Einaudi: La biblioteca
Odessa. Splendore e tragedia di una città di sogno
Charles King
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 322
A partire dalla sua fondazione, nel 1794, fino a oggi, Odessa ha lottato per sopravvivere tra i due opposti poli del successo e dell'autodistruzione. Come molte altre vivaci città portuali e come molti tessuti urbani multiculturali, essa ha sempre liberato i suoi demoni più vitali, quegli spiritelli che incarnano le muse palpitanti della società metropolitana e i creatori instancabili dell'arte e della letteratura. Spesso, tuttavia, ha lasciato emergere anche i lati più oscuri, quelli che stanno in agguato nei vicoli e bisbigliano parole di odio religioso, invidia di classe e vendetta etnica. Quando tutto andava per il meglio, Odessa era in grado di formare artisti e intellettuali il cui talento seppe illuminare il mondo. Quando invece tutto crollava, il nome della città divenne sinonimo di fanatismo, antisemitismo e bieco nazionalismo. Questo libro segue l'arco della storia di Odessa sin dagli albori della sua esplosione urbanistica, passando dalle tragedie che hanno costellato il XX secolo, fino a quella che si può considerare la sua consacrazione al regno del mito e della leggenda. Intende tracciare la storia attraverso cui generazioni di odessiti, nativi o trapiantati, hanno costruito una città con un assetto unico nel suo genere, un luogo chiamato a diventare il porto più ambito della Russia e la fonte di ispirazione di scrittori come Aleksandr Puskin e Isaak Babel'. La storia della città si intreccia con quella di alcune vite individuali emblematiche...
Il riscatto dell'anima. Aldilà e ricchezza nel primo cristianesimo occidentale
Peter Brown
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: XV-245
Il modo in cui i cristiani consideravano il destino dell'anima nell'aldilà subì una radicale e rivoluzionaria mutazione tra la fine del mondo antico e l'inizio del Medioevo, cioè tra il 250 e il 650 d.C. Peter Brown descrive come questo cambiamento abbia trasformato il rapporto istituzionale della Chiesa con il denaro e posto le basi al suo dominio della società medievale d'Occidente. Secondo la dottrina cristiana delle origini i vivi e i morti erano ugualmente peccatori, bisognosi gli uni degli altri per ottenere "il riscatto dell'anima". Le intercessioni devote dei vivi potevano dunque determinare il diverso destino, tra paradiso o inferno, delle anime dei defunti. Nel III secolo, il denaro cominciò dunque a giocare un ruolo decisivo: i cristiani benestanti iniziarono a far uso di pratiche devozionali sempre piú raffinate per mettere in salvo la propria anima e quella dei loro cari: assicurandosi sepolture in luoghi privilegiati e facendo ricche donazioni alla Chiesa. A partire dal VII secolo, in Europa cominciarono a proliferare sontuosi monasteri e cappelle funerarie che attraverso lo splendore dei marmi rendevano visibile le qualità cristiane dei morti piú facoltosi, come se una parte del tesoro immaginato in cielo fosse ricaduto sulla terra. In relazione alla crescente influenza del denaro, la dottrina della Chiesa sulla vita dopo la morte da argomento speculativo si trasformò in qualcosa di molto piú concreto.
La guerra civile americana. Una nuova storia
Bruce Levine
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: X-423
Nel 1860 il Sud degli Stati Uniti era una regione ricca e florida, dove una piccola minoranza aveva accumulato immense fortune e un enorme potere politico grazie al sistema di sfruttamento della popolazione di colore. Anche i bianchi non schiavi appoggiavano gli interessi dei proprietari delle piantagioni, nonostante lo spropositato divario di ricchezza che li separava da essi. Ma alla fine del 1865 questo mondo collassò. Milioni di schiavi ottennero la libertà, molti bianchi poveri smisero di assecondare i loro vicini benestanti, e i proprietari terrieri si ritrovarono privati della loro principale fonte di ricchezza: tutto il loro idilliaco mondo e modo di vivere svanì all'improvviso. Questo cambiamento epocale, avvertito da tutta l'America, avviò il paese in direzione della democrazia e della parità dei diritti. Levine dà conto dei numerosi, drammatici aspetti di questa vicenda ricorrendo a una grande quantità di diari, lettere, articoli di giornale, documenti governativi, ecc. In questo libro la reale posta in gioco politica e sociale della Guerra civile diventa più chiara che mai: gli schiavi combattono per la loro libertà fronteggiando brutali rappresaglie; Abraham Lincoln e il suo partito trasformano quella che era iniziata come una guerra attinente all'Unione in una crociata contro la schiavitù. Quando il fumo delle battaglie si diradò, le regioni Dixie e tutta la società americana si scoprirono cambiate per sempre.
