Edizioni Scientifiche Italiane: Quaderni della Rassegna di diritto civile
Libertà testamentaria, successione necessaria e tutela del credito. Ediz. italiana e inglese
Giuseppe Werther Romagno
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 292
Sovente il regolamento testamentario reca preclusioni al pieno conseguimento da parte del legittimario dei diritti al medesimo riservati dalla legge, con conseguente svilimento delle aspettative di altri soggetti, come i creditori del successore necessario, i quali ravvisano nella vicenda successoria un'occasione di incremento del patrimonio del loro debitore. Di fronte al comportamento inerte o acquiescente di quest'ultimo, si riscontra in dottrina e in giurisprudenza la tendenza a reperire comunque nel sistema giuridico un'adeguata forma di tutela per le ragioni creditorie, con correlativo sacrificio dell'assetto successorio delineato dal testatore. In realtà, tale atteggiamento non tiene in adeguata considerazione la rilevanza apicale della libertà testamentaria nella gerarchia assiologica dell'ordinamento giuridico, siccome espressione di valori dotati di una capacità performante, suscettibile di dispiegare i suoi effetti nei confronti di qualsiasi manifestazione dell'azione umana, a principiare dai rapporti economici.
Le «opere orfane» nel diritto d'autore italo-europeo
Vincenzo Battiloro
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 176
La presupposizione. Genesi storica, categorizzazione differenziale e olismo contrattuale
Alberto Mattia Serafin
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 304
Tratteggiato il contesto storico entro il quale, per merito del geniale intùito di Bernardo Windscheid, germogliò quella Voraussetzung, che mirava a correggere le asimmetrie ingenerate dallo scontro con la realtà delle geometriche costruzioni pandettistiche, verificata l?attitudine della dottrina italiana successiva ad ascrivere alle categorie tradizionali - come la condizione, l?errore, la causa, i motivi, la risoluzione o la buona fede - uno strumento rimediale escogitato proprio al fine di far fronte alle ristrettezze di quegl?istituti, e constatata infine l?inclinazione della giurisprudenza a soprassedere al pur necessario momento di qualificazione dommatica, il contributo aspira a delineare la presupposizione quale «tecnica argomentativa complessa», per una soluzione anti-formalistica, ragionevole e proporzionata del caso concreto.
I contratti pendenti tra legge fallimentare e codice della crisi
Filippo Preite
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 504
Il tema degli effetti del fallimento e del concordato preventivo sui contratti pendenti si presenta assai complesso e certamente la sua trattazione offre utili spunti di riflessione sui versanti teorico e operativo. La disciplina, sia nel fallimento, che nel concordato preventivo ha subìto oltretutto nel tempo variazioni significative. La monografia si propone di approfondire le posizioni dottrinarie e giurisprudenziali, anche con riferimento alle regole differenti riferite ai tipi contrattuali, alla luce della nuova disciplina introdotta dal Codice della Crisi: i capitoli primo e terzo sono dedicati allo studio dei contratti pendenti, procedendo attraverso una ricostruzione storica che parte dal Codice di commercio e dalla legge fallimentare illustrando i vari passaggi ed anche le prospettive future. In particolare, i capitoli centrali secondo e terzo trattano del vario atteggiarsi dei contratti pendenti nei casi di fallimento e di concordato preventivo: sospensione, messa in mora, eccezioni alla regola della sospensione, dichiarazione di subentro, dichiarazione di scioglimento, autorizzazione, risoluzione, procedure giudiziarie di vario contenuto. L'ultimo capitolo del volume si occupa dei contratti di durata. L'opera è aggiornata al decreto legge n. 118 del 24 agosto 2021, il quale ha introdotto istituti di grande rilevanza quali la composizione negoziata della crisi e il nuovo concordato liquidatorio semplificato.
Profili civilistici del «dieselgate». Questioni risolte e tensioni irrisolte tra mercato e sostenibilità
Francesca Bertelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 292
Le vicende giudiziali che si sono sviluppate a seguito dello scandalo relativo alle emissioni truccate noto come «dieselgate» rivelano una dimensione problematica che coinvolge direttamente il diritto privato europeo. Le prime decisioni intervenute in Germania e in Italia sul caso, specie se raffrontate con la definizione raggiunta in via transattiva in USA, evidenziano i limiti dell'enforcement realizzato attraverso la disciplina delle pratiche commerciali sleali ed inducono a riflettere sull'effettività della tutela dei consumatori europei, avuto particolare riguardo alla sostanziale svalutazione del pregiudizio ambientale arrecato dalla condotta della casa automobilistica. Dedicando specifica attenzione all'utilizzo di comunicazioni commerciali in cui si millantavano prestazioni ecosostenibili dei veicoli, lo scritto s'interroga sulla possibilità di qualificare in termini più articolati il fenomeno del greenwashing, tenendo conto dell'interesse non patrimoniale dei consumatori all'acquisto di un bene a basso impatto ambientale, così da assegnare al principio dello sviluppo sostenibile una funzione non meramente programmatica, nella consapevolezza del suo stretto legame con la solidarietà costituzionale.
