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Edizioni Malamente: Ombre

L'anarcosindacalismo in Germania. Affermazione, ascesa e declino (1892-1933)

Hartmut Rübner

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Malamente

anno edizione: 2025

Sin dalla fine dell’Ottocento si delinea in Germania un piccolo ma agguerrito movimento anarchico che, dopo la fine della Prima guerra mondiale, sembra poter acquisire una dimensione di massa. Nel 1921 la FAUD, l’organizzazione anarcosindacalista nata tre anni prima in un Paese devastato dal conflitto e sconvolto da un ciclo di rivoluzioni, controrivoluzioni e crisi economiche, raccoglie attorno a sé 150mila attivisti. Il saggio dello studioso Hartmut Rübner, tra i principali esperti dell’argomento, ricostruisce con acume e attenzione critica le complesse vicende dell’anarchismo tedesco all’interno del movimento operaio fino all’ascesa al potere di Hitler. Il volume è completato da un’antologia di scritti dell’epoca che restituisce le idee e le pratiche di un movimento che lottò strenuamente contro il nazionalismo, il militarismo e il fascismo. Prefazione di David Bernardini.
15,00 14,25

Il rovescio della guerra. Psichiatria militare e «terapia elettrica» durante il primo conflitto mondiale

Marco Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Malamente

anno edizione: 2022

pagine: 128

La Prima guerra mondiale, con le sue dimensioni estreme, vide l’irruzione massiva di feriti “dentro”, invalidi con corpi apparentemente integri: per la psichiatria fu uno sterminato campo di studio e sperimentazione. Nella convinzione che per curare la mente bisognasse intervenire con forza sul corpo, le pratiche messe in atto contemplavano un vero catalogo di supplizi, compresa la cosiddetta terapia elettrica, intesa sia come strumento di cura per le nevrosi di guerra che come mezzo per smascherare i simulatori. D’altra parte, ogni soldato sofferente era visto e trattato come un presunto simulatore, quindi come un traditore della patria; specularmente, ogni insubordinato era guardato alla stregua di un malato di mente. L’orizzonte della cura si andò così perdendo, oscurato dall’ideologia nazionalista e dal militarismo. "Il rovescio della guerra" restituisce alla memoria a lungo negata gli orrori subiti dai soldati al fronte e nei manicomi: carne da macello sacrificata per gli affari del capitale. Allora come oggi, per molti di questi sopravvissuti più sensibili o fragili – vincitori o vinti – non resta che una vita da “scemi di guerra”.
12,00 11,40

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