Grafichéditore: Kronos
Musica concentrazionaria
Pasquale Scaramuzzino
Libro: Libro in brossura
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2025
pagine: 132
... Nei campi di concentramento e di sterminio nazisti (marzo 1933 - maggio 1945) l’arte e la musica in particolare, sono state parte integrante della vita e dell’organizzazione quotidianità di questi luoghi. Le circa 5000 opere che sono state a oggi recuperate documentano che, in questa fase drammatica della Storia, il genere umano è riuscito a conservare ed attivare i meccanismi di difesa più ancestrali, ponendo nella creatività la condizione per provare e desiderare ancora umanità, intesa come un ponte e non uno scopo, un testamento del cuore e dell’intelletto. Una testimonianza del ruolo generativo e performante che le espressioni artistiche hanno avuto e continuano ad avere anche nelle condizioni più terribili. La musica come salvazione, come antidoto, come modo di resistere alle sofferenze e alle torture. Certamente. Ma anche come testimonianza di una sua funzione di dare forza, raccontare fatti, portare domande, testimoniare eventi, costruire visioni, trasmettere emozioni.
Joachim Murat. La vera storia della morte violenta del re di Napoli
Vincenzo Villella
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2024
pagine: 360
... La storia spesso consegna verità distorte e la maggior parte delle persone è portata a credere “false verità”, utilizzate dai potenti per offuscare le figure di questi personaggi “speciali” che hanno cercato di cambiare la storia e le sorti dell’umanità. ... Gioacchino, nato a La Bastide, oggi La Bastide Murat, quindi di origini francesi, entrò a Napoli portato sul trono del regno di Napoli da un editto di Napoleone Bonaparte, l’editto di Baiona. Quindi divenne re perché vi fu nominato dal cognato Napoleone, imperatore dei Francesi, così come furono nominati sui troni di mezza Europa altri fratelli e parenti dello stesso. ...Questi eventi fanno di Murat un uomo controverso, scomodo perché non sempre si capisce bene da quale parte egli veramente stava. Non si capisce se la rinuncia alla cittadinanza francese con l’atto di guerra delle alleanze con l’Austria e l’Inghilterra fosse stato il frutto di una scelta di cuore e non piuttosto di un mero calcolo politico...
L'eccidio di Marcellinara del 4 luglio 1806. La memoria e la storia
Salvatore Moschella
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2023
pagine: 192
... I concetti di ‘storia’ e di ‘memoria’ sono intuitivamente diversi, ma finiscono spesso per avvicinarsi e confondersi. Tenerli distinti non è solo importante, ma necessario e doveroso. La storia, che è una disciplina del sapere, la scrivono gli storici, ossia la vasta comunità di specialisti indipendenti che deve sottostare alle ferree regole delle scienze. Le ricostruzioni dei fatti sono portate avanti dagli studiosi con quel rigore e quella ampia e minuziosa cognizione che si impone in un dibattimento processuale. Si reperiscono fonti di prova, si incrociano, si confrontano e si vagliano e con gli elementi di prova che ne emergono si determina una ricostruzione che dovrà reggere al giudizio della storia. ...Bisogna però rifiutare la retorica dell’identità a tutti i costi e, soprattutto, prendere atto che le identità cambiano e anche tramontano. A queste considerazioni si è attenuto scrupolosamente Salvatore Moschella nella ricostruzione dell’eccidio di Marcellinara del 4 luglio 1806 avvenuto subito dopo la battaglia di Maida. Si tratta di un libro che raggiunge l’obiettivo per cui è nato nella mente dell’autore: la ricerca della verità storica.