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Il Mulino: Studi e ricerche Ass. Arc. stor. Olivetti

Le case Olivetti a Ivrea. L'Ufficio Consulenza Case Dipendenti ed Emilio A. Tarpino

Carlo Olmo, Patrizia Bonifazio, Luca Lazzarini

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2019

pagine: 291

Questo volume, attraverso ricerche condotte presso l'Associazione Archivio Storico Olivetti e presso altri archivi privati e pubblici, propone una prima ricognizione, sui programmi di case per dipendenti a Ivrea, con una particolare attenzione al ruolo affidato all'Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti diretto dall'architetto Emilio A. Tarpino. Oggetto di studio e analisi sono i modelli progettuali e le scelte politiche operate dalla Società OliVetti in un periodo importante della sua storia. Scelte che testimoniano la pluralità di soggetti e di culture - anche tecniche - che contribuirono a dare forma al paesaggio residenziale di Ivrea, investito da un singolare processo di modernizzazione che vide l'attività dei servizi sociali come fulcro della gestione della vita della fabbrica e catalizzatore dell'attenzione anche internazionale sul «caso Olivetti». Il volume è corredato da inserti documentali e dal prezioso contributo fotografico di Paolo Mazzo.
26,00 24,70

Millesimo di millimetro. I segni del codice visivo Olivetti (1908-1978)

Caterina C. Fiorentino

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2014

pagine: 365

Il volume, frutto di ricerche condotte presso l'Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea che ha curato anche l'edizione, esamina gli elaborati della grafica olivettiana come episodi di una narrazione unitaria in cui è protagonista la vita di fabbrica. Al repertorio visivo - realizzato da grafici, designer, pittori e scultori - si aggiungono forme e contenuti che provengono dai letterati e dagli intellettuali di fabbrica. Quindi parole e immagini per raccontare come i temi del lavoro manuale, della tecnica e della produzione, si traducono in un codice visivo, in cui la presenza di segni ricorrenti - figure femminili, mani, parti meccaniche, elementi naturali e alfabeti - rende la comunicazione pubblicitaria indipendente, anche se non autonoma, dal prodotto per ribadire il pensiero etico e ragionato dell'integralità tra uomo, tecnologia e territorio; in sintesi, per confermare la responsabilità dell'industria quale valore costitutivo e costruttivo della società, come chiaramente espresso dai testi e dalle azioni di Adriano Olivetti. Il volume parte dal racconto di come l'esperienza di fabbrica sia diventata patrimonio culturale comune, attraverso l'opera degli intellettuali olivettiani, per procedere con quattro storie di disegno industriale che sono la premessa alla decodifica delle invarianti delle espressioni visive della Olivetti.
30,00 28,50

Essere impresa nel mondo. L'espansione internazionale della Olivetti dalle origini agli anni Sessanta

Adriana Castagnoli

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2012

pagine: 267

Negli anni Cinquanta il processo di internazionalizzazione dell'Olivetti compie un salto di qualità. In un contesto internazionale favorevole, l'impresa riesce ad acquisire una importante presenza produttiva o commerciale in tutti i continenti. Alla base di questo successo, le scelte imprenditoriali di Camillo Olivetti negli anni Venti-Trenta, quando l'azienda si mosse su due fronti strategici per la crescita: l'innovazione di processo e di prodotto in settori che erano allora alla frontiera tecnologica, e gli investimenti diretti all'estero per crearvi proprie strutture produttive e commerciali. Il che consentì all'impresa di superare quasi indenne la Grande Depressione del 1929-32. Adriano rimase fedele ai capisaldi della strategia imprenditoriale del padre, rafforzandoli con una più moderna organizzazione del lavoro, nuovi impianti, una attenta cura dell'immagine e della comunicazione aziendale. Egli costruì un'impresa su scala globale, che si affermò per innovazione e cultura, efficienza e responsabilità sociale, capace di conquistare nel 1959 il controllo di uno storico marchio delle macchine per scrivere, l'americana Underwood, e allo stesso tempo di presentare il primo elaboratore elettronico italiano. L'improvvisa scomparsa di Adriano, nel 1960, rese difficile continuare a sviluppare la presenza internazionale insieme all'innovazione tecnologica: ma quel percorso rimane un modello a tutt'oggi.
20,00 19,00

Valorizzare il lavoro per rilanciare l'impresa. La storia delle isole di produzione alla Olivetti negli anni '70