Fine vita: antichi dilemmi e questioni irrisolte
Antonella Urciuoli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 140
Il tema, estremamente complesso e delicato, coinvolge una miriade di implicazioni e di risvolti non solo etici, medici e giuridici, ma anche politici e sociali. Punto iniziale di riflessione è il ruolo del consenso e/o del rifiuto di trattamenti sanitari prima della l. 22 dicembre 2017, n. 219 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento) che ha introdotto significative, anche se non risolutive novità, e della quale sono stati individuati i più significativi principi ispiratori, tracciando un quadro relativo allʼevoluzione del pensiero, non solo della dottrina, circa la necessaria centralità del consenso. Il consenso informato risulta essere presupposto fondamentale per unʼefficace espressione della libertà di autodeterminazione terapeutica, sempre affiancato da specifici ed ulteriori requisiti del consenso stesso. Una delle tematiche più dibattute risulta legata infatti alla capacità dʼagire: sviluppandosi in merito il c.d. superamento della dicotomia capacità giuridica-capacità dʼagire e la valorizzazione della c.d. capacità di discernimento. Su tali premesse si innesta il dibattito aperto dalla l. n. 219 del 2017, nella quale acquista definitiva centralità appunto il consenso informato, al fine di soddisfare la necessità di un equo bilanciamento tra il diritto alla vita e quello allʼautodeterminazione del paziente interessato. Il lavoro, muovendo dal dato normativo, apre ad ulteriori problematiche connesse: allʼobiezione di coscienza, alla pianificazione delle cure tra paziente e medico, allʼeutanasia, allʼaccanimento terapeutico, allʼalimentazione e idratazione artificiale. Lʼattenzione si incentra poi sulle DAT (disposizioni anticipate di trattamento) al fine di inquadrarne il ruolo, i contenuti, nonché i requisiti di forma, e, tra gli altri, la revocabilità. Nella consapevolezza che ciò che prevale è la volontà di salvaguardare i beni punto di riferimento oggettivo di tale personalissimo atto il quale, proprio a causa del suo particolare modo di essere, si atteggia sempre come significativa espressione del potere di autonomia negoziale assoggettato, tuttavia, ad una regolamentazione ben diversa da quella relativa agli accordi contrattuali non avendone il carattere economico. Emerge sulle disposizioni anticipate di trattamento un panorama con ancora molte zone dʼombra: la l. n. 219 del 2017 non sembra aver sciolto del tutto le perplessità sollevate in ordine alla configurabilità, nelle DAT, dei requisiti dellʼattualità, della ponderatezza e della specificità del consenso, che appaiono fondamentali tanto per la validità di questʼultimo quanto per la legittimazione stessa del trattamento sanitario.
A 50 anni dalla «Introduzione alla problematica della proprietà» di Pietro Perlingieri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 304
Il volume raccoglie gli atti di un Convegno di studi organizzato, il 6 novembre 2020, dalla SISDIC Sicilia e dal Dipartimento di Giurisprudenza di Palermo dell'Università LUMSA, per celebrare i cinquant'anni della «Introduzione alla problematica della "proprietà"» di Pietro Perlingieri. I contributi che hanno rivisitato l'opera testimoniano l'inaugurazione di una nuova metodologia ermeneutica, che eserciterà un'influenza determinante sull'elaborazione dottrinale e giurisprudenziale dei decenni successivi, sì da permettere una ricostruzione della proprietà adeguata ai valori racchiusi nei principi fondamentali del sistema ordinamentale italo-europeo.
