Edizioni ETS: Letteratura italiana
I fiscali del diavolo. Muratori, Fontanini e Castelvetro. Con un’edizione del Primo esame dell’«Eloquenza italiana»
Andrea Lazzarini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 164
Con la pubblicazione della Vita e delle Opere varie critiche (1727), Lodovico Antonio Muratori intendeva riabilitare la figura di Lodovico Castelvetro (1505-1571), difendendola dalle infamanti tacce di eresia. Come di consueto, contro l’«Avvocato del Castelvetro» si scagliò Giusto Fontanini nell’ultima redazione della sua Eloquenza italiana (1736). Attorno alla biografia del grande traduttore della Poetica si consumava, dunque, l’ultimo atto di una delle più famose polemiche del primo Settecento italiano. A scontrarsi erano due visioni inconciliabili del rapporto tra cattolicesimo e mondo protestante, due opposte valutazioni del significato storico della Riforma; ma ad essere attaccata da Fontanini era anche la grande tradizione iniziata da Castelvetro, quella del razionalismo modenese, nel solco della quale Muratori consapevolmente si inseriva. Questo libro ricostruisce la storia editoriale della Vita e delle Opere varie critiche, e l’acceso dibattito che conseguì alla loro pubblicazione. Nella sua seconda parte, il volume offre l’edizione critica del Primo esame del libro intitolato «Dell’Eloquenza italiana», replica muratoriana alle accuse di Fontanini.
Luzi e lo sguardo dell'arte
Nicoletta Mainardi
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 108
«La pittura per me – ha dichiarato Mario Luzi – è come la parola». Il rapporto di Luzi e della sua poesia con le arti figurative si configura precocemente come un rapporto strettissimo di condivisione e di scambio, di complementarità di dicibile e visibile. Il volume illustra alcuni episodi salienti di un'esperienza dell'arte rivelatasi per il poeta esperienza conoscitiva fondante, vissuta a contatto diretto con i protagonisti della cultura artistica contemporanea e nel dialogo continuo con la grande tradizione figurativa della sua terra toscana.
Italo Svevo e la scrittura infinita. Testi sospesi, testi conclusi, testi ripensati
Angela Guidotti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 150
Italo Svevo non è solo autore della "Coscienza di Zeno" e dei due romanzi che l’hanno preceduta: lungo tutto l’arco della sua vita si è dedicato alla scrittura consegnandoci un corpus ricchissimo di novelle, commedie, pagine di diario, riflessioni. Questa sua attività sembra essere caratterizzata da un continuo lavoro di ripensamento, destinato ad accompagnare i testi fino alla pubblicazione. In molti casi la riscrittura presenta caratteri di non finito. Questo libro vuole indagare su tale aspetto cercando di capirne le ragioni e seguendone l’evoluzione dalle prime fino alle ultime testimonianze. Emerge un quadro composito, dapprima quasi di consapevole abbandono del testo a se stesso, poi, progressivamente, di un nuovo atteggiamento verso l’esercizio stesso della scrittura, specie in coincidenza con il passare del tempo e l’approdo all’ultima stagione, quella della vecchiaia.
Verba picta. Interrelazione tra testo e immagine nel patrimonio artistico e letterario della seconda metà del Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: XVI-350
Il presente volume restituisce un quadro complesso e articolato del rapporto tra poesia e pittura nel secondo Novecento italiano, attraverso saggi di carattere teorico-critico e puntuali analisi delle figure più significative del periodo (Montale, De Libero, Sinisgalli, Ungaretti, Luzi, Bigongiari, Testori, Pasolini, Morante, Sereni, Zanzotto, Sanguineti, Spatola, Bentivoglio, Scialoja), con un’apertura alla più stretta contemporaneità (Cucchi, Conte, Ottonieri, Bàino, Frasca, Buffoni, Magrelli, Calandrone, Mazzoni, Inglese, Pugno). I diciotto saggi qui raccolti affrontano dunque le molteplici relazioni tra il registro verbale e quello visivo, ovvero il rapporto interattivo tra le due arti “sorelle” nella realizzazione di opere intermediali (come in Spatola e Bentivoglio), il livello testuale della descriptio con l’adozione di strategie retoriche come l’ékphrasis (Testori, Pasolini, Morante), e, infine, la corrispondenza tra movimenti artistici e poetiche affini (l’informale e l’ermetismo, il movimento nucleare e i Novissimi, la transavanguardia e i poeti della “Parola innamorata”). Si delinea in questo modo un panorama rappresentativo delle numerose interconnessioni che nella nostra contemporaneità uniscono i due volti della rappresentazione: le parole e le immagini (verba picta).
