Giappichelli: Studi di diritto tributario
La fiscalità delle imprese agricole
Chiara Fontana
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: 448
La pluralità di parti nel processo tributario
Francesco Vincenzo Albertini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: XII-288
La prima ondata di commenti al D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546 - che ha introdotto nel processo tributario una disciplina, sia pure lacunosa ed embrionale, del litisconsorzio - si è da tempo esaurita; non è mai venuta meno, tuttavia, l'attenzione degli studiosi per le tematiche dei giudizi con pluralità di parti, sollecitata soprattutto dalle prese di posizione e dai ripensamenti della Corte Suprema. Al dinamismo giurisprudenziale si è tradizionalmente contrapposta la cautela della dottrina, la quale, sia pure con qualche significativa eccezione, assegna alla pluralità di parti nel processo tributario uh ruolo circoscritto. La natura impugnatoria del giudizio avanti alle commissioni concede certamente minor spazio, rispetto al processo civile, all'operatività degli istituti che realizzano il litisconsorzio. Nondimeno, anche il diritto tributario conosce fenomeni di collegamento fra atti e fra rapporti riconducibili ai modelli della connessione - ma anche della pregiudizialità dipendenza e dell'incompatibilità e alternatività - ed in questa materia si prospetta sovente, come avanti al giudice ordinario, l'utilità - e perfino la necessità, come reputa la giurisprudenza - che al giudizio prendano parte più soggetti rispetto ai due indispensabili perché si abbia un processo. Oggetto di interesse, nel tempo trascorso dall'entrata in vigore della riforma, è stata soprattutto la pluralità di parti necessaria, con riguardo alla quale la Corte di Cassazione è pervenuta, in anni recenti, ad elaborare una lettura dell'art. 14, comma 1, D.Lgs. n. 546/1992, che allontana il litisconsorzio necessario nel processo avanti alle commissioni dal modello codicistico. Su tale peculiare orientamento si è concentrata, negli ultimi tempi, la considerazione critica della dottrina, che ne ha messo in luce la debolezza dei fondamenti e la farraginosità delle implicazioni. Nel presente lavoro si è cercato, anche, di porre le basi per una rimeditazione del tema della pluralità necessaria di parti, muovendo da una rilettura delle norme costituzionali che, ad avviso della giurisprudenza, governano non soltanto la disciplina sostanziale, ma anche l'attuazione della disciplina medesima, imponendo soluzioni processuali necessariamente litisconsortili, e da una diversa visione del modello processuale.
Misure cautelari a tutela del credito
Clelia Buccico
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: XIV-307
La monografia scientifica tiene conto delle novità normative, giurisprudenziali e dottrinali intervenute dopo il 2015. Le misure cautelari a tutela del credito erariale pur essendo tra loro diverse sia sotto il profilo sostanziale sia sotto quello procedurale e applicativo, conferiscono all’erario il potere di esercitare la funzione di cautela del proprio credito in posizione di supremazia nei confronti del contribuente. Lo studio esamina in modo sistematico gli istituti previsti dal legislatore evidenziando le differenze strutturali che caratterizzano le diverse tipologie di misure cautelari. Si sono distinti tali strumenti sulla base del soggetto cui l’ordinamento conferisce l’esercizio del potere cautelare: quelli dove rientrano le misure di autotutela cautelare operanti sia in fase di accertamento sia in fase di riscossione, disposte direttamente dagli enti impositori (fermo amministrativo contabile; sospensione dei rimborsi; blocco dei pagamenti della pubblica amministrazione); quelli a disposizione dell’agente della riscossione, operanti a seguito della formazione del titolo esecutivo (ipoteca fiscale e fermo di beni mobili registrati); quelli che hanno ad oggetto le misure disposte su istanza degli enti impositori dall’autorità giurisdizionale nella fase che precede la formazione del titolo esecutivo (ipoteca e sequestro conservativo). Nel lavoro affronta anche il sequestro e la confisca per equivalente, quali ulteriori misure che pur non rientrando tra le cautele amministrative, a tutela del credito erariale, definite dalla giurisprudenza di legittimità, tra le misure afflittive sanzionatorie, finalizzate a facilitare la riscossione del credito possono estendersi e cumularsi con quelle cautelari in senso stretto.