Federico Butera, Giovanni De Witt

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2011

pagine: 480

Il lavoro di fabbrica nel '900 si è sviluppato seguendo il modello tayloristico fordista simboleggiato dalle operazioni elementari ripetute infinite catena di montaggio. Ma negli anni '70, con il passaggio dalla meccanica all'elettronica la riduzione del ciclo di vita dei prodotti e la crescente competizione internazionale, diviene necessario ricercare nuove forme di organizzazione del lavoro. L'Olivetti individua la soluzione nelle unità di montaggio integrate (Umi), o isole di produzione, formate da 15-20 lavoratori responsabili della qualità e del collaudo di un prodotto: non più un lavoro a catena frantumato i operazioni elementari, ma un lavoro ricomposto in compiti più complessi che richiedono competenza e responsabilità. Migliaia di lavoratori sono avviati a corsi di formazione per apprendere le nuove mansioni e adeguarsi alle innovative soluzioni organizzative adottate dall'impresa. Il cambiamento è frutto di studi, progetti, idealità di una classe di dirigenti, tecnici, operai che hanno assorbito la lezione di Adriano Olivetti e condividono l'aspirazione a ricomporre e valorizzare il lavoro. Da questa positiva esperie derivano spunti per riflettere anche oggi sulla necessità di nuovi modelli organizzativi che, basandosi su cooperazione, conoscenza e comunicazione, siano capaci di valorizzare il lavoro e l'impresa e di attivare una reale partecipazione al processo produttivo. Attuale rimane anche il metodo per progettare e gestire il cambiamento.
32,00 30,40

La stagione della programmazione. Grandi imprese e Stato dal dopoguerra agli anni Settanta

Fabio Lavista

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2009

pagine: 470

Nella stagione del riformismo italiano che va dal dopoguerra agli anni Sessanta si giunse, dopo un lungo e travagliato percorso, alla costituzione di un sistema di programmazione economica nazionale. Nell'elaborazione del progetto fondamentale fu il ruolo degli uffici studi economici di alcune grandi imprese, pubbliche e private, che svolsero un lungo e prezioso lavoro di elaborazione teorica e pratica. Ma nonostante il coinvolgimento diretto dei quadri dirigenti di tali istituzioni nel sistema di programmazione nazionale, le difficoltà politiche, la particolare configurazione istituzionale data al sistema e il suo uso distorto ne decretarono di fatto il fallimento. Il volume di Fabio Lavista ripercorre passo per passo la storia di questo importante progetto e del suo insuccesso, che, rendendo impossibile la definizione di politiche industriali chiare e condivise, ebbe conseguenze negative di lungo periodo non soltanto sulla performance delle imprese, specie di quelle pubbliche, ma sull'intero sistema economico nazionale.
33,00 31,35

La partecipazione nell'impresa responsabile. Storia del Consiglio di gestione Olivetti

Stefano Musso

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2009

pagine: 341

La storia del Consiglio di gestione della Olivetti di Ivrea colma una lacuna negli studi sui rapporti di lavoro in Italia, in particolare sulla secolare questione del controllo e della collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende. Unico a sopravvivere tra i consigli creati e cancellati in Italia nel breve arco del lustro successivo al 25 aprile 1945, il Consiglio di gestione della Olivetti ebbe una lunga storia, durata fino al 1971, che può insegnare molto a chi oggi è chiamato a legiferare in tema di partecipazione. Frutto della peculiare concezione della funzione sociale dell'impresa e del rapporto tra fabbrica e comunità propria di Adriano Olivetti, fu una esperienza eccezionale nel panorama italiano. Questa ricerca ne ricostruisce la storia, evidenziando la sottile trama dell'incontro e dello scontro tra gli interessi dei lavoratori e dell'impresa, la dinamica dei rapporti tra le diverse organizzazioni e culture sindacali, i momenti di svolta nelle politiche del personale, l'influenza della partecipazione sulle relazioni sindacali in un'impresa contraddistinta da forte sensibilità sociale ma non esente da tensioni, scaturite dalle contrapposizioni politiche e dalle contraddizioni dello sviluppo; il tutto sullo sfondo degli anni cruciali del miracolo economico e del completamento del processo di industrializzazione del paese. Il volume raccoglie in appendice interventi inediti di Adriano Olivetti e di altri grandi protagonisti dell'avventura eporediese e italiana.
25,00 23,75

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