Ferrari Editore: La camera cerulea

Dal cinismo dei commercianti di ricordi alla dimensione di uno sbadato Jahvè che gioca a costruire mondi perfetti; dai manichini alla ricerca di una propria identità al diario di un uomo che insegue la sua irrealizzazione. E ancora: cosa ci fanno i diavoli con le penne stilografiche? Come ha fatto Johannes Gutenberg a inventare, suo malgrado, la stampa a caratteri mobili? E cosa può passare per la mente del sindaco del Mondo, di un collezionista di parole o del più grande artista del secolo? Realtà e immaginazione si ripercuotono in una raccolta di racconti brillanti, ironici e surreali che sabotano certezze, trasformano il tempo in un momento di attesa e intrecciano eventi diversi, riportandoli sempre però allo stesso punto. Su tutto e tutti aleggia la figura del professor dottor Eusebio T., medico chirurgo, psichiatra, psicoterapeuta e cartomante. Un personaggio misterioso che individua in strane e rare sindromi le risposte ai più svariati dilemmi e paradossi esistenziali.

Esistere non è solo un mistero ma anche una rischiosa scommessa. Una strozzatura che a Mario Sapia serve come riferimento per mettere in scena il rapporto tra la mente e il mondo. La narrativa si fonde così alla riflessione filosofica in piccoli e vari racconti, ricchi di timbri e sottofondi. Storie individuali nel fluire di concetti universali, memorie di memorie, sogni di sogni, metafore, dialoghi del pensiero compaiono in un libro che utilizza il discorso interiore per indagare il senso fondante della vita, vero protagonista della narrazione. La parola diventa così un esercizio finalizzato a costruire ponti sull'eternità, sospeso, però, tra la ricerca del divenire, con le sue verità multiformi, e i labirinti del nulla e del dubbio che prevalgono su ogni certezza.