Il Castoro: Il Castoro cinema
Bernardo Bertolucci
Stefano Socci
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2008
pagine: 135
Bernardo Bertolucci è nato a Parma nel 1941. Da "ragazzo terribile" degli anni Sessanta racconta la sua generazione, divisa tra le emozioni interiori e l'impegno politico. Riesce a conciliare l'affresco storico e i kolossal con opere più riflessive, senza mai perdere di vista il sogno e l'utopia. Tra i suoi film: Prima della rivoluzione, Ultimo tango a Parigi, Novecento, L'ultimo imperatore, The Dreamers.
Mauro Bolognini
P. Maria Bocchi, Alberto Pezzotta
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2008
pagine: 206
Una rilettura radicale e appassionante di uno dei registi più scomodi, censurati e soprattutto meno compresi del nostro cinema che ha attraversato la fine del neorealismo e la commedia all'italiana, con film tra cui La notte brava, Il Bell'Antonio, Agostino. Bolognini è un regista dai molti meriti, elegante nello stile quanto corrosivo nella sua visione della società. Il suo cinema è caratterizzato da una conoscenza tecnica e figurativa straordinaria e da un gusto personale della messinscena. Emerso insieme a molti altri validi colleghi in un momento storico difficilmente ripetibile, è una figura che viene finalmente riscoperta in quest'ultimo periodo. Con 170 fotogrammi in bianco e nero.
Ernst Lubitsch
Guido Fink
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2007
pagine: 128
Berlino, 1982 - Hollywood, 1947. Il suo "tocco" è il marchio di uno stile inconfondibile. La sua leggerezza e ironia sono rimaste inimitabili. È autore delle migliori sophisticated comedies, da Mancia competente (1932) a Ninotchka (1939) e Vogliamo vivere! (1942).
Sergej M. Ejzenstejn
Aldo Grasso
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2006
pagine: 176
Torna in edizione aggiornata con fotogrammi, un classico della collana dedicato a uno dei maggiori registi della storia del cinema mondiale. "Sua Maestà Ejzenstein" come lo chiamava Sklovskij, era figlio di un architetto ebreo-tedesco, e di una madre russa. Allo scoppio della rivoluzione del 1917, il padre si schiera con i bianchi, lui combatte per l'Armata Rossa. Entra nel teatro di avanguardia, persuaso che alla trasformazione della società debba corrispondere la trasformazione del linguaggio e della cultura. Tra i suoi capolavori: "Sciopero" (1924-25), "La Corazzata Potëmkin" (1925), "Ottobre" (1927), "Aleksandr Nevskij" (1938), "Ivan il Terribile" (1944).
François Truffaut
Alberto Barbera, Umberto Mosca
Libro
editore: Il Castoro
anno edizione: 1995
pagine: 161
Il cinema di Powell e Pressburger
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2018
pagine: 155
Una magnifica scala che si srotola dall'Aldilà verso la Terra ("Scala al paradiso"), un tuffo nell'acqua di una piscina che si trasforma in un balzo all'indietro nel tempo ("Duello a Berlino"), una ballerina dai capelli fiammeggianti che non riesce a smettere di danzare ("Scarpette rosse"), un gruppo di suore anglicane confuse dal calore e dalla sensualità di un convento in cima all'Himalaya ("Narciso nero"); e cavalli, tappeti volanti, un genio della bottiglia e un mago malvagio ("Il ladro di Bagdad"); seducenti bambole meccaniche, stregoni e venditori di occhi ("I racconti di Hoffmann"); bizzarri giochi a Risiko e a rimpiattino tra nazisti, canadesi e inglesi ("49° Parallelo e Volo senza ritorno"); e per finire un giovane, tranquillo operatore cinematografico londinese che, con una lama nascosta nella macchina da presa, uccide le sue vittime mentre le riprende (Pee-ping Tom). In bianco e nero o in uno sfavillante Technicolor, questi sono stati i sogni degli Archers, un regista-produttore e uno sceneggiatore che, dalla fine degli anni Trenta all'inizio degli anni Sessanta, colmarono di meraviglie gli schermi e gli occhi degli spettatori. Michael Powell ed Emeric Pressburger, un inglese purosangue e un ungherese emigrato a Londra, hanno creato il nucleo immaginario più eccentrico, coerente e duraturo della storia del cinema inglese, l'unico in grado di competere con quello dei grandi maestri europei e americani sul piano delle suggestioni visive e tematiche e della ricchezza stilistica. Guardati con sospetto dalla critica loro contemporanea, ma amatissimi dal pubblico, hanno influenzato autori come Martin Scorsese, Brian De Palma, Francis Ford Coppola, Bertrand Tavernier, Bernardo Bertolucci. Questo libro ripercorre la loro storia e il loro lavoro, attraverso le parole degli ammiratori che, dagli anni Settanta in avanti, hanno rivalutato l'opera degli Archers e le analisi di alcuni critici contemporanei di nove dei loro film.
