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Giovane Holden Edizioni: Spesso sottile

Hotel Paraiso

Anna Paola Sanna

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2020

Attratta dal miraggio di una natura primordiale, la protagonista della storia si imbarca per le Galapagos. E in realtà subisce subito l'incanto delle isole rese celebri da Darwin. Non per niente il nome con cui le chiamavano gli antichi marinai spagnoli era Encantadas, anche se il termine significava più propriamente Stregate, per la loro prerogativa di apparire e scomparire all'improvviso tra le nebbie del Pacifico. A bordo della piccola nave, che emblematicamente si chiama proprio Darwin, ben presto l'ignara turista viene coinvolta, suo malgrado, anche in discussioni, pettegolezzi e conflitti, che serpeggiano tra i suoi occasionali compagni di viaggio. E soprattutto si ritrova immersa nei misteri di una truculenta storia, realmente accaduta molti anni prima in una delle isole maggiori dell'arcipelago. Parallelamente alle bellezze delle isole in cui sbarca, scopre così antiche vicende in cui s'incrociarono avventuriere fatali, studiosi con simpatie naziste, megere vendicative, amori multipli, morti sospette, sparizioni improvvise e cadaveri mummificati restituiti dal mare. Il viaggio intanto continua, con l'approdo della piccola nave ogni giorno in un nuovo Eden. Ma la magia inquietante delle Encantadas ormai sembra dilagare a bordo, tra i viaggiatori, come un contagio, lasciandosi dietro molti dubbi irrisolti e qualche constatazione amarognola.
9,00 8,55

Io sono natura

Io sono natura

Manuele Carbogno

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 40

A contatto con la natura incontaminata il tempo svanisce. Si compatta e fuoriesce dall’orizzonte esistenziale. Il poeta si distende nel paesaggio, e qui cammina con lo spirito in pace, ma pronto a ogni passo a farsi sopraffare dalla meraviglia, pronto a sentirsi affondare le radici dentro la terra, a innalzare le fronde al cielo. Nelle liriche di Manuele Carbogno si avverte innegabilmente il desiderio primordiale di unificarsi, immedesimarsi, e forse anche celarsi con/dentro la Natura, con cui ha un legame indiscusso e fortissimo. La poesia si fa strumento di riflessione capace di cogliere la magnificenza che l’insieme delle epifanie crea: un viaggio profondo alla scoperta di se stessi e del proprio valore vitale, della bellezza della vita sussurrata fuori dai ritmi frenetici cui siamo costretti dalla società. Attraverso l’accostamento quasi surrealista di lemmi in sequenza, alcuni dei quali preziosi, arcaici, raffinatissimi, il poeta crea assonanze e scompone al contempo parametri all’apparenza tradizionali.
9,00

Pazzo... di te

Pazzo... di te

Giorgia Gozzi

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 32

Margherita è una giovane studentessa universitaria che si mantiene agli studi lavorando il fine settimana nell’osteria Il Covo dove gravitano, oltre agli avventori occasionali, il giovane proprietario, la sua cerchia di amici, e soprattutto i componenti di una cooperativa sociale che dà lavoro a persone borderline. Margherita è convinta di saper leggere la gente, di possedere la sensibilità necessaria per andare oltre la superficie, per scavare dentro un discorso, dentro una sensazione, dentro uno sguardo, una parola detta oppure non detta: in un certo senso è come decodificare tanti codici fatti di emozioni, di odori, di ricordi, di stati d’animo, percezioni, movimenti, guizzi. Il suo lavoro part-time, preferito al dare ripetizioni per potersi allontanare un po’ dai libri, distendere la mente e svagarsi, le permette di osservare un caleidoscopico campione di umanità. Tuttavia, quando inizia a ricevere sempre alla stessa ora della notte, le tre, messaggi minacciosi da uno sconosciuto, ne resta disorientata, sempre più preda di una sorda inquietudine che la porta a interrogarsi su chiunque le si avvicini, a mettere in dubbio le reali intenzioni di un sorriso, di uno scherzo, di un suggerimento. L’attesa dei messaggi dal suo stalker le toglie il sonno e con esso, lentamente, la lucidità, in un crescendo di angoscia che va di pari passo con l’infittirsi dei messaggi stessi. Chi è lo sconosciuto che l’ha presa di mira? È possibile che faccia parte della sua cerchia di conoscenze?
9,00

