Guanda: Narratori della Fenice
La Nuova Terra
Sebastiano Mauri
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2021
pagine: 416
Leone arriva nel cuore dell’Amazzonia convinto da sua cugina Nur, cui non ha mai saputo dire di no. È presto catapultato in un mondo fuori dal tempo, dove si curano le persone con cerimonie in cui si consuma l’ayahuasca, la liana dei morti, un decotto psicotropo dai numerosi effetti terapeutici. Attraverso viaggi mentali e all’interno del proprio corpo, grazie alla comunione con gli spiriti di diversi animali e rivelatori dialoghi con la voce fin troppo umana dell’ayahuasca, Leone approderà alla battaglia più dura che esiste, quella contro se stesso e i demoni che ha passato una vita a combattere. Le lezioni ricevute gli faranno mettere in discussione tutto: il suo lavoro di autore televisivo, la sua relazione inceppata in un’empasse, l’identità costruita attorno a una mascolinità tossica e i valori stessi della società che di fronte a una catastrofe climatica annunciata, sceglie di proseguire ciecamente verso l’autodistruzione. Quello di Leone è un percorso sciamanico involontario, che è insieme titubante e spesso, suo malgrado, comico. Toccherà il fondo prima di risollevarsi, ma aver avuto il coraggio di guardare in faccia la realtà gli insegnerà forse a vivere in armonia con la sua natura e con la Natura.
L'ultima estate
André Aciman
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2021
pagine: 160
Sud Italia, un'estate sulla Costiera amalfitana. A causa di un guasto alla loro imbarcazione, un gruppo di giovani americani si ritrova a soggiornare in un hotel frequentato da attempati turisti poco inclini al divertimento. Lì conoscono Raúl, personaggio riservato e imperscrutabile, sempre seduto in disparte con il suo taccuino. Finché un giorno si avvicina al loro tavolo: accortosi che Mark soffre visibilmente a una spalla, gli posa una mano sul punto dolorante, alleviandone il fastidio. Non contento, procede rivelando dettagli personali, anzi intimi, su tutti i presenti, informazioni che nessuno avrebbe mai potuto conoscere... Per vincere la diffidenza dei giovani, spiazzati dalle sue scomode verità, decanta loro le meraviglie della zona: una zona che frequenta d'estate fin da quando era bambino, piena di risonanze legate al mondo della mitologia, come i Lugentes Campi, i campi del pianto, dove gli amanti infelici errano ricordando le loro pene d'amore. L'unica del gruppo che non sembra lasciarsi ammaliare dal suo fascino e dalla sua retorica è Margot, che Raúl inizialmente aveva chiamato con quello che secondo lui doveva essere il suo vero nome di battesimo, Maria. Ma con il passare delle ore e dei giorni, dopo un pranzo condiviso e lunghe camminate sulla spiaggia, Margot comincia a fidarsi di lui, ad aprirsi... E Raúl la condurrà in un viaggio indietro nel tempo, verso un passato che li lega molto da vicino. Prenderà corpo una storia d'amore e di mistero, nel segno di quella delicata profondità nel raccontare i sentimenti che è un marchio inconfondibile di André Aciman.
Adesso che sei qui
Mariapia Veladiano
Libro: Libro rilegato
editore: Guanda
anno edizione: 2021
pagine: 272
Incontriamo zia Camilla sulla piazza di un piccolo paese non lontano dal lago di Garda e dal corso dell'Adige. Per le borsette e i cappellini tutti la chiamano la Regina, e in effetti nel portamento assomiglia alla regina d'Inghilterra, con qualche stranezza in più. Qualcuno l'ha fatta sedere sulle pietre della fontana dove la raggiunge la nipote Andreina, e un pezzo di realtà di zia Camilla si ricompone. È l'esordio, così lo chiamano, di una malattia che si è manifestata a poco a poco, a giorni alterni, finché il mondo fuori l'ha vista e da quel momento è esistita per tutti, anche per lei. Zia Camilla è sempre vissuta in campagna tra fiori, galline e gli amati orologi, nella grande casa dove la nipote è cresciuta con lei e con zio Guidangelo. Ora Andreina, che è moglie e madre mentre la zia di figli non ne ha avuti, l'assiste affettuosamente e intanto racconta in prima persona il presente e il passato delle loro vite. Una narrazione viva ed energica, come zia Camilla è sempre stata e continua a essere. Intorno e insieme a loro, parenti, amiche, altre zie, donne venute da lontano che hanno un dono unico nel prendersi cura, tutte insieme per fronteggiare questo ospite ineludibile, il «signor Alzheimer», senza perdere mai l'allegria. Perché zia Camilla riesce a regalare a tutte loro la vita come dovrebbe essere, giorni felici, fatti di quel tempo presente che ormai nessuno ha più, e per questo ricchi di senso.
