Eris: BookBlock
Bosnia: l'ultima frontiera. Racconti dalla rotta balcanica
Libro: Libro in brossura
editore: Eris
anno edizione: 2020
pagine: 64
Oggi la Bosnia rappresenta il passo più difficile e importante che le persone migranti compiono nel tragitto della rotta balcanica. Trovarsi al confine nord della Bosnia significa trovarsi di fronte all'ultimo grande ostacolo: il game, ovvero il tentativo di attraversare quella frontiera, oltrepassare i boschi di Croazia e Slovenia, arrivare in Italia e, quindi, in Europa. Un viaggio che una persona può arrivare a tentare moltissime volte senza successo. Una rotta dimenticata dai media e dalle strumentalizzazioni politiche, una rotta che per migliaia di persone significa il sogno di una vita migliore. Questo libro racconta le storie delle persone che sono direttamente coinvolte in questo paradosso, fa parlare le loro esperienze, perché si conosca quello che sta accadendo poco più in là del nostro confine, perché la storia sia fatta dalle voci delle persone e non solo dai documenti della burocrazia.
Sex work is work
Giulia Zollino
Libro: Libro in brossura
editore: Eris
anno edizione: 2021
pagine: 64
Il lavoro sessuale è un lavoro, e in quanto tale deve prevedere tutele e diritti per le persone che lo esercitano. Il dibattito attorno a questo vero e proprio tabù culturale è da sempre incentrato su polemiche paternaliste e moraleggianti, che non fanno altro che ostacolare la quotidianità di chi fa questo lavoro. Questo libro vuole essere un piccolo contributo in direzione della normalizzazione del lavoro sessuale e della lotta contro lo stigma che colpisce tutte le persone coinvolte nel sex work. È necessario ribaltare le narrazioni normalmente utilizzate dai media e superare i luoghi comuni per cambiare l’immaginario su questo mondo.
Oltre il turismo. Esiste un turismo sostenibile?
Sarah Gainsforth
Libro: Libro in brossura
editore: Eris
anno edizione: 2020
pagine: 64
Nel corso dell’ultimo decennio numerosi luoghi, in ogni angolo del pianeta, hanno vissuto profonde trasformazioni legate al turismo: inquinamento e consumo di suolo con opere inutili e infrastrutture per turisti, espulsione di abitanti non abbienti e attività commerciali storiche, spopolamento e desertificazione dei centri storici. Che si tratti di città d’arte, paradisi naturali, borghi di collina o piccoli siti archeologici, il turismo di massa innesca un processo che modifica l’ecosistema urbano e naturale, consumando e spesso cancellando le caratteristiche alla base dell’attrattività delle destinazioni turistiche. Il turismo è veramente una risorsa, il “petrolio dell’Italia”? È possibile pensare a un turismo sostenibile per i territori e la popolazione locale, senza snaturare i luoghi in cui trascorriamo le vacanze? L’autrice descrive lo sviluppo del turismo da viaggio per pochi a turismo di massa, mostrando le contraddizioni di un settore che ha un enorme indotto, ma che ha allo stesso tempo conseguenze spesso devastanti per i territori. Perché questo non avvenga più, è necessario ripensare il turismo a partire da una nuova prospettiva, da un’ecologia popolare.
Sgomberi dolci. La violenza contro chi vive in campi Rom, baraccopoli e occupazioni abitative
Manu Cencetti
Libro: Libro in brossura
editore: Eris
anno edizione: 2025
pagine: 112
Lo sgombero dolce, come se potesse esistere, è un'invenzione torinese presa come modello da altre amministrazioni in giro per l'Italia, un tassello emblematico di quella "guerra ai poveri" portata avanti in molte città a braccetto con le politiche nazionali, non solo dell'ultimo governo. Questa è la storia di una guerra lunga 15 anni contro la popolazione interna, scritta dall'autrice a partire dalle lotte dal basso portate avanti con alcuni abitanti dei "campi" di Torino che sono stati sistematicamente sgomberati. La violenza che colpisce le persone che vivono in campi, baraccopoli e occupazioni abitative è strutturale, agisce su tutti i livelli dell'esistenza ed è agita dalla società nel suo complesso: istituzioni, Forze dell'Ordine ma anche associazioni e cooperative del cosiddetto Terzo settore, fondazioni bancarie e ovviamente cittadinanza. Chi vive in questi luoghi è una sorta di "umanità in eccesso", più o meno etnicizzata, senza un reddito sufficiente o i giusti documenti per avere accesso a un'abitazione nel mercato degli affitti. Persone e famiglie che vivono al margine ma che lì costruiscono relazioni, una rete sociale, un posto da chiamare casa. È qui che interviene lo sgombero, che è sempre un atto violento e militare, ma in questa storia è giustificato da chi lo agisce in quanto gesto umanitario e così motivato attraverso i media, effettuato per il presunto bene di chi lo subisce e che si ritrova nuovamente senza casa, dopo aver perso tutto, sradicato dai propri affetti, dal proprio territorio. Persone e famiglie che si ritrovano di nuovo sole, senza niente, devastate. Questa però è anche una storia di resistenza, di chi non si arrende a subire passivamente. Una storia in cui nella lotta si riscoprono gioia, complicità e solidarietà.