Giuntina: Fuori collana
Cittadini del mondo, un po' preoccupati. Una ricerca sui giovani ebrei italiani
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2011
pagine: 208
Gli ebrei in Algeria e Tunisia 1940-1943
Filippo Petrucci
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2011
pagine: 196
Il mondo ebraico nordafricano, variegato, interessante e ricco di sfaccettature è pressoché assente dal dibattito storico italiano. Se si eccettuano pochi lavori e rare traduzioni dal francese, nessuno si era mai occupato prima del destino delle comunità ebraiche di Algeria e Tunisia durante gli anni delle leggi razziali imposte dalla Francia di Vichy. Nell'indagare le motivazioni che spinsero i francesi all'applicazione rigida delle leggi razziali in Algeria, a interventi più blandi in Tunisia, o l'atteggiamento obliquo degli italiani nei confronti della propria comunità ebraica in Tunisia, l'obiettivo è leggere queste pagine di storia collettiva con uno sguardo nuovo, più distaccato e neutro, e osservare le vite che si intrecciarono in quei territori come frammenti di una storia unica. Questo libro prova a fare luce su quegli anni, svelando le dinamiche che animarono le differenti comunità residenti in quei paesi e osservando come dessero vita a una ricchezza e varietà perdute per sempre appena settant'anni dopo. Per rendere questo affresco esaustivo e documentato, l'autore ha consultato numerosi archivi e decine di biblioteche fra Italia, Francia, Tunisia e Israele, attingendo a documenti diversissimi e a numerose testimonianze raccolte nel corso degli anni.
Un epitaffio per l'ebraismo tedesco. Da Halle a Gerusalemme
Emil L. Fackenheim
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2010
pagine: 240
Questo è un libro molto personale, ma anche un contributo teologico e filosofico. Emil ha impiegato quasi trent'anni, dopo la fuga dalla Germania, per riuscire a trattare gli eventi della Germania nazista e a parlare dell'Olocausto. Allora, negli anni fra il 1966 e il 1982, aveva creato una strategia intellettuale, filosofica e teologica per esporsi a quegli eventi in tutta la loro particolarità e per riuscire a continuare a vivere. Nel 1983, con Rose e la famiglia si era trasferito a Gerusalemme. Nel 1982 aveva pubblicato un libro, Riparare il mondo, che era filosoficamente profondo, ma anche impegnativo: era giunto a una richiesta - di ricostruire, di riparare ma cosa? Il mondo, sì, ma per ciascuno di noi e anche per lui, per le nostre vite. Per Emil, la sfida - lui stesso l'aveva scoperta e determinata - era "riparare" la sua vita. Mentre leggiamo queste pagine, non possiamo dimenticare tale necessità, questo obbligo ineludibile. Emil aveva resistito all'idea stessa di scrivere le sue memorie personali, come se fosse uno sforzo inutile e privo di interesse per il pubblico. Quando invece finalmente si decise ad intraprendere questo progetto, fu perché si convinse che la sua vita, se ricostruita in un certo modo, avrebbe potuto dire qualcosa sull'ebraismo tedesco, sui suoi tratti distintivi e su ciò che l'Olocausto aveva distrutto. L'Epitaffio, dunque, è un libro di riparazione, di tiqqun. (dalla Premessa di Michael Morgan)
Se ti dimentico Gerusalemme. Scrittori italiani ebrei nella Terra Promessa
Raniero Speelman
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2010
pagine: X-138
Primo Levi, Alberto Moravia, Edith Bruck, Vittorio Segre, Manuela Dviri, Moni Ovadia e tanti altri compongono il mosaico di scrittori ebrei italiani che hanno descritto la Terra Promessa nelle loro opere. Mentre la prima generazione di intellettuali era andata in Palestina soprattutto per sfuggire alle leggi razziali fasciste e vivere a pieno la propria identità nella costruzione di un "focolare nazionale" ebraico, le generazioni successive testimoniano del vivo rapporto - amorevole ma mai acritico - con la Terra dei Padri. Lo stimolante saggio di Raniero Speelman analizza le provenienze, i modi, le visioni, le consapevolezze rispetto a un luogo percepito, in certi casi, come meta ideale, in altri come reale prospettiva di vita e punto di riferimento identitario; un luogo che seppure inteso diversamente - Terra d'Israele, Palestina, Stato d'Israele -ha esercitato un grande fascino su tutti questi scrittori permeandone l'opera e le riflessioni.
