Gremese Editore: Quadernetti
Contributo alla teoria del bacio
Alexandre Lacroix
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2013
pagine: 141
Ecco una bocca. I molari con le otturazioni, la lingua con le papille violacee o biancastre, la saliva che la bagna, la pelle tesa delle labbra che ricordano due pigri lumaconi. Eppure, se soltanto vi avvicinate per baciarla, avviene una trasfigurazione. Il poco appetitoso spettacolo della carne scompare. La bocca adesso è il punto in cui si concentra l'espressività del volto, come un'eco discreta del turbamento che invade gli occhi, anche se più fremente, più soave. Questa è la magia del bacio. Non è necessario essere una fanciulla o un santo, non c'è bisogno di invocare la trascendenza per sentire che, in questo semplice atto, lo spirito invade la carne... "Miracoloso, il bacio è anche del tutto banale. È meno intenso e meno sofisticato dell'abbraccio; si è contenti di baciare, ma se ne può anche fare a meno per un po' di tempo senza, per questo, avvertirne intensamente la mancanza. Ci sono baci noiosi e non riusciti, e si può vivere senza problemi con qualcuno che bacia male. Il bacio trasporta, ma mai troppo lontano dall'ordinario. La sua magia è modesta, democratica, pudica, rassicurante - e questo lo rende ancora più ambiguo. Filosofi e psicologi hanno speso tesori d'intelligenza per spiegare cosa fosse implicato nel rapporto sessuale, ma hanno avuto la tendenza a trascurare il bacio, come un suo parente povero".
L'arte di odiare
Pietro Gorini
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2009
pagine: 160
Siamo proprio sicuri che l'amore salverà il mondo? In questo volume l'autore si produce in un vertiginoso, trascinante rovesciamento delle consuete credenze in materia, conducendolo sul filo del paradosso. La conclusione a cui arriva è che l'amore non è affatto un antidoto alla violenza. Al contrario, l'amore è violenza. Che fare, allora? Semplice: praticare il suo opposto, cioè l'odio, ed esprimerlo attraverso la catarsi purificatrice dell'insulto, per scoprirsi finalmente liberi dall'aggressività fisica nei confronti del prossimo (non da quella verbale, s'intende). Alla luce di questa sorprendente e "scandalosa" interpretazione dell'odio e dell'invettiva che lo esprime, l'autore analizza le affermazioni di Seneca e quelle di Sant'Agostino, prende in esame episodi della Bibbia e dell'Iliade, commenta Shakespeare, esamina la permalosità di Cyrano e il narcisismo di D'Annunzio, riporta le canzoni di Irene Grandi e di Fabrizio De André, e via di seguito fino ai crudi slogan da stadio, con dovizia di fonti e citazioni mitologiche, letterarie, filosofiche, storielle, scientifiche e persino etnologiche, "rilette" nei loro risvolti pro-odio. "In un mondo devastato dalla violenza", avverte Gorini, "se vogliamo che l'umanità sopravviva, dobbiamo imparare a coltivare l'odio. Odiare di più, odiare meglio. Perché odiare non è solo una necessità. E un'arte."
Gratis! Dal mito di Prometeo a Internet, le insidie di uno slogan abusato e ingannevole
Francine Markovits
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2008
pagine: 143
"È gratis!": una frase accattivante, che per pochi istanti ci rende felici e ci induce ingannevolmente a ritenerci liberi dalla schiavitù del denaro e della regola del do ut des. Eppure non ci soffermiamo mai a riflettere sul significato della parola, forse perché preferiamo semplicemente godere dei suoi effetti senza preoccuparci troppo se essa nasconda dietro di sé intenti di altro genere. Difficile immaginare, d'altra parte, che il concetto stesso di "gratuità" abbia alle spalle una storia antichissima e sia stato oggetto nei secoli di studi e discussioni. La dissertazione proposta da Francine Markovits in questo volume mette in luce le implicazioni filosofiche, religiose, politiche ed economiche della gratuità. Il discorso prende spunto dal mito di Prometeo per poi approfondire l'argomento fino a importanti questioni emerse in questi ultimi anni, dalla distribuzione dell'acqua (risorsa ormai preziosissima e rara) all'istruzione e alla sanità pubblica, dall'accesso a Internet al copyright nell'ambito informatico, senza dimenticare il diffusissimo caso dei quotidiani gratuiti. Procedendo per intuizioni e associazioni di idee, il pensiero di Markovits segue un filo che, inaspettatamente e in modo del tutto originale, unisce grandi pensatori come Rousseau, Marx e Adam Smith - solo per citarne alcuni -, ma anche eminenti studiosi contemporanei. Un libro che aiuta a riflettere sul carattere illusorio e ingannevole del concetto di gratuità.
Quadernetto sulla timidezza
Philippe Vilain
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2011
pagine: 158
Che cos'è che ci fa arrossire al momento di parlare in pubblico, balbettare davanti al lui o alla lei su cui vogliamo far colpo, rompere un bicchiere nel bel mezzo di una cena formale, tremare di fronte al capo a cui stiamo chiedendo un aumento? Cos'è che, insomma, ci rende goffi nelle situazioni in cui invece si richiederebbe da noi la massima disinvoltura? La timidezza è una strana "malattia", come racconta in questo saggio coraggiosamente autobiografico il romanziere Philippe Vilain. Tormentato fin da ragazzo da un'invincibile timidezza, Vilain conduce il lettore in un viaggio attraverso la grande letteratura del passato e i suoi ricordi personali, senza censure e senza la paura di svelare perfino le proprie piccole meschinità, ma riuscendo a mettere in luce anche gli aspetti positivi e l'inaspettato valore di un sentimento in realtà molto diffuso. Solo chi è timido, cioè abituato a scrutare sempre a fondo se stesso e chi gli sta accanto, è capace di capire veramente gli altri, coglierne immediatamente le debolezze, ma anche le qualità. Questo nuovo "male del secolo" - suggerisce Vilain - non è quindi da vedersi in un'ottica solo negativa, come un difetto, un ostacolo al successo nel mondo, ma anche come una risorsa, una marcia in più che aiuta a comprendere cose che ai non-timidi sono precluse. E così che la timidezza può diventare una "meravigliosa disgrazia".
Quadernetto sulla gaffe
Giuseppe Manfridi
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2008
pagine: 159
Chi non ha mai commesso una gaffe? Chi non è mai stato testimone imbarazzato di gaffes scappate a un amico o a un parente? Ormai non c'è contesto mondano o circostanza che possa offrire riparo: in un salotto, tra pochi intimi, a tavola, a letto, in televisione, l'uniformarsi dei linguaggi ha diffuso a ogni livello le stesse formule, gli stessi luoghi comuni, gli stessi riti sociali, sicché al virus della gaffe non c'è più nulla che possa fare da argine. Facendo leva su alcune bizzarrie comunicative, questo quadernetto indaga i meccanismi connessi alla gaffe attraverso esempi ripresi dall'aneddotica personale dell'autore, ma anche dalla letteratura e dal teatro, spaziando da Wilde a Dostoevskij, da Miller a Camus a Shakespeare. Tante volte si ride, tante altre ci si interroga.