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Giorgio Pozzi Editore: Studi e testi di cultura letteraria

«Due diversi deliri». Manzoni storiografo della peste e della Rivoluzione francese

«Due diversi deliri». Manzoni storiografo della peste e della Rivoluzione francese

Luigi Weber

Libro

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2014

pagine: 200

Nell’introduzione alla "Storia della Colonna infame", il suo testo più drammatico e attuale, Manzoni afferma che, di fronte alla tragedia dell’ingiusto processo a due sfortunati popolani, capri espiatori accusati d’essere gli untori della peste, la mente si trova con raccapriccio di fronte a «due deliri: negar la Provvidenza o accusarla». Ma proprio per non cedere a entrambi i deliri, il Manzoni ingaggia una straordinaria lotta di ragione con il processo seicentesco, con i suoi abusi, gli arbitrî, l’orrore delle torture e delle promesse ingannevoli, e infine con l’intera tradizione degli storici, per riscoprire e restituire ai posteri la verità dell’innocenza. Lo stesso tentativo tiene in piedi il grande saggio incompiuto della vecchiaia manzoniana, una storia parallela e utopica della Rivoluzione Francese volta a dimostrare come fosse possibile evitare il Terrore, la guerra civile e le sue tante vittime. Il libro cerca così di riscoprire un altro Manzoni, storico e narratore insieme, attraverso le sue opere meno conosciute, ma non per questo meno significative del grande romanzo.
15,00

La parola sdillabbrata. Modulazioni su Horcynus Orca

Andrea Cedola

Libro: Libro in brossura

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2013

pagine: 173

Il romanzo come enigma. L'aveva tramato così, D'Arrigo. Gli enigmi della vicenda narrata, l'enigma del testo, della scrittura, per lui. Quesito di vita e di morte, "Horcynus Orca" è il racconto di un impossibile 'nostos'. A ogni passo il reduce 'Ndrja Cambrìa tesse e ritesse il suo viaggio, senza avvicinarsi mai a quel suo lido sempre lontano. Il ritorno, come le parole, è senza conclusione, acconchigliato nella morte; nella propria trama, o finzione. La struttura orcinusa, il suo sistema formale, si realizza attraverso successioni iterativo-ricorsive. La figurazione di mente è la forma, o condizione - il carattere di turbolenza proprio della voce-memoria che figura gli eventi -, in cui verrà pronunciata e 'oreocchiata' la parola barca; è la legge di sistema per cui infine il corpo fonico della parola si materializzerà in corpo fisico, che la morte stessa, come l'acqua con i corpi naufraghi nello scill'e cariddi, inciderà, scavandola, sbrancandola, sdillabbrandola, trasformandola in bara e poi in arca. Barca-bara-arca: le tre parolette formano, come per un'inversione paradossale del processo, il nucleo generativo del libro, il suo primario impianto linguistico-narrativo, sebbene sviluppato come un'escrescenza, o focolaio della metastasi testuale: come fosse l'organismo stesso del romanzo, animalone marino e mostruoso, a produrla in sé, quell'escrescenza, dalla sua piaga in cancrena.
15,00 14,25

La morale della forma. Etica letteraria nel primo Novecento

Antonello Perli

Libro

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2013

pagine: 180

Gli studi raccolti in questo volume mirano a indagare il rapporto fra etica e letteratura nel primo Novecento. Dai testi esaminati (di D'Annunzio, Croce, Pirandello, Papini e Prezzolini, Michelstaedter e Slataper, Sbarbaro e Campana, Saba) emergono infatti categorie riconducibili all'etica, come i concetti di sincerità o insincerità, onestà o disonestà, menzogna o verità. Compaiono inoltre i temi della purezza, della bontà, dell'innocenza, così come i giudizi di moralità o immoralità di un'opera, il dibattito su autonomia e eteronomia dell'arte, la distinzione tra 'poeta' e 'letterato'. L'indagine si svolge dunque al confine tra due campi - l'etica e la letteratura - che una lunga tradizione filosofica e critico-letteraria tiene rigorosamente separati. Il libro illustra invece la tesi dell'interdipendenza fra i due ambiti, legittimata dal fatto che in sede di valutazione dell'opera letteraria, "forma" e "morale" non sono astrattamente separabili, in quanto coesistono e interagiscono all'interno del testo. L'etica letteraria presenta così i criteri di un organico "giudizio di valore" della letteratura: una concezione della scrittura come atto di responsabilità, e della letteratura come modo di conoscenza e di condivisione di un'interpretazione del mondo e di un'esperienza del vivere.
15,00 14,25