Il miraggio della libertà. Storia del Caucaso
Charles King
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 319
Questa è la prima storia generale del Caucaso moderno, a partire dall'espansione imperiale russa fino alla nascita dei nuovi Stati dopo il collasso dell'Unione Sovietica. Il volume, basato su nuove e solide ricerche, evidenzia come la lotta per la libertà sia il tema dominante degli ultimi duecento anni della regione, una lotta che ha portato alla liberazione, ma anche a nuove forme di asservimento. Territorio di grande importanza strategica, il Caucaso è stato da sempre al centro di macchinazioni sotterranee e azzardi affaristici, ambito nei secoli dai tre imperi euroasiatici (russo, ottomano e persiano) intenzionati a inglobarlo nella propria zona d'influenza; del resto, già gli scrittori russi, da Puskin a Tolstoj, nel descrivere la nobiltà d'animo e la fierezza delle tribù degli altipiani criticarono la guerra sempre più spietata condotta dai loro governi contro queste popolazioni. Grazie a penetranti analisi storiche, il volume mette anche in prospettiva le origini delle controversie moderne, tra cui la guerra in Cecenia, i conflitti in Armenia, Georgia e Azerbajdzan, e i contrasti legati al petrolio del Mar Caspio. Spaziando con la consueta abilità narrativa dai salotti letterari russi ai circhi americani che sul finire dell'Ottocento esibivano le "bellezze circasse", dagli uffici dei diplomatici europei ai villaggi dei montanari musulmani, Charles King ha scritto il ritratto di una delle regioni più turbolente e meno comprese del mondo.
Per la cruna di un ago. La ricchezza, la caduta di Roma e lo sviluppo del cristianesimo, 350-550 d. C.
Peter Brown
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 863
Con questo libro Peter Brown affronta senza ambiguità uno dei grandi paradossi della storia dell'Occidente. Utilizzando fonti alte e archivi "bassi" elaborazioni dottrinali di matrice teologica, disposizioni del diritto canonico e materiali spuri tratti dalla vita quotidiana di comunità e personaggi minori - lo storico scrive una vera e propria storia economica del cristianesimo e della Chiesa delle origini. Al centro del libro la condizione paradossale per cui se anche la rinuncia, il dono e la povertà si trovano al cuore dei Vangeli, la chiesa, che su quei testi si è edificata, è diventata, nel corso dei secoli, una delle più formidabili potenze economico-finanziarie della storia. Lungi dal gridare allo scandalo, Brown cerca di spiegare come mai un'istituzione nata sul presupposto secondo cui la vera vita si colloca nel mondo altro della promessa, e che questo mondo, con i suoi beni, lusinghe e tentazioni, è da rigettare, proprio a questo mondo si è adattata con tutte le sue forze, insediandovisi e organizzandosi anche e soprattutto come potenza economica e politica. Due i fenomeni studiati dall'autore. Da un lato il flusso di ricchezza, poteri, ruoli e funzioni di comando e controllo dalla grande aristocrazia terriera alle alte gerarchie ecclesiastiche. Dall'altro, e specialmente, le condotte e scelte di vita di una "moltitudine sinora inosservata". La ricchezza della Chiesa si spiega soprattutto guardando verso il basso, verso un mondo di cui si sapeva poco solo fino a pochi anni fa...
I primi mille anni. Storia globale del cristianesimo
Robert Louis Wilken
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 436
L'avvento del cristianesimo diede vita a una delle rivoluzioni più profonde che il mondo abbia mai conosciuto, caratterizzata in ogni sua fase da continue espansioni, conflitti e resistenze. Ma in che modo una comunità che nei primi due secoli della sua esistenza rimase in gran parte invisibile, riusci a trasformare dalle radici la cultura e la politica delle civiltà che la ospitarono ? Questo libro si sofferma in particolare sui primi secoli dell'era cristiana, che rivestirono un'importanza senza pari. Spaziando tra Occidente latino e Oriente bizantino e slavo, Wilken ne illustra i diversi momenti tratteggiandone le figure principali: la formulazione delle principali credenze, l'evolversi delle pratiche, la formazione delle prime istituzioni e i rivolgimenti del mondo romano dopo la conversione di Costantino. L'autore, in un libro che costituisce la summa di una vita dedicata allo studio dell'argomento e la cui stesura lo ha impegnato per un decennio, non si limita però a raccontare questa storia da una prospettiva occidentale: anche le comunità cristiane di Etiopia, Nubia, Armenia, Georgia, Persia, Asia centrale, India e Cina contribuirono a plasmare il corso della storia cristiana. Né si può dimenticare il violento impatto prodotto dalla diffusione dell'Islam sul futuro del cristianesimo.