L'immortale Bartfuss
Aharon Appelfeld
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2021
pagine: 160
Bartfuss è immortale. Nessuno, infatti, sarebbe riuscito come lui a sopravvivere con più di cinquanta pallottole in corpo. Evaso da un campo di sterminio, rifugiatosi nella foresta vicina, è stato contrabbandiere sulla costa italiana, da dove si è poi imbarcato per Israele. Oggi, a cinquantasette anni, vive a Giaffa insieme a una famiglia da cui si sente perseguitato. Si tiene isolato nella sua stanza per non rischiare di incontrare la moglie Rosa e le due figlie. Impaziente di lasciare quella casa, per lui covo di nemici, Bartfuss passa le giornate muovendosi tra la riva del mare e i bar della città, dove a ogni angolo incrocia i volti di chi come lui ha attraversato l'esperienza dei campi e gli anni in Italia. Ma Bartfuss è davvero immortale? Ormai vera e propria leggenda vivente, ma solo e lontano da tutti, inizia a provare un bisogno di comunicare, di condividere i ricordi che si scontra con la sua radicale ricerca di solitudine… Aharon Appelfeld ritrae in queste pagine una nuova figura di sopravvissuto alla Shoah, quella dell'antieroe che, nostalgico di un passato che è stato anche la sua tragedia, è ormai incapace di costruirsi una nuova esistenza.
Racconti del Pacifico
Jack London
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2019
pagine: 208
Questo libro si nutre delle suggestioni di un viaggio che Jack London compì tra il 1907 e il 1908 attraverso le isole della Melanesia e della Polinesia. Lo scrittore sapeva bene di ricalcare gli itinerari di Melville e Stevenson: e c’è almeno un racconto, fra quelli presentati (Il seme di McCoy), che richiama l’atmosfera affascinante della Linea d’ombra di Conrad. Eppure, London sa imprimere il suo inconfondibile suggello: dalla memorabile figura di Koolau il lebbroso, l’indigeno che lotta sino alla morte per la dignità del piccolo gruppo di reietti cui appartiene, allo sceriffo di Kona, la cui anima impulsiva e generosa non è vinta neppure dalla malattia, sino allo stesso McCoy, il quieto pilota che porterà in salvo una nave con la sola forza della sua suadente autorevolezza, queste pagine sono popolate da incarnazioni diverse dello stesso personaggio: l’eroe che lotta, fragile e solitario, contro il destino. E l’eroismo non risiede solo nella ribellione e nel conflitto: può anche assumere la forma della quieta rassegnazione del bracciante cinese Ah Cho, protagonista di Chinago, che, per un errore di trascrizione del suo nome, patisce una sorte ingiusta, comminatagli dalla stolta crudeltà dello straniero colonizzatore. Il suo silenzio dolente, la sua solitudine racchiudono molto del fascino dell’opera di London: come scrive Beniamino Placido nella sua Introduzione, «quando leggiamo Jack London vogliamo essere soli. Ci diciamo, leggendo London in solitudine, che ‘ogni uomo è un’isola’ come aveva ripetuto il suo ‘allievo’ Hemingway. Ma un’isola diversa da tutte le altre. Affetta da un diverso, solitario destino.Così come sono diverse, diversissime fra loro queste isole del Pacifico».
Dario Fo e Franca Rame ripropongono e recitano Ruzzante
Dario Fo, Franca Rame
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2018
pagine: 377
Angelo Beolco, detto il Ruzzante, fu uno degli autori più acclamati della prima metà del Cinquecento e, senza dubbio, una delle principali fonti di ispirazione per il teatro di Dario Fo, che ha dichiarato di averlo saccheggiato per il suo Mistero buffo, anzi, di averlo letteralmente imparato a memoria. Nella scrittura teatrale di Fo si ritrovano infatti molte caratteristiche già presenti nell'archetipo dell'autore cinquecentesco: il gusto per il comico e il grottesco, la capacità di raccontare il quotidiano e la gente comune, di denunciare attraverso la satira e lo sberleffo le ingiustizie e le angherie dei potenti a danno dei più deboli. A partire dal 1993 Fo decide quindi di rendere omaggio al suo illustre predecessore attraverso uno spettacolo che lo rievoca e ne spiega al pubblico l'importanza storica: una scorribanda tra adattamenti, traduzioni e riscritture dei testi più significativi del Ruzzante, interrotta da frequenti incursioni nel presente. Questo libro è il racconto di quella grande avventura teatrale e insieme una originale autobiografia artistica.