Le mie migliori barzellette ebraiche
Daniel Vogelmann
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2010
pagine: 72
«Ancora un libro di barzellette ebraiche?» vi domanderete. In effetti, di libri di barzellette ebraiche ce ne sono già tanti, e tutto sommato non credo che si sentisse la mancanza di una raccolta delle mie migliori, anche perché le barzellette non sono mai 'tue", a meno che tu non le abbia inventate. Ma nessuno sa chi inventa le barzellette: questo è uno dei misteri insondabili dell'universo. Che sia Dio stesso? Forse per consolarci dell'esser nati. (D. Vogelmann dall'introduzione)
La rassegna mensile di Israel (2008) vol. 1-2: Gennaio-agosto 2008
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2010
pagine: 368
La meravigliosa bugia
Davide Bagnaresi, Giuseppe Marzi, Antonio Morri
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2017
pagine: XIV-386
Quand'è che una bugia diventa meravigliosa? Quando dura per lungo tempo senza essere scoperta, quando è frutto di tante complicità, quando è l'origine di tante fragili bugie che generano una tacita intesa. Una bugia è «meravigliosa» quando salva una vita. Durante la seconda guerra mondiale, furono diverse le famiglie di ebrei nascoste nella Repubblica di San Marino e salvate così dallo sterminio. Questo libro racconta le loro storie.
La rassegna mensile di Israel. Volume Vol. 3
Libro
editore: Giuntina
anno edizione: 2011
pagine: 320
La rassegna mensile di Israel (2009) vol. 1-2
Libro
editore: Giuntina
anno edizione: 2011
pagine: 368
La rassegna mensile di Israel. Volume Vol. 87/2
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2023
pagine: 160
«La Rassegna Mensile di Israel», fondata da Alfonso Pacifici e Dante Lattes nel 1925, è la più importante sede di dibattito culturale dell’ebraismo italiano. Gli oltre ottanta volumi, i contributi scientifici pubblicati, le centinaia di libri recensiti, fanno della rivista una fra le più longeve e autorevoli voci dell’ebraismo europeo, interrotta solo dalle leggi antiebraiche del fascismo e dai successivi eventi bellici. Diversi momenti della cultura e della storia ebraica in Sicilia, dalla fine del XV secolo a oggi, sono raccolti in questo numero. Com’è noto, al Regno di Sicilia sotto dominio aragonese dovette applicarsi quel medesimo decreto di espulsione che vide circa centomila ebrei esuli dal territorio spagnolo nel 1492. In Sicilia la data finale dell’esodo fu rinviata al 12 gennaio del 1493, giorno sempre regolarmente commemorato a Palermo, nella sede dell’Archivio comunale. Esule fu anche il rabbino Chayim ben Shabbetai Yonà, importante autorità halakhica, insediatosi nel Sud Italia, la cui raccolta di Responsa è per la prima volta analizzata in questo volume da Nadia Zeldes. Un’altra interessante fonte viene qui pubblicata per la prima volta da Flavia Buzzetta: la traduzione dall’ebraico in siciliano del Ma‘asè Bereshit (Racconto della Creazione) da parte di autori che si dimostrano esperti conoscitori di entrambi gli ambiti linguistici. Questa traduzione offre una concreta attestazione dei legami che gli ebrei siciliani avevano con importanti personalità del Rinascimento. Anna Esposito, con l’ausilio di una ricca documentazione archivistica, segue il percorso intrapreso dagli esuli verso Roma e verso le città e borghi della regione pontificia confinante con il regno di Napoli. Il saggio di David Cassuto verte sulla scoperta di un pozzo nella chiesa di San Filippo Apostolo a Siracusa. In base a un graffito in caratteri ebraici del XV secolo, inciso nella scala che conduce al pozzo di acqua, è stato proposto che quel reperimento potesse identificarsi con un miqwè di Ortigia. Cassuto contesta la veridicità di questa attribuzione, tramite il confronto con alcuni miqwaot in Europa risalenti al XII e XIII secolo. Con l’articolo di Nicolò Bucaria si passa ai secoli