La musa nascosta. Cesare Pavese e il personaggio di Leucò

M. Cristina Di Cioccio

Libro: Libro in brossura

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2012

pagine: 124

L'opera ricostruisce l'iter che porta Cesare Pavese alla nascita del personaggio di Leucò, che è la musa ispiratrice non solo dei "Dialoghi" a lei intitolati, ma anche di una filosofia di vita, orientata a rielaborare culturalmente le esperienze più dolorose. Esperienze che prima si legano al rapporto con la donna, e poi si estendono alla vita in generale, e da cui scaturiscono riflessioni sulla necessità di prendere le distanze dal destino attraverso l'ironia tragica. Le prime intuizioni relative al personaggio di Leucò compaiono nella vita di Pavese grazie al suo amore per lo studio della letteratura antica. Leggendo l'"Odissea" conosce Leucò, quale ninfa marina soccorritrice di naufraghi, mentre i "Dialoghi marini" di Luciano di Samosata ne rivelano il passato di donna mortale, crudele con i figli di primo letto del marito e costretta al suicidio dalla follia omicida di quest'ultimo. Proprio la controversa e sofferta vita di Leucotea spinge Pavese prima ad associare la crudeltà della donna a quella delle donne da lui conosciute, fino a renderla simbolo di una sorte ineludibile.
12,00 11,40

La tinta uniforme del romanzo. Il ciclo verghiano dell'eros

Andrea Cedola

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2012

pagine: 175

Una peccatrice, Storia di una capinera, Eva, Tigre reale, Eros. La morte, in questi romanzi di passione, è il motore nascosto del racconto; è un abisso che attrae e indirizza le azioni dei personaggi, che ne fissa il carattere e i destini. È il principio ordinatore, ed è altresì la soglia da varcare per accedere alla metamorfosi, dall'innocenza alla verità della vita: le verità negate delle donne protagoniste, il cui linguaggio, e le movenze e i toni avvertiamo estranei e distanti dallo stile dello scrittore verista. Eppure, già qui, sotto la "tinta uniforme", fra le screpolature della "vernice" romanzesca, s'intravede una tessitura diversa, d'altra compattezza, d'altra luce, sottile, nera, infera, il cui filo segreto formerà la trama della voce più nitida e piena del Verga maggiore.
15,00 14,25

La parola necessaria. Saggio sulla poetica di Sbarbaro

Antonello Perli

Libro

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2008

pagine: 240

Frutto di un'assidua frequentazione degli scritti di Camillo Sbarbaro, questo libro espone un'interpretazione dell'opera creativa di uno dei massimi esponenti della letteratura poetica italiana della prima metà del Novecento. L'originalità del libro nel panorama degli studi sull'autore, e l'impatto propositivo della sua operazione ermeneutica, risiedono in alcune peculiari opzioni e funzioni critiche e metodologiche. La prima è rappresentata dalla concezione unitaria e dalla disamina organica del corpus letterario, la seconda è costituita dalla coerenza prospettica e dal solido impianto teorico che sorreggono la rigorosa impostazione critico-metodologica di questo saggio.
15,00 14,25

Oltre il deserto. Poetica e teoretica di Michelstaedter

Oltre il deserto. Poetica e teoretica di Michelstaedter

Antonello Perli

Libro

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2009

pagine: 160

Nel volgere di un quinquennio di intensa, quasi febbrile attività di scrittura, Carlo Michelstaedter ha consegnato alla posterità i segni forse inclassificabili di un singolare "pensiero poetante". Delle due mete prospettate nella prefazione de La persuasione e la rettorica, quella di una polemica «dignità filosofica» è preclusa da un empito profetico-sentenzioso e da uno stile espressionistico e parabolico che dimostrano come il suggestivo alternarsi dell'allusività di una teoresi iconica produttrice di metafore e di figurazioni mitopoetiche, costituisca un'autentica vocazione espressiva. L'ansia di fondazione di un'etica della parola e dell'individuo innerva una poetica che si dispiega in forme sincroniche complementari ma non speculari verso un rischioso e seducente «regno» di confine fra mondo e trascendenza.
15,00

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