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Golem Edizioni: Latitudini

Il secolo breve slovacco

Pavel Kosatík

Libro: Libro in brossura

editore: Golem Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 312

Pavel Kosatík descrive il percorso che nel corso del Novecento ha portato all'indipendenza slovacca. All'inizio del secolo la Slovacchia era ancora nota come Alta Ungheria e gli slovacchi erano un piccolo popolo esposto al pericolo della magiarizzazione. La formazione della Cecoslovacchia sulle ceneri dell'impero asburgico a fine 1918 schiuse loro considerevoli opportunità sociali, economiche e culturali, ma fece anche emergere una nuova incognita: il rapporto con i cechi, più numerosi e dalla maggiore consapevolezza nazionale. Nonostante ciò, nel corso del "secolo breve" gli slovacchi hanno recuperato terreno. Passaggi significativi sono stati la controversa esperienza indipendentista durante la seconda guerra mondiale, il confronto per ottenere un assetto rispettoso delle loro specificità nella Cecoslovacchia socialista, la riforma federale sessantottesca, la crescita economica e demografica all'epoca della normalizzazione, la "rivoluzione gentile" del 1989. Questo processo è stato coronato dal "divorzio di velluto" con i cechi e dal conseguimento della piena indipendenza a inizio 1993: un risultato che, pur risentendo delle confuse dinamiche del post-comunismo, ha evitato i sanguinosi contrasti che hanno segnato le disgregazioni di Urss e Jugoslavia e ha permesso agli slovacchi di intraprendere la strada dell'integrazione europea.
22,90 21,76

Marinka Dallos. Traduttrice e pittrice italo-ungherese. «Scriviverti Marinka ancora si può?»

Andrea Renyi

Libro: Libro in brossura

editore: Golem Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 96

Ricostruzione dei sessantatré straordinari anni di vita di Marinka Dallos, donna ungherese che vive in prima persona le grandi tappe della storia dell'Ungheria del Novecento. Si trasferisce in Italia nel 1950 e diventa traduttrice e pittrice di successo. Il suo matrimonio con Gianni Toti, giornalista e ex partigiano, porta a una sinergia unica nella traduzione di opere letterarie ungheresi. La coppia svolge un ruolo significativo nel mediare la cultura tra Italia e Ungheria, mentre il contesto storico e politico fornisce lo sfondo alla narrazione, coinvolgendo il lettore anche nella storia umana e artistica di Toti.
13,90 13,21

Storia della Bielorussia. Da Rahvalod di Polack a Lukasenka

Storia della Bielorussia. Da Rahvalod di Polack a Lukasenka

Massimo Vassallo

Libro: Libro in brossura

editore: Golem Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 528

Il libro di Massimo Vassallo squarcia il velo che ha tenuto a lungo celati i processi della formazione della nazionalità bielorussa, alquanto titubanti e dapprima malfermi e, più tardi ancora, quelli che hanno portato alla nascita di una statualità bielorussa pienamente indipendente, sorta sulle ceneri della defunta Unione Sovietica, di cui fu uno dei soggetti fondatori. Vassallo propone al lettore italiano la prima opera storiografica interamente incentrata sulla storia di questo Paese, e lo fa proponendo una lectio difficilior, complessa quanto ricca di indubitabili pregi: su tutti, il fatto che la ricerca in oggetto, ricchissima di dati, potrà auspicabilmente divenire il punto di riferimento per future, ulteriori ricerche su questo tema. Tra l'altro, di queste terre caratterizzate dai confini mobili, e segnate da una forte impronta plurietnica, l'Autore enumera i toponimi per ciascuna delle lingue dell'area, a sottolineare quanto sia stata stratificata e ramificata la storia di questi luoghi, e delle genti che li popolano. L'opera di Vassallo accompagna per mano il lettore dall'epoca preistorica sino ai nostri giorni, e offre alcuni approfondimenti di diversa natura, anche linguistica.
28,00

Comunista, ateo e musulmano. Le riflessioni di Enver Hoxha sulla civiltà islamica e il Medio Oriente

