Giuffrè: Riforme. Riforme fisco lavoro aziende
Riforma dell'adempimento collaborativo
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: 391
Negli ultimi anni, il regime dell'adempimento collaborativo, introdotto con il D.Lgs. n. 128 del 2015, ha rivoluzionato il rapporto tra imprese e Amministrazione finanziaria, passando da un modello incentrato sul controllo ex post a una logica di dialogo ex ante, nell'ottica di un proficuo “scambio” tra trasparenza e certezza del diritto. La riforma fiscale ha segnato una svolta decisiva, ampliando l'accesso al regime, riducendo le soglie di accesso e avviando, quindi, un processo di progressiva “democratizzazione”, che punta a rendere il confronto preventivo il paradigma di riferimento nei rapporti con l'Amministrazione Finanziaria per tutte le imprese, dalle grandi multinazionali alle PMI. Le novità introdotte sono di grande impatto: dalla riduzione dei termini di accertamento per chi aderisce al regime, all'introduzione del “diritto al dissenso”, che tutela le imprese più virtuose e trasparenti da sanzioni amministrative e dal reato di infedele dichiarazione in relazione ai comportamenti rivelatisi illegittimi, e, infine, al passaggio da un modello aperto a uno standardizzato con una dettagliata analisi dei nuovi obblighi di certificazione dei modelli di presidio del rischio. Di particolare interesse è anche l'introduzione di un regime opzionale, pensato per applicare un modello premiale, analogo (ancorché non uguale) a quello ordinario, anche alle PMI. Questo volume offre un'analisi approfondita e pragmatica su questa evoluzione normativa, esplorando il legame tra cooperative compliance e stabilità del gettito fiscale e approfondendo le strategie di task risk management. Si discute inoltre di potenziali cambiamenti negli assetti organizzativi delle imprese, dell'integrazione del Tax Control Framework nei controlli interni e nella governance aziendale, e degli impatti per le imprese legati all'utilizzo di nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale.
Riforma del diritto doganale
Sara Armella, Antonella Bianchi
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: 178
Il volume fornisce una una lettura approfondita e ragionata della Riforma della normativa doganale, in vigore dal 4 ottobre 2024, per effetto del decreto legislativo n. 141/2024. A distanza di cinquant'anni dalla precedente riforma, il decreto sostituisce il Testo unico delle leggi doganali e un quadro normativo estremamente frammentato, passando da oltre 400 articoli a 122.La riforma ha un grande impatto per le imprese che operano nel commercio internazionale, introducendo molti elementi di novità: separazione della fase di controllo dall'accertamento, abrogazione della controversia doganale, estensione del contraddittorio endoprocedimentale, ampliamento dello Sportello unico doganale e dei controlli (Sudoco). Importanti modifiche anche per la rappresentanza doganale e le relative responsabilità.Anche la revisione del sistema sanzionatorio introduce molte significative novità: nuove definizioni del contrabbando e delle violazioni amministrative, nuovi importi delle sanzioni, accertamento dei profili di responsabilità penale devoluti all'autorità giudiziaria. Una complessa disciplina che rende necessaria un'attenta due diligence, da parte delle imprese, circa l'impatto della riforma sulle procedure aziendali e che richiede un aggiornamento dei modelli 231/2001. Il testo illustra anche le principali novità della riforma del Codice doganale dell'Unione.
