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EDT: Bibl. cult. musicale. Vite straordinarie

Purple life. Genio, funk, sesso ed enigma nella musica di Prince

Ben Greenman

Libro: Copertina morbida

editore: EDT

anno edizione: 2018

pagine: 298

Il 21 aprile 2016 Ben Greenman sta mangiando in un fast food, quando riceve una mail da suo fratello, oggetto: «Prince», corpo del messaggio: «Noooo!». In quel momento la musica di Prince, che aveva accompagnato buona parte della sua vita e di cui tanto aveva scritto, gli appare tutta insieme, con tutti i pezzi che risuonano contemporaneamente, l'uno sull'altro, impossibile da tollerare: «una violenza perpetrata su alcune delle cose che avevo più amato». Da quell'istante di intensa e dolorosa presa di coscienza parte il percorso di Purple Life. Un po' omaggio di un appassionato e informatissimo fan, un po' saggio di critica musicale e letteraria, un po' auto-fiction, un po' biografia di un artista unico (al punto da divenire, per un certo periodo della sua carriera, The Artist), "Purple Life" ripercorre l'incredibile carriera di Prince dagli esordi al liceo di Minneapolis al successo mondiale di Purple Rain, dall'apparizione al Super Bowl nel 2007 agli aftershow privati, dalle bizzarrie dei vestiti alle bizzarrie contro internet. Affronta i temi del sesso e della razza, dell'Io e della famiglia, oltre che aiutarci a comprendere il suo bisogno di assoluto, le cause legali e gli amori, il lavoro solitario in studio e il rapporto con i musicisti. Greenman amministra la vastissima opera di Prince con la sensibilità e la sicurezza dell'autorevole osservatore della scena musicale americana e il tocco dello scrittore smaliziato, svelando connessioni nuove e inattese e immergendosi a fondo nella musica di uno dei personaggi più irripetibili della cultura pop.
25,00 23,75

Domenico Barbaja. Il padrino del belcanto

Philip Eisenbeiss

Libro: Copertina morbida

editore: EDT

anno edizione: 2015

pagine: 317

La vita straordinaria del cameriere di Caffè che seppe diventare uno degli uomini più influenti del mondo spettacolare del primo Ottocento, grazie a un eccezionale fiuto per il talento musicale e a un'ineguagliata capacità imprenditoriale. La prima biografia moderna del "Napoleone degli impresari", l'uomo che attraverso un'intelligente e spregiudicata politica di contratti ed esclusive, fra lusinghe e minacce, scoperte e litigi, per trent'anni fu in grado di dominare le scene teatrali dell'intera Europa, muovendo dal suo quartier generale di Napoli, con la sapienza di un esperto burattinaio, i fili di decine di artisti e collaboratori illustri disseminati fra i migliori palcoscenici del continente. Temperamento spesso eccessivo e tirannico, di volta in volta generosissimo o privo di scrupoli, amante della bella vita ma capace di spaventosi sacrifici per gli affari, semi-analfabeta ma pronto a cogliere negli altri ogni minima traccia di talento naturale, fiero delle sue origini popolari ma abituato a trattare da pari a pari con re e ministri, dai Borboni di Napoli a Metternich, Barbaja è l'ombra celata dietro le grandi carriere di compositori come Rossini, Bellini, Donizetti, Mercadante e Pacini, l'uomo che commissionò opere persino a Beethoven e Schubert, lo scopritore delle voci che hanno fatto la storia del melodramma italiano.
26,00 24,70

Vaslav Nijinsky. Un salto nel buio

Lucy Moore

Libro: Copertina morbida

editore: EDT

anno edizione: 2014

pagine: 352

"Tutto il suo corpo esprime ciò che vuole lo spirito: ha la bellezza degli affreschi e delle statue antiche": nel 1911 il grande scultore Auguste Rodin aveva già capito che il giovane ballerino appena applaudito nei panni di un fauno, con la "semi-incoscienza di un animale" e una carica erotica senza precedenti, era forse il più grande artista che la danza avesse mai espresso, e tale sarebbe rimasto per le generazioni a venire. Ma se il passaggio di Nijinsky ha rappresentato un'esplosione di energia e sensualità tale da dividere ed entusiasmare le folle dei grandi teatri, la sua carriera fu straordinariamente breve: fra il debutto e l'abbandono delle scene passarono poco più di dieci anni. Sul suo talento gravava l'ombra della schizofrenia, e un intenso ma distruttivo rapporto con il suo mentore e amante, il grande impresario Sergej Djagilev, non fece che accelerare le cose. Il libro di Lucy Moore racconta la storia di questa vita spezzata in due, seguendo una parabola che comincia alla Scuola imperiale di danza di San Pietroburgo nei primi anni del Novecento, passa dall'immenso successo dei Balletti Russi nella Parigi di Proust, Cocteau e Debussy, dal matrimonio con una giovane contessa ungherese, Romola de Pulszky, fino all'improvviso tracollo dell 917, a soli ventisette anni. Ne seguiranno altri trentatré, persi nelle tenebre della psicosi, fra ricoveri e momentanee riprese.
25,00 23,75

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