Einaudi: Vele
Il posto degli ebrei
Amos Luzzatto
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 84
"Chi è l'ebreo?" Secondo Amos Luzzatto, medico chirurgo, dal 1997 Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, i caratteri identitari di maggior peso sono il possesso di una lingua condivisa, di un rituale e di una storia comuni. Questo vale, in Europa, almeno fino all'Emancipazione. Da Napoleone in poi, agli ebrei, viene chiesto da parte dei "gentili" di adeguarsi alla nuova formazione dell'Europa delle nazioni, divenendo cittadini "di religione mosaica" dei neoformati stati nazionali: cioè di assimilarsi. Ma in verità "assimilarsi" per gli ebrei non vuol dire "dissolversi", bensì arricchirsi delle esperienze delle popolazioni contigue.
La domanda di giustizia
Carlo Maria Martini, Gustavo Zagrebelsky
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 73
È possibile essere giusti? Come si può reagire all'esperienza dell'ingiustizia? Una meditazione in dialogo che incrocia la visione laica con quella religiosa. Il libro raccoglie i testi di Carlo Maria Martini e di Gustavo Zagrebelsky per l'ultima lezione della Cattedra dei non credenti. La giustizia è un tema che trova particolarmente sensibile il cardinale Martini ed è al centro della riflessione laica di Zagrebelsky. Ma il libro è un vero dialogo in cui gli interlocutori si parlano e sanno anche ascoltare, rispettando i punti di vista l'uno dell'altro.
Un mondo a rischio
Ulrich Beck
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 50
Che cosa hanno in comune avvenimenti tanto diversi quali il disastro di Cernobyl, gli sconvolgimenti climatici, lo scontro in materia di manipolazione genetica, la crisi finanziaria dei paesi asiatici e la minaccia attuale degli attentati terroristici? Una forte riflessione sul mondo dopo l'11 settembre, che ruota intorno al concetto di "società mondiale del rischio", dove a essere globali non sono solo i consumi e le economie, ma anche i pericoli.
Decidono le femmine. Evoluzione e bellezza maschile
Daniele Derossi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 120
Spesso in natura i maschi sono più appariscenti delle femmine: hanno colori più sgargianti, o presentano strutture vistose come corna e criniere. Per spiegare questo fenomeno Darwin introdusse la teoria della selezione sessuale: le femmine guidano l’evoluzione della bellezza maschile scegliendo i tratti ornamentali che preferiscono. Alla sua pubblicazione, la teoria fu quasi unanimemente rifiutata da opinione pubblica e mondo scientifico; occorsero quasi cento anni prima che si tornasse a discuterne. L’insuccesso iniziale è soprattutto legato agli stereotipi di genere dell’epoca vittoriana e al timore degli scienziati di essere associati ai movimenti femministi. Gli stessi stereotipi di genere orientarono anche i cambiamenti della moda occidentale già a partire dalla fine del Seicento. Mentre le donne continuano a vestirsi in modo appariscente, la moda maschile sobria e scura, perdura ancora oggi. Ma storicamente non è sempre stato così. Basta guardare i ritratti del Rinascimento o le scene di vita nei quadri del Medioevo per rendersi conto che anche i maschi di “Homo sapiens” occidentale un tempo erano vistosi e colorati.