Memorie di un antisemita
Gregor von Rezzori
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2018
pagine: 304
Un adolescente «distratto e solitario» cresce nella lontana Bucovina, provincia orientale dell'Impero absburgico, terra di confine e crogiolo di popoli. Con la guerra mondiale crollano insieme uno stato, una società, un mondo, ma resta intatto, in quello che è divenuto il Regno di Romania, il miscuglio delle razze. L'adolescente austriaco si trasforma in un giovane rumeno, si trasferisce a Bucarest e poi a Vienna, e diventa uomo. Lungo le tappe della sua esistenza lo accompagna un atteggiamento che è proprio del suo ambiente e della sua cultura, quello dell'antisemitismo, un sentimento che, come scrive Claudio Magris nella Prefazione, «viene ritratto in una sua inquietante spontaneità, quasi innocente perché naturale, e quindi tanto più oggettivamente colpevole». È un antisemitismo che nasce da una mescolanza irrazionale di fascino e repulsione, così come testimoniano le cinque vicende di rapporti fra il protagonista e il mondo ebraico che costituiscono l'ossatura del romanzo. Le "Memorie di un antisemita" possono essere lette come la rappresentazione lucida, cristallina di un mondo variegato e complesso, ma sono anche e soprattutto il racconto di una ricerca della verità - la verità di un fenomeno ambiguo, quasi eterno, sempre latente e pronto a esplodere: l'insofferenza nei confronti della diversità. Prefazione di Claudio Magris.
Sant'Ambrogio e l'invenzione di Milano
Dario Fo
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2018
pagine: 240
Il 7 dicembre Milano festeggia il suo patrono, Ambrogio vescovo, con la première musicale al Teatro alla Scala, la fiera degli Oh bèj oh bèj e perfino un premio alle persone meritevoli, l'Ambrogino d'oro. Ma chi è davvero Ambrogio? Di famiglia nobile e ricca, Ambrogio vive quasi in simbiosi con il fratello e il padre, che lo introduce alla vita politica. Ma presto un magistrale colpo di scena crea una svolta imprevista in una carriera che sembrava ben avviata: il giovane governatore si lascia subito convincere dalla folla plaudente a buttare all'aria la toga da principe del foro per calzare la papalina da vescovo di Milano. In poche parole, da ateo agnostico si trasforma di punto in bianco in pastore di anime; da rappresentante del potere imperiale a baluardo ed emblema della cristianità. È una metamorfosi sconcertante: Ambrogio studia, si applica, impara a tenere omelie e sermoni e, grazie alla passione mistica e all'intelligenza eccezionali, trasforma la dialettica d'avvocato in quella di retore di Dio. Ne sortisce un personaggio straordinario e affascinante, raccontato in questo libro con lo sguardo smaliziato e anticonvenzionale di Dario Fo.
Il Barbarossa e la beffa di Alessandria
Dario Fo
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2017
pagine: 160
La nascita della Repubblica milanese e del gran numero di Comuni lombardi che si costituirono dopo l'anno Mille è uno dei più importanti fenomeni di emancipazione civile ed economica dell'età medievale. Decisive sono state le loro battaglie contro Federico Barbarossa, feroce nemico della loro autonomia e dei loro ideali sociali e religiosi. Ed è proprio sul Barbarossa che Dario Fo punta il suo occhio critico e irriverente per portare alla luce, in questo romanzo inedito, un episodio esemplare, la singolarissima fondazione della città di Alessandria e la lotta che ha aperto la strada a un nuovo corso della storia d'Europa. Cancellando la cronaca ufficiale, forse troppo attenta a non gettare il ridicolo sul sovrano, l'autore fa spuntare dagli archivi un'altra verità e ricostruisce la vicenda di una «fantastica Alessandria galleggiante», capace di resistere per mesi all'esercito più potente del mondo occidentale, e di un imperatore con la tragicomica ossessione dell'acqua: una vicenda in cui l'ordinaria triste ingiustizia viene ribaltata e il tiranno, per una volta, sconfitto.
