Fridericiana Editrice Univ.: Architectura. Storia e restauro
Giovan Battista Cavagna. Un architetto pittore fra classicismo e sintetismo tridentino
Salvatore Di Liello
Libro: Libro in brossura
editore: Fridericiana Editrice Univ.
anno edizione: 2017
pagine: 302
Gli studi sull’architettura napoletana del Cinquecento hanno rivolto scarsa attenzione all’opera di Giovan Battista Cavagna, per molti una figura decorosa ma priva di «impeti creativi». L’opinione rientra in una linea storiografica incline a trascurare autori consapevolmente lontani dalla sperimentazione come il Cavagna, che non alimentò la “svolta” dell’architettura napoletana dopo il lungo attardarsi del Rinascimento. Il riesame delle sue opere, quelle note e altre sinora sconosciute o trascurate, avvalora una revisione del giudizio orientata a riconoscere nell’assenza di «impeti creativi» i tratti di un linguaggio conciso, non una ridotta capacità inventiva. Nella Roma di Antonio da Sangallo il Giovane, e nel clima austero della riforma cattolica al suo esordio, matura il misurato classicismo del Cavagna, sempre attento all’osservanza delle regole albertiane, costante ispirazione delle sue opere fino alle ultime realizzazioni marchigiane. Solennità e magnificenza saranno sempre determinate dal controllo matematico dello spazio, mai dall’esuberanza formale: come a Napoli, a Macerata, ad Ascoli Piceno e a Fano, i suoi non sono «impeti», ma sempre rigorose riflessioni.
Il restauro a Napoli negli anni dell'alto commissariato (1925-1936). Architettura, urbanistica, archeologia
Luigi Veronese
Libro: Copertina morbida
editore: Fridericiana Editrice Univ.
anno edizione: 2012
pagine: 344
Il volume focalizza l'attenzione sull'attività svolta nel campo del restauro dall'Alto Commissariato per la città e la provincia di Napoli, prefettura con poteri speciali che opera a Napoli tra il 1925 e il 1936. Sulla base di un'ampia documentazione inedita, vagliata con rigore filologico e opportunamente inquadrata nel contesto storico, l'autore ha avviato uno studio sistematico sul complesso dell'attività restaurativa condotta nel capoluogo campano sotto l'egida dell'Alto Commissariato. L'ampia disamina che sostanzia il volume restituisce un quadro complessivo delle trasformazioni subite dalla città in età fascista, alla scala urbana, architettonica e archeologica, analizzandolo dal particolare angolo visuale di un organo di governo che si trova a coordinare quelle trasformazioni, interagendo con i massimi interlocutori istituzionali, quali gli enti locali, l'università e le soprintendenze, che proprio in quegli anni avviavano la loro attività di 'avamposti della tutela' del patrimonio culturale distribuiti sul territorio.