Riforma dello Statuto del contribuente
Sebastiano Stufano
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: 68
La riforma tributaria disegnata dalla legge delega 111/2023 ha toccato anche lo Statuto dei diritti del contribuente. E lo ha fatto in modo piuttosto significativo. Dal complesso delle modifiche e delle novità introdotte dal decreto delegato n. 219 del 2023 emerge un rafforzamento delle garanzie a favore del contribuente e del valore di indirizzo interpretativo delle disposizioni dello Statuto, delle quali viene ampliata la natura di norme attuative, ora non più solo della Costituzione, ma anche dei principi della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e dell'ordinamento europeo, nonché confermata la funzione di principi generali dell'ordinamento tributario. In questo quadro, spicca per importanza la generalizzazione del principio del contraddittorio prima della formazione dell'atto di accertamento, ma soprattutto rilevano gli strumenti che la riforma appresta per rendere effettivo il diritto al contraddittorio, e cioè l'accesso agli atti del fascicolo istruttorio e la motivazione rinforzata dell'atto di accertamento in relazione alle deduzioni difensive non accolte dall'amministrazioni finanziaria. Il processo di rafforzamento dei diritti del contribuente passa anche attraverso l'introduzione di una chiara disciplina di invalidità degli atti tributari, sul modello di quella recata dalla legge n. 241/1990 applicabile agli atti amministrativi. Disciplina che trova il suo completamento nella norma sulla inutilizzabilità delle prove acquisite in violazione della legge. Anche il contenuto essenziale della motivazione degli atti impugnabili si rafforza con l'obbligo di indicazione dei mezzi di prova.
Riforma delle sanzioni tributarie
Massimo Gabelli, Gianluca Dan, Cecconi Marco Danilo
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: 109
Con l'approvazione del D.Lgs. n. 87/2024, “Decreto sanzioni”, è stata attuata la parte della riforma fiscale dedicata alle modifiche del regime sanzionatorio tributario con notevoli impatti anche in relazione ai profili penali già disciplinati dal D.Lgs. n. 74/2000. Relativamente alle sanzioni amministrative sono stati seguiti cinque criteri direttivi che determinano: a) un miglioramento della proporzionalità delle sanzioni, in modo da ridurne il carico e allinearlo agli standard degli altri Paesi europei; b) l'effettiva applicazione delle sanzioni, con revisione dell'istituto del ravvedimento e riduzione delle sanzioni stesse; c) la previsione secondo cui la maggiorazione delle sanzioni per recidiva sia inapplicabile prima della definizione del giudizio sulle precedenti violazioni; d) la revisione della disciplina del concorso formale e della continuazione, tale da estenderne l'applicazione alle misure deflattive; e) l'inapplicabilità delle sanzioni qualora la violazione dipenda da obiettiva incertezza sulla portata e sull'ambito di applicazione della norma tributaria e il contribuente paghi l'imposta dovuta. Anche sul fronte penale molte le novità di rilievo che se, da un lato, ineriscono ad aspetti di carattere procedurale come ad esempio l'efficacia della sentenza di assoluzione nel processo penale a seguito di dibattimento perché “il fatto non sussiste” o perché “l'imputato non ha commesso il fatto”, dall'altro individuano, traslandolo rispetto al passato, il momento consumativo dei reati di omesso versamento dell'IVA per ammontare superiore a 250.000 euro, alla data del 31 dicembre dell'anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale, ferme le sanzioni edittali già previste. Analoga modifica con un nuovo più ampio termine per l'omesso versamento di ritenute certificate non versate per un ammontare superiore a 150.000 euro. Importante anche la nuova disposizione relativa ai reati di omesso versamento di ritenute certificate e a quello di omesso versamento IVA, che non sono punibili se il fatto dipende da cause non imputabili all'autore sopravvenute, rispettivamente, all'effettuazione delle ritenute o all'incasso dell'imposta sul valore aggiunto. Le nuove sanzioni amministrative si applicano alle violazioni commesse a partire dal 1° settembre 2024 escludendo il favor rei, invece applicabile alle sanzioni penali.