Andrea Forti

Libro: Libro in brossura

editore: Golem Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 239

Il regime stalinista albanese guidato da Enver Hoxha è passato alla storia per essere stato il più longevo della storia dei regimi comunisti europei, estendendo la propria durata temporale dalla presa del potere nel 1944, all'indomani della liberazione del Paese, alla scomparsa del suo leader e fondatore 1985. L'Albania socialista è ricordata soprattutto per il suo carattere isolazionista, per il suo ostinato rifiuto di allontanarsi dal modello staliniano, anche quando tale modello dalla fine degli anni '50 veniva rifiutato da tutti gli altri paesi del blocco socialista europeo (eccezion fatta per la Romania di Ceausescu), e per la sua conseguente intransigenza ideologica che la porterà a rompere i rapporti con il blocco socialista per avvicinarsi alla lontana Cina maoista, salvo poi abbandonare anche Pechino all'indomani dell'inizio delle riforme di Deng Xiaoping e iniziare un periodo di isolamento totale che finirà solamente con il crollo del sistema comunista nel 1991. L'Albania fu l'unico paese comunista ad avere sradicato la pratica religiosa dalla vita sociale del Paese, fino a inserire l'ateismo in costituzione, ma tutto ciò non potè sopprimere il carattere culturale prevalentemente musulmano del Paese balcanico, nonché l'appartenenza sociologica all'Islam di Enver Hoxha e di gran parte degli esponenti comunisti albanesi. Per questo motivo, nonostante la feroce campagna antireligiosa interna, l'Albania socialista non solo fu particolarmente attenta a coltivare relazioni con i paesi musulmani, certamente nell'ambito dell'appoggio alle lotte anti coloniali e anti imperialiste comune ad altri regimi socialisti, ma diede il proprio sostegno anche alla Rivoluzione Islamica iraniana del 1979 e alla resistenza dei Mujahedin afghani contro l'invasione "social-imperialista" sovietica. L'importanza rivestita dagli avvenimenti politici del Mondo Islamico è confermata dal fatto che lo stesso Enver Hoxha dedicò una delle sue ultime opere scritte, le "Riflessioni sul Medio Oriente" del 1984, proprio a quell'area geografico-culturale a tutt'oggi attraversata da conflitti e fermenti politici.
20,00 19,00

Luigi Cavallo. Da Stella Rossa alla rivolta operaia di Berlino

Luigi Cavallo. Da Stella Rossa alla rivolta operaia di Berlino

Lorenza Pozzi Cavallo

Libro: Libro in brossura

editore: Golem Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 704

Per la prima volta un'estesa raccolta di documenti e scritti, ampiamente contestualizzati dall'autrice, presenta al lettore la vicenda biografica, politica e intellettuale di Luigi Cavallo (Torino 1920 - Béziers 2005), giornalista e analista politico. Essa è limitata, come recita il sottotitolo, al periodo cruciale che si snoda tra gli anni di formazione, gli studi, la guerra e la Resistenza, il dopoguerra, il ruolo nel Partito comunista italiano e la successiva rottura dei rapporti e dei legami disciplinari nel 1949. Ora un "testimone inascoltato" ripercorre le vicende del movimento stalinista Stella Rossa, profondamente radicato a Torino, il suo ruolo nella Resistenza. Ma non è solo questo l'elemento di novità del volume. C'è il dramma dei gruppi di giovani che maturano convinzioni antifasciste, poi concretamente realizzate nella tragedia della guerra mondiale e nell'azione partigiana. Una generazione affascinata dal mito di Lenin e di Stalin, fino alla presa di coscienza del carattere liberticida di quei regimi, i "comunismi d'apparato" ben lungi dalle speranze di liberazione. Il disprezzo e l'indifferenza, o l'ingiuria e il mutismo, sono stati riservati ai comunisti dissidenti come più volte ricorda Edgar Morin. Le pagine e i documenti che sono dedicati a questo aspetto centrale, filo conduttore di un'intera esistenza controcorrente, rappresentano un ulteriore elemento di novità sia per lo studio della sinistra antitotalitaria degli anni Cinquanta, ancora poco affrontato in Italia, sia per il contributo che esse possono fornire per aprire, finalmente, una riflessione storiografica sulla "questione dei comunismi" nei suoi aspetti nazionali ed internazionali e sugli scontri ideologici che hanno impedito una formazione compiuta del cittadino. Quando gli archivi di Luigi Cavallo, una volta inventariati e descritti saranno a disposizione dei ricercatori e degli studiosi, essi potranno avvalersi di una documentazione di prim'ordine, di cui il volume vuole essere un'anteprima con la prefazione di Luciano Boccalatte, direttore dell'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della Società contemporanea di Torino.
32,00

Il proletariato contro la dittatura. Protagonisti e interpreti del 1956 ungherese

Federigo Argentieri

Libro: Libro in brossura

editore: Golem Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 224

Perché Togliatti aveva brindato nel 1956 dopo la repressione sovietica a Budapest, e perché solo dodici anni dopo, in una simile situazione a Praga, il PCI avrebbe "riprovato" l'occupazione? Certo non perché la dinamica dei fatti era stata diversa, ma perché era cambiato il PCI, che con Longo aveva cominciato a prendere le distanze da Mosca
18,00 17,10

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