Il reclamo e la mediazione nel diritto tributario
Chiara Gioé
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: IX-228
La famiglia nell'ordinamento tributario. Volume Vol. 2
Alessandro Turchi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: XII-530
Il volume costituisce la seconda parte del lavoro inteso ad analizzare la posizione riservata alla famiglia (o, meglio, ai componenti dei nuclei familiari) nell'ordinamento tributario italiano. La prima parte si è soffermata sui modelli di tassazione dei redditi prodotti in ambito familiare, sulla loro evoluzione normativa (dai sistemi di 'consolidamento' e cumulo della ricchezza prodotta da ciascun membro del nucleo adottati sino alla metà degli anni 70 del secolo scorso all'accentuata personalizzazione del prelievo conseguente all'intervento della Corte costituzionale del 1976) e sui connessi problemi di ordine teorico e applicativo, soprattutto con riguardo alle interrelazioni con il regime civilistico della comunione legale e alla distinzione fra redditi derivanti o meno dall'esercizio dell'impresa. La seconda esamina sotto altri profili le dinamiche economiche della vita familiare e la loro rilevanza ai fini dell'imposizione, nel contesto di un sistema normativo in cui la famiglia non emerge quasi mai come protagonista di primo piano ma si scorge spesso sullo sfondo della scena tributaria.
Il consolidato fiscale nazionale
Stefano Moratti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: 248
Il dovere di informazione dell'amministrazione finanziaria
Maria Pierro
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: X-254
La responsabilità tributaria dei liquidatori di società di capitali
Gaetano Ragucci
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: 264
Fiscalità di impresa e utilità sociale
Stefania Gianoncelli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: VIII-251
L'avviso di accertamento tributario integrativo e modificativo
Samuele Donatelli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: 360
La pluralità di parti nel processo tributario
Francesco Vincenzo Albertini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: XII-204
"La prima ondata di commenti al D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546 - che ha introdotto nel processo tributario una disciplina, sia pure lacunosa ed embrionale, del litisconsorzio - si è da tempo esaurita; non è mai venuta meno, tuttavia, l'attenzione degli studiosi per le tematiche dei giudizi con pluralità diparti, sollecitata soprattutto dalle prese di posizione e dai ripensamenti della Corte Suprema. Al dinamismo giurisprudenziale si è tradizionalmente contrapposta la cautela della dottrina, la quale, sia pure con qualche significativa eccezione, assegna alla pluralità di parti nel processo tributario uh ruolo circoscritto, ha natura impugnatoria del giudizio avanti alle commissioni concede certamente minor spazio, rispetto al processo civile, all'operatività degli istituti che realizzano il litisconsorzio. Nondimeno, anche il diritto tributario conosce fenomeni di collegamento fra atti e fra rapporti riconducibili ai modelli della connessione - ma anche della pregiudizialità dipendenza e dell' incompatibilità e alternatività - ed in questa materia si prospetta sovente, come avanti al giudice ordinario, l'utilità - e perfino la necessità, come reputa la giurisprudenza - che al giudizio prendano parte più soggetti rispetto ai due indispensabili perché si abbia un processo. Oggetto di interesse, nel tempo trascorso dall'entrata in vigore della riforma, è stata soprattutto la pluralità di parti necessaria, con riguardo alla quale la Corte di Cassazione è pervenuta, in anni recenti, ad elaborare una lettura dell'art. 14, comma 1, D.Lgs. n. 546/1992, che allontana il litisconsorzio necessario nel processo avanti alle commissioni dal modello codicistico. Su tale peculiare orientamento si è concentrata, negli ultimi tempi, la considerazione critica della dottrina, che ne ha messo in luce la debolezza dei fondamenti e la farraginosità delle implicazioni. Nel presente lavoro si è cercato, anche, di porre le basi per una rimeditazione del tema della pluralità necessaria di parti..." (Dalla Premessa)