XIX e X, partendo dallo sbarco dei Mille in Sicilia (che vide otto ebrei arruolati nelle truppe garibaldine) e arrivando alle leggi razziste del fascismo, all’allontanamento dalle cattedre universitarie di noti accademici e alla tragica deportazione ad Auschwitz di ebree e ebrei siciliani. Nell’immediato dopoguerra il culto e le feste ebraiche presero vita grazie a rav Ephraim E. Urbach, allora nel ruolo di cappellano militare. Urbach, che si era diplomato presso il Seminario Rabbinico di Breslavia, aveva grande familiarità con l’Italia, essendosi laureato all’Università di Roma con Umberto Cassuto. La celebrazione delle feste ebraiche che si riorganizzarono a Palermo in seguito alla sigla, nel 2003, di un Protocollo d’Intesa tra la Regione siciliana e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, viene ricordata da Luciana Pepi, che sottolinea il grande contributo arrecato in tal senso dalla comunità di Napoli e dall’Ucei. All’intensificarsi della vita culturale ebraica recarono notevole apporto l’Officina di Studi medievali e l’Istituto Siciliano di Studi ebraici, attivi a tutt’oggi con molte iniziative. Particolarmente suggestiva è la descrizione dell’accensione dei lumi di Chanukkà all’interno di Palazzo Steri. A seguire la consueta Rassegna di libri, convegni, mostre e riviste curata da Myriam Silvera
La rassegna mensile di Israel. Volume Vol. 87/1
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2023
pagine: 186
«La Rassegna Mensile di Israel», fondata da Alfonso Pacifici e Dante Lattes nel 1925, è la più importante sede di dibattito culturale dell’ebraismo italiano. Gli oltre ottanta volumi, i contributi scientifici pubblicati, le centinaia di libri recensiti, fanno della rivista una fra le più longeve e autorevoli voci dell’ebraismo europeo, interrotta solo dalle leggi antiebraiche del fascismo e dai successivi eventi bellici. Questo numero di Miscellanea si apre con un toccante ricordo di Renzo Gattegna (1939-2020), già Presidente dell’Unione della Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) dal 2006 al 2016, scritto da Anselmo Calò, che ne è stato per molti anni collaboratore e amico. Poche pagine che ci offrono un ritratto al contempo personale e politico di Renzo Gattegna, a cui idealmente dedichiamo questo volume. Segue un articolo di Rossano Pancaldi su Albert Einstein. Prendendo le mosse da una sua visita all’Università di Bologna nel 1921, l’autore traccia un ritratto a tutto tondo delle posizioni di Einstein rispetto al mondo ebraico e al sionismo. Enrico Scavo propone una dettagliata ricostruzione dell’ambiente della borghesia ebraica ferrarese prima della Seconda guerra mondiale e dei suoi rapporti con l’arte musicale. Antonella Castelnuovo, esperta di tematiche interculturali e interreligiose, scrive degli influssi, palesi o sotterranei, dell’appartenenza etico-religiosa sull’opera di due grandi pedagogisti della prima metà secolo scorso, Maria Montessori (1870-1952) e Lev Semënovič Vygotskij (1896-1934), cattolica l’una ed ebreo l’altro. Sandro Sciaky propone un accurato studio demografico sulla popolazione ebraica a Livorno nel XVIII secolo, con alcune nuove scoperte e fonti inedite. Il testo getta una luce nuova sulle comunità ebraiche e la loro vita nella città ideale creata dai Medici. Infine Emanuele Calò, giurista, consigliere UCEI, presenta un vasto panorama sui persistenti effetti sulle scienze giuridiche delle Leggi razziste del 1938. La cacciata dei giuristi ebrei dai tribunali e dalle università, così si sostiene, ha certamente influito sull’invecchiamento del nostro sistema, soprattutto sul versante culturale, con grave danno per il Paese. In chiusura, come sempre, una ricca rassegna di libri e riviste curata da Myriam Silvera. Traduzione dall'italiano all'inglese degli abstract degli artcoli della rivista di Leonore Rosenberg.