Profili civilistici dell'information technology in àmbito sanitario
Alberto Marchese
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 412
La dimensione ubiquitaria della c.d. Intelligenza Artificiale (IA) pone alla scienza contemporanea - non solo a quella giuridica - nuove suggestioni e molteplici interrogativi, mettendo a dura prova la c.d. «resilienza ordinamentale», vale a dire la capacità del sistema, nel suo complesso considerato, di offrire risposte adeguate a molteplici ed imprevedibili interrogativi. La pervasività delle infrastrutture ICT (Information and Communications Technology) è tale da influenzare ogni aspetto della vita contemporanea nel c.d. digital contest, subordinando l'esistenza stessa dei singoli individui alla capacità predittiva degli algoritmi e ad un uso, si spera «consapevole», delle più moderne strumentazioni hitech. Partendo da tali considerazioni, il volume tenta di offrire al lettore una visione d'insieme e, per quanto possibile, organica e coerente della struttura di cui si compone l'odierno contesto informazionale nonché della sua «collocazione valoriale» in rapporto alla «complessità sistemica» che caratterizza il variegato mondo dell'information technology. L'idea stessa di una massa ingente di informazioni, «strutturate» a loro volta in una miriade di connessioni cibernetiche, fa dunque da sfondo ad un nuovo modo d'intendere e concepire la realtà materiale che ci circonda lasciando presagire la possibilità di una più articolata e complessa «sistematica dell'essere» che spetta, in ultima analisi, al giurista descrivere e regolare. La rilevanza economico-sociale attribuita alla sfera dell'informazione (c.d. infosfera) reclama, infatti, particolare attenzione specie da parte degli operatori del diritto chiamati a cimentarsi, sul piano teorico, nella «decodifica» di una realtà cangiante e multiforme e, su quello pratico, nell'analisi di fenomenologie giuridiche assolutamente inedite, bisognose di adeguata comprensione e regolamentazione. L'àmbito d'indagine prescelto si rivela, sotto questo profilo, un terreno assai fertile per approfondire la «questione di base», relativa alle concrete modalità di gestione dell'informazione sanitaria e, con questa, gli ulteriori risvolti pratici correlati alla tutela del bene salute e, conseguenzialmente, alle diverse forme di responsabilità ipotizzabili in capo ai soggetti che di tale informazione siano i detentori o i principali referenti. L'analisi, cui sottende una ricostruzione del «fatto informazionale» nella sua duplice dimensione, bio-giuridica ed etico-sociale, tiene conto dell'evoluzione normativa più recente sia sul versante della produzione legislativa di diritto interno che di quella eurounitaria ed internazionale.
I mercati regolati e l'integrazione dei contratti di impresa
Domenico Fauceglia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 416
Nei mercati liberalizzati, in cui la distribuzione di particolari beni e servizi assume rilievo pubblicistico, gli scambi sono conformati ai regolamenti delle Autorità indipendenti. L'istituzione di tali enti risponde alla necessità di rimediare a situazioni di insuccesso o di fallimento del mercato che, non potendo essere corrette solo ed esclusivamente dalle regole di diritto privato, richiedono interventi e misure correttive di tipo autoritativo. Pertanto, nei singoli mercati regolati, si registrano fenomeni di «conformazione» e «funzionalizzazione» del contratto a fini e obiettivi ulteriori, e finanche estranei, a quelli naturalmente "egoistici" dei contraenti. Nell'ottica delle reciproche tensioni tra autonomia privata e ordinamento giuridico, il presente volume affronta il tema della regolazione dei mercati affidata alle Autorità indipendenti e si sofferma, nello specifico, sul problema dell'integrazione dei contratti di impresa.
Atti giuridici e capacità d'agire
Lorenzo Giustozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 224
L'incapacità, lungi dal soddisfare l'esigenza di protezione del soggetto che non sia in grado di curare i propri interessi, ha spesso perseguito finalità assai diverse e l'incapace è stato a lungo l'oggetto delle scelte dei soggetti considerati "normali". Oggi il termine incapace non sembra più adatto a descrivere la condizione di soggetti come il minore che godono di un'autonomia, anche in ambito patrimoniale, molto ampia. Se è vero, tuttavia, che il riconoscimento di spazi di autonomia sempre maggiori si attaglia particolarmente al minore, per il quale è fisiologica la progressiva acquisizione di capacità, non sembra opportuno escludere dalla trattazione altri soggetti definiti incapaci. Analizzati gli ambiti di autonomia del soggetto incapace, sembra utile rimeditare l'utilità della distinzione tra atti negoziali e non negoziali rispetto al tema della capacità d'agire. Pare, infatti, che la capacità dei soggetti non dipenda da rigidi criteri legislativi, come ad esempio l'età, o dottrinali, come la distinzione tra atti negoziali o non negoziali, ma vari in relazione alle conseguenze del singolo atto che deve essere compiuto.