Scrittura e memoria della grande guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 268
Imprimendo una cesura epocale, la Grande Guerra ha costituito lo spartiacque della modernità e continua ad essere un evento più che mai presente nella memoria collettiva e nella coscienza civile dell'Europa; e per l'Italia ha rappresentato anche l'occasione di una partenogenesi della unificazione nazionale, amplificata mitograficamente e, al tempo stesso, contrappuntata da una lettura critica e antiretorica degli eventi, che si è prolungata sino ai giorni nostri. Raccogliendo gli atti di un convegno sassarese, tenutosi nel dicembre del 2016 in occasione del centenario, questo volume privilegia l'indagine letteraria - da Pirandello a De Roberto, da Malaparte a Lussu e a Dessi - ma si apre a feconde prospezioni in orbita europea (Romain Rolland, Ludwig Wittgenstein, Robert Graves, John McCrae e Harry Midgley) e in ambito interdisciplinare (dalla mostra virtuale alla scrittura creativa e al cinema), investigando anche la retorica parlamentare, la letteratura per l'infanzia e la diversa posizione ideologica di fronte all'evento bellico assunta da due pensatori, Eduardo Cimbali e Giorgio Del Vecchio, temporaneamente migrati nell'ateneo sassarese.
Siro Angeli. Profilo di un poeta
Marika Bilia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 172
Siro Angeli (Cesclans 1913-Tolmezzo 1991) è stato poeta, drammaturgo e romanziere. Ha svolto un'intensa attività culturale, multiforme e significativa, nel nostro Novecento. La sua opera in versi trova in questo libro una lettura attenta e meditata. L'autrice ha svolto un'analisi scrupolosa delle diverse raccolte e di singoli testi. Lo sguardo critico si rivolge anche ad un confronto, tra contatti e differenze, con alcuni testi di Giorgio Caproni, amico di una vita. Non mancano i richiami alla terra d'origine, quella Carnia da cui è scaturita la poesia in dialetto, significativa presenza nel complesso della produzione dell'autore friulano.
Enrico Panzacchi. Il critico e il letterato
Valeria Giannantonio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 168
La poliedrica personalità di Enrico Panzacchi, vissuto dal 1840 al 1904, e autore di alcune tra le più suggestive poesie del tempo e di opere in prosa, merita una nuova attenzione anche nel campo della critica letteraria. Dante, Manzoni, Leopardi, Galilei, Marino, il Tommaseo, il Giusti, il Capuana e il Fogazzaro costituirono il centro dei suoi interessi critici. Formatosi come poeta alla scuola del Carducci (i suoi Lyrica uscirono contemporaneamente alle Odi barbare del Carducci), il Panzacchi ebbe ben saldo il senso della tradizione poetica, entro un idealismo, che gradualmente si andava accostando alla considerazione della cultura contemporanea, impersonata soprattutto dal Capuana. Ma l'attenzione del critico andò anche al Fogazzaro, il cui Daniele Cortis era stato all'origine della svolta nella vita di Giulio Salvadori, causandone la conversione al cattolicesimo. Anzi, attraverso il carteggio con il Fogazzaro, consultato nella Biblioteca civica di Vicenza, e quello con il Carducci, rinvenuto presso la casa Carducci di Bologna, il profilo del Panzacchi scaturisce da una attenzione tutta particolare ai maestri della sua epoca, che ne condizionarono il pensiero critico e l'attività poetica. Parimenti, l'idealismo romantico-risorgimentale fu degno di attenzione da parte del Panzacchi, che nelle opere del Manzoni e del Leopardi lodò prima di tutto l'artista. Attento anche agli umori del giornalismo contemporaneo, Panzacchi si impose sullo scenario culturale coevo con la convinzione di un ritorno ai valori veri dell'arte, laddove il classicismo non andava confuso con un culto sterile della forma e dell'erudizione, ma come palestra di formazione morale e civile, e dunque entro un'apertura al futuro.
