Giappichelli: Recta Ratio. Testi e studi fil. dir. VI
Comunità e partecipazione. L'idea di democrazia in Pier Luigi Zampetti
Paolo Gomarasca
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2011
pagine: XX-222
Lucido interprete del suo tempo, Zampetti coglie fin dagli anni Sessanta ciò che costituisce, a suo avviso, la ragione principale della cosiddetta "crisi" dello Stato: sfera politica e sfera sociale costituiscono, a conti fatti, due mondi senza finestre. Non stupisce allora che, a queste condizioni, la democrazia non sia in grado di mantenere - come diceva anche Bobbio - una delle sue fondamentali promesse: la partecipazione. Ma Zampetti non si limita alla diagnosi di un'epoca. Il suo tentativo è quello di escogitare un'architettura istituzionale che interrompa l'isolamento "monadico" che tiene separate sfera politica e sfera sociale. Cominciando a prendere in seria considerazione la rilevanza pubblica dei soggetti che operano all'interno della società civile. La sua idea, in estrema sintesi, è che non ci può essere comunicazione tra sfera sociale e sfera politica senza escogitare il modo appropriato di "immettere" le forze vive della prima all'interno dei meccanismi istituzionali della seconda. E così che nasce l'idea di "Stato dei partiti", nella misura in cui la suddetta "immissione" sembra dipendere, per Zampetti, dalla duplice funzione assolta dal partito: innanzitutto la funzione di "filtro" e, in secondo luogo, la funzione di interfaccia. Certo, la proposta giuridico-politica di Zampetti è un'ipotesi istituzionale senz'altro discutibile e tutt'altro che risolutiva; ma il quesito da cui muove è di quelli inaggirabili, almeno per chi crede che la democrazia abbia un futuro.
Ordine pubblico e autodeterminazione
Fabio Macioce
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2010
pagine: 196
L'ordine di una società non si dà mai come mero coordinamento fra piani di vita che restano, gli uni per gli altri, reciprocamente irrilevanti; l'ordine è tale solo se postula, come sua base, una autentica integrazione fra i singoli, intorno al senso delle pratiche socialmente rilevanti. Ed un ordine di tal fatta, mi sembra, non può che darsi nella storia e nello strutturarsi di una tradizione, alla cui determinazione provvede la riflessione che la comunità compie continuamente su sé stessa, argomentando pubblicamente intorno al senso che le pratiche sociali veicolano. Proprio in rapporto a tale funzione integrativa dell'ordine pubblico, ovvero alla sua capacità di dare ordine e forma alla molteplicità dei piani di vita individuali, si comprende come tale concetto possa essere proficuamente utilizzato per delimitare i confini dell'autodeterminazione soggettiva; confini che oggi - e la cronaca giudiziaria ce ne dà continua notizia - sembrano sempre più sfuggenti e labili.
Deontologia. Filosofia del lavoro professionale
Claudio Sartea
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2010
pagine: XVIII-288
La deontologia professionale ci ricorda anzitutto che il lavoro umano ha un senso antropologico. Il lavoro è uno degli ambiti della vita umana in cui entrano in complessa e feconda dialettica la necessità e la libertà: per tale ragione esso è innervato da significati morali, come testimonia tutta la storia del suo concetto. Di più: il lavoro deriva da relazioni e tesse relazioni tra gli uomini; condiziona la concreta esistenza della famiglia come primo aggregato naturale, e via via ogni forma di associazione umana fino al mondo intero: passando attraverso la categoria professionale, che costituisce una decisiva istituzionalizzazione dei rapporti di colleganza professionale, e non certo per accidente è la fonte della loro disciplina deontologica, sia sul piano delle previsioni normative che su quello applicativo. Nel presente libro, tutto ciò cerca e trova conferma anche sul piano empirico, in particolare nei capitoli specificamente dedicati alla deontologia medica ed a quella giuridica. La verità, individuale e comunitaria, del lavoro professionale, giustifica ed orienta l'esistenza ed i contenuti della sua deontologia, con una connessione assai simile a quella tra struttura ontologica dell'uomo e dimensione giuridica del vivere. La "lotta" per la professione ed il suo senso alto, identificato e protetto dalla deontologia, si rivela in tal modo analoga alla lotta per il diritto.