Intelligenza artificiale, imprese e professioni
Cramarossa Marco, Maraglino Misciagna Maurizio
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: 111
Al crocevia tra l'intelligenza umana, l'intelligenza artificiale e il dinamico mondo delle imprese e delle professioni si apre un affascinante panorama denso di sfide e di opportunità. Partendo da quando, quanto e come l'intelligenza artificiale sia diventata una protagonista della vita quotidiana dell'uomo, spesso anche in modo del tutto inconsapevole, nonché uno strumento fondamentale nell'odierno panorama aziendale e professionale sempre più competitivo, si analizzano le intricate intersezioni tra talento umano, adattabilità, tecnologie emergenti e consulenza strategica. Un'analisi dove l'intelligenza umana e artificiale si fondono con le sfide (algor)etiche e le preoccupazioni sulla privacy, esaminando da vicino come le imprese e le professioni, con particolare riferimento a quelle del comparto giuridico – economico, stiano navigando tra l'ottimizzazione dei dati e il rispetto dei diritti individuali (specie dei lavoratori), esplorando il delicato equilibrio tra innovazione, etica e responsabilità sociale. Questo volume guida il lettore attraverso il labirinto del mondo imprenditoriale e professionale contemporaneo, offrendo spunti di riflessione e di auspicabile ispirazione su come navigare, senza pregiudizi, in un territorio, quello dominato dagli algoritmi e dall'intelligenza artificiale, non sempre di immediata comprensione e capace di determinare rapide trasformazioni in una società sempre meno analogica, ma in una prospettiva necessariamente antropocentrica.
Riforma dell'accertamento
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: 128
La legge delega n. 111/2023 ha dato il via a una delle più ampie riforme della materia tributaria degli ultimi anni. Non c'è dubbio che tra i diversi profili della materia toccati dalla riforma, quello del procedimento tributario è probabilmente il più rivisitato. L'impatto delle novità introdotte dai decreti delegati n. 219/2023 e n. 13/2024 sull'accertamento è emblematico. Sebbene l'intervento non sia stato esattamente organico, si può affermare che il contraddittorio generalizzato assume un ruolo centrale nel procedimento di accertamento. Al di là, infatti, dell'istituto dell'accertamento con adesione, il cui coordinamento con il principio di contraddittorio è largamente imperfetto, tendenzialmente la validità degli atti di accertamento è subordinata alla facoltà del contribuente di accesso alla documentazione su cui si basa la specifica azione dell'Amministrazione finanziaria, e di controdedurre rispetto alle prospettazioni contenute nello schema di atto comunicatogli dall'Agenzia delle entrate procedente. Modifiche significative si registrano anche per l'istituto dell'accertamento con adesione, mentre la novità dell'introduzione del principio di ne bis in idem procedimentale è stata vanificata dall'incipit della stessa norma che lo ha introdotto dove viene premessa la salvezza delle norme specifiche che dispongono diversamente. È stata riscritta la disciplina della cooperazione internazionale in funzione dell'accertamento tributario e introdotto, anzi reintrodotto, il concordato preventivo, questa volta biennale e con aspettative di successo – a detta dei riformatori – maggiori.
Riforma degli adempimenti tributari
Massimo Gabelli, Gianluca Dan
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: 123
Con l'approvazione del D.Lgs. n. 1/2024, “Decreto adempimenti”, è entrata nel vivo anche la parte della riforma fiscale dedicata alla semplificazione, all'armonizzazione oltre che alla razionalizzazione degli adempimenti propri dei contribuenti e conseguentemente dei loro consulenti. Una delle misure più importanti è rappresentata dall'anticipazione del termine per l'invio delle dichiarazioni dei redditi che passa dal mese di novembre o undicesimo mese successivo alla chiusura del periodo d'imposta per i soggetti IRES con periodo d'imposta non coincidente con l'anno solare al 30 di settembre o nono mese successivo alla chiusura del periodo d'imposta. In realtà il termine per l'invio delle dichiarazioni dei redditi previsto a regime al 30 di settembre (nono mese successivo) è stato differito, dal decreto legislativo sull'accertamento e il concordato preventivo biennale, per il solo 2024, al 15 di ottobre o 15 del decimo mese successivo alla chiusura del periodo d'imposta. Il “Decreto adempimenti” apporta inoltre una serie di modifiche che spaziano dalla dichiarazione precompilata alla semplificazione dei modelli, all'ampliamento degli utilizzatori del 730, ad interventi mirati per gli indici sintetici di affidabilità fiscale, all'eliminazione delle CU per i forfettari, alla rivisitazione delle scadenze per i versamenti rateali, alla sospensione delle comunicazioni e inviti nel periodo agostano o dicembrino, alla salvaguardia dei crediti d'imposta non indicati nei dichiarativi e molto altro ancora. L'ampio disegno delineato dal decreto avrà pertanto notevoli impatti sugli operatori con un cambio di passo di cui tutti dovremmo beneficiare.
