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Eum - Centro Edizioni Università di Macerata: Spinozana

Ladinar dacostiano. Uriel da Costa, Samuel Usque e la «Biblia de Ferrara»

Omero Proietti

Libro: Libro rilegato

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2021

pagine: 732

La ricostituzione del corpus autentico delle sue opere, gli studi approfonditi sulla sua biblioteca, rendono oggi possibile la ricerca sul complesso rapporto intellettuale che Uriel da Costa (1583-1640) ha intrattenuto con due classici della diaspora sefardita, alla quale egli apparteneva per biografia, per lingua e per cultura: la "Biblia de Ferrara" (1553) e la "Consolaçam" di Samuel Usque (1553, 1599). La prima parte del libro ricostruisce la profonda lettura dacostiana della "Consolaçam" di Usque, che Da Costa conosceva nella riedizione del 1599. La seconda analizza le varianti ladine del portoghese dacostiano, che presuppongono la "Biblia de Ferrara" come imprescindibile punto di partenza. Poiché il mito della “rarità” circonda ancor oggi due testi del desterro de Portugal come la "Biblia de Ferrara" e la "Consolaçam" di Usque, interrogando un migliaio di cataloghi di aste librarie e innumerevoli testimoni oculari, rintracciando e registrando gli esemplari oggi esistenti nel mondo, la terza parte del libro dimostra che quella rarità non è mai esistita e che i due testi potevano far parte della biblioteca di Da Costa, anche prima del suo esodo dal Portogallo.
28,00 26,60

Schopenhauer lettore di Spinoza. Le choise all'Etica

Stefano Busellato

Libro: Libro rilegato

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2016

pagine: 331

Quello che Schopenhauer ebbe con il pensiero spinoziano fu un rapporto profondo la cui importanza emerge con chiarezza dall'opera del tedesco. Ma anche un rapporto stranamente trascurato dalla letteratura. Viene qui analizzato alla luce delle chiose di studio lasciate da Schopenhauer sulla propria copia dell'Ethica le quali rivelano, oltre al serrato confronto decisivo per la formazione del pensiero schopenhaueriano, anche qualcosa che va oltre l'erudizione: attraverso le sottolineature, i numerosi commenti o i veementi segni di interiezione che vengono disseminati per proposizioni e scolii vibra una carica schiettamente umana, come in un dialogo a distanza che mostra uno dei più luminosi esempi di ciò che è la passione per la conoscenza.
22,00 20,90

Exame das tradiçoes phariseas-Esame delle tradizioni farisee (1624)

Uriel da Costa

Libro: Libro rilegato

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2015

pagine: 723

Scoperto soltanto nel 1991, nell'unica copia sopravvissuta, l'"Exame das tradiços phariseas" (1624) è un punto di raccordo essenziale tra la tradizione averroistica dei marrani iberici e il pensiero di Spinoza. Questo libro fornisce un nuovo profilo biografico-intellettuale di Uriel da Costa. Ne ricostruisce attentamente il corpus delle opere, da secoli deturpato da falsificazioni e false attribuzioni. Dopo averlo vagliato criticamente, offre il testo portoghese dell'"Exame", accompagnandolo con un vasto regesto delle fonti, un ampio commento e una traduzione italiana.
30,00 28,50

Il carteggio Van Gent-Tschirnhaus (1679-1690). Storia, cronistoria, contesto dell'«editio posthuma» spinoziana

Omero Proietti, Giovanni Licata

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2014

pagine: 632

Le Lettere di Pieter van Gent a Ehrenfried Walther von Tschirnhaus, qui riedite e tradotte, costituiscono un documento utile per ricostruire l'ambiente culturale olandese degli anni 1675-1690. In questo libro divengono il punto di partenza per riesaminare la genesi dell'editio posthuma spinoziana e la sua complicata storia redazionale. Di questa storia sono parte essenziale i profili intellettuali di Lodewijk Meijer, Jarig Jelles, Pieter van Gent, Georg Hermann Schuller, come anche l'attività editoriale di Jan Rieuwertsz e il complesso rapporto intellettuale di Tschirnhaus con Leibniz e Christiaan Huygens.
34,00 32,30

La via della ragione. Elia del Medigo e l'averroismo di Spinoza

Giovanni Licata

Libro: Libro rilegato

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2013

pagine: 422

Concentrandosi su un'opera presente nella biblioteca di Spinoza, la Behinat ha-dat ("Esame della religione") dell'averroista cretese Elia del Medigo (c.1455-1492/3), questo volume ne indaga la tradizione testuale, il contenuto e la stretta dipendenza dal Trattato decisivo di Averroè. Ricostruisce dettagliatamente la biografia del filosofo cretese e mostra l'operare di alcune tesi averroistiche, mutuate dall'Esame della religione, nel Trattato teologico-politico. Contiene inoltre la traduzione, con testo ebraico a fronte, dell'editio princeps della Behinat ha-dat (1629), con il censimento delle varianti e dei passi censurati presenti nella recente edizione critica di J.J. Ross (1984). Si è potuto così portare all'attenzione degli studiosi un testo centrale per ogni futura discussione sull'averroismo di Spinoza.
28,00 26,60

Philedonius, 1657. Spinoza, Van den Enden e i classici latini

Philedonius, 1657. Spinoza, Van den Enden e i classici latini

Omero Proietti

Libro

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2010

pagine: 344

Di Franciscus van den Enden (Anversa 1602-Parigi 1674), discusso e controverso maestro di latino di Spinoza, erano conosciuti un lavoro teatrale (Philedonius, 1657) e due scritti politici. Erano celebri le sue regie (su testi di Seneca e Terenzio), portate in scena negli anni 1657-1658. Recite, alle quali era forse presente lo stesso Spinoza. Negli ultimi anni, tuttavia, sono emersi nuovi scritti e vari documenti. In questa monografia si è delineata una succinta biografia, tesa a cogliere la profonda unità di un percorso biografico per nulla lineare, eppure segnato da una genuina fedeltà alla causa della Controriforma e dei Paesi Bassi spagnoli. Questa "fedeltà" è iniziata con la formazione gesuita del nostro autore. È continuata nella feroce lotta contro il nemico calvinista, dopo l'adesione alla Hierarchia mariana di De los Ríos y Alarcón. È divenuta spettacolo pubblico nell'engagement gesuita praticato nel teatro di Amsterdam. Si è rivelata infine come il centro segreto dello stesso, tragico esito della vicenda di Van den Enden, consigliere di Luigi XIV, ma nel contempo emissario di Bruxelles, agente segreto del Governatore dei Paesi Bassi spagnoli, nel complotto antifrancese che segnerà la sua fine. Inoltre si è evidenziato un dato desumibile dagli scritti spinoziani: è certa non solo la partecipazione di Spinoza alle recite terenziane degli anni 1657-1658, ma risulta anche documentabile la sua recita di Seneca. Infine il testo latino del Philedonius.
16,00

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