Gremese Editore: L'amore nella storia
L'amore al tempo dei romani
Catherine Salles
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2013
pagine: 235
Quando si pensa all'amore al tempo dei Romani, vengono in mente immagini di satiri lascivi, lupanari e baccanali sfrenati. Ma sarebbe improprio ridurre Roma a questi clichés. In realtà, nella Caput Mundi sono presenti tutte le forme d'amore, dalle più grossolane alle più raffinate. Le origini stesse della città riposano su due vicende amorose: la passione tra Venere e Anchise, genitori del mitico antenato dei Romani, Enea, e la passione del dio Marte per la vestale Rea Silvia, dalla quale nascerà Romolo, fondatore leggendario della città. Numerosi rituali favoriscono la sessualità e la fecondità: la venerazione del fallo, la festa dei Lupercalia, le Floralie... E se la virtuosa matrona Lucrezia testimonia il valore essenziale riconosciuto al matrimonio, questo certo non eslcude la ricerca del piacere erotico. I Romani hanno una morale sessuale assai semplice: a patto di non coinvolgere le donne o i figli dei cittadini, tutto è permesso. L'attrazione tra i sessi è anche uno strumento di potere - per gli uomini (Pompeo, Cesare) come per le donne (Messalina, Agrippina) - e rappresenta altresì un motivo estetico (gli affreschi di Pompei, l'Ars amatoria). Di pagina in pagina, il volume tratteggia l'intreccio di passioni e amori che percorre sin dagli inizi la civiltà romana, della quale restituisce un'immagine meno "esotica" ma molto più articolata e complessa di quella fantasticata da molti film peplum, offrendoci l'esempio di costumi che non sono poi così lontani dai nostri.
L'amore al tempo dei faraoni
Florence Maruéjol
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2012
pagine: 238
L'amore è il sogno più diffuso nell'antico Egitto. Come testimoniano gli scritti, le immagini e i monumenti, è un sentimento che attraversa tutte le classi sociali. E, quando si tratta di "rendere un giorno felice" espressione che in lingua egizia fa riferimento all'atto sessuale -, ogni mezzo è lecito. Nell'Egitto faraonico, però, l'amore, proprio come la dea Hathor - incarnazione del desiderio erotico che appare sia nelle sembianze di una bestia feroce che in quelle di una giovane amorevole - assume due volti: positivo e virtuoso da una parte, distruttore e selvaggio dall'altra. È essenziale per l'equilibrio del mondo, ma scatena passioni incontrollabili. Questo libro rappresenta un appassionante viaggio nei culti, nelle credenze e nelle pratiche quotidiane dell'antico Egitto. Scritto, da una specialista del settore, lascia spazio all'erudizione senza trascurare il piacere della lettura. Vi si trovano aneddoti curiosi, come la storia della sposa infedele del sacerdote Ubainer, e personaggi pittoreschi, come l'insaziabile seduttore Paneb. Vera e propria iniziazione all'ars amandi nelle terre del Nilo, il volume fornisce un'immagine inedita di quella fiorente civiltà. E al tempo stesso, per contrasto, contribuisce a chiarire la nostra visione dell'amore e dei suoi invincibili sortilegi.