Brian De Palma
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2017
pagine: 156
Ha materializzato paure, incubi, ossessioni frammentate; ci ha trascinato dentro i labirinti dell'immaginario collettivo novecentesco; ha dato corpo ai fantasmi del nostro inconscio: Brian De Palma è uno dei maggiori autori emersi dal cinema americano anni Settanta, maestro di stile, sempre in bilico tra un'anima di artista indie e le regole del gioco che Hollywood detta. De Palma ha visto ingiusti insuccessi trasformarsi in cult movies (Il fantasma del palcoscenico), ha fatto emergere dalla trama dei film di genere la filigrana delle teorie sulla visione e sull'eccesso di immagini dal quale siamo sommersi. Ha diretto alcuni dei thriller più belli degli ultimi quarant'anni (Vestito per uccidere, Blow Out), ha dato vita a due giganteschi maudit del gangster movie (Tony Montana in Scarface e Carlito Brigante in Carlito's Way), ha ricreato le atmosfere più insidiose del noir (Femme Fatale e Black Dahlia), ha registrato le atrocità indotte dalle guerre (Vittime di guerra, Redacted). Sempre rielaborando una lingua che è tra le più raffinate e consapevoli del cinema hollywoodiano, sempre scavando nell'intricata rete degli sguardi, delle riproduzioni, dei riflessi, dei suoni, delle fantasie, dei sogni dentro ai quali ci perdiamo quotidianamente. Brian De Palma è lo specchio nel quale si riflette la perdita di senso contemporanea. Con saggi di alcuni fra i più prestigiosi studiosi del genere e molte gallerie fotografiche, è un libro che soddisfa sia gli studiosi sia gli appassionati di cinema.
Steven Spielberg
Mauro Resmini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2014
pagine: 196
Steven Spielberg nasce a Cincinnati il 18 dicembre 1946. Cineasta popolare per eccellenza, magnate dei media, emblema del dominio hollywoodiano sull'immaginario globale. Sospeso tra fascinazione infantile e vocazione autoriale, tra nostalgia per il classico e ossessione per il contemporaneo, il suo cinema ha saputo farsi mito, spesso immortalando lo spirito dei tempi. Tra i suoi film: Lo squalo (1975), I predatori dell'arca perduta (1981 ), E.T. L'extraterrestre (1982), Jurassic Park 0993), Minority Report (2002), Lincoln (2012).
Emir Kusturica
Giorgio Bertellini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2010
pagine: 203
Emir Kusturica (1954) è nato e cresciuto in quel magico e martoriato crocevia di culture che è Sarajevo. Nutritosi di ironia felliniana e praghese, vince premi ai festival più importanti, ma perde la sua città-patria. Reinventandosi come musicista della No Smoking Orchestra, diviene l'icona più creativa, spettinata e maledetta del cinema balcanico. Tra i suoi film: Papà è in viaggio d'affari (1985), Il tempo dei gitani (1989), Underground (1995), Catto nero, gatto bianco (1998), La vita è un miracolo (2004), Maradona by Kusturica (2008).
Ken Loach
Luciano De Giusti
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2010
pagine: 193
Ken Loach (1936) concepisce il film come opera corale di cui non si propone come autore unico. Con uno sguardo schierato, racconta spesso la condizione sociale della prediletta working class. Vive il cinema come atto di testimonianza nel quale l'impegno prevale sul risultato estetico. Tra i suoi film: Kesm (1969), Family Life (1971), Riff Raff( 1991), Terra e libertà (1995), Il vento che accarezza l'erba (2006), Il mio amico Eric (2009), L'altra verità (2010).
Peter Weir
Alberto Morsiani
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2009
pagine: 192
Peter Weir (Sydney 1944) è da quattro decenni l'autore di punta del cinema australiano. Partendo da una condizione di lontananza anche geografica, ha compiuto con i suoi film un'appassionante mappatura ed esplorazione del mondo, colto tra globalizzazione e diversità. Ha indagato l'opposizione irriducibile tra natura e civiltà, la relazione spesso conflittuale tra individuo e comunità, le nicchie di marginalità della società contemporanea, la spettacolarizzazione dei media. Tra i suoi film: "Picnic ad Hanging Rock" (1975), "Witness. Il testimone" (1985), "L'attimo fuggente" (1989), "The Truman Show" (1998), "Master & Commander. Sfida ai confini del mare" (2003), "The Way Back" (2010).

