Ibiskos Editrice Risolo: Ibiskos gold

Firenze, luglio 1378. I Ciompi, i salariati della lavorazione della lana, sono in rivolta. Il mercante Giovanni dei Fabbri, il soldato Francesco detto Il Bello, il domenicano Tommaso e la serva Stella, colti all'improvviso dai disordini, camminano per strade diverse sino allo stesso portone: quello della Taverna dell'Anatroccolo Nero. Convinti che la fuga sia l'unica possibilità di risolvere i loro diversi problemi, pianificano un lungo viaggio con i pericoli e le incognite che ne deriveranno. L'oste Niccolò e la moglie Marisa, sprangate le porte della Taverna, li aiuteranno a mettere ordine nelle loro vite.

La scrittrice ripercorre la sua vita e quella della gemella Corinna in un viaggio a ritroso nel tempo che evoca gli avvenimenti che più hanno influito sulla formazione del loro carattere e sulla loro esistenza. L'invenzione dell'immagine delle "quattro porte" rappresenta il filo conduttore sia del romanzo che della vita stessa. Le vicende che si dipanano attraverso le varie epoche, dall'infanzia alla maturità, sono sospese tra realtà e fantasia. Il lettore come nei precedenti romanzi, verrà catturato dalla levità e dal candore della narrazione dei sentimenti, caratteristiche queste che contraddistinguono la scrittura e lo stile dell'autrice.

L'aforisma è l'opera più completa alla quale si possa aspirare. Non ha principio né fine, aspira unicamente a poter "essere". La difficoltà del linguaggio aforistico alleggerisce il peso del verbo pensare e la possibilità di trovare risposte attraverso i canoni meramente razionali. Scriveva Dante "Onora il mio splendore nell'abisso, come ha brillato nel mondo". Perché il mondo è inferno, ed occorre ben più di una forza sovrumana per oltrepassarlo, mutarlo nell'eterno inganno del tempo.

"Questa è la storia di Cadeau, una gattina bianca e rossa che Gesù ha voluto regalarmi. Cadeau è una parola francese che significa 'regalo' e anche 'dono'; questa parola si scrive cadeau e si pronuncia Cadò, con la 'o' chiusa, per chiunque non mastichi il francese. L'ho voluta chiamare così perché l'ho accolta come un dono e mi è stata data come un regalo. Cadeau è un dono che Gesù mi ha voluto fare, ma come ha fatto Gesù a regalarmi Cadeau? È proprio quello che ti voglio raccontare"

In un villaggio rurale della vecchia Mitteleuropa arriva inaspettato un giovane maestro sconosciuto con l'incarico di riorganizzare la scuola ed è subito guerra. La gente del paese, legata da sempre a schemi etici estremamente rigidi e puritani, lo rifiuta come del resto ha sempre fatto con ogni novità ed intrusione esterna, finché la determinata indipendenza di una ragazzina prima e drammatici avvenimenti poi costringeranno tutti ad aprire gli occhi e la mente.

Da grande ed appassionato viaggiatore Alberto Bagus ci racconta le "sue" Filippine, luogo dopo luogo, con le sensazioni che ha provato, i colori, i sapori, le luci. Non è una guida e non è un romanzo, è un vero racconto di viaggio. Si incontrano persone, si "vedono" paesaggi, si ascolta la pioggia cadere sulla lussureggiante vegetazione.

"Pere di marzo" è la storia di Amalia, ragazza quindicenne e sognatrice che dal Nord parte per Roma, dove accudirà due ragazzini presso una famiglia della ricca borghesia romana. Con lei porta i suoi sogni, progetti, utopie, entusiasmi, la sua felicità, allontanandosi così dai pregiudizi e dall'ipocrisia della sua famiglia. E saranno proprio i suoi sogni e le sue speranze a permetterle di sopravvivere quando la sua vita verrà calpestata. Un romanzo d'amore, di coraggio, di libertà in cui si mescolano personaggi che rimarranno impressi in ciascuno di noi.