Che mi racconti

Che mi racconti

Ivan Stephen Lo Pizzo

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 40

"Che mi racconti" è una frase che può essere adoperata in diversi modi e situazioni e ha molteplici significati. Altrettanto, Ivan Stephen Lo Pizzo ha assemblato e riconvertito i molteplici significati di una singola parola, anche di uso comune, in un gioco a incastro che vede protagoniste assolute le situazioni e le reazioni emozionali dei protagonisti delle vicende narrate: un ragazzino che sogna di imparare a leggere, un prete alle prese con una particolare tradizione paesana, un figlio che teme di non riuscire a ricordare il volto della madre. Tutti i personaggi di queste storie risultano caratterizzati non solo dalle azioni compiute ma soprattutto dalle omissioni: alcuni di loro perseguono scopi nobili, altri fini che ritengono tali, altri ancora non inseguono alcunché. In questo mosaico di tessere ribelli e disgregate, l’Autore non esprime mai giudizi, bensì come un novello cronachista osserva rispettoso e con un pizzico di compassione la varia umanità, perennemente in divenire, che sfila tra le pagine dei suoi racconti con il proprio bagaglio di bugia e verità, disgrazia e comicità.
9,00

Lasciami parlare...

Lasciami parlare...

Laura Del Veneziano

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 48

"Lasciami parlare..." è una raccolta di racconti che narra la storia di grandi donne protagoniste di celebri romanzi, fiabe e composizioni in genere della letteratura, del teatro, dell’arte. Si tratta di sette donne che hanno incontrato, nella loro vita reale e/o nell’esistenza che il loro creatore ha costruito per loro, grandi amori e grandi passioni. L’amore, che entrando di prepotenza in qualunque vita umana, ha portato, in modo differente per queste donne, molte sofferenze, compromettendo spesso la loro stessa esistenza fino a condurle alla loro tragica fine. Nella composizione c’è un filo che lega le storie delle protagoniste, di per sé così differenti fra loro: una seduta di psicanalisi. Il testo, infatti, è stato scritto a partire dalla fantasia che tutte loro avessero avuto l’opportunità di trovarsi nello studio di uno psicanalista e che fossero lasciate libere di parlare proprio prima dell’epilogo finale. Emma, poco prima di suicidarsi, descrive la sua esistenza fatta di noia; Giulietta racconta, come un fiume in piena, la sua disperazione; Grimilde, nell’esprimere la sua invidia, non disdegna di tentare di sedurre l’analista stesso; Catherine appare ormai esanime e priva della forza di affrontare qualunque cosa il destino possa avere in serbo per lei; Gertrude, nonostante l’apparente fermezza, stenta a contenere la rabbia repressa per la vita monastica che le è stata imposta; Didone ci regala la sua delusione e il suo sentirsi fallita in tutta la sua esistenza e Opelia, parlando con l’analista ci lascia soltanto un accenno di tutta la sua follia.
9,00

Maria Waldman Massari. Una camelia d'inverno

Maria Waldman Massari. Una camelia d'inverno

Anna Chiara Venturini

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 48

Vienna, Ferrara, Milano, il Cairo, Venezia. Palcoscenici, salotti, teatri e giardini si intrecciano nella vita straordinaria di Maria Waldmann, una delle più grandi interpreti verdiane dell’Ottocento. Voce di contralto intensa e vibrante, talento precoce e sensibilità rara, Maria attraversa la scena lirica europea fino alla decisione radicale di abbandonare la carriera per amore. A soli trentun anni, dopo aver conquistato Verdi con la sua Amneris nell’Aida, lascia i riflettori per diventare duchessa Massari nella raffinata Ferrara. Il racconto, che si svolge tra memoria e presente, restituisce l’eleganza discreta di una donna divisa tra arte e affetti, protagonista di un’esistenza fatta di scelte ponderate e rinunce sublimi. In un’atmosfera rarefatta e malinconica, nei giorni successivi alle festività natalizie, Maria riordina i ricordi nella quiete di palazzo Massari. Il parco, i suoni, il velluto degli arredi, l’affetto del marito e del figlio si fondono con la nostalgia per la musica, per Verdi, per un mondo che si è lasciata alle spalle, ma che resta inciso nell’anima. Il suo legame con Giuseppe Verdi – affettuoso, rispettoso, profondamente intimo – emerge attraverso le lettere, le dediche, i consigli artistici e le emozioni condivise. Un’amicizia nutrita di stima e passione musicale, destinata a durare ben oltre la scena. Quando giunge la notizia della morte del Maestro, Maria sente di aver perso una parte di sé. Ma, come una camelia d’inverno, il ricordo di quell’affetto sboccia nel gelo della perdita, eterno e silenzioso. Un viaggio delicato e potente nel cuore di una donna che ha vissuto tra arte, coraggio e malinconia.
9,00

