Hermes Edizioni: Medianità

Seguendo il filo dei suoi precedenti volumi, l'autrice offre al lettore un ulteriore aggiornamento delle sue esperienze di comunicazione con l'Altra dimensione. Storie, incontri e testimonianze tracciano una panoramica di quanto vissuto dall'autrice, che conclude il volume con le comunicazioni di entità note (Papa Giovanni Paolo II, Rol, Lorenzo Mancini Spinucci ecc.) e con un'analisi e un confronto tra alcuni passi biblici e la medianità.

Questa è una storia di dolore, di amore, di speranza. E' la storia di un figlio ritrovato attraverso una strada inconsueta. Oltre a presentare testimonianze umane e vicende inedite, il libro risulta anche un ulteriore contributo alle tematiche che suggeriscono ipotesi della sopravvivenza

L'autrice afferma che l'etere pullula di energie di ogni specie, di entità vaganti, che fanno parte di vite parallele alla nostra, generalmente di forma superiore. A tali entità si è rivolta per avere da loro la definizione del concetto di "spirito". Dei numerosi messaggi e comunicazioni ricevuti su tale argomento, l'autrice riporta i più significativi e importanti: tuttavia, alla conclusione della sua sintesi deve riconoscere che lo spirito è per noi inconoscibile nella sua essenza, poiché tale conoscenza ci verrà aperta solo allorché saremo evolutivamente in grado di comprenderla. Malgrado ciò, le entità avrebbero cercato di dare delle spiegazioni comprensibili, sotto forma di aforismi, esempi, similitudini, parabole, analogie.

Edda Sartori con l'aiuto del figlio Enrico, morto per overdose nel 1985, descrive nel libro visioni, apporti, trance, viaggi fuori dal corpo, premonizioni, psicofonia e anche l'intervento diretto su immagini fotografiche. Sempre con l'aiuto del figlio Enrico pratica anche la pranoterapia. Edda Sartori considera queste facoltà un dono divino, del quale si ritiene uno strumento; afferma infatti che avendo ricevuto molto, sente di dover donare molto, pur nei limiti delle sue capacità umane.

Nel 1988 a 16 anni e mezzo perdeva la vita in un incidente con la moto Marco Torresi. Sua madre cercò possibili vie di contatto che le permettessero di ritrovare questo figlio prematuramente scomparso. Con l'aiuto di altre mamme che avevano vissuto il suo stesso dramma e dei loro ragazzi che già dialogavano con loro dalla dimensione della Luce, riuscì nel suo intento. Ne scaturì una serie di consolanti e luminosi messaggi, in cui genitori e figli continuano a manifestarsi in maniera quasi tangibile il loro reciproco amore.