Serpenti d'argento. Racconti giovanili
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2017
pagine: 240
Cosa sono i serpenti d’argento che si snodano per il bosco immerso nella solitaria notte di mezza estate? Motivo ornamentale che prefigura il simbolismo o elemento concreto della poetica di stampo naturalista? L’opera narrativa del giovane Rilke vive delle multiformi sfaccettature che caratterizzano la temperie culturale alla fine del XIX secolo. Nel 1896, appena ventenne, colui che è oggi considerato il maggior poeta moderno di lingua tedesca annunciò un «libro di racconti», che però non venne mai pubblicato. Con il tempo, infatti, l’autore prese le distanze dalle sue prime opere narrative, giudicandole acerbe rispetto allo stile che andava maturando. Eppure questi racconti sono già profondamente rilkiani nei motivi e nei temi, espressione di quell'unica istanza che percorrerà l’opera dello scrittore fino alla camera parigina di Malte e alle «vie della città-tormento» nella decima elegia duinese: la sensibilità per la miseria e la solitudine, rispecchiate qui in interni malsani e bui, nel vuoto chiacchiericcio dei saloni borghesi o nello squallore del proletariato urbano. Sono soprattutto le donne a dar voce alla sofferenza: ragazze oppresse da madri egoiste o da rigide prescrizioni religiose; mogli svendute per pagare i debiti o rifiutate da mariti che sentono il matrimonio come limite alla loro vis poetica; figure femminili affascinanti e complesse, che trovano la forza di riscattarsi con un dirompente atto di ribellione. Accostando prosa poetica e squarci di crudo realismo, momenti di lirismo struggente e inattese torsioni grottesche, questi racconti tratteggiano schizzi, pennellate vivide e veloci dalla verità quasi scenica, sul tema universale dei sentimenti e della sofferenza umana.
In marcia con i ribelli
Arundhati Roy
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2017
pagine: 208
Nitido e scritto a macchina, il biglietto in busta sigillata infilato sotto la porta confermava l'appuntamento. Arundhati Roy aspettava questa notizia da mesi, era pronta: doveva farsi trovare al tempio di Ma Danteshwari nell'orario e nel giorno stabiliti, con la macchina fotografica, il tika e una noce di cocco. In questo modo il pericoloso ribelle adivasi che avrebbe incontrato, a sua volta provvisto di cappellino, rivista hindi "Outlook" e banane, avrebbe potuto riconoscerla. Ad accoglierla, però, c'era un ragazzino dall'aria tutt'altro che minacciosa, e per giunta senza giornale né banane, veloce spuntino consumato per ingannare l'attesa. Molto poco professionale per chi costituiva "la più grande minaccia per la sicurezza interna" dell'India, come sostenuto senza mezzi termini dal primo ministro Chidambaram in persona. Comincia così questa coraggiosa e sorprendente ricognizione attraverso un'India sconosciuta, il cui orizzonte fisico ed economico negli ultimi decenni è stato completamente ridisegnato dalle multinazionali. Con la connivenza del governo, le grandi aziende si sono impadronite delle terre, delle foreste, delle vite delle popolazioni locali in maniera del tutto illegittima e anticostituzionale. Ma i poveri di questi villaggi hanno deciso di fare fronte comune e di unirsi alla ribellione maoista per guidare la più grande democrazia del mondo verso un futuro alternativo al capitalismo selvaggio e all'avidità dilagante.
Ho visto un Fo. Storia di Dario, vera e immaginaria
Giuseppina Manin
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2017
pagine: 155
A Stoccolma sono i giorni della cerimonia del Premio Nobel. Ma quell'anno, nella Gran Sala del Palazzo Reale, davanti agli Immortali c'è uno dei laureati più sorprendenti e fantastici che si siano mai presentati, il giullare che si fa beffe del potere, il sovversivo che si diverte a mettere a nudo re e papi, la voce e il corpo di una tradizione teatrale che ha origini molto lontane: Dario Fo. Giuseppina Manin, che a quella cerimonia ha partecipato come inviata del Corriere della Sera, ripercorre l'evento vent'anni dopo lasciando che la memoria corra, l'immaginazione voli, sulle tracce della sua storia meravigliosa. Sogni, visioni, ricordi, testimonianze, aneddoti si mescolano alla realtà, tra Sale Blu, ricevimenti sontuosi, Grand Hotel, vie, piazze e canali della capitale svedese, dove si possono fare imprevedibili incontri. Ecco Dario che riavvolge i fili degli strabilianti racconti dei fabulatori del lago, i primi maestri di narrazione, ritrova l'emozione della scoperta della pittura e del teatro, due amori che coltiverà in parallelo per tutta la vita. E poi la passione più grande, Franca Rame, con la quale ha diviso la sua parabola umana e artistica. E ora è al suo fianco in quella sera incantata e un po' buffa del Nobel. A un anno dalla morte, Dario Fo torna a vivere in queste pagine con la forza provocatoria e l'allegra impudenza del suo essere attore, drammaturgo, uomo di cultura e di grande umanità. Sempre pronto a rovesciare il senso delle cose, a denunciare torti e ingiustizie, e a ridere sull'assurdo dell'esistenza. Fino all'ultimo giorno.