno stile fortemente allegorico, spesso oscuramente allusivo a episodi politici, ricco di suggestioni dantesche e con alcune peculiarità che possono considerarsi anticipazioni del dramma pastorale. Goderono inoltre di larga diffusione entrando a far parte della più significativa silloge di egloghe volgari, le cosiddette Bucoliche elegantissime, uscita a Firenze nel 1482 per i torchi di Bartolomeo Miscomini.
Novelle
Pseudo Gentile Sermini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 684
L'attribuzione al fantomatico Gentile Sermini di un novelliere senese di metà Quattrocento pare essere il frutto di una congettura dell'erudito veneziano Apostolo Zeno che, a metà Settecento, associò questo nome alla raccolta. In realtà, i due testimoni che tramandano l'opera sono adespoti e numerosi indizi disseminati nelle novelle e nelle poesie dimostrano la volontà dell'autore di mantenere l'anonimato. La raccolta del Senese, qui ribattezzato Pseudo-Sermini, viene pubblicata ora per la prima volta in un'edizione critica e commentata che, oltre a riproporre un testo da lungo tempo assente dalle librerie, restituisce al pubblico una silloge vivacissima e preziosa per le peculiarità fonetiche, morfologiche, lessicali e sintattiche che presenta. Il "paneretto d'insalatella" - così l'autore definisce la sua opera - si immette sulla fortunata scia solcata dal "Decameron" e subito instaura con esso un dialogo vivace e fecondo all'insegna dell'ironia.
La virtù sconosciuta. Scritti d'arte di Francesco Gori Gandellini, erudito conoscitore nella Siena di Alfieri
Francesco Gori Gandellini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 390
Il volume raccoglie gli scritti d'arte di Francesco Gori Gandellini (Siena 1738-1784) colto mercante senese noto per essere stato tra gli amici più cari di Vittorio Alfieri. Il Gandellini fu il primo a riconoscere nei "Factorum et dictorum memorabilium libri" di Valerio Massimo la fonte delle "historie" illustrate dal Beccafumi nella Sala del Concistoro del Palazzo Pubblico di Siena, segnalando il valore "sublime" delle raffigurazioni beccafumiane, vicine al linguaggio di Michelangelo, distaccandosi dalle opinioni correnti della critica del Settecento e avvicinandosi alla critica inglese. Fu tra i pochi cui Vittorio Alfieri si sia legato di calda amicizia. Durante i soggiorni senesi il poeta astigiano frequentando un "crocchietto di sei o sette individui dotati di un senno, giudizio, gusto e cultura da non credersi" intraprese con Francesco un profondo colloquio sui temi della poesia e della letteratura e questi incarnò per il poeta l'immagine dell'uomo colto, educato a concepire valori civili e morali di amicizia, di amor di patria, di libertà. Il Gori curò la stampa delle tragedie alfieriane presso l'editore Pazzini Carli e lasciò gli scritti sulla pittura senese che Vittorio Alfieri avrebbe voluto pubblicare, decisione inattuata a suo dire per rispetto al riserbo dell'amico. La memoria di Francesco Gori Gandellini è stata tramandata dal dialogo "La Virtù sconosciuta" in cui Vittorio Alfieri immagina di dialogare con l'amico scomparso sui temi che li avevano legati in vita.
Lo Strascino da Siena e la sua opera poetica e teatrale
Marzia Pieri
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2010
pagine: 304
La letteratura a Siena nel Quattrocento
Stefano Carrai, Stefano Cracolici, Monica Marchi
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2009
pagine: 152
La novella di Angelica Montanini con l'inedito discorso di Ginevra Luti
Bernardo Lapini
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 272
Tra il biennio 1467-68, durante il quale Bernardo Lapini scrive il mastodontico commento ai Trionfi petrarcheschi, e la fine del 1472, l'Ilicino porta avanti un progetto diplomatico originale. Attraverso la voce e l'exemplum delle donne senesi, protagoniste incontrastate delle sue opere letterarie, Lapini magnifica la città e ne esalta lealtà e affidabilità con l'obiettivo di spostare la bilancia delle alleanze estere a favore di Siena. I due testi raccolti in questo volume, l'uno noto come Novella di Angelica Montanini, l'altro, inedito e sconosciuto, ribattezzato come Discorso di Ginevra Luti, rappresentano due tappe fondamentali di questo originale percorso celebrativo, a completare il quale sono state aggiunte due sezioni. Nella prima sono proposti quei brani del Commento ai Trionfi in cui l'Ilicino compendia i personaggi mitologici o storici che, nella Novella o nel Discorso, sono riutilizzati come casi esemplari ed emblematici; nella seconda, invece, vengono forniti brevissimi profili biografici utili a comprendere più agevolmente questo panegirico costruito attraverso la straordinaria eloquenza delle donne senesi. Ne risulta così un affresco più nitido della vivace realtà cittadina della Siena di fine Quattrocento.