Riforma della fiscalità internazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: 337
Il Decreto Legislativo della riforma fiscale in materia di fiscale internazionale dà attuazione alla delega contenuta nella Legge n. 111 del 2023.A questi fini, il Governo si è attenuto ai seguenti principi e criteri direttivi: adeguare l'ordinamento tributario interno ai criteri direttivi previsti in ambito unionale, tenuto pure conto dell'evoluzione della giurisprudenza alla Corte di Giustizia UE; assicurare la coerenza dell'ordinamento tributario interno con le raccomandazioni OCSE nell'ambito del progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting); garantire la revisione della disciplina della residenza fiscale delle persone fisiche e delle società, al fine di renderla coerente con la migliore prassi internazionale, nonché coordinarla con la disciplina della stabile organizzazione e dei regimi speciali previsti per i soggetti che trasferiscono la residenza fiscale in Italia; promuovere l'introduzione di misure volte a conformare il sistema di imposizione sul reddito a una maggiore competitività sul piano internazionale, anche tramite la concessione di incentivi all'investimento o al trasferimento in Italia per la promozione di attività economiche sul territorio italiano; recepire la Direttiva UE 2022/2523 del 14 dicembre 2022, avente ad oggetto la definizione di un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali; semplificare e razionalizzare il regime delle società estere controllate (Controlled Foreign Companies). Il Volume si pone l'obiettivo di esaminare ed illustrare le novità introdotte dal Decreto Legislativo appena approvato, fornendo soluzioni alle tante questioni interpretative che la riforma fiscale pone per le imprese e i professionisti in sede di prima applicazione.
Riforma del contenzioso tributario
Alberto Marcheselli
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: 86
La legge n. 130/2022 e i DD.Lgs. 219 e 220 del 2023 hanno un notevole impatto sul processo tributario. Gli aspetti più rilevanti concernono, innanzitutto, una revisione, non molto meditata, delle regole del processo telematico. Di notevole impatto, finora sfuggito alla attenzione dei più, il rafforzamento della natura del processo tributario come giudizio di controllo dell'esercizio del potere impositivo. Le Corti di Giustizia tributaria sono ormai, implicitamente ma nettamente, costituite come “TAR dei tributi”, con gli opportuni aggiustamenti a fattispecie vincolate dalla legge, quali quelle impositive. Notevoli novità anche quanto alla produzione di documenti, l'abolizione del reclamo e conciliazione, estesa anche al giudizio di Cassazione. Profonde revisioni del potere cautelare dell'onere della prova, non ostanti le timidezze della prima giurisprudenza. Importanti le modifiche della autotutela, mentre cautela va dedicata alla neonata decisione semplificata. Essa è una innovazione potenzialmente molto utile (ancorché non estesa incongruamente al grado che più la necessiterebbe, il giudizio di cassazione), ma anche potenzialmente assai pericolosa, ove non si tenga ferma la distinzione tra motivazione semplificata di casi semplici e decisione semplificata, cioè superficiale, di casi complessi. La riforma mira nella prima direzione, e occorrerà verificare che la prassi non cada nella seconda. Significative incongruità nella disciplina transitoria della efficacia delle nuove norme.