Guerriera fragile

Maria Rita Mattei

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 48

Racconto autentico, potente e commovente di una madre che ha lottato con tutta se stessa per costruire una famiglia. Dopo un percorso doloroso di gravidanze mancate e lutti familiari, Maria Rita trova nella strada dell’adozione il senso del suo essere madre. Un viaggio estenuante la porta in Ucraina, dove l’attende Tommaso, un bambino dai ricci d’oro e dallo sguardo sfuggente, che solo col tempo scoprirà essere affetto da autismo. In queste pagine, l’Autrice ripercorre con disarmante sincerità la quotidianità con un figlio difficile, fatta di piccole conquiste e grandi battaglie: i silenzi, le crisi, le notti insonni, le diagnosi, l’isolamento sociale, ma anche la forza della resilienza, la tenacia dell’amore incondizionato e il coraggio di chiedersi ogni giorno: “Ce la farò ancora?” Guerriera fragile è una testimonianza lucida e dolorosa, ma mai priva di speranza. È un abbraccio rivolto a tutte le madri che, ogni giorno, combattono guerre silenziose al fianco dei propri figli invisibili. È la voce di chi non vuole più sentirsi sola. Perché raccontarsi può essere un atto di resistenza, ma anche di guarigione. E forse, attraverso queste pagine, qualcuno troverà la forza di riconoscersi. E di andare avanti.
9,00 8,55

La fanciulla di Oplonti

Laura Avella, Vincenzo Amorosi

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 48

Pompei, I secolo d.C. Iulius è un bambino curioso e intelligente, figlio di una giovane matrona e di un valoroso militare in missione lontano. Attorno a lui, un mondo in fermento: le case patrizie affollate di schiavi, le scuole private riservate ai benestanti, le amicizie infantili che si stringono tra cortili assolati e giochi semplici, le marachelle di una cagnolina irriverente. Ma l’arrivo a Oplonti, nella sontuosa villa destinata all’imperatrice Poppea Sabina, segna l’inizio di una nuova avventura per Iulius e per chi lo circonda. Nel cuore della Campania felix, la vita scorre tra il profumo dei giardini, le pareti affrescate, i banchetti opulenti e le visite quotidiane alle terme. Gli occhi di Iulius ci guidano attraverso un mondo romano vivace, elegante, contraddittorio, fatto di gerarchie e tenerezze, di doveri e desideri. Poppea, splendida e fragile, sembra trovare in quel luogo e in quel bambino un rifugio inatteso. Ma i sogni del piccolo protagonista si tingono presto d’ombre: presagi, immagini oniriche, segnali inquietanti turbano la quiete apparente. Quando la montagna si spacca e il cielo si fa di cenere, la tragedia irrompe con tutta la sua violenza. L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. travolge ogni cosa, ma non cancella le storie, i legami, i gesti silenziosi che hanno abitato quelle stanze. Anni dopo, tra le ceneri, verrà ritrovata una giovane donna con un bracciale d’oro al polso. Il tempo, che tutto consuma, lascia dietro di sé una traccia invisibile: quella dell’umanità. Un racconto evocativo e delicato che, con l’accuratezza di una ricerca storica e la grazia della narrazione poetica, fa rivivere l’ultimo respiro di un mondo sepolto, ma mai dimenticato.
9,00 8,55

L'astrage

Filippo Nibbi

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 32

Una lettera che salta, danza, scherza il proprio significato e si trasforma in un suono nuovo. Un gesto creativo leggero come un apostrofo è piccolo solo in apparenza, perché sa trascinare un discorso intero verso altre sfumature. Da lì, è una cascata di parole che mutano, sulle prime stranianti eppure cristalline. Lo smarrimento del paradosso dura infatti solo un istante, prima di lasciare rapidamente sempre più spazio a punti di vista imprevedibili su una realtà diversa. Realtà che è quella drammatica di un episodio della storia contemporanea a cui il tempo non ha potuto togliere nulla della sua originaria tragicità. Nella primavera del 1943 le colline del Casentino sono teatro di una delle più gravi stragi nazifasciste accadute in Italia nel corso della Seconda guerra mondiale. L'eccidio di Vallucciole, centonove civili uccisi dalla famigerata divisione tedesca Hermann Goering, è una memoria straziante che viene rivissuta in pagine vivide di presenza e di emozione. Emozione che si ricompone in parole di grande sincerità, che travolgono per la nitidezza con cui aderiscono al registro della testimonianza diretta. È la voce di un uomo qualunque, inerme di fronte alla Storia ma attaccato ferocemente alla vita, a farsi nuovo narratore dei fatti, attraverso una oralità popolare asciutta ma ribollente di dolore. La prosa prima, e a chiudere i versi di un cantico laico vibrante e denso di spirito umano, tornano a rendere viva una sciagura che non può essere dimenticata.
9,00 8,55