I contratti con la pubblica amministrazione
Benedetta Manfredonia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 248
I contratti con la pubblica amministrazione sono un particolare tipo di contratto che diverge dagli altri strumenti negoziali, in quanto la funzionalizzazione dell?interesse perseguito dal soggetto pubblico e i requisiti che la parte privata, in specie nei contratti ad evidenza pubblica, ma anche nelle altre forme contrattuali, deve garantire per poter contrattare con la parte pubblica, consegna all?interprete un modello di contratto ispirato non solo alla collaborazione tra i soggetti contraenti in virtú del risultato concreto da realizzare, ma soprattutto orientato alla responsabilizzazione del soggetto privato per quanto di sua competenza. Gli interessi di entrambi devono convergere verso un risultato coerente con i bisogni e le aspettative del singolo e della comunità. Se nel passato la locuzione pubblica amministrazione evocava nel cittadino immagini negative di autoritarismo coniugato a scarsa efficienza, negli ultimi decenni il contemperarsi di normative sia nazionali che sovranazionali ha modificato l?agere della p.a. e inciso in maniera significativa sulle sue relazioni con il pubblico. Anche la dicotomia pubblico/privato, a lungo considerata invalicabile, può essere superata in virtú di una riflessione sui principi costituzionali di buon andamento, imparzialità ed efficienza cui devono ispirarsi i soggetti pubblici, a garanzia delle prestazioni offerte. Nell?alveo della piú moderna dottrina, il metodo sistematico-assiologico consente all?interprete di superare il dato letterale e, in una prospettiva ermeneutica di ricostruzione dei singoli atti e comportamenti, di giungere alla soluzione piú adeguata, conformando l?azione amministrativa ai criteri di solidarietà, sostenibilità, ragionevolezza, proporzionalità e conservazione. Il rapporto fra l?attività negoziale e la ricaduta dell?azione è il tratto che piú di ogni altro caratterizza e distingue le contrattazioni fra privati da quelle nelle quali è coinvolto un soggetto pubblico; ed è questa la prospettiva ermeneutica che l?interprete deve assumere come punto focale per valutare e individuare l?ordinamento del caso concreto riguardo all?interesse generale.
Il ruolo della causa nell'attuale esperienza giuridica
Cataldo Calabretta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 208
La difficoltà di individuare un concetto organico di causa del contratto rende il tema tra i più affascinanti del diritto civile; ma, al contempo, uno dei più complessi da esaminare. Analizzando la nozione di causa del contratto si riscontra che l'istituto non è da considerarsi come un «fuor d'epoca». In dottrina, il dibattito inerente l'origine, l'essenza e la definizione della nozione di causa costituisce il bagaglio giuridico delle diverse esperienze che molto spesso sono infedeli a quell'imprudente esperimento di sistemazione del metodo dogmatico, che è stato gradualmente abbandonato dagli studiosi più accreditati. In tanti hanno teorizzato la riduzione di valore della causa; malgrado ciò, l'istituto ha resistito contrastando gli atteggiamenti anticausalisti. Ad oggi la diatriba sulla causa è incentrata tra la metafora della sua morte e della sua resurrezione. La giurisprudenza più recente sembra aver abbandonato ricostruzioni oggettive a favore di ricostruzioni soggettive volte ad individuare caso per caso la presenza o meno della causa negoziale, con la conseguenza di arrivare a ritenere che anche modelli contrattuali tipici potrebbero essere nulli per illiceità della causa. In particolare, è stato affermato che la causa sarebbe sintesi degli interessi reali che il contratto stesso è diretto a realizzare (al di là del modello, anche tipico, adoperato). Sintesi (e dunque ragione concreta) della dinamica contrattuale e non anche della volontà delle parti. La causa può essere considerata anche sotto una nuova prospettiva verificando l'effettività della possibilità di desumere la nullità del contratto, argomentandola dal rilievo della mancanza di causa. Una simile operazione potrebbe essere dispiegata, essenzialmente, per accreditarne l'effettività e trova riscontro positivo in un'ampia e significativa casistica. È fuor di dubbio che l'analisi e l'approfondimento della causa siano stati influenzati da molteplici ragioni che ne hanno condizionato gli approcci e i risultati; tra esse vi sono ragioni sia di carattere storico, quale effetto delle influenze normative di esperienze straniere, sia motivi di natura ideologica, come i condizionamenti che la concezione di uno Stato dirigista ha avuto, tra l'altro, anche nell'ambito del diritto.