Electa: In primo piano
Gli affreschi di Correggio
M. Cristina Chiusa
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2009
pagine: 303
L'opera di Antonio Allegri detto il Correggio, (1489-1534) viene riletta in questo volume della collana I maestri, proponendone trenta opere riprodotte a colori in grandi immagini, con ampi squarci e inquadrature ravvicinate ai dettagli di grande impatto figurativo, oggetto di una campagna fotografica ad hoc. Della sua vita artistica, tranne il prolungato soggiorno a Parma, sono giunte poche notizie; le sue opere rivelano la capacità di risolvere il talento in una pittura di una freschezza e tenerezza che continuamente si rinnovano. Correggio, "il meriggio nell'arte", superando la severità del Mantegna, è capace di conquistare lo spettatore: dalla lirica interpretazione del tema della Madonna col Bambino, alle ariose e splendide decorazioni, fino agli affreschi capaci si sostenere la dimensione monumentale, come nella cupola di San Giovanni Evangelista a Parma. Oltre alle tavole a colori sulle opere, il volume comprende un saggio di inquadramento storico artistico; a fondo libro, il regesto completo con tutta l'opera pittorica del Correggio, illustrata in bianco e nero, biografia e bibliografia.
La Galleria Farnese
Silvia Ginzburg
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2008
pagine: 302
Il libro mostra un ciclo di affreschi rinascimentali difficilmente visibili nella realtà, poiché si trova nel palazzo Farnese di Roma, oggi sede dell'Ambasciata di Francia, chiuso al pubblico. Silvia Ginzburg, indiscussa studiosa della galleria affrescata da Annibale Carracci, ha costruito una sorta di visita virtuale, in cui ogni porzione della volta è riprodotta attraverso avvicinamenti progressivi fino ai dettagli in primo piano. Tutte le tavole sono puntualmente commentate e analizzate nelle loro caratteristiche iconografiche, artistiche, tecniche. Un'infografica semplice e immediata consente al lettore di sapere sempre dove si trova il dettaglio che sta osservando all'interno del ciclo. La visione ravvicinata mette a fuoco particolari unici, talvolta addirittura inediti. Mai, infatti, nella realtà l'osservatore avrebbe la possibilità di confrontarsi con l'opera così da vicino.