Ceteris omissis

Nevio Taucer

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 40

Uno sguardo, una impressione, la casualità di un nuovo incontro inatteso, e la consapevolezza di una irresistibile attrazione. Un uomo maturo, indipendente, raffinato nel gusto e nello stile, si affaccia su una relazione che desta la sua curiosità, senza avere in apparenza un orizzonte che non sia quello di un appagamento emotivo ancor prima che fisico. Una storia che potrebbe essere come mille altre, ma in cui un riguardo speciale ai dettagli costruisce un realismo radicale di situazioni e sentimenti. Il desiderio estetista si intreccia con una partecipazione alla vita resa in modo particolare, in un delicato equilibrio tra la presenza sensibile e il distacco orgoglioso di contemplazione. Non è una categoria di ordine morale a distinguere il giudizio, quando piuttosto un personale concetto di bellezza, in grado di pervadere ogni cosa. Alcune cose sono omesse, nel gioco affascinante del raccontare, e proprio negli spazi vuoti, negli omissis di un tempo capriccioso può scivolare l'immaginazione. Una vicenda semplice ma insieme complessa, che correndo su quel confine sottile e ambiguo che separa autobiografia e artificio narrativo confonde lo scrittore, il mondo che gli sta attorno e quello ancor più vasto che gli scaturisce da dentro, in un gioco di riflessi, di echi sfuggenti, di ombre tra la pagina e la realtà. Finché il dubbio stesso diviene il soggetto di un racconto che sa sfiorare il cuore di quel grande mistero che è creare storie, inseguendo il procedere incessante dell'esistenza.
9,00 8,55

Oltre l'incantesimo della fiaba e del mito

Veronica Gemignani

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 40

Grandi figure femminili della tradizione mitica e fiabesca, da Cenerentola a Calypso, da Circe a Belle e tante altre, note e meno note, offrono nuove letture di se stesse. Legandosi a un ventaglio variegato e mai banale di significati calati con acutezza nel contemporaneo, sanno scardinare certe idee limitanti, facendosi cogliere nel senso più autentico e verosimile. Il classico si affianca alla favola, mescolando con una brillante compenetrazione parafrasi e riletture in un ricco affastellarsi di riferimenti. Si procede così in una galleria di esempi di femminilità densa, sfaccettata, dalle sfumature inattese. Sorgendo in un istante dagli orizzonti profondi degli archetipi, le donne della narrazione fantastica si fanno di nuovo vive, facendosi guidare da sentimenti limpidi e assumendo contorni concreti, di comune attualità. Nelle cornici di componimenti ben calibrati, le voci evocano vicende intense, aprono sguardi su mondi pieni di suggestioni, donano spunti nei quali riconoscersi oltre il tempo e le circostanze. I versi sono eleganti, misurati, con una musicalità fluida e affascinante. Una presenza consapevole innerva di freschezza un messaggio originale e di notevole incisività, che si muove su un campo ampio di significati. Ma su tutti, a risaltare nella lente di una sensibilità lirica che al letterario congiunge l'odierno, è soprattutto il valore della libertà - troppo spesso negata, sfuggente, talvolta desiderio e talvolta rimpianto, e anelito sempre inestinguibile.
9,00 8,55

Questo ondulare della terra

Questo ondulare della terra

Marisa Cecchetti

Libro: Copertina rigida

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 48

Marisa Cecchetti racconta un'estate durante la quale due fratelli si ritrovano a condividere luoghi e ricordi in un isolamento quasi magico, mentre intorno a loro roghi improvvisi distruggono boschi, prati, campi coltivati, abitazioni. Il caldo estivo lo si avverte a pelle nelle scelte lessicali, nella elegante potenza delle immagini di una campagna arrostita dal sole, del grano che smuove onde gialle al vento profumato e al silenzio dell'attesa, della vigna che si fa cornucopia di grappoli succosi, pronti per essere colti nel rito sacro della vendemmia. Lontano, ma più vicino che mai, l'eco tragico della sorte afgana in una corsa folle verso la salvezza. Vicende personali e politico-sociali si snodano in un intreccio ondulatorio di emozioni legate al passato e al presente, tra un incanto ritrovato e visioni quasi oniriche di un trascorso intimamente vivo e pulsante. Pressante, quasi ritmato, l'irrompere della violenza. La memoria si fa presenza, ricerca delle proprie radici, scoperta dell'io profondo che non dimentica, in una sorta di epifania rassicurante. Il poemetto, diviso in quattordici strofe, elegante, delicato nel suo incedere metrico in versi sciolti, interpreta il caos della vita, in una simbiotica fusione fra realtà e allusione, richiamo e rimando. Una narrazione poetica caratterizzata dal recupero di emozioni accantonate, che profumano d'infanzia vissuta pienamente, ritrovata attraverso l'uso dell'ossimoro che tutto intride e illumina.
9,00

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