Filosofia della prova giuridica
Giovanni Tuzet
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: XIV-314
Il tema della prova giuridica continua a essere trascurato da molti teorici e filosofi del diritto, nonostante il suo considerevole interesse e la sua importanza pratica. Le cause di questo ritardo sono molteplici e vanno dalla predilezione degli studiosi per i temi normativi alla difficoltà di padroneggiare al tempo stesso gli strumenti della giurisprudenza e dell'epistemologia. Questo libro intende trattare i principali aspetti filosofici del tema, a partire da una prospettiva ermeneutica e sottolineando il nesso fra dimensione pratica ed epistemica che caratterizza le questioni probatorie. Ma più che difendere una serie di tesi il libro intende esporre e chiarire un insieme di questioni vive nel dibattito contemporaneo, costruendo un percorso tematico e indicando le principali relazioni fra prova giuridica, prova scientifica, narrazioni processuali, ragionamento probatorio e ricerca della verità.
Filosofia della prova giuridica
Giovanni Tuzet
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: XIV-313
Il tema della prova giuridica continua a essere trascurato da molti teorici e filosofi del diritto, nonostante il suo considerevole interesse e la sua importanza pratica. Le cause di questo ritardo sono molteplici e vanno dalla predilezione degli studiosi per i temi normativi alla difficoltà di padroneggiare al tempo stesso gli strumenti della giurisprudenza e dell'epistemologia. Questo libro intende trattare i principali aspetti filosofici del tema, a partire da una prospettiva ermeneutica e sottolineando il nesso fra dimensione pratica ed epistemica che caratterizza le questioni probatorie. Ma più che difendere una serie di tesi il libro intende esporre e chiarire un insieme di questioni vive nel dibattito contemporaneo, costruendo un percorso tematico e indicando le principali relazioni fra prova giuridica, prova scientifica, narrazioni processuali, ragionamento probatorio e ricerca della verità.
Disobbedienza civile e teoria del diritto. I conflitti presi sul serio
Francesco Biondo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: 272
Eutanasie. Il diritto di fronte alla fine della vita
Salvatore Amato
Libro: Copertina morbida
editore: Giappichelli
anno edizione: 2011
pagine: 191
Eutanasie, al plurale, intende sottolineare la varietà delle questioni di fine vita e suggerire l'inutilità della pretesa di esaurire tutto entro una linea netta che divida il bene dal male, il morale dall'immorale, il lecito dall'illecito, perché ogni attesa di assistenza è diversa da un'altra, perché ogni sofferenza non è equiparabile a un'altra. Il diritto dovrebbe innanzitutto cercare di comprendere quali siano le attese e le speranze di chi soffre. Può farlo, a volte, attraverso artifici come le dichiarazioni anticipate di trattamento: lo strumento estremo per illudersi di dare la parola a chi non può più parlare. Può farlo, molto più spesso, limitandosi a prendere atto dei limiti della tecnologia e ricordando che uno strumento di emancipazione non può diventare un mezzo di oppressione. Queste pagine sono il tentativo di mettere in luce i diversi modi con cui l'esperienza giuridica ha cercato di trovare un equilibrio tra una pretesa di autonomia che non può essere eretta a rivendicazione assoluta di autosufficienza e un obbligo di curare che non può diventare la mera applicazione di una tecnologia indifferente alle richieste e alla condizione di chi soffre. Esiste un dovere di curarsi? Esiste un diritto a rifiutare le cure? Esiste un diritto a morire? Questi interrogativi sono presi in esame, riflettendo sul concetto di malattia, sulla condizione del malato e in particolare sulla dimensione del "morire", con i suoi tempi, i suoi templi e i suoi riti.
Rule of law. Il governo della legge ieri ed oggi
Francesco Viola
Libro: Copertina morbida
editore: Giappichelli
anno edizione: 2011
pagine: 184
Informatica giuridica. Appunti e materiali ad uso di lezioni
Agata C. Amato Mangiameli
Libro: Copertina morbida
editore: Giappichelli
anno edizione: 2010
pagine: 318
Informatica, diritto e filosofia sono tra loro legati a filo doppio. La prima offre al secondo strumenti per meglio archiviare e fruire del materiale giuridico, software didattici che integrano i tradizionali modelli di insegnamento e apprendimento, sistemi di aiuto alla redazione di testi normativi e di ausilio alla decisione. Il diritto, d'altra parte, nel disciplinare i diversi settori non può non tener conto degli strumenti e delle tecnologie via via impiegati. Mutano così le regole riguardanti la formazione, la trasmissione, la conservazione, la duplicazione, la riproduzione e la validazione (anche temporale) dei documenti. Si trasforma pure il diritto alla riservatezza. Il trionfo di Internet e il flusso continuo, oltre che abbondante, di dati personali fa sì che il concetto di privacy conquisti ulteriori significati. E nel momento in cui il progresso mette a disposizione dell'uomo nuove tecnologie che modificano il suo modo di abitare la terra e riconfigurano le identità individuali e collettive, la filosofia è costretta ad interrogarsi su possibilità e rischi del 'brave new world' elettronico.