Lettere e carri armati. Quattro scrittori, «Il Contemporaneo», il 1956
Sandro De Nobile
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 224
Il 1956: un anno di sommovimenti capitali nella storia del secolo scorso, con la repressione sovietica, di cui i carri armati su Budapest rappresentano il simbolo più esplicito, a seguire a ruota una distensione kruscioviana troppo breve per dare frutti duraturi. "Il Contemporaneo": la rivista "ufficiale" della cultura marxista italiana, fucina della vita intellettuale del nostro paese, sotto l'egida del deus ex machina Carlo Salinari, custode di una pretesa ortodossia di ispirazione materialista, gramsciana e realista. Quattro autori: Pratolini, Pasolini, Cassola e Calvino, impegnati in questi anni in percorsi fondamentali per la loro storia di scrittori e di uomini, portatori di divisione quando non di aperta opposizione all'interno del proprio stesso campo ideologico. All'incrocio di queste strade, tra storia, cultura e letteratura, si pone il presente volume, costruito nella convinzione che i territori dell'ideologia non possano essere tralasciati nell'analisi dei fatti letterari del Novecento, secolo attraverso il quale si dipana più che in qualsiasi altra era la tela di una relazione estremamente complessa tra arte e politica, con la prima fortemente tentata da un "impegno" diventato quasi fisiologico, ma sempre bisognosa di una propria autonomia, e la seconda a richiedere incessantemente agli intellettuali la presa e la tenuta di una "posizione" che trattenga l'atto creativo nei binari di un'eteronomia.
La scuola di Cesarotti e gli esordi del giovane Foscolo
Claudio Chiancone
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 322
Cesarotti e Foscolo, il maestro e il discepolo. In fondo si somigliavano. Per questo si amarono e temettero così tanto. Entrambi figli dell'irrequietezza, cresciuti nel medesimo bisogno di amore, teste calde dal cuore d'oro, avevano cercato nei libri, nella contemplazione della natura, negli affetti semplici la loro consolazione. Ma mezzo secolo li separava: una voragine, in un'epoca di accelerazioni improvvise e di eventi inusitati, che anelava a un mondo nuovo. Nel giovane Foscolo, l'anziano Cesarotti rivide la sua giovinezza battagliera e da tempo sopita: volle dargli affetto ma qualcosa lo frenò; tentò di contenere nell'argine del proprio magistero quel fiume in piena, ma non poté. Provò a moderarlo inviluppandolo nello stile e nella liturgia ossianica, malinconica e consolatrice del suo cenacolo, ma non vi riuscì perché quel ragazzo aveva già imboccato un'altra strada. Aveva funzionato con tutti gli allievi prediletti: con Gaudenzi e Greatti, con Bondoli ed Olivi, con Pieri, Barbieri e Viviani. Ma con Foscolo no, e fu rottura. La sola, irreparabile rottura della "famiglia" cesarottiana. Basato su una vasta documentazione inedita, il presente saggio ripercorre la vita del Cesarotti e gli anni giovanili del Foscolo, mostrando quanto profondamente la frequentazione dell'illustre maestro, e della sua scuola padovana, abbia marcato l'ingegno e le prime produzioni dell'irrequieto poeta greco-veneto. Fino al fatidico 1797.
Immagine dei luoghi. Studi letterari dal barocco al Novecento
Antonella Di Nallo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 162
Il filo che lega questi saggi è una riflessione sulla funzione che in diverse epoche l'immagine assume nella creazione letteraria, sia come motore nell'elaborazione mitopoietica dei testi sia come chiave di lettura privilegiata per l'interpretazione del senso della scrittura. Tra luoghi reali e metaforici, paesaggi marini, treni e stazioni, ritratti e dipinti, viene proposta una campionatura di autori e di opere più e meno noti della nostra tradizione letteraria, non senza interferenze e incroci fra letteratura e arti figurative, come nel caso di Magalotti, di D'Annunzio e di de Pisis. Ad essere indagato, fra le stanze della scrittura, è dunque il processo immaginativo che dal significato più "alto" suggerito da Dante (Purgatorio, XVII, 13-18) giunge a quello che Calvino, parlando di visibilità, ascrive al proprio procedimento creativo, un nodo che intreccia la "generazione spontanea" delle immagini con l'intenzionalità del pensiero discorsivo.