Giappichelli: Comparazione e cultura giuridica. Nuova serie
Processo e cultura giuridica-Procedure and legal culture. Scritti per gli 80 anni di Vincenzo Varano
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 354
Vincenzo Varano (Napoli, 1940) è da decenni una figura di riferimento per chi in Italia utilizza gli strumenti della comparazione per lo studio del diritto processuale civile, del ruolo delle corti nell'evoluzione della cultura giuridica e in generale delle fonti del diritto. È stato uno dei principali animatori della scuola comparatistica fiorentina avviata da Mauro Cappelletti, nella quale si sono formati tanti studiosi ora attivi in Italia e all'estero, ma la sua esperienza didattica e di ricerca si è anche incrociata con quella di moltissime altre figure di primo piano delle discipline processualistiche e comparatistiche in Europa e negli USA. Per celebrare il suo ottantesimo compleanno "Processo e cultura giuridica — Procedure and Legal Culture" raccoglie scritti dei suoi allievi e di colleghi e amici da Australia, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Svezia.
Bilanciare i diritti. Esperienze di «common law» a confronto
Federico Falorni
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 304
L’esigenza di assicurare protezione ai diritti fondamentali e di garantire le condizioni per una loro pacifica coesistenza si è progressivamente affermata con la fine del secondo conflitto mondiale ed è quanto mai pressante nell’attuale e peculiare momento storico. In questo contesto, le corti, specie quelle poste in posizioni apicali, e la giustizia costituzionale svolgono ancora un ruolo di prim’ordine. Il volume trae spunto da queste premesse per approfondire, all’interno della famiglia giuridica di common law, due distinte tecniche di garanzia dei diritti fondamentali e di limitazione del loro esercizio: la proporzionalità, intesa principalmente come standard argomentativo; e la categorizzazione, con il postulato dei livelli di scrutinio, che differiscono per il rigore mediante il quale viene condotto il sindacato di costituzionalità. In particolare, il lavoro pone a raffronto le esperienze costituzionali di Canada e Stati Uniti e le diverse metodologie di tutela dei diritti fondamentali impiegate dalle rispettive Corti supreme: quella canadese, dopo un faticoso processo costituente conclusosi solamente in epoca recente con l’adozione di un catalogo costituzionale di diritti, ha fatto proprio il test di proporzionalità, pur con alcuni distinguo rispetto al tradizionale schema quadripartito di matrice tedesca; quella statunitense, a conferma della perdurante attualità dell’intuizione circa i connotati eccezionali di quell’ordinamento, costituisce uno dei rarissimi esempi, nell’ambito della tradizione giuridica occidentale, di impiego costante della strategia della categorizzazione. L’idea di fondo da cui muove il volume e che si è inteso dimostrare identifica nella proporzionalità una buona tecnica o, comunque, l’ipotesi migliore non in termini assoluti, ma almeno nel raffronto con l’altro modello esaminato. Presentazione di Vincenzo Varano.
La protezione degli adulti vulnerabili. Modelli giuridici a confronto
Katia Fiorenza
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 192
Nel paesaggio in trasformazione del diritto contemporaneo, la figura della persona vulnerabile si colloca non già, come in passato, alla periferia del sistema, ma al centro della riflessione etica e giuridica. Il paradigma della vulnerabilità, non più imbrigliato in formalizzazioni statiche, spesso riduttive e legate all’identità o alle cosiddette “categorie vulnerabili”, consente di ampliare gli orizzonti di tutela e orientare l’attenzione verso la responsabilità delle istituzioni pubbliche. La complessità del tema suggerisce di condividere l’impostazione di quanti hanno proposto il superamento degli approcci tradizionali, non idonei a dare adeguata contezza della fragilità umana. Sulla via già tracciata a livello sovranazionale, la protezione dei soggetti vulnerabili è divenuta esigenza condivisa dalla gran parte degli ordinamenti europei, i quali, accanto agli strumenti tradizionali di taglio pubblicistico, hanno regolato altrettanti dispositivi rimessi ai privati. In questa cornice, lo studio comparato, dedicato ad alcuni ordinamenti giuridici (Francia, Inghilterra, Italia), ha messo in luce come i tempi siano ormai maturi per riflettere sull’opportunità di un significativo rinnovamento del nostro diritto, in prospettiva de iure condito o, se del caso, de iure condendo, offrendo, al contempo, occasione per testimoniare, ancora una volta, l’importanza della comparazione giuridica, intesa non solo come strumento di esplorazione dell’esistente, ma anche – e soprattutto – come metodo; un metodo critico, che permetta di problematizzare i presupposti teorici e assiologici delle scelte compiute da ciascun ordinamento e analizzare possibili soluzioni alternative, come quelle illustrate nel volume. Presentazione di Michele Graziadei.
Il diritto oltre lo Stato. Atti del VI Convegno nazionale SIRD (Firenze, 25-27 ottobre 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 224
L'argomentazione costituzionale di common law. Un percorso di diritto comparato
Graziella Romeo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 288
L’intuizione alla base di questo lavoro è che la tradizione giuridica determini un certo modo di essere dell’argomentazione costituzionale. Si tratta di un percorso di ricerca che mira a collocare lo studio dell’argomentazione costituzionale nel diritto comparato, superando l’idea che alcuni modelli generali, di spiegazione del reale o di pretesa normativa del reale, siano in grado di operare a prescindere dalla tradizione giuridica con la quale essi interagiscono. La common law è un interessante caso di studio, in questo quadro, poiché tra il complesso vastissimo del diritto consuetudinario fondato sul precedente e sulle elaborazioni dei commentari giuridici e diritto costituzionale esiste una tensione sul piano della logica interna a questi due sistemi di norme che convivono nel medesimo ordinamento giuridico. La common law è, infatti, oggetto di continua creazione e rielaborazione secondo la regola del precedente e il metodo dello sviluppo progressivo, lento e incrementale. Tale sviluppo è guidato dalla logica della salvaguardia delle soluzioni storicamente sedimentate e sperimentate con successo e, dunque, della preferenza per la conservazione piuttosto che per il cambiamento radicale. Al contrario, il ragionamento del diritto costituzionale, soprattutto nella misura in cui si presenta come argomentazione per principi finalizzata alla tutela dei diritti, è guidato dalla gerarchizzazione della finalità di tutela dei diritti fondamentali su ogni altro obiettivo di politica del diritto. In questo preciso senso, il diritto costituzionale segue logiche potenzialmente irriducibili a quelle che presidiano alla creazione e allo sviluppo della common law. Il lavoro monografico esplora, dunque, questa tensione, al fine di tracciare un legame tra la tradizione giuridica e il discorso costituzionale che impieghi sia la storia degli ordinamenti giuridici, che la lettura sistematica delle decisioni delle corti supreme.