Un libro forgiato all'inferno. Lo scandaloso «Trattato» di Spinoza e la nascita della secolarizzazione
Steven Nadler
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 266
Furono i roghi, ad accendere i Lumi. Nello splendore come nella ferocia, il Gran secolo, che tanto amò il paradosso, fu inarrivabilmente paradossale: la meraviglia barocca convisse con il rigorismo formale, l'impulso ascetico con la dissimulazione più o meno onesta, il libero pensiero con un dogmatismo occhiuto e vendicativo. Solo il Seicento avrebbe potuto generare tutte le grandi idee che alimentarono la modernità, e solo il Seicento avrebbe potuto cercare con tanta pertinacia di distruggerle appena nate. Senza riuscirci, certo, e anzi stimolandole, quasi in virtù di quella "reazione uguale e contraria" teorizzata - non a caso proprio in quegli anni - da Newton. Ci fu chi pagò con la vita, con il carcere, con l'infamia e il bando le proprie tesi; ma le difese. E le affidò ai libri, che a loro volta patirono la confisca, la clandestinità, il rogo; ma sopravvissero. Perché le idee non bruciano, anche se possono accendere le menti e provocare rivoluzioni. Ed è proprio di quelle idee e di quei libri cosi travagliatamente giunti fino a noi - che forse non li leggiamo nemmeno più - che siamo gli eredi. Questo nuovo, volume di Steven Nadler è appunto la storia di un libro sulfureo e dannato, il "Trattato teologico-politico"; del suo autore, pessimo ebreo, mediocre mercante, buon tagliatore di lenti, immenso filosofo; del suo funambolico stampatore, cui certo non difettava l'ingegno.
La prima guerra mondiale. Dodici punti di svolta
Ian F. Beckett
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 273
A un secolo dall'assassinio dell'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando, le ripercussioni del devastante conflitto mondiale che ne segui durano ancora oggi. In questo saggio, lo storico Ian Beckett isola dodici eventi cruciali della prima guerra mondiale. Soffermandosi su episodi sia celebri sia pressoché dimenticati, l'autore racconta la storia della Grande Guerra da una prospettiva inedita, sottolineando di volta in volta il ruolo del caso come quello della strategia, episodi giganteschi come solo apparentemente poco rilevanti, la dimensione sociale come quella militare e l'evento di lungo periodo come quello che esaurisce rapidamente la sua portata storica. "La prima guerra mondiale" adotta una prospettiva globale, accompagnando il lettore dai campi belgi intenzionalmente inondati per arrestare l'avanzata tedesca alle immagini della tragica battaglia della Somme proiettate nei cinematografi inglesi, dall'idealismo della Washington di Thomas Woodrow Wilson alla catastrofica offensiva tedesca del Lys, nel 1918. La guerra è di per sé un enorme agente di trasformazione, ma Beckett ci mostra che gli sviluppi storici più significativi non si verificarono solo sui campi di battaglia o nei palazzi del potere, bensì anche nei cuori e nelle mentalità dei popoli.
Sangue nelle macchine. Le origini della ribellione contro la tecnologia
Brian Merchant
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 560
Immaginiamo milioni di persone afflitte dalla paura che la tecnologia stia subendo un’accelerazione incontrollata. Immaginiamo la disuguaglianza che dilaga e il mondo nelle mani di chi detiene ricchezza e dominio tecnologico. Sembra il mondo di oggi, ma è stato anche quello di ieri, quando all’alba della Rivoluzione industriale qualcuno ha pensato di ribellarsi contro le macchine e i loro padroni. Brian Merchant intreccia la storia della rivolta luddista con una lucida analisi del presente, mostrando come l’automazione abbia cambiato il mondo e stia plasmando il nostro futuro.